Calendasco,de super Pado.

Written By: bruno - Set• 04•13

I GUADI SECONDO LA DOCUMENTAZIONE STORICA DI UMBERTO BATTINI.

Intanto bisogna dire che gli studi circa Kalendasco sono e stanno continuando.Ed effettivamente sono emersi nuovi e importanti dati storici che confermano due cose:la  strada romea diretta a Pavia antica capitale longobarda e franca aveva il passo del fiume proprio in Calendasco poi venne Soprarivo.Si è scoperto nero su bianco che oltre al conosciuto passaggio di Soprarivo era attivo anche quello  dirimpetto al paese,oggi lo identifichiamo con la localita’ Masero a poche centinaia di metri dal Borgo.Devo dire che  il passo piu’ antico e storico di epoca Longobarda è quello del paese,la conferma è data da pergamene longobarde d’area milanese.Addirittura i diritti di passaggio del fiume,i diritti di pesca sul Po e sui vari corsi d’acqua,dei canali dei molini ed anche i pozzi sono concessi di pugno dal Barbarossa:sempre sto parlando del poticciolo del paese!In effetti ancora nel 1700 sappiamo dei porti di Soprarivo,del porto del Botto che resta ove oggi è il Masero,un altro passaggio era al Mezzano e un guado era attestato a Cotrebbia Vecchia.Ovviamente stiamo citando prettamente i guadi relativi a questa area ben specifica,che pero’,stando a quanto emerso,era strategicamente molto interessante se Longobardi,Franchi e poi anche il Barbarossa so prendon la briga nel corso dei secoli,di mantenere i diritti di questo passaggio accanto al paese di Kalendasco!Insomma ce ne sarebbe da dire ma voglio essere sintetico e riservarmi gli approfondimenti e le citazioni degli atti in un prossimo studio.Buona Francigena a tutti.

 

Umberto Battini

Legatus Sigeric,Lector Historicus,studioso di storia locale e agiografo di San Corrado Confalonieri.

 

Note sul:”Guado di Sigerico”.

Written By: bruno - Set• 04•13

Sono apparse su Liberta’,quotidiano di Piacenza alcune affermazioni non appropriate per quel che concerne il cosidetto: “Guado di Sigerico”.La Compagnia di Sigerico in occasione del giubileo aveva presentato, in proprio,un progetto a firma dell’architetto Bellocchi di San Nicolo’,il progetto è stato scelto (fra i molti), per i finanziamenti del Giubileo,quindi la Compagnia di Sigerico ha passato la somma percepita al Comune di Calendasco per il Guado di Sigerico.Il Comune di Calendasco amministrato allora dal sindaco Lavezzi,non ha mai creduto di presentare o appoggiare una qualsiasi iniziativa per quel che riguardava la via Francigena.Succede anche oggi per quel che attesta  la nascita di San Corrado a Calendasco,in cui l’amministrazione Comunale, appare defilata, assente,non impegnandosi, in prima persona per l’affermazione della corposa documentazione storica   riguardante San Corrado e Calendasco.

 

Il Vicarius Sigeric

BRUNO GRASSI

Una storia di Piacenza del 1199.

Written By: bruno - Set• 03•13

C’era nel 1199,ed è morto in Mompellieri, un gran giurista , dottore in legge,famoso in tutto il mondo di allora.Questo giurista era di origine piacentina, alcune epigrafi lo chiamano Pietro Piacentino, grande e famoso era pero’ molto disprezzato in patria.Per il suo insegnamento venne anche nella nostra citta’  e, lo storico descrive cosi’ le sue lezioni:”Quando era per leggere Piacentino,ne rimanevano vuoti (i posti); e indi,essendosi concitato contro una grandissima invidia,finito  c’hebbe il biennio,dopo fatta in pubblico una lunga Orazione in honor delle leggi(venne licenziato),condotto (rimasto) s’era alla patria(Piacenza),e stava nelli suoi studi impiegato al solito,componendo libri legali;ma per l’urgentissime,e iterate preghiere dei Bolognesi,e dei parenti e amici,necessitato fu a ritornarvi ( aveva gia’ insegnato in quella citta’),di nuovo e fermarsi ancora in Bologna per altri quattro anni”.Il Ranchini vuole che il  nome preciso fosse, Pietro da Piacenza.Come dicevamo, questo giureconsulto  ,famoso  e fondamentale  per i testi legali di allora,insegno’ circondato da grande fama    in Francia,tanto che, qualcuno,perchè famoso lo voleva di Lione,ma era piacentino.Questo Pietro da Piacenza ,aveva il solito potente nemico che viene definito dallo storico: “Il malvagio Azone”.E che faceva questo Azone suo avversario?:”Portava di peso tal fiata le pagine intiere (del Piacentino),inserendole (senza nomar l’Autore),nei commentari suoi”.

Marilia Rodrigues Silva Martins.

Written By: bruno - Set• 03•13

Distruggere quello che un corpo contiene,ridurre la persona a oggetto fisico,contenitore,superficie del desiderio.Fermare la continuita’ della creazione,negare la creazione stessa,deturpando ,con violenza,infierendo, con  odio,  un creduto amore per  sola carne, pero’ viva carne, trasmutata,  ingombrante,onnipresente.Delirante visione della vita forzatamente  ingabbiata, usata,finalizzata e, condensata  di attimi, e di ripetuti piaceri.Colpire il concetto di vita stessa,negare,il “concepimento”,   nuovo,che l’altro vi ha messo dentro,dentro,con infinite parole e infingimenti, senza che, la creazione,  conosca infingimenti,ma solo  vita,vita innarrestabile, onnipresente vita.Oppressi da troppi “giudizi”, proviamo l’ amarezza per l’aridita’,la morte,la stupidita’ della violenza,compiuta sull’esistenza di Marilia Rodrigues Silva Martins.

Piacenza:registri popolazione,1817-18.

Written By: bruno - Ago• 31•13

Casa di tolleranza da, un censimento dei primi dell’ottocento,via Lampugnani n°8 , in Piacenza.La casa è condotta da Santi Camilla 45 anni di Bologna assieme al padre Gaetano di 75 anni.Le ragazze si chiamano;Gallesi Rosa 23 anni(non c’è luogo di provenienza),Grandi Teresa di Genova ,18 anni,Salari Emma,19 anni  Genova,Casella Marietta,23 anni di Parma,Dallacasa Teresa,anni 20,Bologna.Casella  Annunziata,26 anni  Bologna,Clerici Annunciata,18 anni, Ferrara,Pelagatti Filomena,20 anni , Parma,Gatti Rosa 21 anni, Parma.Si aggiunge un Zuccarini Antonio,domestico ,30 anni di Cesena,e un Bassi Giovanbattista di Codogno 32 anni,cuoco,infine, una Segnaroli Anna, 39 anni,di Piacenza,inserviente.Via Lampugnani 8,registri della popolazione 1817-1818.

Sotto il fuoco di un governo “amico”.

Written By: bruno - Ago• 30•13

Il governo Letta è riuscito nell’intento di superare la crisi,come un esercito “amico” che si rispetti,non prendera’ piu’ i cittadini di fronte,li prendera’ alle spalle,mentre davanti un attempato generale guida l’assalto,  Napolitano.

La chiesa è una,anzi due,forse tre.

Written By: bruno - Ago• 29•13

Credo che le chiese siano piu d’una,di quella Cattolica intendo,una, pratica il Vangelo,istruisce i giovani alla Catechesi,segue le orme di Cristo.Poi, una seconda,proiettata nel mercato  dell’architettura e nella comunicazione, “arte” per i fedeli che, sguazza nel secolarismo mercantile,sbracandosi nel filone degli “artisti di successo”,successo in un secolo dove l’arte Sacra non ha alcuna ragione di esistere,per cui si sacralizza ogni coglionata che viene dal rifiuto di Dio.Non potra’ mica la Chiesa restare fuori dai circoli alla moda perbacco.In Piazza Navona,uno di questi “artisti” per tutte le stagioni, ed oggi,come ieri, sulla bocca di tutti gli addetti ai lavori,dopo che gli fu commissionata un'”opera ” per il Vaticano,gli fu chiesto cosa pensasse della chiesa,irripetibile quello che riferi’ sul Papa ,sul Vaticano,e sulla Chiesa.Evidentemente non era un suo problema,ma, i preti,quelli che pesano, vollero adonarsi della sua “fama”.Che è come far dire Messa a un mussulmano,o a un indu’ o,un pellerossa dei piedi neri.Non dico che non si possa fare,forse si arrivera’ anche a quello,per ora accontentiamoci afflitti dai baracconi e dalle tristezze di questa “mondanita’” voluta da un’ altra  Chiesa,altra Chiesa non condivisa pero’ dai Fedeli,ripudiata da coloro,anche preti,che praticano il Vangelo.Amata,adorata,ostentata dai pochi che stufi di sentire sempre le stesse Parole Evangeliche,le vogliono ascoltare rovesciate,e,si compiacciono, come pervertiti di sputargli addosso,con tutto il loro fervore “cristiano”.Se, la Chiesa, nella sua saggezza millenaria, avverte che non c’è trippa per Lei,si astenga da queste sagre edonistiche,imbianchi i suoi muri,rifiutando ogni forma d’arte,renda rigorose e spirituali le sue forme,e, in tutta questa semplicita’ e biancore,osservi il silenzio,si astenga dal gettare le perle ai porci.Nel sospirato avvenimento,forse, potrebbe sentire la voce di Dio.

Israele.

Written By: bruno - Ago• 28•13

Con tutta questa tragedia del medio oriente,non è che , nel marasma, Israele potrebbe essere il vero obbiettivo?Troppo rumore,troppe provocazioni,troppi doppi giochisti,troppa confusione,smarrimento che cresce,di giorno in giorno,di ora in ora.Troppi  torti,troppe  doppiezze,troppa  crudelta’,troppe infiltrazioni fondamentaliste,a chi giova?

Visita al Papa,di una Diocesi senza coraggio.

Written By: bruno - Ago• 27•13

I giovani della Diocesi di Piacenza si prsentano a Roma con un regalo per Papa Francesco,foto di un quadro, con cerotto sulla bocca,rappresenta, la foto, il volto di un Cristo.Cristo quindi muto,zittito,una Diocesi incerottata,senza coraggio, muta,dietro quel vistoso loro simbolo.Esaltazione del paganesimo miscredente che ha sempre cercato di chiudere la bocca ai  Martiri cristiani,Cristo stesso, per ammutolirlo fu crocefisso,e ,la Sua voce si fece invece  universale,purtroppo non c’è peggior credente di un credente,Cristo non si puo’ zittire,parla,è Presenza viva,permanente, quotidiana,non c’è cerotto che lo possa zittire,il resto son trovatine “temporali”, per dirla con il Papa,che, fanno pensare al relativismo materialista anticristiano e, una particolare segnalazione  per dabbenaggine,  va a chi l’ha proposto,si spera sempre non sia un prete.In tutti i secoli bui e travagliati,anche per la storia della Chiesa,mai è stato portato ad un Papa un “Cristo con cerotto sulla bocca”,poteva giusto metterselo nel suo palazzo, Nerone,per mostrarlo come barzelletta ai  suoi convitati,ma Cristo ,ha lasciato solo una Croce vuota,Lui è il Risorto.Tutto questo, è  conformismo irreligioso che, qualcuno si ostina a definirlo  di moda,basti pensare al padiglione Vaticano , Biennale n°55 costato settecentomilaeuro,padiglione senza storia e ancora  esibizione senza CORAGGIO.E’ perlomeno curioso che, i giovani della Diocesi di Piacenza si presentino con l’immagine di un Cristo ammutolito,i giovani della Diocesi di Piacenza dovrebbero essere testimoni della Voce di Dio in ogni giorno,ripetere, ripetersi, ogni santo giorno le Sue Sante Parole.Portare al Papa la loro santa gioia la loro  santa Fede nel Cristo vivo,parlante,trionfante.Essere cristiano non significa essere acritico,anzi,ma questi ragazzi sono ubbidienti e giustamente mansueti.Se, un giorno, “qualcuno” , mettesse in mano a questi giovani,un fagotto di escrementi che sporcano una crocetta e, si dicesse loro che, quegli escrementi, sono il rifiuto del messaggio Divino,questi ragazzi sarebbero capaci di portare anche quelli al Papa.Vi sembra troppo forte?Aspettate e vedrete.

Sonata Kreutzer.

Written By: bruno - Ago• 26•13

Lei era di Petit-Montrouge, dalle parti di Parc Montouge,lui era del Faburg Saint-Germain,nei pressi di rue de la Cruix Nivert.Venivano da un “concerto”, come si chiamano oggi, anche per quelli  che cantano a squarciagola o mugolano sui palcoscenici.Un concerto,si’,si erano incontrati li’,mi ricordo era  ottobre,o forse i primi di novembre,avevano bevuto fin dal primo pomeriggio e, si erano incontrati drogati,pieni di languidi sguardi,avvolti da  toccamenti gentili  , intimi.Doveva essere una promettente notte di sensi,lui la porto’ a casa sua in Rue de la Croix Nivert,passarono la notte cosi’,cosi’ ,vestiti,sensuali,storditi,agitati, incapaci ,anche di  denudarsi.All’alba ,lei si infilo’ barcollando ,ancora vestita, nella doccia   ,raggomitolandosi, in un freddo angolo ,ma non cadde nemmeno una goccia d’acqua.I suoi capelli, nerissimi e lucenti gli coprivano il bel volto,e parte dell’armonioso corpo.Si addormento’,o, forse, perse i sensi.Il giorno dopo, dentro  un filmato youtube apparve una ragazza rannicchiata come morta, mentre, fuori dal piatto doccia , un  giovane,in piedi, gli pisciava addosso.La Sonata Kreutzer che ,Tolstoj(storia di un femminicidio,come si direbbe oggi), descrive piena di passione demoniaca,attraversata da gelosie sensuali promettenti o fantasticate,è,ripeto è,citazione di un concerto di Beethoven,Sonata n.°9 per violino e pianoforte,che, per un intreccio,come quello di Aurelien ed Ernestine  ,cosi’ si chiamavano i due parigini che abbiamo conosciuto,asssurti a  protagonisti di un,”concerto” e concerto.Quando,uccidere o pisciare su di una donna è ancora un dilemma  di questi giorni.