Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Nov• 25•23

Siamo a Port Coquitlan, vcino a Vancouver.
Amanda Michelle Todd ha sedici anni, è carina, è intelligente, ma timida e ingenua. A scuola non è quella che si dice una ragazza popolare. Cercare con le videochat, il contatto con qualcuno che le presti attenzioni, non sa che è come offrirsi vittima sacrificale alla crudeltà altrui. Uno dei suoi amici virtuali la convince a spogliarsi davanti alla telecamera. “Dai, tanto non ci vede nessuno”. Lei finisce per eseguire, ignora di essere caduta nel ‘capping’ di uno dei tanti cybercrimini di oggi. Quando la foto è stata scattata, la vittima è costretta ad obbedire alle richieste del suo ricattatore, altrimenti la foto viene pubblicata su internet. Poi il giorno di Natale si ritrova la polizia alla porta: “Signori, online ci sono foto intime di vostra figlia”. Amanda va incontro a ansia e depressione. Non riesce a mangiare a dormire, non è mai serena, non si sente mai al sicuro. La situazione peggiora quando su internet spunta un account Facebook con il suo nome e la foto del suo seno come immagine del profilo. E così Amanda scende di un altro gradino la scala del dolore. Ora è esposta al pubblico ludibrio, agli insulti dei suoi compagni. A salvarla pare ci sia un vecchio compagno di scuola, l’unico che le mostri affetto. Amanda si prende una cotta, lui la invita a uscire, ma all’appuntamento la ragazzina trova tutti gli altri suoi compagni di classe. È solo uno scherzo, sono lì per prendersi gioco di lei. “Ma guardati, non piaci a nessuno!” sghignazzano. Poi passano alle violenze fisiche, la picchiano. Amanda rimane raggomitolata sul pavimento per un po’, è suo padre a trovarla. “Niente, papà, sono caduta”. E a casa beve la candeggina. Con il tentativo di suicidio i bulli guadagnano un’altra leva per farle del male. Cominciano a taggarla su Facebook con le foto di candeggina e acidi. Amanda va dallo psicologo, ma sta sempre peggio. Finisce in ospedale per abuso di farmaci. Quando sembra che non ci sia più niente da fare, si chiude nella sua stanza, accende la telecamera e racconta la sua storia di bullismo e abuso. È una richiesta di aiuto, un grido di dolore e rabbia, un sussulto di vita e dignità. Non funziona. Cinque settimane dopo la pubblicazione del video su Youtube chiude la porta della sua stanza e si impicca. E il 10 ottobre 2012. Dopo la sua morte il video diventa virale. Gli hacker di Anonymous rintracciano l’uomo, l’olandese/turco Aydin Coban che le estorse la foto con cui tutto è iniziato. Viene condannato a 10 anni per frode, aggressione sessuale e ricatto.

Kella Tribi.

Gesuitismo.

Written By: bruno - Nov• 24•23

Non credo che il gesuitismo,oggi sia come quello antico o,come quello che molti autori hanno descritto,anche se Padre Andrea Dall’Asta-gesuita- ed esegeta della così detta “arte preistorica moderna “la fa da padrone,senza mai esporsi-che è modo gesuitico-.Infatti,oggi, un Papa gesuita-Francesco-non sembra ricalcare lo stile del guesuita vecchia maniera tuttavia è doveroso ricordare le parole di Loyola in punto di morte.”Ogni menbro dell’ordine sarà nelle mani dei suoi superiori,COME UN CADAVERE”.

Assorafi siciliani.

Written By: bruno - Nov• 23•23

L’Associazione Orafi ,Gioiellieri, Argentieri ed Orologiai di Palermo,conosciuta come Assorafi, è il principale riferimento sul territorio per tutti gli operatori del comparto orafo.
Da sempre si occupa di assistere e migliorare l’intera categoria , e oggi in modo particolare di sensibilizzare l’ambiente per un ricambio generazionale che necessariamente deve passare attraverso un percorso di formazione di qualità. A tal proposito in questi giorni una delegazione di Assorafi ,è stata ricevuta dal Magnifico rettore dall’Università di Palermo Prof.Massimo Midiri che si è mostrato molto attento e sensibile alle richieste del comparto per quanto riguarda una collaborazione su un percorso di formazione ad alto livello.Subito dopo la delegazione si è poi recata in visita al laboratorio dell’ ateneo ,l’ATeN center, centro all’avanguardia nella classificazionee ricerca dei materiali,dove la responsabile,Professoressa Delia Chillura, ha presentato loro le sofisticate attrezzature d’avanguardia, che potrebbero essere utili anche per indagini sulle gemme.
possiamo concludere sintetizzando in due parole il percorso intrapreso dall’Assorafi per le nuove sfide del futuro: tradizione ed innovazione.

Hanno partecipato

Prof.Massimo Midiri,rettore dell’università di Palermo
Professoressa Delia Chillura, responsabile dell’ ATeN center

Silvano Barraja Presidente di Assorafi
Salvo Ciulla Vice Presidente di Assorafi

Mimmo Bottiglieri consigliere Assorafi

Bepi Fecarotta membro di Assorafi

Alla sensibilità e disponibilità del Magnifico Rettore di Palermo Midiri un ringraziamento particolare da parte di tutti I membri dell’Assorafi di Palermo .

Teresa Canpagna.

Inghiottire.

Written By: bruno - Nov• 23•23

C’è ben poco da aggiungere a questo ultimo omicidio di un giovane verso la sua ex amica e o fidanzata divenuto rabbioso suo boia.Non sarà l’elencare o ,ricordare questi violenti misfatti per cui li si possa alleggerire.Così è da sempre,sempre:Freud diceva che l’uomo non è sceso ancora dalla pianta” quella pianta che l’ospitava istintivo e violento,come solo l’uono può essere è ancora la sua casa.Difficile non pensare che si scannano,ora,oggi,in questo momento in mezzo mondo.si scannano ad ogni spuntar del sole o della luna,lo fanno ,come bere un bicchier d’acqua e, nessuno,nessuo dice nulla ma parla,straparla, rimugina e finalmente,inghiotte.

Protestanti.

Written By: bruno - Nov• 22•23

Trovo,in una nota a piè di pagina di un libro un osservazione:”il grande (sic)Re Luigi quattortdicesimo puniva,con i lavori forzati a vita i protestanti che,dopo essersi convertiti,spesso con la forza,ritornavano alla loro fede.Per quanto riguarda i protestanti che restavano in Francia nonostante il rigore degli editti,erano privati della sepoltura.Venivano trascinati su un graticcio e lasciati ai cani”.

Pubblictà.

Written By: bruno - Nov• 21•23

La pubblicità non è una trovata moderna. Sempre ha decantato bontà, giustezza, opportunità del prodotto. La tele italiana degli anni cinquanta la faceva con episodi leggeri, spiritosi che lasciandoci un sorriso ci lasciava pure una buona disponibilità all’acquisto Lo spettatore, l’ascoltatore, il lettore era, quasi,il ” padrone” da conquistare Oggi tutto è rovesciato.Viene studiato il prodotto che farà più soldi e giocando sulla paura diffusa magari da fiancheggiatori si conducono gli umani al prodotto visto in tal modo come antidoto sia alla paura stessa sia al male paventato. Altroché padroni, mucche da mungere quindi. Quindi? L’antidoto a tutto ciò: ridere ridere ridere senza paura Aristotele sapeva il potere “sgretolatore” del ridere .

Paola Mars.

Normale.

Written By: bruno - Nov• 21•23

Chi non si sente normale alzi la mano,faccia un cenno,dia il suo assenso.Davanti alla violenza è logico e comodo,sentirsi, normali e buoni,marciare, baciare e baciarsi con il cero in mano.Tutti normali,tutti o quasi tutti,anche se la cosa fa riflettere che,il sentirsi “normali” è un anomalia,il frutto bacato che ha conosciuto il suo verme:che poi è la norma.

Il melograno.

Written By: bruno - Nov• 20•23

Ogni tanto,con più clamore,con gran clamore si mette in luce un pezzo di “male”,un pezzo ,un pezzettino senza pensare che, quello che si mentte in luce è solo un pezzo,un pezzettino,di male.In un mondo che è come un melograno con tanti rossi chicchi di male,tutti dimenticano che è solo un chicco di male:un chicco, forse il più piccolo di un frutto staccato dall’albero.

Thomas Hardiy.

Written By: bruno - Nov• 19•23

Certi romanzi e o ,romanzieri hanno indagato in passato la “natura” dell’umanità,ne hanno tratte le conseguenze e scritto e descritto gli effetti.Thomas Hardy è uno di questi quando scrive:”se c’è una via che porta al meglio,questa richiede una bella occhiata al peggio”.Tutta la letteratura-ma non solo- dell’ottocento descrive in modo realistico questa cesura dell’umanità,cesura fra primitivismo ed educazione,comunque sempre volta al peggio ,incapace e priva come è di educare.

Insomma.

Written By: bruno - Nov• 18•23

Ma insomma,chi ha vinto?Voglio dire a proposito dello sciopero-primo di una serie quello di ieri-e,quello che secondo alcuni è stato il solito trionfo e gli altri lo dicono una boiata senza pubblico.Una cosa però è andata per il verso giusto ,ieri,(primo)giorno di sciopero rai 3 ha trasmesso finalmente solo musica,musica che dicono “classica”:quella bella,senza coro di tromboni che sbavano politica, politica ,ma ,sopratutto pseudo “cultura”:quella pseudo targata rai.