Le perle nere di Kella

Written By: bruno - Mag• 01•21

Quella di Anna Rosa Fontana è la storia di una morte annunciata. Cinque anni prima dell’agguato a Matera, Anna Rosa era stata vittima di un tentato omicidio ad opera di quello che sarebbe stato poi il suo assassino: Paolo Chieco, il suo ex compagno e padre della loro bambina. Due aggressioni davanti al figlioletto di 7 anni, (avuto col primo marito).
Trent’anni anni e due figli avuti a vent’anni, un divorzio alle spalle, inizia la storia con Paolo Chieco. Lui ha quindici anni più di lei, è un ex macellaio senza fissa occupazione. Insieme Anna Rosa e Paolo hanno una figlia, lui è geloso, ossessivo e violento. Anna Rosa stanca e impaurita chiede la separazione e si trasferisce presso il domicilio della madre.
Paolo reagisce male e nel 2005, le tende un agguato sotto casa. Sotto gli occhi del figlio di sette anni la trascina nello scantinato e le scarica addosso una pioggia di coltellate. Miracolosamente Anna Rosa sopravvive e Chieco viene rinviato a giudizio per tentato omicidio. Il 7 novembre 2006 il giudice lo condanna a in 12 anni e 6 mesi, che diventano 8 anni e 4 mesi con il rito abbreviato, poi commutati in arresti domiciliari, a pochi passi dalla casa di Anna Rosa, dove la spia con il binocolo.
Lei lo denuncia e la polizia che fa? “sequestra il binocolo”. In appello a Chieco vengono concesse le attenuanti generiche che decurtano la pena a sei anni. Con l’indulto Chieco torna libero nel 2009. Il prezzo pagato per aver dato quindici coltellate alla madre di sua figlia è stato due anni di cella e uno di arresti domiciliari. Nulla che possa scoraggiarlo dal tormentare di nuovo Anna Rosa
La attira in auto con l’inganno, la trascina sul ciglio di un burrone, cerca di strangolarla e gettarla di sotto. Anna Rosa riesce a scappare e sporge denuncia, ma incredibilmente l’unico reato riconosciuto è quello di stalking e gli viene intimato di non avvicinarsi all’abitazione di Anna Rosa
Il 7 dicembre dicembre 2010 Anna Rosa chiama ancora una volta aiuto, ma i carabinieri le dicono di non chiamare più; ma saranno costretti a intervenire, dopo diverse chiamate del figlio diciassettenne di Anna Rosa, che ha assistito all’agguato.
L’ambulanza la soccorrerà ormai morente con un coltello conficcato nella schiena.
Oggi Paolo Chieco sconta una condanna a 30 anni di carcere per l’omicidio di Anna Rosa Fontana. I figli della vittima hanno presentato una richiesta di risarcimento ai Ministeri dell’Interno e della Difesa, responsabili della presunta condotta omissiva delle forze dell’ordine, che quella sera nonostante le molte telefonate, non intervennero.

Kella Tribi

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