Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Mar• 01•25

Il 1° novembre 1997 Carlotta Rossi, 27 anni, viene ritrovata dal padre riversa nel sangue nel cucinino della loro villetta a Brindisi. Proprio suo padre, Alex Rossi verrà sospettato di aver pianificato l’assassinio della figlia per intascare l’assicurazione sulla vita di 750 milioni di lire. A denunciarlo proprio la famiglia, che assisteva da tempo all’ostilità del padre per quella figlia tossicodipendente che lui definiva ‘un tumore’. Lo scorso luglio a Rossi, condannato all’ergastolo, è stato concesso il permesso di scontare la pena ai domiciliari, per motivi di salute.
La storia di Carlotta Rossi e di suo padre all’epoca scatenò la riprovazione dell’opinione pubblica che tutto perdona, o almeno metabolizza, tranne il figlicidio. Tutto iniziò con la passione di Alex per una donna sposata, Tatiana, che per lui lasciò il marito dal quale aveva avuto una figlia. Nacquero poi Neville e Carlotta, due gemelli, la vita fu serena per alcuni anni, fino a quando una sbandata di Tatiana non farà finire, di fatto il matrimonio. Da allora Alex, come ammetterà, la tratterà con astio e freddezza, da estranea, pur rifiutando l’idea di separarsi.
A mettere a dura prova la famiglia arriverà dopo molti anni il problema di tossicodipendenza di Carlotta. Fragile, la ragazza aveva sempre sofferto del comportamento poco affettuoso del padre e dei contrasti in famiglia. Fu proprio di fronte a quella grave debolezza che Rossi, sempre per sua ammissione, instaurerà con la figlia un ‘conflitto violento’. “Se non la smetti ti ammazzo’ le dice spesso, ma Carlotta non è in grado di uscire dalla dipendenza, almeno non da sola. Nel 1993, allora, la famiglia la manda in una comunità che sembra giovarle molto. Quando esce, dopo due anni Carlotta sta meglio, segue un corso per diventare infermiera e prende il diploma.
Ma la sera del 1° novembre viene ritrovata senza vita. A ucciderla, tre colpi di pistola, calibro 38. Agli investigatori il padre in lutto dice di aver lasciato sua figlia a casa da sola. Lei, fragile e impulsiva com’era, potrebbe aver aperto la porta a chiunque altre persone sconosciute.
Dopo due anni di indagini l’assicuratore viene arrestato con l’accusa di omicidio.
Al processo un Rossi impassibile si professa innocente, mostrando un distacco sorprendente dalla vittima. “Mia figlia? Si drogava perché era bruttina, la natura non era stata generosa con lei”.

Kella Tribi

Risparmio energetico.

Written By: bruno - Feb• 28•25

A volta occorre tirare in ballo perfino uno del primo secolo avanti Cristo per il risparmio energetico che qualcuno con le bollette libere ha messo in atto.Infatti il nostro drammaturgo- Publio Siro- scriveva :nessun guadagno è tanto sicuro quanto risparmiare quello che si ha”,evidente il nostro drammaturgo si riferiva a qualche venditore che ,per quello che ha e che “vende” ,con i suoi guadagni ,ha fregato tutti,vecchi,indigenti donne e bambini,inabili compresi.

Gaza.

Written By: bruno - Feb• 27•25

La Gaza di Trump,quella tutta d’oro e gnocche al sole ha suscitato un vespaio di riprovazioni.Ad ognuno gli batte in petto un cuore da beghina:quella Gaza fra palme e bagnanti fa schifo:c’è,si vede ,e si capisce,c’è gente a cui piace questa Gaza dove l’odore della morte sale dalle macerie,quella di bambini morti,uomini donne “ostaggi” uccisi che fa non solo schifo,ma orrore,tuttavia c’è chi preferisce quest’ultima perchè più “vera”,schifosamente vera:che più vera non si può.

Santanchè.

Written By: bruno - Feb• 26•25

Qui non si tratta se essere di destra o sinistra e nemmeno per il torto o la ragione.Il mondo sta cambiando pelle , in modo anche drammatico,molti i problemi irrisolti,molti gli insolvibili,e troppi attendono di essere risolti ma questi,questi mi vengono a parlare della Santanchè che,innocente o coplpevole occorre attendere il giudizio finale,si vede che questi,questi:i soliti non hanno argomenti,nè proposte per il “mondo”,visto che valgono come il due di picche a briscola si attaccano alla Santanchè e qui ripeto,non si tratta di sinistra o, destra.

Ciclo Francescano.

Written By: bruno - Feb• 25•25

A proposito del ciclo Francescano posto nella parrochiale di Calendasco sopra cui “campeggia” la firma di un feudatario del paese Perletti per cui vengono a lui attribuiti sarebbe come dire che: Daniele Da Volterra detto il”braghettone” per aver coperto le nudità del Giudizio Universale di Michelangelo venisse dichiarato il “Giudizio Universale” del Braghettone.

Stefano Valera.

Written By: bruno - Feb• 24•25

“Il motto per ridere “,sono poche pagine che ho trovato di cui se ne conservano anche pochi fogli, ed usciva:il motto per ridere, una volta al mese per 25 centesimi stampato a Milano da Carlo Aliprandi.Ci sono piccole barzellette, facezie ,cretinate sulle solite donne,un “umorismo” dei tempi andati che non fa più ridere.Ma,all’indice,all’indice si trova una serie di quesiti per un libro uscito di fresco di Stefano Valera(Valera,che non conosco nè mai sentito,sopratutto mai trovato un suo testo).Comunque, questo Stefano Valera ha pubblicato un libro , dal titolo “Londra sconosciuta” che si reclamizza in questo modo:è un libro? E’ un documento.Racchiude?Le magagne sociali.Insorge?Narra.Ama?Odia perchè l’odio è tra di noi.Come si puo leggere i temi son sempre gli stessi ma,come l’autore-Stefano Valera- ne ha trattato mi è del tutto sconosciuto,però,la musica,la musica,l’aria è sempre la stessa,come quella di oggi:almeno dei titoli.

Il bene.

Written By: bruno - Feb• 23•25

Oggi, per chi sale e chi scende-come ieri e sempre da sempre-le cose son torbide,torbide e complicate,complicate per chi sale,ma anche per chi scende, incerto nella guerra o per la pace,pace o guerra nel conto infinito di morti e di immani tragedie che investono gli stati.Sembra pace possa profilarsi, come sempre pace ,pace sui morti e sul lutto,pace:incapaci di uscire,uscire,staccarsi da questo suo morire e morire e,ancora soltanto morire.Mi viene in mente allora-a braccio- quell’antico poeta ,di quel poeta di cui non ricordo il nome, che scrisse una volta:”qui ora è uno che fè più mal che bene,il ben lo fece male,il mal lo fece bene.

Il mondo.

Written By: bruno - Feb• 22•25

Rifugge l’animo,scrive lo storico- a proposito della guerra di Cartagine-“a molti fu mozzato il naso,a molti le orecchie,fatti ciechi moltissimi,non pochi scorticati vivi”.E’ consolante per non scrivere sconsolatamente ripetitivo che il mondo ,che il mondo, questo mondo non è cambiato,nè potrà mai,proprio mai sperare;almeno sperare im un qualche cambiamento:in “meglio”, s’intende.

Le. perle nere di Kella

Written By: bruno - Feb• 22•25

Massacrata di botte e uccisa a mani nude dal marito in casa sua mentre i figlioletti erano nell’altra stanza e poi vegliata per 7 ore dall’uomo, il 48enne Massimo Malavolta. Così è morta Emanuela Massicci la 45enne vittima di femminicidio trovata senza vita il 19 dicembre 2024 nell’abitazione di famiglia a Ripaberarda, in provincia di Ascoli Piceno.
A scoprire il corpo, in una stanza chiusa a chiave dal marito Massimo Malavolta, che nel frattempo si era provocato delle lesioni col coltello, sono stati i soccorritori fatti entrare dai bambini. Quel giorno i piccoli avevano la recita di Natale, lo ricorderanno come quello in cui il padre ha ucciso la madre.
Dai risultati degli accertamenti post mortem condotti dal medico legale, è emerso che Emanuela aveva lividi su ogni parte del corpo come se fosse stata picchiata selvaggiamente a lungo fino al decesso. La morte sarebbe avvenuta circa sette ore prima della chiamata del marito ai genitori per avvertirli e quindi del rinvenimento del cadavere. Emanuela Massicci, quindi sarebbe morta la sera del 18 dicembre prima che il marito avvertisse il padre con una telefonata alle 5,30 del giorno dopo.
All’arrivo dei primi soccorsi sul posto, la vittima giaceva nella stanza da letto dell’abitazione come se fosse stata ricomposta
Il marito invece era in stato di shock, ferito e sanguinante dai polsi dopo essersi tagliato le vene. In casa nelle altre stanze vi erano i figli della coppia di 11 e 12 anni.
L’uomo è stato arrestato in flagranza di reato e deve rispondere di omicidio volontario aggravato dal legame familiare ma è stato trasportato subito in ospedale dove è stato intubato e ricoverato in terapia intensiva. Il Gip ha convalidato per lui l’arresto e la custodia cautelare in carcere negando i domiciliari anche se l’uomo rimane piantonato all’ospedale Mazzoni perché non è trasportabile.
La sua legale ha presentato una “relazione psichiatrica” redatta in passato per
Massacrata di botte e uccisa a mani nude dal marito in casa sua mentre i figlioletti erano nell’altra stanza e poi vegliata per 7 ore dall’uomo, il 48enne Massimo Malavolta. Così è morta Emanuela Massicci la 45enne vittima di femminicidio trovata senza vita il 19 dicembre 2024 nell’abitazione di famiglia a Ripaberarda, in provincia di Ascoli Piceno.
A scoprire il corpo, in una stanza chiusa a chiave dal marito Massimo Malavolta, che nel frattempo si era provocato delle lesioni col coltello, sono stati i soccorritori fatti entrare dai bambini. Quel giorno i piccoli avevano la recita di Natale, lo ricorderanno come quello in cui il padre ha ucciso la madre.
Dai risultati degli accertamenti post mortem condotti dal medico legale, è emerso che Emanuela aveva lividi su ogni parte del corpo come se fosse stata picchiata selvaggiamente a lungo fino al decesso. La morte sarebbe avvenuta circa sette ore prima della chiamata del marito ai genitori per avvertirli e quindi del rinvenimento del cadavere. Emanuela Massicci, quindi sarebbe morta la sera del 18 dicembre prima che il marito avvertisse il padre con una telefonata alle 5,30 del giorno dopo.
All’arrivo dei primi soccorsi sul posto, la vittima giaceva nella stanza da letto dell’abitazione come se fosse stata ricomposta
Il marito invece era in stato di shock, ferito e sanguinante dai polsi dopo essersi tagliato le vene. In casa nelle altre stanze vi erano i figli della coppia di 11 e 12 anni.
L’uomo è stato arrestato in flagranza di reato e deve rispondere di omicidio volontario aggravato dal legame familiare ma è stato trasportato subito in ospedale dove è stato intubato e ricoverato in terapia intensiva. Il Gip ha convalidato per lui l’arresto e la custodia cautelare in carcere negando i domiciliari anche se l’uomo rimane piantonato all’ospedale Mazzoni perché non è trasportabile.
La sua legale ha presentato una “relazione psichiatrica” redatta in passato per un precedente caso di stalking. Nei documenti sarebbe evidenziata la presenza di “disturbi significativi” di natura psichiatrica ma al momento però non sono serviti per evitargli il provvedimento cautelare

precedente caso di stalking. Nei documenti sarebbe evidenziata la presenza di “disturbi significativi” di natura psichiatrica ma al momento però non sono serviti per evitargli il provvedimento cautelare

Kella. Tribi

Buuh.

Written By: bruno - Feb• 21•25

– ” Aiuto, Trump ha fatto buuh! “-
” Ha fatto buh? . Ehi Trump ha fatto buuh! ” – ” Embè?” – ” Stiamo in pericolo”! “- ” Perché? “- ” Cavolo, ha fatto buuh quindi è un nazista sicuramente dunque dobbiamo combatterlo” – ” Ma tu sai cosa vuole dire ” fare buuh?” – ” No” – “Ahahah! Buh, buh, buh! Improbabili Cappuccetti Rossi ! I lupi che fanno paura si vestono da nonne buone!!!

Paola Mars.