NON MANDATE PIU’ COMMENTI.

Written By: bruno - Mar• 15•14

Avendo superato i cinquecento messaggi giornalieri,non è piu’ possibile aprirli tutti,invitiamo a non mandarene piu’.Verranno aperti e letti, solo a campione e, a caso,spiacenti di interrompere un ricco dialogo con i nostri lettori,ma è umanamente impossibile verificare tutti i commenti,grazie.

For the amount’of messages that are received are not able to read them,will be opened to sample.Thanks.

Matteo Narciso Renzi.

Written By: bruno - Mar• 14•14

Si spiega,spiega,ripete,una risposta su tutti,su tutto,gira e ritorna qualche volta si perde, attorno alle domande,che precisa pero’,ribadendole,senza mai dare, una risposta.Renzi dico,il Narciso morente che volendo  tutto e tutto spiegare,sa perfettamente che non ci riuscira’ in quel che dice,proprio perchè vuole fare tutto,proprio tutto,ed è quel tutto, che è troppo.Lui lo sa, lo intuisce,ma ci prova, gustando il finale guasto come un perfetto masochista, morente Narciso.Ogni volta che risponde a una domanda o,quando finisce di spiegarla,gira avido gli occhi per cogliere il sorriso e l’approvazione del pubblico in sala,si bea,e si compiace ,se ,questo pubblico lo ricambia  con un caloroso battimano, un applauso.Ma, quando il  ritornello cade nel vuoto senza eco,ecco ,subito si smarrisce ,guarda, occhieggia ripetutamente verso quelli che prima,poco prima, l’avevano applaudito ,  dubbioso,insoddisfatto,solo.Quel vuoto ,gli fa in fondo piacere,è il suo vuoto, il  fallimento a cui tanto ambisce.Ma come, dira’ qualcuno,Renzi cosi’ vitale,propositivo,determinato scardinatore di porte chiuse,intraprendente che ,ha messo all’angolo tutti quei ferri vecchi di padri “nobili”, di predecessori,asfaltando (direbbe lui),  giochetti di corte e di palazzo guarda al fallimento come ad una  ambita meta?.Renzi : Narciso che affoga o ,quello che verra’ affogato,senza poter completare il  tutto,quel suo tutto che ,un padre,un nonno crudele gli ha posto fra le mani ,Giorgio Napolitano.Da cosa si vede?Dal suo sguardo avvilito,quando  gli esce la battuta senza applausi e,la risposta,la sua risposta, è solo una battuta,prontamente muta, in un occhieggiare disperato che  ,  rilancia a nuova domanda nuova risposta.Come   ritornello, strofa,cicaleccio,per apparire,apparire,e ancora apparire,apparire parlare e  piacere,al suo immaginato popolo,per un suo immaginario programma di “governo”.

Il leopardo.

Written By: bruno - Mar• 12•14

La lotta è cominciata in parlamento,in senato,con nemici-amici dietro le spalle,attacchi multipli,sostegni esigui.Lotta in altri tempi,e, in giorni di guerra, definita a pelle di leopardo (ci viene in mente quello che Bersani, testardamente intendeva smacchiare).Il leopardo invece è li,li,piu’ vivo che mai, la sua mimetica pelliccia agita gli onorevoli,inquieta i duellanti,ma, il leopardo, non era morto e sepolto,smacchiato,disonorato,per sempre?

Virgo cruenta.

Written By: bruno - Mar• 09•14

Dite quello che volete,ma, queste madri assassine ,tolgono il fiato e fanno malissimo al cuore.Che, l’innocenza sia affidata a delle carnefici spietate lascia sgomenti,che,il destino ponga nelle mani di un pazzo un indifeso figlio, lascia la bocca vuota, priva di parole,il male percorre la terra,percorre  case e famiglie.Non desidero parlare,non voglio ricordare l’indifferenza politica che ha creato forse, tutte, molte,troppe, di queste orribili miserie,e, mi fa ribrezzo, nel solo pensiero.La  degradazione bussa ancora alla porta di molti infelici e, quando, una madre, si fa virgo cruenta, che non uccide piu’,non sgozza piu’, solo per vendetta,per il gusto dell’assassinio,ma, ” sacrifica” i propri figli ,come richiesta di perdono.Perdono di non essere all’altezza,all’altezza di una societa’, che cinguetta, stupidamente sulla testa di lei,di lei,predestinata Medea,ci lascia pietrificati.

8 Marzo,brucia la tua donna.

Written By: bruno - Mar• 08•14

Si’, anche oggi han fatto la festa a delle donne,anche oggi, hanno spaccato la faccia a qualcuna,storpiato ,bruciato qualche povera disgraziata.Per alcuni, troppi,molti,le donne si prendono solo a calci nel culo,gli si spacca volentieri i denti,per dovere.Per qualcuno,anche voi,voi, dico a voi,laggiu’ ,d’Arabia,le donne si possono prendere a sassate,impiccare e violentare,per legge.Dove ti giri,ad est,a nord a sud ad ovest,dove ti giri, ci sono violenze,violenze e schiavitu’, schiavitu’, non solo femminili.Molte, molte, troppe donne, puttane,che , puttane chiamiamo,le   madri ,di altri, mai  le nostre,nostre.Per noi ,che siamo, a parole, civili,per noi,che siamo,a parole pacifici,intelligenti,insomma,a parole,”uomini”.

Onirica.

Written By: bruno - Mar• 07•14

Quando si sente parlare o, si legge della cosi’ detta Scuola di Piacenza,ci viene una specie di orticaria per la disinformazione,l’approssimazione con cui si affronta il tema senza conoscerlo.Se, una scuola di Piacenza esiste e se, tre persone sole,possono formare una scuola è tutto da verificare.Tutto comincia con Spazzali che, venuto a Piacenza ,porta una pittura che discende da Paul Klee 1870-1940 (vedasi Mito Floreale dello svizzero, del 1918) condita da una certa cultura  della mitteleuropa,questo nome,Klee, si aggirava dunque sul cavalletto di Spazzali che, aveva accolto due giovani  nel suo studio ,Cinello e Foppiani,e ,questi  giovani,infatti,intrapresero i modi Spazzali (antiricchettiani) che, dicendevano dal pittore svizzero,vedasi le affermazioni e i comunicati stampa dell’epoca.L’unico che si è mantenuto fedele a questa lezione originale fu il solo Cinello,che, continuo’, nel suo cammino fantastico fino alla morte. Foppiani,dopo la parentesi condizionata dal  maestro,intraprese un lavoro di tipo astratto,informale,vedasi le mappe,studi di muri scrostati ed altro,verso la morte imbocca, improvvisamente e di nuovo, un linguaggio figurativo, che noi reputiamo meno importante del suo primo periodo.Lo stile: Spazzali,Foppiani,Cinello,in quegli anni si andava divaricando e, fra questi tre non correva alcun cordiale rapporto,anzi, vi furono momenti di grossa tensione,mi pare sfociato anche in una querela,lite, Foppiani-Cinello.La cosidetta “scuola di piacenza” gli fu appioppata piu’ tardi,da elementi piu’ giovani, per mero calcolo mercantile,per cui, tutto quello che poteva rappresentare sogno o fantasia o anche solo stravaganza, ed aveva la sventura di gravitare nella citta’, veniva etichettato come scuola del fantastico,fosse stato anche Goya, della casa del sordo,piu’ che “scuola” si fece bottega.Senza tenere minimamente conto di quanto fantastico fosse stato prodotto  prima e dopo Spazzali .In realta’, questi tre ,non hanno insegnato niente a nessuno,anzi,disprezzavano gli imitatori,gelosi come erano dei loro primi successi ( anni di fame),sopratutto timorosi, di probabili antagonisti che, potevano contendere (rubare) ,  i primi frutti (guadagni), del loro lavoro .La pittura è squisitamente  e sempre a tempera,acrilico,tempera all’uovo,primi Cinello,il fondo a volte oro, con macchie casuali fatte a spugna o carta di giornale pressata sulla superficie ,preparazione modostuc o gesso e colla di pesce,cera finale.Foppiani e Cinello  non usavano l’olio, lavori ad olio sono estremamente rari.Tutto quello che si legge in questi giorni,o, viene arbitrariamente  attribuito a questa “scuola”,non merita alcun ulteriore commento.

La grande bellezza.

Written By: bruno - Mar• 05•14

Film mortalmente noioso,con pezzi di un Fellini rivisitato,un Maradona giocherellone e l’attore principale (di cui non ricordiamo nemmeno il nome),marionettistico, bambine,nana,banbini e suore di contorno, tanto per gradire.L’interpretazione Verdone da carosello, a cui si aggiungono,in ordine, tutti gli altri.Un mio vecchio, morto amico,Emilio Passaia(fruttivendolo),che ha (si puo’ dire), vissuto nelle sale cinematografiche,affermava che i film premiati sono tutti dei bidoni:è vero!Ci siamo anche addormentati.Un giorno,di qualche anno fa, camminavo, ed era sera ,  verso il Campidoglio,prima di arrivare alla scalinata che sale al Municipio di Roma, un antico rudere di casa romana,portava e porta ancora, in una nicchia, l’immagine di una Madonna,qualche demente, che non manca mai anche nella capitale ,aveva lanciato una merda sul volto dell’immagine(per la critica piu’ avveduta vero gesto d’amore).Con mia sorpresa, mi accorsi che,  solo allora molti passanti si fermavano a commentare, in virtu’ di quel gesto,chi faceva un sorriso,chi una smorfia e chi tirava dritto, indifferente.Il giorno seguente piu’ nessuno si fermava,tutta la folla camminava in fretta senza girarsi,senza commentare,mentre una spostata paonazza in viso,vomitava di nuovo sullo scalino di una porta di fronte al Campidoglio.Solo allora,anch’io,tardivamente, mi sono accorto della grande , deturpata, bellezza di Roma,anche per mano dei tanti Bonito Oliva & C.,come ha fatto, in modo noioso,zeppo di buone intenzioni, imbottito da attori nella parte di idioti, qualche anno dopo, un film ,visto ieri sera, a cui, fra l’altro, hanno dato anche un Oscar gli americani.

Crimea.

Written By: bruno - Mar• 03•14

Parlare della Crimea oggi, è veramente complesso,complesso per la sua relazione con la Russia,complesso, per la sua relazione verso un ipotetica o fantasmatica Europa.Il fatto che sia abitata per il cinquantotto per cento da russi e, per il ventiquattro per cento da ucraini,rende bene le ragioni del conflitto in atto.Occorre tenere presente che è amministrata come Repubblica Autonoma di Crimea,e,questo  rende ancora piu’ complicata la vicenda.Guardando la questione ,sotto un profilo realistico ed oggettivo,si capisce che chi parla di carriarmati russi che invadono, esemplificano snaturando la questione.Da sempre terra di conflitto,su di un treno che dalla Sicilia andava verso Roma, una giovane ucraina di Crimea, si dichiarava fervente interventista, ed auspicava la guerra,guerra contro l’odiata Russia ,lo diceva  con facilita’ estrema e, il sorriso sulle labbra,quasi la guerra, fosse una passeggiata  ,  sorta di viaggetto fuori porta, nei giorni di Pasqua.Personalmente ci andrei piano,piano, anche con  tinte e  titoli ad effetto,meglio il dialogo e prudenza,prudenza, per tutte le ragioni sopradescritte,comprese quelle economiche militari,che poi sono le piu’ rilevanti.

Renzi,la’ dove tira il vento.

Written By: bruno - Mar• 01•14

A noi piace Renzi,si’, proprio piace, ci piace,tanto,ma tanto. Sopratutto quando arringa che desidera tenere in” ordine” i conti,non perchè lo chiede un organo internazionale,ma perchè lo dobbiamo ai nostri figli e ,dobbiamo ai nostri figli, quello che chiede il capo dello stato Napolitano, e, un organo internazionale.Se non è zuppa, è panbagnato,vedrete,mangeremo pane e vento.A noi piace  Renzi  ,piace, con quei bianchi dentini da florido castorino,piace,piace, come piace un piacione, che va,gira,vola, dove tira il vento.

Il Sacro nel dna.

Written By: bruno - Mar• 01•14

Don Roberto Tagiaferri afferma che il sacro “:è una catogoria centrale anche per la cultura laica”.Sorta di rozzo sofisma ,affermare, ad esempio, che il pensiero laico di Odifreddi, è una categoria del  sacro,  è semplicemente un assurdita’, per non dire una stupidaggine che ,il nostro matematico laverebbe sicuramente nel sangue.Potremmo citarne  migliaia di esempi che sfuggono, si oppongono,proprio come struttura di pensiero a tutto cio’ che è sacro,esempi che si pongono il solo scopo di denigrare,smontare  cio’ che da  alcuni è reputato sacro, fosse anche semplicemente un Dio tappabuchi,che, a quanto pare,il “tappabuchi”, inteso come Dio, non lo digerisce nemmeno il nostro reverendo.Invece a noi sapiens ,un Dio tappabuchi non fa schifo, anzi,potrebbe, e puo’ essere un ingenuo ma genuino gradino verso la salvezza.Non tutti sono docenti di Teologia,mia nonna non è docente,e non scrive libri, ma ha una Fede di ferro. Che poi,l’uomo sapiens sapiens,come ha dottamente continuato il docente di Teologia,avesse il sacro ,come qualita’ originaria, ci lascia ancor piu’ perplessi,pensiamo invece che un Dio tappabuchi venga proprio da li’ ,dal sapiens sapiens e,se lo porta ancora in seno mia nonna con suo nipote,nonostante il libro scritto da Don Tagliaferri,che, non si cura minimamente,nel suo libro, del rapporto fra “ignoranza”, vecchiaia e religiosita’.Ma, il pezzo forte, il reverendo, lo esprime alla fine, dove dice:” state in guardia dal pensare che Dio sia manipolabile (espressione che tradisce il suo stato di prete,solo chi conosce puo’ manipolare) dall’uomo,l’atto di Fede non è il tentativo di aggiustare la paura con delle risposte,ma la capacita’ di stare sull’orlo del precipizio (roba da psicanalisi) senza risposte,lasciando che Dio sia Dio”.Isomma stare nella disperazione continua perchè sull’orlo di un abisso, lasciando che un Dio imperscrutabile e inconoscibile “faccia” il suo dovere.Stare” sull’orlo dell’abisso”, ricorda poi, la vecchia battuta da brivido di scivolare  col sedere nudi,sulla lama di un rasoio.Noi, ingenuamente crediamo che Dio sia Amore,protezione,sicurezza,accoglienza,perdono e ancora perdono,misericordia infinita,non percepiamo nessun abisso e, crediamo fermamente che Dio ci ami,sempre,ci rassicuri,sempre,ci consoli, sempre.Non percepiamo nessun “abisso” nemmeno un luogo leggermente scoseso e, siamo contenti di avere la nonna “ignorante”  che abbiamo,con buona pace di Don Tagiaferri che ha rovinato,con le sue idee, mezzo Scipione.N.b.Gazzola non ha detto nulla degno di nota.