Renzi senza nessuno sforzo,come al solito dichiara di aver resistito alla “spallata” di destra Bologna, e di sinistra Roma.La cosa nera e la cosa rossa contro un coso di Roma che dichiara di avere resistito alle “spallate” avverse.Se la “cosa ” nera,della rossa non conviene e non ha senso nemmeno parlarne,se la cosa nera desidera davvero buttare giù Renzi,deve “spallare” la cosa Europa vera e unica cassaforte di Renzi, questo è l’unico problema,altrimenti tenetevi Renzi e ,zitti.
Quasi tutti.
A giudicare dalle facce che in quel mattino d’Autunno erano in giro, belle brutte,gentili volgari con corpi,corpi perfetti, gobbi o storpi sciancati, c’era solo una considerazione da fare,una,in un lontano passato hanno scopato quasi tutti o forse tutti,tutti, senza distinzione e senza andare troppo per il sottile hanno immancabilmente scopato,anche se l’importante,l’importante è ed era, chiamarlo, amore.
Due pesi una misura.
Tutti desiderano e preferiscono la vittoria alla sconfitta ma ,l’agognata vittoria come la sconfitta, non dura.
Un ora un istante.
Bel tipo Fausto!Ottanta anni,da giovane voleva fare ponti con i cadaveri ,fuggito a Parigi si diceva braccato dal Papa,tornato in patria paragonava il valore della sua vita alla capocchia di spillo.Ottanta anni Fausto,alto ,occhi azzurri incavati fissi,passava il tempo a leggere solo leggere , mai lavorato.Fausto non aveva mai parlato di donne, se non di una olandese che aveva un gabinetto pulito ,splendente come uno specchio e, parlandone come si trovasse ancora comodamente seduto sulla tazza a rimirare incantato, tutto quel superbo candido bagliore .Il suo amico Bruno,l’altro giorno,Bruno che ,una volta di notte ubriaco, gli spaccarono il labbro superiore con un bicchiere senza serbane alcuna cicatrice né rancore ed è anche lui vecchio .Bruno con quel suo labbro superiore tornato perfetto mi raccontava che Fausto aveva una mania,gli era rimasta una mania,quella mania….al che sorpreso , ricordandomi solo dell’olandese a specchio immacolata, gli domandai di quale mania si trattasse,rispose: o bella,quella delle donne.A ottanta anni suonati, Fausto lamentava ,si lamentava, che godeva poco poco,solo qualche schizzo , doveva “accontentare” la sua varia ed eventuale femmina incontrata con la mano. Bruno mimava il gesto della mano di Fausto , mimava con un movimento sinuoso che pareva dovesse lardellare il culo a un pollo.Ah!L’amore l’amore a ottanta anni,dopo aver tanto letto vissuto e mai, mai lavorato nemmeno giorno un ora,un istante.
Cavalcata EXPO.
Dalle dichiarazioni del sindaco di Milano si evince che EXPO è stata completamente finanziata da imprese straniere per l’allestimento dei loro padiglioni,un miliardo e qualcosa di più,il rimanente da sponsor privati.Ma ,se tutto quello che dice il sindaco di Milano è vero , cosa c’entra Renzi mettendoci la solita faccia, quando dichiara:anche questa è opera mia?Vedremo allora forse con il binocolo le pezze mantenimento strutture,l’acquisto terreni e gli otto milioni di soldi pubblici messi dentro la manifestazione Universale, alla faccia di Renzi.
Ricchetti a Palazzo Galli.
Nella rassegna Bot che si tiene a Piacenza, avrebbe dovuto esserci qualche esempio dipinto da Ricchetti,Luciano Ricchetti,1897-1977,come avrebbe dovuto esserci anche Francesco Ghittoni , maestro di Bot al Gazzola.Ricchetti, nella rassegna Bot avrebbe dovuto testimoniare accanto al futurista ,il novecento o il ritorno all’ordine ,come allora si diceva, e Ghittoni avrebbe dovuto essere accanto,come pietra di paragone, con il suo autoritratto, al ritratto che Bot aveva fatto del suo maestro.Piccole cose che avrebbero aperto gli occhi a molti osservatori che , costretti da paraocchi ,semi ciechi si aggirano in quella rassegna.Detto questo desidero parlare un poco di Luciano Ricchetti,della sua umanità’ e del suo essere autentico artista.Quando venne al Gazzola,non ricordo chi prima di lui vi fosse,venne comunque dopo Soressi .Alfredo Soressi insegnante arido per un bambino di dodici anni,arido e indifferente,la venuta di Ricchetti fu una liberazione,una vera e propria liberazione,tutto si dipingeva,tutto si modellava,addio foglia d’acanto addio matite appuntite.La sera portava un suo grande cartone dipinto e i ragazzi lo copiavano, grande come era grande,era insomma libertà’ liberta’,arte vera,scuola vera.Ricchetti disquisiva spesso sul suo cognome modificandolo in infinite forme,parlava di fame e fatica, bollava come disgraziato chiunque avesse voluto o anche solo tentato di fare il pittore.Vestiva una pelle di agnello,un giubbetto di pelle d’agnello con tanto di pelo bianco sul suo diritto,sorrideva sempre con due occhietti azzurri.Lo considero ancora oggi il mio unico vero maestro,tanto che, quando giovanissimo arrivai alla galleria Gianferrari di Milano,mi fu chiesto dal commendatore,come lo chiamavo allora,il commendatore Ettore Gianferrari chi fosse il mio maestro, senza esitare dissi:Luciano Ricchetti,lo conosce?Lui penso’ un attimo e poi fece sì con la testa un paio di volte.E pensare che io lo elessi come mio maestro senza che Ricchetti,Luciano Ricchetti lo sapesse ,o mi avesse approvato come suo allievo.Tutto questo non c’entra nulla ,con quello che la Banca di Piacenza organizza:”Sulle orme delle opere di Ricchetti con Arisi”,lunedì 9 Novembre Palazzo Galli ore 18.
Vaticano.
Pare che le cose in Vaticano non vadano tanto bene,beh!Tutto normale, anche nel gruppo del Fondatore,in quello di Gesù dico,c’era la puttana Maddalena oltre esattori delle tasse e perfino una spia, per tacere di un bugiardo Pietro che, dopo aver girato giorno e notte per la terra promessa con Gesù,nell’ultimo giorno di vita del suo Maestro dichiaro’ papale papale a chi gli domandava se lo conoscesse ,di non averlo mai,proprio mai conosciuto.Le cose in Vaticano pare non vadano bene,anzi male,come una volta.
Blak list.
Insomma,qui qualcuno si è rotto i coglioni,si è rotto proprio i coglioni di sentire le nostre baggianate, e forse,forse, non tutti sanno che questo modesto blog è stato anche inutilmente,ripeto inutilmente denunciato all’autorità’ competente per diffamazione,sissignori diffamazione ,con tanto di polizia avvocato e giudice come Pinocchio,che ci volete fare.Non si può dir nulla di quel che piace o par giusto, nulla,conviene tacere.Pero’, visto che la madre degli imbecilli è sempre incinta,noi,noi che siamo nati da una madre così,che volete farci ,siamo imbecilli e da imbecilli pensiamo ,perché così così siam nati e, da imbecilli parliamo ,che fastidio dovremmo dare?Purtroppo in questo mondo,sopra questo globo di terra e acqua, un imbecille se non è un imbecille istituzionale o perlomeno se non appartiene a qualche potentato di imbecilli locale non può parlare,nossignori deve stare zitto proprio zitto.Sei un imbecille tu?Sei stato eletto!No?Allora zitto,mosca,non fiatare zitto, che sei nato da una madre sempre incinta.E’ da qualche tempo che siamo addirittura dentro una blak list,che è una blak list?Una blak list è il luogo dove coloro che dissentono da te ti segnalano,ti boicottano tentano di farti tacere vorrebbero farti stare zitto,muto.Ma noi,noi da imbecilli fin dalla nascita,noi ,che siamo anche ottimi figli di “buona donna” sempre incinta,ci facciamo sopra una risate e ci trovate come ci leggete che ,i fondo, e per dirla tutta ,anche qui potete trovare una bella immancabilmente imbecille personale e nostrana blak list,grazie.
Qui.
Renzi,il futuro senza domani è già qui,qui dopo la “gloriosa” Expo Roma,e dopo Roma ancora Renzi, e dopo Renzi ancora Renzi solo Renzi,sempre Renzi ,Renzi, l’Italia sotto vuoto, mummia senza futuro tace, s’inchina ringrazia e, dissente.
Calcinculo felice.
A volte, nei pomeriggi di primavera da Piazza Cavalli si poteva sentire in lontananza “Tu vuo’ fa l’americano” cantata da Modugno,la voce di Domenico Modugno proveniva da Piazza Cittadella davanti al Farnese ,dove qualche baraccone,come si diceva allora si era accampato.Prendevi via Cittadella e,nella modesta via ,divisa fra ombra e sole arrivavi davanti all’incompiuta mole del Farnese abitato allora da sfollati,diseredati che erano li,fin dalla fine della guerra.I baracconi,luogo di divertimento e di peccato,richiamo per tutti i ragazzi e ragazze erano pochi,forse due tre,colorati,messi assieme alla belle e meglio, pieni di colori , attrazione irresistibile,sopratutto per il “calcinculo”,giostra a forma di fungo che girava,girava facendo volteggiare seggiolini volanti fissati con catenelle,una catenella di sicurezza si chiudeva davanti,ed era severamente proibito salire senza quella catenella di sicurezza chiusa in vita,catenella messa per salvare la vita.Senza una lira si andava per vedere e attentamente guardare se, dalle lunghe gonne di qualche femmina spendacciona,girando vorticosamente si potesse vedere o intravedere qualche gamba,qualche volta una coscia.Divertimento e curiosità’ infantile,morbosamente primordiale fatta per passare il tempo scoprendo il primato genitale delle cose e della vita ,mentre dal Farnese uscivano poveri e malvestiti cittadini senza casa,senza lavoro,più poveri di noi che non mancavamo di povertà.Ne sono passati di anni e anni, ne sono passati,tutto è diventato opulento e ricco,di poveri,dicono, ce ne sono sempre meno grazie al governo che decide quanti ce ne sono,come in passato,credo,tutti i governi hanno sempre deciso e decretato la fine della miseria.Ebbene, nell’era del “benessere” e della felicita’ che cosa è rimasto di quei tempi?Il calcinculo,il calcinculo, giostra che mostrava le gambe delle donne appese a delle catenelle,il calcinculo, che girando girando vorticosamente,mentre Modugno cantava “Tu vuo’ fa l’americano e tutti rimiravano con il naso rivolto all’insu’.E’ rimasto il calcinculo,spogliato e privo di seggiolini,con la sua forma funghesca che luminosamente troneggia orgoglioso in un EXPO internazionale sul cibo, dove finalmente si magna,si magna ,perbacco,come si magna di questi empi tempi di pace.E, a dire il vero vorrebbe,questo calcinculo usurpare il titolo alla Torre Eiffel parigina,quella Torre Eiffel che dai francesi è sempre stata chiamata :l’asparago di ferro,mentre questa, fungina specie italiota di calcinculo è rimasto,si è affermato con il nome di:albero della vita,quando invece potevano almeno chiamarlo:calcinculo felice!