La ferocia non è mai andata in ferie,la ferocia non ha mai conosciuto sosta nè riflessione nè pausa,la ferocia è parte dell’uomo, sopratutto quando tratta e,si sente investita custode di cose superiori,ad esempio divine per cui inconoscibili ,con gradi di intolleranza che rasentano la pura follia e che appunto ,in ferocia si traducono ,ferocia del tutto umana ,perciò doppiamente colpevole ,raddoppiando così quella animale che già alberga istintivamente di suo nell’uomo.La vicenda riguarda la storia dell’eccidio degli Ugonotti in Francia dove ,un certo D’Aubignè riferisce che il fratello del barone di Monvans fu trucidato,con alcuni altri Ugonotti,nella piccola città di Draguignan in Provenza;che gli venne strappato il cuore;che questo fu gettato ai cani,e che questi cani furono accoppati come eretici,perchè non lo mangiavano.(sic)
Conte : sicurezza negata.
Basterà citare uno stato d’animo su cui, qualche competente del passato ha espresso il suo parere illuminato per riflettere sull’improntidine di Conte nel voler cancellare i decreti sulla sicurezza del passato governo giallo-verde.”Non v’è tribunale a cui possa ricorrere(il cittadino) per ottenere riparazione dei torti che gli vengano fatti:non c’è forza pubblica che lo difenda dall’altrui assalto.Costretto (come è) a ricorrere al proprio braccio per respingere o punire e praticare(a sua difesa) sempre per non essere soppraffatto,siccome l’aggressione,cui resta soggetto,è quasi sempre maggiore della difesa che’egli può opporle;visto che è sempre possibile che’egli venga improvvisamente sorpreso,sì quando veglia che quando dorme;perciò si trova e deve trovarsi in stato di abituale timore”.Il sorriso di Conte allora raggela e deve raggelare ancor più gli indifesi cittadini spogliati così da questo governo da ogni elementare diritto che,come si legge, era da tempo noto e accettato non solo come regola di “giustizia” ma anche di semplice buonsenso facendoci tornare fra le braccia della Fornero come pecore all’ovile.
Libera chiesa in libero stato.
Dal testo di “libera chesa il libero stato” a cura di Corrado Sforza Fogliani,Libro aperto editore, trovo passi di storia completamente oscuri per me,perchè da me completamente sconosciuti o mai studiati.Dal quel testo ,che comprende ,oltre la lucida introduzione dell’autore alcuni discorsi di Cavour con relativi commenti dell’assemblea del tempo ,scritti ed intervallati come presi dal vivo dove meglio si capisce la questione romana e perchè Roma capitale d’Italia dovesse finalmente divenire capitale,liberando così il papato della sua monarchia temporale.Libera chiesa in libero stato, con questa affermazione si comprende bene l’atteggiamento ed il pensiero di quell’epoca e di Cavour,sopratutto la finezza del discorso, sopratutto colpisce un passo, dove lo stesso Cavour afferma ,riferendosi alla chiesa:”potrà esercitare (la chiesa) la sua azione in modo più efficace,quando,abbandonata la potestà temporale avrà sancito una pace duratura coll’Italia sul terreno della libertà”.Ecco questo è un nodo credo irrisolto,il discorso di Cavour getta luce sopra un conflitto con radici antiche che non è mai cessato di essere problematico nell’affermazione lapidaria di: “libera chiesa in libero stato”, oggi più che mai attuale , oserei dire all’ordine del giorno.
Trump il “dittatore”.
Bagarre su Trump,molti giornali lo definiscono un dittatore o un aspirante dittatore nella migliore delle ipotesi.La Pelosi(democratica) dichiara che nessuno potrà infrangere la democrazia sottointendo con questo e prendendo di mira la figura di Trump,insomma un tira e molla tutto anche italiano contro Trump che non crede semplicemente,o crede poco nelle elezioni telematiche, forse a ragione.Piccoli pretesti ingigantiti dalla stampa in generale sopratutto quella italiana per gettare un ombra di sdegno su Trump,Trump,il dittatore in “pectore”quando di solito,e non occorre citare Bruto e Cesare ,dietro a costoro,dietro a questi paventati avvenimenti c’è sempre un vero dittatore nell’ombra che aspetta l’occasione per uscire allo scoperto.
Le perle nere di Kella.
Il giorno 01 ottobre 2015, intorno alle 16:30 un uomo di 48 anni, Luigi De Michele, ha ucciso a colpi di pistola la moglie 47enne, Carmela Mautone,davanti alla scuola Rossini dell’omonima via del Comune dei Castelli Romani. La donna, maestra nell’istituto Rossini, è stata colpita da uno sparo al petto ed è morta sul colpo. L’uomo, sottufficiale dei carabinieri, si è quindi puntato la pistola di ordinanza alla tempia ed ha fatto fuoco. Soccorso sul posto e portato all‘ospedale civico dai sanitari del 118 è morto subito dopo l’arrivo, in condizioni gravissime, al nosocomio di Albano Laziale.
L’omicidio-suicidio si è verificato davanti a decine di cittadini che in quel momento si trovavano davanti la scuola dove è avvenuta la tragedia. Poi l’allerta ai soccorritori e alle forze dell’ordine con scene di panico e di fuggi fuggi generale
Residenti a Castel Gandolfo, lasciano due figli, un maschio di 14 anni ed una femmina di 17.
Una intera vita insieme quella trascorsa da Carmela e Luigi, tra alti e bassi, litigi e riappacificazioni sino alla rottura. Lei voleva rifarsi una vita, si era iscritta di nuovo all’università, aveva cominciato un corso di ballo. Carmela non accettava più quella vita monotona, forse fatta anche di violenze psicologiche e fisiche mai denunciate per amore della famiglia, dei figli e poi, parole testuali proferite della donna: ‘Chi mai avrebbe creduto alle querele di una donna contro un Carabiniere?’
Carmela si era confidata con alcune amiche riferendo loro della sua paura nei confronti del marito.
Temeva le potesse far del male, ma quelle parole sono rimaste lettera morta.
Kella Tribi
L’amicizia.
Oggi ho scritto a dei cari amici che ogni giorno mi sostengono nella mia lotta per la vita. Sono persone quasi uniche…sapete quelle persone che di qualsiasi cosa hai bisogno sono sempre ed in qualsiasi circostanza ci sono anche a qualsiasi ora. L’amicizia non si trova non si cerca non si rinnova o si ha o si ci concede o non si avrà mai. L’amicizia è un bene prezioso perché tu usi il tuo tempo la tua energia il tuo spirito la tua intelligenza per una persona che solo dopo tempo ti farà capire che per lui o per lei c’è la stessa voglia di condivisione di tutto. In definitiva non sempre riesce questa scelta che fai ma quando riesce ti senti piena di buoni sentimenti e la vita ti sorride anche se triste. Secondo me la vera amicizia non si misura e non si rinfaccia e non si perde mai nemmeno a distanza di tempo se è leale sincera fatta senza interesse questo ho sempre pensato. Ah non è do tu des cioè un dare avere è solo essere tale.
Teresa campagna.
La rivoluzione sono loro.
Leggo,forse distrattamente,troppo distrattamente che,finalmente ,sul giornale cittadino in un incontro:”la rivoluzione sono loro”,un notaio,un organizzatore e, mi pare il direttore del conservatorio (finalmente),finalmente perchè un istituzione prestigiosa come il Conservatorio per quel che concerne la musica manca e mancava e forse mancherà ancora.Ebbene questi rivoluzionari se, non ho letto e interpretato male mettono il solito jazz come musica contemporanea quando,lo sanno perfino i sassi che la musica contemporanea è un altra,dalla dodecafonia,ai risuonatori Elmuz,da Luigi Nono,a tuttto quel panorama del tutto trascurato,compresi i nostri concittadini compositori contemporanei come Zanaboni,Cataldo,Garilli etc. etc. .Il contemporaneo in musica non è il jazz (che è un ingolfato onnipresente contemporaneo per tutti)ma quello che tutti rifiutano di ascoltare o ascoltano con entusiasmo compreso quello di Ennio Morricone.
Che palle la Via Francigena.
La via Francigena è stata sponsorizzata per non dire riscoperta dalla Compagnia di Sigerico venti anni fa,con tanto di statuto depositato,il suo scopo era di farla riconoscere ed è stata riconosciuta con una legge europea con tanto di mappa,ha,la compagnia di Sigerico strategicamente scelto il luogo “convezionale” di Soprarivo come punto d’approdo,essendo scoparso nel fiume Pò l’antico.La Compagnia di Sigerico ha ottenuto da Rutelli (giubileo 2000) ben 250 mila euro come finanziamento al suo progetto,cifra passata al comune di Calendasco per evitare abusi da parte dei fondatori comes.La Compagnia non è mai stata ringraziata nè riconosciuta dal comune del paese rivierasco,il suo primo Vicario è stato Don Amos Aimi di Fidenza.Lo scopo della compagnia di Sigerico era il riconoscimento della Via e il suo percorso ,porto compreso ed è stato riconosciuto e leggittimato.Non si capisce bene questa continua lamentela sul quotidiano Libertà circa la trascuratezza della Via,quando ripeto,la Via è stata riconosciuta a livello internazionale ed ha ottenuto tutti i finanziamenti per la sua valorizzazione.Ora la vogliono farla diventare “via di San Colombano”,lo facciano,desiderano allestire merende e sostituire barche continamente rubate al nocchiero del Pò Danilo Parisi , lo facciano.Per quel che concerne la via Francigena la COMPAGNIA DI SIGERICO ha fatto quello che era suo dovere fare per questo ha ricevuto i suoi frutti se,se si desidera fare casa e bottega sulla riva di un fiume con cene e merende lo si faccia senza tante storie ma,sopratutto senza tante manfrine che,la via Francigena non finisce sulle rive dello Stige e nemmeno su quelle del Po.
Profeti e profezie.
Purtroppo su questa notizia non c’e data:”Piacenza fu scompigliata da un tizio che affermava essere nato l’Anticristo già da tre anni in Babilonia;e in quella città si sentì per ben duecento miglia intorno una voce che gridava”nuc finis est mundi,e citava lettere venute dall’Asia a Venezia,Milano,Genova.Fu necessario l’intervento del Vescovo di allora per calmare il popolo.Nel 1456 un altro nella stessa città,vestito da penitente,con lunga barba e a piedi nudi predico la venuta di Cristo per il giudizio universale al più tardi ne 1460 citando L’Apocalisse,predico per molti giorni che sarebbe venuto un falso Papa e l’Anticristo.Un altro per nome fra Giovanni Rocco ,sempre a Piacenza nel 1454 gridava che la fine del mondo era vicina.Questo a testimoniare che il millenarismo con la fine ,almeno quella dell’arte non si è del tutto estinto anche i nostri giorni,quando l’arte si dice moribonda o morta per sempre,estinta ,senza alcun bisogno di un falso Papa o un possibile anticristo basta un rivoluzionario notaio e una pila i soldi messi dalla Fondazione per cui si allestiscono sontuosi catafalchi istituzionali adatti alla lugubre bisogna funebre per celebrare la fine dei tempi ,almeno quelli dell’Arte ,vedi l’ex ENEL.
Di quando leggere fa male.
Nei bei tempi andati non tutto filava liscio e non tutto era come ce la contano,leggere,anche solo leggere era in gran sospetto e si rischiava di essere dichiarati eretici.Di questa accusa fu sospettato addirittura il Petrarca,perché leggeva correttamente Virgilio,dovette infatti fare ammenda davanti al sommo Pontefice Innocenzo Sesto .Per mantenersi fuori da ogni possibile sospetto nell’undicesimo secolo Ilerbodo Conte di palazzo,quantunque supremo giudice dell’impero,in virtù della carica che ricopriva,non sapeva scrivere il suo nome e,nel quattordicesimo secolo Duguesclin,contestabile di Francia,dico,il più gran uomo di stato,uno dei maggiori personaggi della sua età,non sapeva non solo leggere ma nemmeno scrivere.