Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Apr• 27•24

Liliana Stefanotto è stata uccisa dall’ex compagno Ignacio Emilio Aldeco, 45 anni, nella sua casa di Villa Maria, in Argentina. Liliana, 54 anni, è stata massacrata con alcuni colpi alla testa. Anche grazie ad alcune testimonianze e alle videocamere di sorveglianza, gli inquirenti sono arrivati rapidamente all’arresto di Aldeco, che non ha opposto resistenza.
Liliana, aveva vissuto a lungo a Ciano d’Enza dove si era sposata ed era diventata madre di Andrea Grizzi, 21enne venuto a mancare in un incidente stradale a metà dicembre 2020, nella Val d’Enza Separatasi dal marito si era definitivamente trasferita in Argentina.
Al 2019, risale la denuncia, per violenza di genere, a carico di Aldeco, accusa che avrebbe richiesto l’arresto. Gli avvocati di Aldeco, però, avevano chiesto e ottenuto che il loro assistito fosse lasciato in libertà fino al processo, che era stato rimandato per la pandemia e di fatto non è mai stato celebrato.
Il delitto è stato scoperto il 5 febbraio 2021. Ignacio Emilio Aldeco è accusato di omicidio aggravato dal vincolo di parentela e dalla violenza di genere.
Stando a quanto riportano i media argentini, Aldeco aveva anche altre denunce per violenza a suo carico. Sembra che la vittima, Lliliana Stefanotto, lo avesse recentemente perdonato. Il femminicidio ha suscitato grande clamore in Argentina, dove gli episodi di violenza di genere e femminicidio sono tristemente frequenti.
Il PM aveva chiesto l’ergastolo, ma per i giudici si è trattato di un incidente, condannato a 9 anni

Kella Tribi.

25 Aprile.

Written By: bruno - Apr• 26•24

C’era ua volta e c’è ancora il premio letterario Campiello,c’era una volta e c’è ancora il premio Viareggio o lo Strega,ora c’è il premio 25 Aprile che,per l’occasione è stato vinto da Scurati:Scurati che ha letto e riletto in pubblico la sua paginetta come un qualsiasi Petrarca in Campidoglio.

L’altra memoria.

Written By: bruno - Apr• 25•24

Inutile affermare che,quella liberazione non è questa liberazione , questo lo sanno anche i sassi,la memoria,ogni memoria gioca sempre brutti scherzi,deforma e rende anacronistici anche il fatto più banale. Poi,poi ognuno vive una sua memoria individuale che crede collettiva,anche se se la canta:se la canta, in coro.

Antisemitismo da stadio.

Written By: bruno - Apr• 24•24

Si è antisemiti come si fa con la squadra del cuore-di calcio intendo-si è antisemiti per sport,indipendentemente dai risultati e dalle deficienze dell’essere antisemiti.Hamas ha ammazzato rapito nascosto degli israeliani e,tiene in ostaggio un popolo intero,i palestinesi.Qui si danno botte da orbi per liberare gli ostaggi,ma questi -Hamas-si guarda bene dal liberarli,insomma è la solita,la solita vecchia storia bizantina,arricchita da bizantinismi illogicici:rendete gli ostaggi,e poi,poi ne parliamo:o no?

Guerra & bollette.

Written By: bruno - Apr• 23•24

La marcia della Meloni sembra inarrestabile,nonostante i monologhi Scurati,le divisioni PD,la frana grillina senza Grillo:Grillo che pare oggi solo un ferro vecchio,vecchio e arrugginito,arrugginito dalle sue sgonfiate battute.Israele,Ucraina,Russia,Hamas, fanno da contorno al campo minato dei nostri giorni:questi giorni che,come i passati hanno e usano bombe e bombette come noccioline,svuotando così i loro obsoleti arsenali di finte ragioni e inutili pretese.Intanto:nel frattempo siamo bombardati dalla crescita di tutto,bollette comprese-abilitate in solo tre stati in Europa- con il gioco delle tre carte.

La Ferragni.

Written By: bruno - Apr• 22•24

Scurati si sente bersaglio:qualcuno ha disegnato-dichiara- sul suo volto il bersaglio e teme di venire colpito.Evidentemente,Scurati,celebrato ed “usato” dalla sinistra di potere ha ora le sue esitazioni,le sue paure,i suoi dubbi che però non gli hanno risparmiato e non si è risparmiato per una sua salita verso la notorietà,notorietà usata,appunto,notorietà che ha i suoi sgradevoli lati come in tutte le cose,come in tutte le vicende umane e che,in fondo hanno toccato perfino la Ferragni.

Colza.

Written By: bruno - Apr• 22•24

Colza in fiore ! Campi gialli bellissimi Colza:tipico esempio dei corsi e ricordi storici Prima del 1960 veniva coltivata per uso alimentare umano e animale. Dal 1960 vietata la coltivazione perché definita cancerogena causa il contenuto di acido erucico e glucosinolati tossici per l’uomo.Fine anni settanta un agriciltore mi diceva che prima la coltivavano per il bestiame e per loro e con un piccolo torchio si facevano l’ olio da usare per la famiglia. Mi ripeteva che il divieto di coltivazione era sbagliato perché era se mai come veniva trattata industrialmente che non andava bene. Loro la mangiavano, ne usavano l’ olio e stavano bene Ora dopo più di mezzo secolo,riecco la Colza Riabilitata, adesso varietà che non fa più male da dove venga non so. Adesso” l’olio di Colza a basso contenuto in acido erucico è impIegato come olio da tavola, da cucina, nella fabbricazione di margherine e shortening. Per l’elevato punto di fumo conferitogli dalla ricchezza in acido oleico l’olio di Colza può essere utilizzato anche per la frittura ” cone leggo su internet. Leggi anche che può servire per la produzione di biodiesel.Guadagno in generale? A ettaro puo rendere 650 euro.

Paola Mars.

In ogni luogo.

Written By: bruno - Apr• 21•24

Quello che doveva dire o, dice Scurati l’ha detto dappertutto,potevano tuttavia farlo parlare,parlare ancora:anche se il troppo stroppia e quel che dice è come un monologo,come un brontolio in cucina che viene ripetuto e sottolineato sia in cielo che in terra,per non aggiunere in ogni luogo.

Dieci bastonate.

Written By: bruno - Apr• 20•24

Insomma,Israele si Iraele no?Un dilemma che tormeta i perecutori degli ebrei da almeno due secoli.Al tempo di Hitler,in un villaggio occupato dalle truppe naziste,uno di questi “galantuomini” con svastica o senza,per mostrare che gente fossero gli ebrei ne chiamò uno e gli chiese:quanta gente hai imbrogliato oggi?Quindi fece dare dieci bastonate all’ebreo che non poteva rispondere,non evendo risposte e non avendo imbrogliato proprio nessuno.Ma quello era il metodo,il metodo dei “buoni” antisemiti che,anche oggi,dico oggi vorrebbero e fanno di queste cose verso i “cattivi” ebrei.

Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Apr• 20•24

Kalinka aveva i capelli biondi e un fisico atletico. Somigliava a suo papà, André, polacco naturalizzato francese. Aveva passato l’infanzia in Marocco, dove sua madre Daniéle aveva conosciuto quello che sarebbe diventato suo patrigno, Dieter Krombach. Dieter non le dispiaceva, era gentile e rassicurante come solo i medici sanno essere. Sposò sua madre e lei dovette seguirli in Germania. Suo papà André, invece, il suo vero papà, dopo il divorzio era tornato in Francia. Nell’estate del ’82, Kalinka, che nel frattempo era andata in collegio, tornò a casa da sua madre per la vacanze, a Lindau. Aveva 14 anni Quei giorni trascorsero felici e senza ombre.
Poi una mattin André ricevette una telefonata dalla ex moglie: “Kalinka é morta.” Kalinka la sua bambina, la sua gioia, morta. L’avevano trovata senza vita nel suo letto, dissero che era stato un malore, forse dovuto al caldo. André però si sentiva che qualcosa non andava e ne ebbe la prova quando nelle sue mani arrivarono le sedici pagine dell’autopsia. Qualcuno aveva praticato a Kalinka una iniezione di ferro-cobalto la sera della morte, per poi praticarle altre tre punture l’indomani, quando era già cadavere.
“Sì” disse Dieter, “le ho fatto un’ iniezione di ferro, era anemica”. Poi però ebbe difficoltà a spiegare le tre iniezioni del giorno seguente. Sempre dall’autopsia emerse che Kalinka aveva delle lesioni genitali, ma le autorità locali, nonostante quelle evidenze, non ritennero di dover aprire un’indagine. André perse la testa, cominciò a fare ricerche, assunse un avvocato, fece aprire un’indagine francese. Con anni e fatica riuscì a ottenere che Dieter fosse condannato in absentia, nel suo Paese, ma il medico fece ricorso facendo annullare la condanna.
Che fare? In Francia Dieter Krombach era stato condannato per omicidio, in Germania era solo un medico radiato dall’albo per un grosso guaio con una ragazza. Allora fece un gesto disperato, si rivolse a un uomo che gli chiese dei soldi per un lavoro. All’alba del 19 ottobre 2009, André ricevette una telefonata che annunciava che il ‘lavoro’ era andato a buon fine. Dieter Krombach fu trovato legato a una recinzione vicino alla stazione di polizia di Mulhouse, in Francia. Vivo. Fu arrestato, nuovamente processato e, questa volta, condannato a 15 anni per omicidio. Papà André Bambersky, invece, osannato da alcuni come eroe, fu condannato a un anno di carcere per aver ordinato il rapimento dell’omicida di sua figlia. Oggi è nonno, ma non ha ancora finito di combattere. Dopo 11 anni di carcere, infatti, Dieter Krombach è stato rilasciato per motivi di salute.

Kella Tribi