Confalonieri.

Written By: bruno - Feb• 28•14

Nel 1272 Gregorio X,passando a Orvieto,dove costituito haveva Pretore Giacomo Confalonieri Piacentino (che forse fu il padre,o’ lo zio di San Corrado) vi hebbe a’ dimorare quasi un anno.

Eremo di Camaldoli.

Written By: bruno - Feb• 28•14

1272 Vivevano in questi giorni i Frati dell’Eremo di Camaldoli con tanto rigore,& asprezza,che digiunando continuamente,secondo il loro primiero instituto,quattro di’ della settimana nell’estate,e cinque nel verno,altro non mangiavano,che pane,e bevevano sol’acqua,nè pur gustavano vino nelle Domeniche dell’Avvento,e della Quaresima;onde avveniva,che alcuni di essi per la lor debole complessione non potendosi reggere a tanta austerita’ di vita,o n’uscivano tal fiata fuor di se stessi con perdita del giudicio,e della ragione,o’ partendosi dal luogo deponevano affatto l’habito di quella religione.Hebbero percio’ ricorso a’ Gregorio,supplicando,che almeno fosse loro concesso di potere nè i giorni del digiuno mangiare col pane herbe crude,e pomi, e nelle sudette domeniche bere anche vino.E glie ne fece la grazia il buon Pontefice.

Il Minotauro.

Written By: bruno - Feb• 27•14

La testa,le labbra che Milena aveva baciato e ancora baciato mille e mille volte si era fatta scura,smagrita, come quella di un Minotauro,i suoi capelli neri e ricci,il naso pronunciato e ossuto, sopra  denti bianchi, che sporgevano dalle labbra carnose,dove ora i capelli, erano  incollati di madido sudore che un cancro, gli procurava nella lenta,dolorosa, infinita  agonia.Milena vegliava , guardava,cercava qualche cosa dei suoi piaceri di amante,senza   trovare piu’ nulla, nulla di Riccardo,Riccardo,ora  corpo di  larva dall’oscuro  molle guscio.Un sudario bruno l’avvolgeva,la sua pelle si era fatta scura ,e scura lo copriva, con piaghe dolorose  , brucianti.Gli aveva comprato un cuscino , tondo , perchè la testa riposasse meglio, sotto il capo febbricitante.Gli occhi di Milena non si stancavano di guardare,scrutare,cogliere, ogni piccolo , impercettibile cambiamento, che, l’agonia procurava al moribondo.Non era piu’ il suo amante quello,non l’uomo con cui aveva provato un  piacere rabbioso, vendicativo, rancoroso,si’ rancoroso,verso l’altro,l’altro, che aveva sposato, l’altro, che stava in qualche posto di casa,  dimenticato.Nella penombra della stanza,illuminata appena dalla luce grigia dei vetri della strada, solo lei era, e si sentiva viva,solo lei respirava,lei,sentiva il regolare battere del suo cuore,e fissava, immobile, contava le pieghe del lenzuolo che respirava ancora e ancora.Guardare, guardare,vedere, quello che  aveva adorato, cercato,amato,amato.Lentamente sollevo’ il lenzuolo,quasi temendo di fare  male al suo Riccardo,scoperse i piedi adagio,piano,fino alla caviglia e li vide  gonfi, come le zampe di un maiale.

Il mago di Oz.

Written By: bruno - Feb• 24•14

Chi l’avrebbe detto?Bastava un tipo giovane,giovane come un vecchio dirigente della  UPIM,per far marciare l’Italia,almeno cosi’ dicono,sorridono,tutti questi nuovi ministri e ministre,tutti,Napolitano compreso,sorridono ,con i loro vestitini accesi,il pancione di vita vissuta in casa,in casa, con un compagno,un marito.Sono donne e uomini di tutti i giorni,salvo Alfano,uomini e donne che abitano nei condomini,nelle villette di campagna,donne e uomini con figli e un cane.Sorridono tutti,tutti, attorno al loro giovane direttore UPIM vecchio stampo,direttore efficiente,scattante, senza ombra di indecisioni.Eppure, quel Renzi,ricordate il mago di Oz?Ricordate Dorothy ed il suo cagnolino Toto’?Ricordate Zeke,Hikory e Hunk?I tre contadini?Zeke,mentre da’ da mangiare ai maiali riprovera la ragazzina di avere paglia al posto del cervello?Bella storia,dove i coraggiosi sono fifoni e ricordate quando Dorothy cade dentro il pocile?Non è forse l’Italia?Lo so,penserete che sono esagerato,penserete che sono il solito pessimista sfascia governi,una specie di Bartali del piccolo inutile commento,il Bartali del tutto sbagliato,tutto da rifare.Eppure il professore Meraviglia mi ricorda tanto,ma proprio tanto Napolitano,Napolitano,nel castello che spaventa la gente con un megafono e appare piu’ grande di quello che è,piu’ saggio di quello che è ,piu’ straordinario di quello che crede di essere.Invece è solo il professor Meraviglia,mago di Oz, con la strega dell’est e la fata dell’ovest.Favola mitologica dei  tempi nostri, la Merkel non porta piu’ abiti da valkiria,ma, tuttavia , qualcuno, ha condannato a morte il povero Toto’,cagnetto di Dorothy.Dove sia il porcile oggi,dove il finto coraggio,dove, e chi sia il mago ed il cagnetto Toto’ condannato a morte, sta a voi interpretare,divertitevi.

Ragazzi al governo.

Written By: bruno - Feb• 22•14

L’ultima gita studentesca, approdata al Quirinale, è stata presa in forze da Giorgio Napolitano quale forza di governo.Il Presidente della Repubblica, non sapendo piu’ come fare per tirare a campare, si è messo ad arruolare anche gli studenti in visita al suo Palazzo romano.C’è chi afferma che, questi visitatori faranno meglio di un qualsiasi professionista o vecchia scimmia  della politica,c’è invece chi insinua che,se, questi verranno a noia al vecchio Presidente ,la prossima volta, occorrera’ prestare molta attenzione, nell’avvicinarsi al Palazzo del capo di stato,si potrebbe avere la sorpresa che,da distratto passante si assurga alla carica di primo  ministro.

Die Zauberflote.

Written By: bruno - Feb• 21•14

Mentre in Ucraina vengono massacrati coloro che protestano,e, in Italia, lo stato partorisce il suo topolino governativo al servizio di un assente Europa,in mezzo al sangue ed al solito tran tran di sciagurate scelte,suicidi e campane a morto,ci viene in mente il:Die Zauberflote di Mozart , paradisiaco compositore.Composto nel 1791,e nel 91 ,Mozart scrisse un sacco di roba,compreso l’abbozzo del Requiem, il Flauto magico,venne eseguito e diretto da Mozart, per la prima volta il 30 settembre dello stesso anno a Vienna,a Dicembre morira’.Il compositore non doveva essere in perfetta forma ,tuttavia scrive e dirige questa meravigliosa costruzione di gemme musicali.Una capacita’ incontenibile di spunti,melodie,passaggi  si sviluppano nel Flauto magico,con i suoi fugati di gioia incontenibile,e, quel suo stare sempre appuntato lassu’,lassu’, alto , perfetto adamantino,dotato di apparente semplicita’ di segno,trascende la musica stessa.Qualcosa ci sfugge sempre,incapaci come siamo di correre appresso al pensiero musicale che si dipana come  rotolo di luminose perle.Occorre una dedizione assoluta,un amore sconfinato per il suo lavoro,occorre apprezzare,esaltare le dorate piegoline del fine,serico tessuto mozartiano.Il padre del compositore aveva suggerito,fin da giovane, al figlio, di essere poco intellettuale musicalmente,ma, di equilibrare con la forza del semplice le sue capacita’ compositive,e, Mozart, esprime bene questo concetto:semplicita’ nella bellezza , si possono afferrare a piene mani ,temi magistralmente resi dalla sua musica popolari.Questi si susseguono , si sostengono,si succedono con armoniosa meraviglia,scorrono sulla pagina felice,perennemente creativa.Il puntato leggero,leggero, in punta di nota, ed il denso operare del grosso del pieno misterioso dell’orchestra, ci preparano momenti inaspettati,per splendore e coinvolgimento personale.Entrare nel Flauto magico è come porre la testa, la mente,finalmente liberata,sgombra,da ogni altro affanno o pretesa gioia  che non sia il suo cantato,la sua aria,i suoi legni che sottolineano il racconto senza soluzione.L’opera di Mozart, infatti,non ha soluzione, e se, la si guarda bene,l’opera,la sua opera, è   gemmato albero,palma rigogliosa in  eterna primavera che non cessa di fiorire,nonostante tutti,nonostante tutto. 5 Dicembre 1791 Mozart muore,qualche anno prima, il 5 Maggio 1789, la rivoluzione francese aveva ghigliottinato un Re al grido di: Libertè E’galitè Fraternitè, per mettere piu’ tardi, sul trono,rendendo vuote quelle parole, un Imperatore.Gente,occhio alle parole!

Italiani,terroristi.

Written By: bruno - Feb• 18•14

A proposito dei due fucilieri tenuti in ostaggio in India,mi pare che un autorita’ del luogo, di cui non ricordo nè il grado nè il nome,ci ha apostrofato in malo modo, perchè una piccola nazione come l’Italia, non deve permettersi di rivendicare una qualsiasi ingiustizia verso una grande nazione.Rivendicare ,noi piccoli,minuscoli “terroristi” italiani,pretendere noi attenzione, da una grande nazione,grande,immensa, come l’India,si’ l’India, grande  grossa e, scema.

Il gioco.

Written By: bruno - Feb• 17•14

Sabato sera , Febbraio,in un paesino sperduto fra le lanche del Po,un gazebo veniva montato davanti alla porta della piccola grigia chiesa, dedicata a San Francesco.Quasi impediva l’ingresso ,quel gazebo bianco, ai devoti che s’affrettavano sull’asfalto scuro,bagnato di fresca pioggia, alla Messa delle 17.Si raccoglievano firme contro il gioco d’azzardo,si’ proprio quello diffuso nei bar e nelle sale giochi.Gioco che divora uomini e donne,gioco mangia casasalinghe,mangia disoccupati e disoccupate,divoratore di nonne e zie,il gioco che evoca intime, fantastiche masturbazioni di onnipotenza, seguito sempre da frustrazioni,anche per i vincitori.Il Vescovo e il Sindaco avevano tuonato contro l’infame vizio di stato,e, solo ora se ne erano accorti,solo ora,ora, che era dilagato nelle famiglie,nelle case come la peste.Il popolo delle parrocchie si era mobilitato proprio ora,solo ora.Di vizi  è pieno il mondo,  vizi di Stato, poi, non si contano nemmeno piu’,la crisi,e la disoccupazione avevano fatto il resto,anche nei paesini in riva al Po.Lo si sapeva gia’, che qualcuno avrebbe anche ammazzato per il vizio del gioco,che poi, a guardar meglio, si è sempre ammazzato, per quel vizio,anche in antico.Negli angoli bui dei bar si consumano masturbazioni non piu’ giovanili,masturbazioni accanite ossessive e solitarie, illuminate con vivacita’ dallo scorrere dei simboli  della macchinetta da gioco.Solitudini, che ritrovano il piacere del loro corpo e della loro ansiosa testa piena di bisogni:Madonna mia, fammi la grazia,fammi la grazia,la grazia di pagare le bollette e il mutuo,l’affitto,Madonna,fammi uscire da questa miseria,Madonna ,da questa solitudine,da questa disperazione,Madonna mia fammi la grazia,almeno questa,quella che ti chiedo, ora,almeno una volta,fammela,ti prego.Un vecchio prete recita la Messa delle 17,nel paesino sperduto fra le nebbie del Po,biasica il Vangelo,nella chiesa dedicata a San Francesco , lo commenta, come puo’,in una sera d’inverno ,fra ghirigori di artisti imbianchini,santi di gesso e messaggi disperati alle pareti:Dio salvaci tu!Salvaci Tu, qualcun altro  prega, in un bar, seduto davanti ad un totem luminoso,ipnotico, di Stato.

Luxuria.

Written By: bruno - Feb• 17•14

Luxuria non l’arresta piu’ nessuno dalle nostre parti e allora si va a fare arrestare e rilasciare  in Russia,un arresto che sa molto di mossa pubblicita’ piu’ che di diritti civili.Rimaniamo sempre del parere che, i diritti civili sarebbero meglio manifestarli nei paesi islamici,dove questi “eroi” o, eroine di civilta’ come Luxuria ,si guardano bene dal farsi vedere.

1187 ,Papa Urbano.

Written By: bruno - Feb• 16•14

Papa Urbano,nel1187 trovandosi in Verona il 12 di Marzo previlegio’ l’Abate e monaci di San Salvatore di Trebbia(o’ dir si voglia oggi di Quartazzola),previlegio’ dunque il luogo in cui venne fondata la chiesa col detto Monasterio,& ogni sua pertinenza;il Ponte di Trebbia,la pescagione dello stesso fiume dal luogo di Gosolengo fin’ al detto ponte,li due rivi,che da esso si estraevano co’ i suoi due mulini;le terre,vigne case di Gragnano:i molini,le case,vigne,e terreni di  Casaliggio;le vigne terre,e case nel territorio di Arcelli,& altre diverse tenute in Lorenzano,in Passano,in Castelnuovo,in Momiano,in Calendasco,in Sarmato,in Campremoldo soprano,in Mamogo:le possessioni,e beni di Gossolengo,di Valeria,& altrove;il terreno appo la strada Romea insieme con la chiesa,& edifici suoi,& anche alcune case,che nella Citta’ di Piacenza Havevano.