Un volo di mosche al governo,mosche fastidiose importune insistenti,argomenti come mosche che si cacciano dal volto dalle mani dalle braccia importune,insistenti proprio come mosche,mosche fastidiose ripeto e inopportune.Nessun argomento di rilievo in vista ,un biasicare ed un ronzare minaccioso che si alza in cielo come polvere negli occhi dei poveri cittadini alle luci del primo mattino.Cittadini inermi che invocano il tempo di Dominaziano,Domiziano ,gran cacciatore di mosche anche se imperatore, agognano il suo ritorno,visto che,Domiziano passava giornate intere a cacciar mosche che infilava infallibilmente con un acutissimo spillone d’oro tanto che fu chiesto un giorno ad un certo Vibio Crispo se vi fosse qualcuno dal’Imperatore:”nessuno rispose Crispo,nemmeno una mosca”.E allora facciamo voti,alziamo incensi al cielo per un ritorno felice di Domiziano che di queste mosche faccia infine deserto.
Briatore.
Bella questa di Briatore per la chiusura del suo locale causa coronavirus,dopo aver dichiarato che è stato chiuso inopportunamente e ,dopo aver dichiarato che,per la gioia in altri locali si ballava perfino sui tavoli è stato ricoverato pare per una prostatite anche se non so se,la prostatite sia una concausa del coronavirus.
Vanità
Vi sono alcuni che ,senza alcun merito occupano cariche notevoli e non è caso raro.Accadde infatti un giorno che uno di questi assunse una carica importante e ,un uomo semplice suo vecchio amico volle allora manifestargli tutto il suo plauso.Il fortunato senza meriti ,forse anche lui sorpreso per il suo innalzamento vedendolo finse di non conoscerlo e chiese al vecchio amico come si chiamasse.Questi ,senza sdegnarsi cambiò immediatamente tono e disse:”vengo ad attestarvi tutto il mio dolore per la sventura che vi è accaduta d’essere divenuto cieco e sordo,sopratutto d’aver perduto la memoria non riconoscendo più chi sono io ma sopratutto chi siete voi”.
Preziosi avanzi.
Pare sia di moda oggi portare a casa cibi non finiti al ristorante,si fanno pacchetti,pacchettini,confezioni,qualcuno li dedica anche al cane,vergognandosi un poco di portarli a casa come una volta sarebbe stato considerato un qualsiasi morto di fame,infatti era vergogna somma portarsi a casa gli avanzi.Oggi lo fanno come tratto distintivo e ,come cosa molto civile moderna venuta dall’America anche se ,proprio così moderna non è ,infatti in Atene ciascun convitato in un pranzo poteva torre alcuni piatti e spedirli ai suoi amici e,sembra che ,i commensali,finito il pranzo portassero a casa quanto rimaneva,nessuno di questi però tirava in ballo il cane.
Zingaretti
Zingaretti afferma senza ombra di dubbio che ,se Salvini fosse stato al governo i soldi dell’Europa li avremmo visti con il binocolo,vero,verissimo ma,senza essere di questo o quel partito possiamo altrettanto affermare che quei soldi non avremmo anche mai dovuto renderli.
Il piede.
Ma si,si ridiamoci su, ed è perfin banale che,a nome di tutti ,tutti, governo escluso si preoccupino del coranvirus e dell’assalto all’Italia da parte di coloro che approdano con muto consenso in una penisola che abbaia giorno e notte contro il morbo e le difficcoltà d’impresa.Quale male oscuri il governo è oramai problema psichiatrico.Gente che s’affanna di maschere e mascherine armate mentre impavidi scendono da navi di carico e scarico emigranti senza documenti,senza patria e senza,tutti,senza mascherina a cui gli “allarmati” di governo provvidi la porgono come pezza salvacondotto per il paese.Italia, stivale affondato nel Meditarraneo,piede improvvido che ha preso e prende a calci le genti del paese porge,ora e sempre, il suo piede al mondo.
Condizione necessaria.
È il grande mistero e la grande fucina di ogni possibile dolore. Nell’amore l’elemento proiettivo è talmente consistente da deformare in modo totale l’ottica della realtà. L’amore è l’attuazione più totalizzante della libido primitiva e dell’impulso erotico nel senso di una messa in atto del proprio desidero profondo coi suoi contenuti inconsci su di un’altra persona. Da qui il valore enorme di questo stato dell’essere per l’evoluzione del proprio se e nel contempo le forche caudine dello scontro spietato con la realtà. Tutto ciò ha come conseguenza il dolore che è altra condizione necessaria all’evoluzione interiore.
Francesca Pierucci
Menu.
Menu come terimine francese apparve nel 1761 per la prima volta e riguarda qualche pranzo di potente o signore del tempo in cui si faceva la lista dei cibi.Travagliata fu la storia dei pranzi,Platone pare offrisse solo i frutti del suo frutteto con gran disdoro dei convitati.Altri, altrettanto parsimonisi imbadivano suntuosamente miserabili cene o pranzi in bellissimi piatti d’argento con dentro nulla e il risultato era di schivare qual’ora fosse stato possibile questi pranzi in grandi raffinati piatti vuoti.Ma furono i romani (pare) a presentare per primi la nota delle vivande:”acciò ciascuno serbasse l’appetito per quelle che gli piacevano di più”.
Le perle nere di Kella
Il 19 settembre del 1931 una disgraziata vicenda personale ebbe, secondo un testimone dell’epoca, effetti devastanti per l’intera umanità. Quell’infausto giorno fu trovata morta, in un appartamento a Monaco di Baviera, una giovane donna, Angelika Rauba, soprannominata Geli, nipote di Adolf Hitler. Si era suicidata con un colpo di pistola al petto. Secondo alcune persone molto vicine a Hitler, questo evento luttuoso ebbe effetti devastanti sul futuro dittatore. Heinrich Hoffmann, il fotografo ufficiale di Hitler, asserì che, con il suicidio della ragazza “i semi della disumanità iniziarono a crescere all’interno di Hitler”. Perché Hitler, un uomo senza dubbio insensibile e vizioso, un leader privo di umanità, che non amò nessuna donna all’infuori della madre, era così legato alla giovane nipote? Zio e nipote si erano conosciuti quando lei aveva già 15 anni. La svolta avvenne nel 1925, quando lo “zio Alf” chiamò la sorellastra a fargli da governante. Da quel momento Hitler divenne una presenza costante nella vita della ragazza. La portava in viaggio, all’opera, a teatro, e anche alle adunate del partito nazista. Geli era l’unica persona alla quale era consentito, in qualche modo, di rubare la scena a Hitler. La vera natura della relazione tra Geli e lo “zio Alf” rimane un mistero: secondo voci che giravano già all’epoca, si trattava di una storia d’amore incestuoso, non priva di rapporti sessuali indecenti, e caratterizzata da una morbosa gelosia. Sembrava abbastanza evidente, l’infatuazione che lo zio provava per la nipote, che forse lo contraccambiava. Hitler era molto geloso della ragazza, che non poteva uscire se non accompagnata, poteva frequentare solo le persone approvate dallo zio, e soprattutto non ebbe il permesso di andare a studiare a Vienna, come avrebbe voluto Sebbene il cadavere fosse stato rinvenuto nella casa di Hitler, non ci fu alcuna inchiesta sulla morte di Geli, liquidata subito come suicidio. Eppure, l’arma era di proprietà di Hitler, e la ferita non sembrava compatibile con un colpo autoinflitto. Nonostante questo non fu fatta nemmeno l’autopsia. Quando si sparse la notizia della morte di Geli, cominciarono a circolare molte voci: pare che avesse il naso rotto, e forse era incinta Sembra che Hitler fosse fuori città al momento della morte della nipote, e che alla notizia cadde in uno stato di profonda depressione, arrivando a ventilare l’ipotesi di abbandonare l’attività politica e a esprimere propositi suicidi. Poi, dopo aver visitato la tomba della nipote, sepolta a Vienna in un cimitero consacrato (circostanza che escluderebbe l’ipotesi del suicidio), Hitler riemerse dalle nebbie della disperazione, e divenne, se possibile, un uomo ancor peggiore. Tenne la stanza dove la ragazza era morta come un santuario, riempiendola di fiori nell’anniversario della morte e nel giorno del compleanno. La morte di Geli rimane avvolta nel mistero, eppure non sarà stato un caso se il magistrato che impedì di arrivare ad un processo, Franz Gurtner, liquidando la morte come suicidio, poi divenne il ministro della giustizia del Reich
Kella Tribi
Convenienze
Le convenienze fanno spesso gli uomini nonché le donne disponibili a molti compromessi,compromessi che tendono secondo il loro giudizio a rendere migliore e agiata la vita e,la cosa è spesso praticata e gradita in società o in gruppi di una qualche potere.Tutto questo in vista di una qualche vantaggio per cui l’uomo e,le donne chiudono spesso un occhio se non tutti e due.Sulplicio Galba,il quale dopo aver pranzato si addormentava regolarmente affichè sua moglie avesse campo libero di intrattenersi a “quattr’occhi” con Mecenate di un sonno volontario,una volta ,un servo ,volendo approfittare del sonno di Galba per bere una bottiglia di vino,Galba ,risvegliatosi improvvisamente disse:”altolà,ragazzo,io non dormo per tutti”.