Il lutto;non sempre è un sentimento angoscioso,spesso lo si desidera,come sentimento liberatorio ma,angoscioso o liberatorio non cambia la realtà interiore che è ben diversa da un qualsiasi “dentro” o,semplicemente ,altro dal lutto.
Rai 2.
Non c’è tormentone più invadente della pubblicità che fanno a Fiorello con la sua, viva rai 2,anche Grasso ci si mette.Così uno o ,una è costretto-a nel vedere con gli spezzoni pubblicitari l’ostentata gioia che emana o che dovrebbe emanare ma che si fa solo noiosa e importuna in questi problematici giorni che la stessa tv ci ammannisce e che,per fortuna, Grasso,non commenta.
Paola si spiega.
Ho scritto un articoletto in piacentino non leggibile e quindi nemmeno traducibile in altre lingue su un blog. Questo è quello che succederà a qualsiasi altra lingua che non sia conosciuta dalla “intelligenza artificiale” , non solo ma anche all’ interno di una stessa unificata lingua ciò che non sarà, come dire, omologato non sarà più in assoluto. La povertà nell’arte già si fa sentire, la letteratura seguirà. Persino nella musica da quando l’hanno codificata sicuramente si è perso qualcosa. Sarebbe questa la base del tanto martellato, da parte di certi, nuovo ordine mondiale? Tenetevelo grazie preferisco la imperfezione della molteplicità.
Paola Mars.
Jan-Paul Sartre.
Difficile disìntricarsi sulla e,dalla questione di Gaza, dove una manica di delinquenti usa degli ostaggi come carne da cannone,o, missile:difficile molto difficile.C’è una sorta di macabra tifoseria che urla e schiamazza sugli spalti degli “spettatori” e ,proprio ora,ora ho letto una frase di di Jan Paul Sartre che recita pressapoco così:”anche nel democratico più liberale si può nascondere una sfumatura (sic) di antisemitismo:egli è ostile all’ebreo nella misura in cui questi osi pensarsi,appunto ebreo”.E tanto basti.
Esagerare.
“Si indebolisce sempre quel che si esagera”,non ricordo più chi scrisse questa perla sulla esagerazione e qui,oggi,stanno esagerando un pò tutti e,Hamas fa scuola e insegna un cinismo-esagerato- senza spiegare e-o rendersi conto di quel che desidera o ha desiderato:che spesso i desideri-esagerando- sono l’esatto contrario di quello a cui ambiscono.
Salsa palestinese.
La salsa palestinese è una melassa senza fine, condita da morti e da stermini.I cuochi non sono a Gaza,non sono in mezzo alle bombe ,ma,e,soprtutto non rischiano nulla,proprio nulla di nulla per l’antico motto di “armiamoci” e partite.Armiamoci e,dunque partite voi,voi nel macello di Gaza,voi che ,come carne da macello siete il semplice impasto di un cuoco che forse non beve nemmeno:no,non beve,ma è ubriaco ,ubriaco,fradicio.
Dialetto
La Paola Mars ha scritto:qui sotto ,un articoletto illegibile,essendo in dialetto,dialetto piacentino non per tutti dunque,e che,nemmeno io riesco a leggere pur essendo piacentino e,come piacentino non riuscirei nemmeno a scrivere come lo ha scritto lei.Insomma un bel mistero illegibile ma,sopratutto intraducibile in un blog.
Tal dig in piasintein.
TAL DIG IN PIASINTËIN – Donca, i hann ditt : verd verd, ‘l mond al g’ha d’ess verd alura ag vôl l’ auto elettrica. Ma l’era mia vera parchè inquinäva tant l’istess, l’era custusa, periculusa, e via atzé.Dopa hann urdinè: via tütt il besti parchè tra udur e umur inquinan, i g’hann ditt alura: l’è al cunträri parchè dal bö as ciapa tutt.( concime, latte, carne puvrott).Lasuma stä par salam, cûpa, furmäi, parsütt, vēin..e via atzé ch’a vurivan eliminè par mëttag na roba artificiäla. Dèss anca la plastica la sa pudrà mia ” riciclarla” ma ” riusarla” boh! So mia bëin la differëinsa ma m’ sa d’ vis c’la sia n’ ätra ciapè ‘n dal dré. Andí lavura va ch’ l’è mei par tütt
Paola Mars
Mercalli Mercalli.
C’è anche un “papillon” di razza canina ma, quello che si mette al collo,il papillon,dico,di Mercalli è il classico di stoffa che spero tolga quando va a letto o,quando si lava il collo:lui che d’acque è come un Mosè nel senso che ne discute-spartendole- e ne parla come un qualsiasi Nettuno di strada:pardon,Nettuno in cattedra.Insomma, di tempo se ne intede il nostro Mercalli:d’altronde è il suo mestiere,mestiere per cui viene -suppongo-anche (sic)pagato,ma che, personalmente ,non darei nemmeno-quanto costa- una goccia,un piccola goccia-in questo tempo “siccitoso”-:d’acqua.
Le perle nere di Kella.
Mi ha chiusa in casa per venti giorni e ho mangiato solo crocchini per i gatti». è una frase presa dal diario di Patrizia Silvestri, la 49enne decapitata nella notte tra il 2 e il 3 maggio 2006 sulla Casilina. Nel quaderno, un interminabile elenco di violenze, vessazioni, umiliazioni. Gaetano Tripodi, marito della vittima, ha continuato disperatamente a negare. «Sono diventato un sufi, appartengo con mia moglia a un’ unione mistica spirituale, i Bambini di Satana, quando sono in viaggio prego sempre» ha detto l’ arrestato.
Marco Dimitri, fondatore dei Bambini di Satana (e uscito indenne da tutti i processi con un risarcimento di 100 mila euro per i 400 giorni passati in cella) fa sapere di aver espulso entrambi i coniugi dalla sua associazione perché avevano dato nomi falsi «Io e Patrizia avevamo ricevuto minacce di morte e ci eravamo rivolti anche a un avvocato – ha ripetuto Gaetano Tripodi al magistrato – erano persone legate alle sette sataniche. In tutti questi anni ho tentato di liberare mia moglie dai satanisti». L’ accusa punta soprattutto sugli spostamenti dell’ uomo durante la notte dell’ omicidio: Tripodi, alla guida del suo Tir, nega di essere mai stato a Tor Bella Monaca ma il suo cellulare e quello della donna sono stati localizzati assieme dalla cella di via Amico Aspertini, che copre solo un chilometro quadrato di distanza. Il pm Assunta Coccomello ha esaminato anche il diario della vittima. Alcuni passaggi: «Mi lega con una cinghia e un cerotto sulla bocca . ll 22 gennaio torna a casa, prende il gatto e lo uccide davanti ai miei occhi. Poi comincia a picchiarmi e non ricordo più niente. Mi sveglio in ospedale dopo 3 giorni»
Condannato all’ergastolo muore in caecere nel giugno del 2020. Da ulteriori indagini e risultato poi essere assassino di sua madre e figlia avvenuto nel 1998
Kella Tribi