Fedez o morte.

Written By: bruno - Mag• 03•21

Scusate;ma non sono al corrente di chi sia questo Fedez.Fedez:nome che rimbomba da mattina e sera,citato e sottolineato con :l’ha detto Fedez, e tutta una serie di affermazioni del genere.Salta la Rai;per un certo Fedez,naturalmente;si chiama in campo Mario,che poi questo Mario si scopre che è Mario Draghi.Lotta interna di sinistra,attacco alla Lega;sincerità di Fedez.Ma scusate;putroppo,non so,nè mi importa sapere che sia, o chi sia questo Fedez che è citato come il panettone Motta di un tempo:e lasciatelo dire quello che gli pare questo Fedez che ,le leggi,pare ,si fanno in Parlamento dove;Fedez,che non so chi sia,conta una minchia.

Nel sovvenire di un grande uomo.

Written By: bruno - Mag• 02•21

Comincia,l’epopea napoleonica nei media, in vista del cinque Maggio;si vuole ricordare il grande corso (di Corsica),difficile frenare questa marea che monta a lode di Napoleone.Eppure si ricorda che a qualche altro grande uomo,forse ben più pacifico e ben più utile all’umanità tutta,in data della loro morte fu conservata(come a Napoleone); strappando un lembo,una reliquia del loro corpo a memoria futura.Ricordo Carducci che minacciava meledizioni infinite a chi si fosse permesso in sua morte di strappargli il cervello e,mi pare però che quel cervello fini sotto spirito,così anche Albert Einstein,che aveva lo stesso orrore, al pensiero che gli venisse levato il cervello ma così fu;e,anche ,quel cervello finì ,in bottiglia.Più complicata fu la faccenda di Napoleone morto,quando il suo medico gli levò cuore ,per donarlo a Maria Luisa( che nel frattempo ,fregandosene si sposò con il suo amante) ,assieme allo stomaco che; pare, fosse pervaso dal tumore che portò alla morte l’imperatore.Ma; il medico anatomista ,Carlo Antonmarchi,quello di Napoleone dico ,gli tolse anche il pene per metterlo sotto spirito, e quello ,ancor oggi:oggi dico, si può benissimo vedere al museo dell’arte francese di New York come:”striscietta (sic) malmessa di cuoio per lacci da scarpa avvizzita”,e questo è tutto per Napoleone.

Dello,pittor & scultore fiorentino.

Written By: bruno - Mag• 01•21

Vi fu ,in Firenze ,all’epoca del Rinascimento Dello,pittor fiorentino che fu anche scultore.Questo Dello fece grande fortuna presso il Re in Spagna che lo fece Cavaliere dello Spron d’oro.Tornato a Firenze per ornarsi delle bandiere conferitegli;essendo le bandiere un previlegio concesso dalle repubbliche del tempo;gli furono però negate dagli Scolari,il che ,dolendosi Dello presso il Re di Spagna gli furono subito concesse.Si dice che tornato a Firenze Dello con le sue bandiere,tutto vestito di broccato,e dalla Signoria onorato,passando per via Vachereccia ove si affacciavano diverse botteghe d’orefici,molti suoi amici di gioventù lo insultavano,forse perchè ancor giovani altri per disprezzo.E ,ogni qual volta che Dello sentiva queste contumelie,si girava da quella parte,”e con ambo le mani faceva loro le fica”.

Le perle nere di Kella

Written By: bruno - Mag• 01•21

Quella di Anna Rosa Fontana è la storia di una morte annunciata. Cinque anni prima dell’agguato a Matera, Anna Rosa era stata vittima di un tentato omicidio ad opera di quello che sarebbe stato poi il suo assassino: Paolo Chieco, il suo ex compagno e padre della loro bambina. Due aggressioni davanti al figlioletto di 7 anni, (avuto col primo marito).
Trent’anni anni e due figli avuti a vent’anni, un divorzio alle spalle, inizia la storia con Paolo Chieco. Lui ha quindici anni più di lei, è un ex macellaio senza fissa occupazione. Insieme Anna Rosa e Paolo hanno una figlia, lui è geloso, ossessivo e violento. Anna Rosa stanca e impaurita chiede la separazione e si trasferisce presso il domicilio della madre.
Paolo reagisce male e nel 2005, le tende un agguato sotto casa. Sotto gli occhi del figlio di sette anni la trascina nello scantinato e le scarica addosso una pioggia di coltellate. Miracolosamente Anna Rosa sopravvive e Chieco viene rinviato a giudizio per tentato omicidio. Il 7 novembre 2006 il giudice lo condanna a in 12 anni e 6 mesi, che diventano 8 anni e 4 mesi con il rito abbreviato, poi commutati in arresti domiciliari, a pochi passi dalla casa di Anna Rosa, dove la spia con il binocolo.
Lei lo denuncia e la polizia che fa? “sequestra il binocolo”. In appello a Chieco vengono concesse le attenuanti generiche che decurtano la pena a sei anni. Con l’indulto Chieco torna libero nel 2009. Il prezzo pagato per aver dato quindici coltellate alla madre di sua figlia è stato due anni di cella e uno di arresti domiciliari. Nulla che possa scoraggiarlo dal tormentare di nuovo Anna Rosa
La attira in auto con l’inganno, la trascina sul ciglio di un burrone, cerca di strangolarla e gettarla di sotto. Anna Rosa riesce a scappare e sporge denuncia, ma incredibilmente l’unico reato riconosciuto è quello di stalking e gli viene intimato di non avvicinarsi all’abitazione di Anna Rosa
Il 7 dicembre dicembre 2010 Anna Rosa chiama ancora una volta aiuto, ma i carabinieri le dicono di non chiamare più; ma saranno costretti a intervenire, dopo diverse chiamate del figlio diciassettenne di Anna Rosa, che ha assistito all’agguato.
L’ambulanza la soccorrerà ormai morente con un coltello conficcato nella schiena.
Oggi Paolo Chieco sconta una condanna a 30 anni di carcere per l’omicidio di Anna Rosa Fontana. I figli della vittima hanno presentato una richiesta di risarcimento ai Ministeri dell’Interno e della Difesa, responsabili della presunta condotta omissiva delle forze dell’ordine, che quella sera nonostante le molte telefonate, non intervennero.

Kella Tribi

Ladri all’arembaggio.

Written By: bruno - Apr• 30•21

C’è rubare e rubare e ,quando si ruba,ci vorrebbe una certa delicatezza,per non dire “educazione” :che non si può entrare da un gioielliere,prendere a pugni la moglie e la figlia dietro al banco,minacciarle con un coltello e puntare una pistola “finta”;che finta non si capisce.Imparate da chi ruba davvero,quelli con il guanto di velluto,senza sengue e senza violenza.E poi ;si fosse trattato di pane,il pane,dico per mangiare,uno sarebbe anche mosso a pietà;ma volevate il lusso,altrochè pane,volevate l’oro.Insomma, rubare,rubare a quel modo si rischia una schiopettata,sono gli incerti del mestiere di ogni ladro che assalta un negozio,come si assalta, da pirati un galeone zeppo d’oro,quelli ,zeppi d’oro,l’oro se lo son guadagnato e, a quel modo di essere derubato ,uno perde la pazienza,pestato a sangue risponde,risponde,spara:ma questo lo dovevate sapere.Che, è vero,verissimo che non si deve uccidere;ma nemmeno si deve rubare e questo lo sanno tutti anche chi ruba.

Copioni e vandali “benemeriti”.

Written By: bruno - Apr• 29•21

Michelangelo andava a copiare delle antiche grandi figure nelle terme di Diocleziano che poi,con una picca distruggeva quelle antiche perchè nessuno facesse come lui.Così anche Raffaello,pare ,avesse voluto l’interramento della Domus Aurea di Nerone perchè altri copiasse;come lui le sue grottesche.

“Saremo”

Written By: bruno - Apr• 28•21

Ci hanno fatto una “testa così” di come saremo dopo la pandemia;ognuno tira fuori la sua sfera di cristallo o dice baggianate,verbali narrazioni senza senso , giocando indovina indovinello.Leopardi l’aveva già descritto nel suo venditore dell’almanacchi per l’anno nuovo che sarebbe stato esattamente,il nuovo ,come quello passato,ma qui non si citano nemmeno più banalità leopardiane,ci si almanacca strologando narcisiticamente , raspando,come topi in cantina nel fondo del proprio vuoto barile senza fondo.Come saremo dopo la pandemia?”Saremo”,saremo,punto.

Teresa da Palermo & la pandemia.

Written By: bruno - Apr• 27•21

Palermo come sempre si vuole distinguere, ma questa volta sta superando il limite dell’immaginario. La collettività delle misure emergenziali adottate se ne frega e da zona arancione che potremmo essere ci ritroviamo in zona rossa per eccessivi contagiati; ma c’è da farsi arrivato a questo punto una semplice domanda” queste persone sono realmente contagiate od i numeri vengono taroccati?” In un modo o in un altro a Palermo ed in alcuni paesi tutto rimane chiuso, quindi economia bloccata per colpa dei dati. I commercianti indignati di questo protrarsi, i dati “boh!? Le forze dell’ordine fanno ormai il minimo indispensabile perché le persone sono stanche provate psicologicamente economicamente atterrati. Ed ancora giochiamo con i numeri? Si aspettano casi gravi per capire che così non si va da nessuna parte. Cara popolazione siate più coscienziosi da noi deve partire un urlo silenzioso di :IO NON NE POSSO PIÙ ” di stare a casa al posto di altri, di dirigere malamente al posto di altri e via dicendo.
Molti onesti continuano silenziosamente a fare il proprio dovere per la collettività, ma altri non si possono guardare in mezzo alle strade e quindi :zona rossa per sempre? Vediamo di finirla tutti quanti!

Teresa Campagna.

La scarpa della Petacci.

Written By: bruno - Apr• 27•21

La fine di tutte le dittature ha quasi sempre il suo bel tragico finale,dove ,gli ammiratori di un tempo ti sputano anche addosso quando sei morto.Così è capitato a Benito Mussolini con i suoi e la Petacci in Piazzale Loreto a Milano che, in questi passati giorni di rievocazioni sulla liberazione ci è stata ammannita come ammestramento.Non so più chi,e se, l’aveva definita: “macelleria brasiliana” quella roba lì,anche se era la frase giusta;per quella che si presentava e, presentava una marea di gente che spingeva e si spingeva per sputare,per primo vistosamente sui morti, trattenuto da partigiani in armi che tentennavano premuti e oppressi da ogni parte.Ogni tanto anche un calcio(ognuno sale sul carro del vincitore anche in modo plateale);gli sputi,gli sputi colpivano perchè,nel bianco e nero dell’immagine lo sputo filmato si vedeva distinto, uscire dalle bocche a culo di gallina del dispregiatore di maniera che si offriva alla telecamera.La fine di ogni dittatura;e quella fu cruenta dittaura conserva sempre qualche cosa di sanguinolento e orribile ma,in tutto quella macelleria,a chi ascoltasse,o avesse voluto ascoltare il commentatore dell’epoca lasciava di stucco la notizia che;fra sputi calci e bestemmie:un signore;un signore si era portato via una scarpa del Patacci.

Fine rivoluzione.

Written By: bruno - Apr• 26•21

La piccola rivoluzionaria farsa dei cinquestelle che si mangiano i fondatori come ciliegie,dove una tira l’altra è un classico di ogni tesi rivoluzionaria.Anche se fare,in questo caso, un paragone con una qualsiasi rivoluzione ci pare addirittura azzardato ma nel suo piccolo ne segue gli schemi,mangiandosi ad uno ad uno i suoi fondatori.Casaleggio kaput,Grillo sputtanato,ma Grillo ha investito Conte,quindi Conte è stato designato da uno sputtanato;e questa la dice tutta sull’autorità del nuovo “leader”.Si troverà una piattaforma diversa e si farà un partito ex rivoluzionario che ,a questo punto dovrebbe nominare un qualche Napoleone;se non proprio un Napoleone tutto d’un pezzo,un mezzo Napoleone ed il cerchio è compiuto.”Fine della rivoluzione”