Diciamo subito che quel che purtoppo o,per conseguenza di gesti criminali,la storia e le vicende della guerra o,delle guerre in corso lascia l’amaro in bocca e non si vorrebbe,nemmeno si può ipotizzare una qualche fine.Mi viene in mente ora,un passo di Giordano Bruno dove scrive a proposito di una qualche verità :”ma certo quella che sensibilmente vedi e che puoi con l’altezza del tuo intelletto (sic) capire non è la somma e prima:ma certa figura,certa immagine e certo splendor di quella”.Evidentemente Giordano Bruno,intendeva ben altre cose ma la regola,questa regola tuttavia può e deve essere calata in ogni ragionamento,fosse anche di guerra,forse proprio perché riguarda una guerra.
Papuasia.
Non so bene dove sia la Papuasia ma credo che li,o la,in quel posto insomma nessuno sappia o voglia sapere delle grane guerresche di qui:credo proprio nessuno ne vogliano sapere o ne sappia ,anche se da quelle parti i curiosi ,i curiosi come sono da noi li certamente li troviamo anche se in Pauasia,e che,anche Papuasia dovrebbero fare le pulci sulle guerre in corso,ma sono pochi,molto pochi,pochini per cui sarebbe miglior cosa che arrivassero da loro le notizie:notizie di come passano la giornata.
Parliamone,parlate.
Questa guerra ci gira attorno come una tempesta trafitta da “notizie” e, notizie,dipende dal come le si guarda.Basterebbe fare un giro delle televisione private -minori- che,otre che i numeri del lotto pontifica sul giusto l ingiusto e,ho visto uno ,uno che per esprimere la propria omofobia faceva perfino traballare il tavolo dietro cui sedeva.Isomma di gente che chiacchiera ce n’è molta,tanta,tanta per tutti i gusti,come per tutte le guerre.
Conflitti.
Situazione disperata,per non dire disperante quella sul fronte delle guerre che ci girano attorno,rischiando di ricaderci addossare .Ognuno spezzetta,a suo piacimento questi avvenimenti aggiungendo ipotesi a ipotesi.Ognuno si spertica sulle trame nascoste -si fa per dire-del conflitto leggendo anche dentro le righe,leggendo dentro le sillabe o i consigli di stato,insomma chi la vuol cotta o da bruciare,e chi la vorrebbe davvero bruciare una qualche nazione,un qualche popolo,come sempre niente di nuovo,per ogni domanda l uomo ,l ‘uomo e le donne ,ha sempre le stesse,le stesse identiche risposte ,di sempre:sbagliate.
Ed ecco.
Ed ecco ancora il ghetto:una nazione ,quella Israeliana ridotta al solito ghetto,dove da tutte le parti la si minaccia e la si vuole cancellare,ripeto cancellare dalla faccia della terra.Comunque uno la pensi,questo o,quello di israeliani massacratori dei popoli è l’ennesima sanguinosa scusa,scusa per far fuori Israele,e sono duemila,dico,e scrivo, duemila anni che questa orribile storia,contro Israele si ripete.Ma,sopratutto,si peretua.
Piacentini.
Piacentino,picentino si fa presto a dire che si è della città,o comuni limitrofi:un giorno de 18oo,il 26 Marzo per la precisione:”se ne andarono da Piacenza ben duemila ungheresi e circa duecento ucraini e ben 200 ulani.Fra di noi-Picenza- sino dal 1846 vi fu un generale austriaco Kaen,comandante la fortezza e la piazza”.Piacentino sarà lei.
Le perle nere di Kella.
“Ci sono tre cose a cui non si può dire di no: un caffè, una sigaretta e una bella donna”. Salvatore di Grazia, classe 1936, nato, come lui amava dire, “sul versante dell’Etna che degrada verso il mare dei ciclopi”, era sempre stato considerato un ‘don Giovanni’. Un uomo che non sa controllare i propri istinti, incapace di vivere in una relazione monogama. “È la natura, noi uomini siamo portati, è per la conservazione della specie”. Ex rappresentante farmaceutico, aveva cambiato molti mestieri dall’età di 15 anni, per arrivare, ultrasettantenne, a gestire un autolavaggio ad Aci Sant’Antonio, vicino alla villetta di San Gregorio dove viveva con la moglie. Dal ’68, era sposato con Mariella Cimò, una donna gentile e ancora affascinante coi suoi 72 anni. Bionda, chioma cotonata e occhi verdi, ricordava un’attrice d’altri tempi. Mariella non chiedeva molto alla vita, desiderava solo occuparsi dei cani e dei gatti che salvava dalla strada, che a decine le riempivano la casa come un piccolo esercito affettuoso. Voleva godersi la vecchiaia in serenità, ma con suo marito le tensioni erano diventate forti. Mariella sospettava che Salvatore, con i suoi occhi verdi da vecchio mandrillo, le nascondesse molte cose, come gli incontri con le amanti nella rimessa di Aci Sant’Antonio, che anche per questo voleva chiudere. Poi un giorno era scomparsa. Era il 25 agosto 2011. Salvatore, dopo 43 anni di matrimonio, aveva aspettato dieci giorni prima di denunciarne la scomparsa. “Mia moglie non è una bambina, l’ho cercata dove pensavo potesse essere, poi ho denunciato”, si era giustificato. Ma nessuno gli aveva creduto: né i nipoti di Mariella, né i vicini, né i parenti. Indagato per omicidio volontario, Salvatore aveva continuato a difendersi: “Non ci sono gli estremi per accusarmi, vogliono solo punirmi per i miei peccati”. Invece, per la Cassazione, che infine aveva confermato la condanna a 25 anni di carcere, le prove c’erano. Salvatore aveva ucciso la moglie con ‘modalità imprecisate’ e inscenato una scomparsa, forse per continuare la sua vita segreta. Il corpo di Mariella non è mai stato ritrovato.
Kella Tribi
Guerra,guerra.
GUERRA, GUERRA, GUERRA.! Ohhohhoh finalmente , tanto tuonò che piove? Brividini, Ursula e compagni , quasi un adenocromo corroborante? I sogni della depopolazione mondiale che si cominciano a realizzare? Cala cala abbiamo superato la ehm pandemia, la fola del cambiamento climatico, adesso è il turno della guerra mondiale? NO NOSSIGNORI. La gente ne ha piene le scatole.Adesso basta, zitti e a cuccia! Vogliamo stare in pace, il mondo intero si è stufato di pochi che vogliono mandare ad ammazzare i tanti e chi mandano? I giovani, I settantenni , o quasi,che vogliono la guerra e mandano a morire i giovani? Vi puzza la vita? Andateci voi !
Paola Mars.
Bhe!
Bhe!Israele nel pieno della tempesta,e c ‘era anche chi credeva che il macello ad opera di Hamas in un evento musicale esacerbasse gli animi,esacerbasse al punto che chi aveva provocato quel macello alla lunga venisse ripagato della sua ostilità verso Israele e che tutto si rivoltasse “ancora” una volta contro Israele.Le cose non sono andate secondo i progetti di Hamas e,Israele ha allargato il suo raggio d’azione anche contro chi vorrebbe fare della e,con la sua atomica la tomba di Israele tutta.
Bha!
Se ne parlava anche tanto ,tanto tempo fa”a chi di voi non piaccia il presente stato,piaccia il presente consiglio.Se vogliamo mutar stato,cangiamo i costumi.Se vogliamo che quello sia buono e migliore,questi non siano simili o,peggiori”.Una bella tiritera che si può interpretare dall ‘alto al basso,oppure rovesciata,oppure neppure interpretare me l ‘ha suggerita Giordano Bruno:bha!