Basaglia permettendo.

Written By: bruno - Mag• 09•14

Hanno preso l’uomo che “crocifiggeva” delle povere vittime,le crocefiggeva,i titoli a volte devono essere forzatamente clamorosi ,le immobilizzava invece ad una sbarra,chissa’ poi perchè le dicevano crocefisse.Crocefissi sono davvero dei poveri cristiani fra i mussulmani e, li abbiamo visti, li abbiamo guardati,con rabbia, cercammo di prendere sonno,con rabbia,noi,che possiamo  dormire,sognare, nei nostri letti.Da quelle parti rapiscono anche delle bambine,sangue del loro sangue,le violentano, e le mettono in vendita, per pochi dollari,come schiave,valli a capire,roba da manicomio, Basaglia permettendo.Qui’ imperversa la campagna elettorale a colpi di euro e di spread,siamo incoraggiati dai giudizi positivi internazionali,Monti viene definito,da qualcuno di noi e , anche all’estero:”intelligente affascinante”, un “modello da seguire”,roba da manicomio, sempre Basaglia permettendo.La battaglia elettorale imperversa,si surriscalda, Renzi si suicida per troppa visibilita’,tutto è politica,tutti fanno politica,tutto e tutti,non poteva mancare anche un po di magistratura a questa festa da strapaese,Basaglia  Franco,permettendo.

EXPO.

Written By: bruno - Mag• 09•14

A proposito del logo EXPO,non sappiamo chi ne sia l’autore,si vede che hanno fatto una certa  colorata, faticosa ricerca,questo per dare qualche tocco di “novita’”, ad una  insegna (si spera) di richiamo mondiale.Non sappiamo chi ne sia l’autore o, gli autori ,ma  questo poco importa,quello o quelli di cui si compone la scritta, ricordano pero’ ,tanti piccoli cerottini colorati,e ,se son cerottini, sara’ un EXPO all’insegna di ferite.Quando le scritte si fanno indovine.

“Europa”

Written By: bruno - Mag• 07•14

Un tempo,quando mia nonna conobbe  sua bisnonna,c’era suo marito, Berto,mio bisnonno ,che a quel tempo raccontava una storia, questa storia.Uno del meridione,non ricordo  dove,ma giu’ giu’,verso l’Africa,si chiamava Zeus,si’ Zeus,proprio Zeus,quelli del meridione si sa, storpiano di tutto,forse era il diminutivo di Zeusomio,che poi è uno strano nome anche Zeusomio,ma tutti, lo chiamavano Zeus,Zeus ,nomignolo,con cui era famoso in tutta la sua regione.Al suo paese c’era una bella ragazza,bella come un fiore di limone, bella come il sole o la rugiada fresca,bella profumata , di suo, naturale,come il limone.Giovane , vergine,bella, e Zeus che era un grande femminaio, se ne invaghi’.Quando la ragazza, nei giorni di bel tempo , prendeva il sole lungo la spiaggia mezza nuda, mostrava una tenera figura, degna di occhi pieni di lacrime di gioia, per la commozione che trasudava la sua desiderata bellezza,bella,bella desiderata e incantevole.Il povero Zeus la guardava piagnucolando, di lontano,ma, non poteva trattenersi di avvicinarla,avvicinarla e sussurrargli,sospirando,sbuffando ansioso il suo fiato caldo al suo fresco orecchio, che lui,lui si sentiva come un toro, per il fuoco che gli suscitava nelle vene la sua bellezza e,se gli avesse concesso il suo amore gli avrebbe dato la trattoria che possedeva su,su  al paese, verso l’Africa,gli avrebbe dato tutto,ma  proprio tutto, cameriere compreso e cuoca e serve che potessero servirla.La ragazza non era poi tanto scema anche se bella  e, della trattoria non poteva importargliene di meno,anche perchè detestava tutta quella gente di pelle scura,per lei sognava  altro ,altrochè trattoria d’Africa.Zeus stava su un mucchio di spine acuminate, troppo era grande il suo desiderio per quella bellezza,troppo.Si volle vestire una sera, da tacchino,Zeus,veramente pensava di essere un aquila,ma tutti lo presero per un tacchino,cosi’ piumato e travestito si presento’ al suo amore,quella, quando lo vide scoppio’ a ridere, ridere e ancora  ridere, tanto che perse tutte le forze che si opponevano a quel tacchino lussurioso.Cosi’ Zeusomio pote’ soddisfare tutte le sue voglie,anzi di piu’,con abbondanza che, la ragazza, ci aveva preso gusto.Finita la  sfrenata, appassionata voglia, disse alla ragazza,sfatta,ma sempre bella :”senti tesoro, un giorno venni da te, e ti dissi che ero come un toro,bianco,tanto era la mia passione ,ti dissi che, come toro,sulla mia groppa, ti avrei portato lassu’,lassu’ nel paese dove ho la trattoria e che tu,tu saresti stata la regina del luogo.Ma ora, ho deciso di andare ancora piu a Nord e allora, quelle terre del Nord le chiamero’ con il tuo nome,mia regina,le chiamero’ Europa,si’ le chiamero’ Europa e,visto, che io son un  toro ,tu,tu una volta arrivata in quei paesi e, perchè ci hai preso gusto alla passione, ti farai vacca.Mio bisnonno Berto,che, non ricordo se si chiamasse Umberto,Roberto,e,Berto fosse un diminutivo delle genti di qua’,che sono come quelle dell’Africa di Zeus,giunto a quel punto del racconto, scoppiava a ridere,rideva,rideva  a scoppio e ,in dialetto, singhiozzando,con l’ultimo fiato che gli rimaneva in gola esclamava :”Ecu parchè l’as ciama Europa,po’ vaca ad lè ghe azoi”.

Per sempre Europa.

Written By: bruno - Mag• 07•14

Certo che esiste un Europa,un Europa che va dall’ Oceano Atlantico al Mar glaciale Artico,e, lungo il Meditteraneo,  si infila nel Mar Jonio ed Egeo.Certo che c’è un Europa cha va dagli Urali per ritornare ancora una volta all’Atlantico, Europa antichissima per genti e popoli   di  migratori congiungimenti che si potrebbero definire  oramai ,consanguinei.Lo dice la cultura,lo dice la poesia,la loro, poesia,lo dice la loro arte,filosofia religione,che son rimaste,  sempre le  stesse,da Zeus a Cristo.Potremmo definire nuova Europa, perfino le Americhe,che danno all’Europa un ritorno di figliolanza.Ma, l’Europa delle arti e della scienze,L’Europa  della civilta’ non è quella di oggi,nessuno oggi ,puo’ arrogarsi,come alcuni fanno, il diritto di  paternita’ ,mettendosene a capo bottega,usurpandone il titolo che appartiene ai popoli tutti. Nemmeno coloro che la invocano, insultandola,disconoscendola,scristianizzandola, facendola nuova figlia illegittima loro,figlia loro,figlia, mendicante e serva  . Europa fu la sola madre di tutti, Europa c’è, e ci sara’ sempre, per sempre,ma non è questa.Una  Europa,una,  dal Caucaso all’Oceano Atlantico fin al Mar Egeo,in barba a tutti i coglioni che la pretendono per sè, soli,dimenticando che Zeus, ed era dio, per possederla,si fece immacolato toro ed aquila,quando per conquistare Era, altra volta, si fece solo cuculo.Questi,di oggi,che son pochi e pidocchi, occorrera’ invece grattarseli,grattarseli e ancora grattarseli.

Europee.

Written By: bruno - Mag• 05•14

L’Italia è cosi’ stremata che, se si presentasse, Genny a’ Carogna, alle prossimne europee ,prenderebbe un mare di voti.Ma questo, i nostri politici, non l’hanno ancora capito.Genny a’ carogna ha eclissato lo stato dentro lo stadio,anzi, ha fatto di piu’,ha reso anonime tutte quelle facce  Rai.

Genny a’ Carogna.

Written By: bruno - Mag• 04•14

Oggi, per puro masochismo, abbiamo seguito ancora su  Tv tre, il “fuori quadro”, di Bonito Oliva(13,30) che parlava del tempo.Programma addensato di nuvolosa stupidita’,ma ,nessuno si è mai preso il lusso di far ripetere, a Bonito Oliva, le coglionate che dice e di cui pare, non se ne renda nemmeno conto?Il tema,oggi era: “il tempo”,interpretato dagli artisti ,un cagnolino camminava,un idiota faceva un saltello di qualche decina di centimetri agitando le braccia come un oca.Gillo Dorfles, Matusalemme dell’arte, biasicava sulle sue immagini, che, auto-definiva figurative, indicando invece mostri che,sempre lui, definiva protagonisti di una qualche  storia .C’era un” genio” che, avendo fotografato un palazzo in costruzione lo aveva assemblato nei diversi periodi ,questo era il tempo!Il tempo, è lo sgambettamento di un cagnolino,l’agitar di braccia di un simil oca,i mostri di Gillo,le foto di un palazzo in costruzione.Che sia movimento, il tempo,movimento in avanti, l’ha deciso il povero Bonito,per noi il tempo è movimento inverso,cioè all’indietro,perchè riempie un percorso prestabilito,riducendosi solo ad un fenomeno “riempitivo”.Il tempo riempie uno spazio gia’ programmato da leggi universali,come il piede entra nella scarpa e lo riempie, cosi’  l’uomo calza lo spazio,e lo riempie.E’ un viaggio all’indietro ,perchè la posizione del piede nella scarpa è la sua condizione naturale (preformata) , logicamente inevitabile,dovendo calzare una scarpa.Cosi,’  dovendo vivere,si “calza” il nostro tempo,e, il passaggio ,nella  posizione che  si va uniformemente e, definitivamente a fissare ,per quel che concerne il  nostro  vissuto, sono fissati da un  predefinito temporale privo di ogni movimento.Tempo-scarpa , piede, sono lo stesso, identico inscindibile fenomeno,il passaggio,o,il suo movimento è irrilevante,al fine della quantificazione, perchè il percorso, come meccanica,non quantifica il tempo,ma è solo un suo assestamento,o, sospensione relativa temporale,il tempo non è l’orologio e ancor meno il movimento.Bha!Non desidero annoiare,comunque,per tornare  a Bonito Oliva e ,alla sua  superficiale interpretazione del tempo” nell’arte” e, ancora,a proposito di tempo,sempre secondo  Oliva ,non possiamo dimenticare che, questi, sono anche i tempi  di  Genny a’ carogna,l’ultimo dei poeti futuristi del pianeta.

Roma criminalsportiva.

Written By: bruno - Mag• 04•14

L’Italia degli stadi non è molto diversa dalla nazione reale,l’Italia che fischia l’inno nazionale e fischia il premier,fischia, in barba a tutti i sondaggi.Lo spettacolo non è stato dei migliori,ma, le comparse di questa schifezza vivono la’,sui colli e negli immancabili palazzi,con tanto di appartamenti e appartamentini.Forti delle loro taroccate campagne stampa, e viaggiano, su auto  che non andranno mai su ebay.Italia senza popolo,senza inno,senza premier, con il suo bel circo massimo, che gronda ,come in antico,  sangue.

La Musica.

Written By: bruno - Mag• 02•14

In un articolo di Vitaldo Conte (Il Borghese),  titolo:Dal Futurismo al”primitivo del futuro”,gia’ chiamare primitivo il futuro, ci pare, ci pare una leggerezza temporale,un non sense nevrotico.Conte analizza l’opera di Luigi Russolo (fututrista,siamo ancora li’), con la sua macchina intona rumori ,che ebbe un grande fiasco alla sua prima del 1913 a Modena.Il giornalista  scrive che il rumore ha trionfato come forma musicale,anche se a distanza di un secolo, cita Brian Eno, non erano pero’ propriamente rumori,quelli di Eno, ma solo una sorta di suggestione sonora abbellita del “suono” della natura,molto attutita,direi piacevole e sopratutto poco rumorosa ,psichedelica.Si cita Stokeusen(una vera rarita’ d’ascolto),un certo Nico Vascellari,artista performer ecc.ecc.Piero Mottola e un saud taxi di Yuri Suzuki, che saranno stati ascoltati da cinque o sei persone,se ce ne fossero stati di piu,i piu’,  dormivano,o non riuscivano a prendere sonno.Poi nell’articolo resuscitano, a proprosito di musica rumore(il  manifesto porta la muffa e la data dell’11 Marzo 1913), le parole dello stesso Russolo, che tradiscono una cultura tutta ottocentesca russoliana,chiarissimo esempio, che si fugge quel che si rincorre,come:”misterioso brontolio che arriva da lontano”,poi c’è addirittura l’ululato “basso,umano,minaccioso o implorante,triste oppure beffardo(Amedeo Nazzari in: “peste lo colga”, non riusciamo a pensare di meglio) poi c’è il sibilo acuto e persistente del vento che dovrebbe essere musica divina!Ma piu’ avanti, Conte  azzarda  una definizione davvero strabiliante, quando scrive:”i rumori di uno strumento possono dialogare con la voce e le sonorita’ del corpo in azione.Lo stesso apparato fonatorio puo’ divenire strumento e diffusore di rumori”,e di apparato fonatorio,aggiungiamo noi, c’è anche il culo o il rutto.Chiude con una frase ad effetto:”Rumore come arte totale”,mi scusi signor Vitalto Conte,ma c’è anche la musica come arte totale,la sua formulata ipotesi di: “rumore arte totale” è gia fallita da tanto,tanto tempo,fallita, signor Vitaldo, fallita , non si è saputo  ancora sperimentare nulla che soppianti davvero la musica come crogiuolo di pensiero e filosofia,capace,sempre,la Musica, che è filosofia del suono, di riassumersi fin  dalla sua preistoria,attraverso una complessa metamorfosi che si rivolge immediatamente al cuore e alla mente dell’uomo.Nella gazzarra “musicale ” dell’oggi ,non si è trovato nemmeno il piu’ piccolo sostituto (e basta futurismo), rumoroso o meno di:”Io tu e le rose” ,cantata da Orietta Berti,o di una qualsiasi colonna sonora di un qualsiasi film.

Italia.

Written By: bruno - Mag• 02•14

Renzi ha un bel dire, Napolitano un bel fare ,e Alfano un bel presagire,Lupi lupeggia ,le ministre fan brodini per gli ammalati,Renzi ha un bel ridire con quell’aria da attacchino in servizio, con tanto di manifesti pronti ad attecchire.Si’ proprio un gran da fare c’è nell’aria,un vero Kamasutra polichese,mentre la Germania reclama i suoi crediti senza battere ciglia,ordina,senza nemmeno una lagrimuccia di compassione per queste  pervertite cicale d’Italia.Oh,Italia,Italia di Dante e di Michelangelo,di Leonardo e Giordano Bruno,oggi sei solo   lupa in putrefazione  gonfia di vermi .Sul tavolo di cucina, parla, dalla televisione un Bonito Oliva, farfuglia come un napoletano,bela,fra piatti unti e bisunti di rosso pomodoro,bucce e pane sbriciolato come un rosario,sopra la tavola di plastica,con finta uva e mele rosse stampate , lavabili, anche a 45 gradi.Italia,Italia  di televisione che si fa santa,moglie, puttana,si’ puttana,si’ per te,anche per te Italia, che non provi  vergogna,nè ti scandalizzi piu’.Oggi la politica vera  è fatta da cantanti e comici perchè il governo,lupa putrefatta,il governo, è solo un espressione burocratica,come al tempo di Klemens von Metternich.

2 Maggio, festa delle “familie”.

Written By: bruno - Mag• 02•14

Avete un padre gay,una mamma lesbica,un nonno etero,ma solo diversamente e leggermente etero?Oggi è la vostra festa,la festa della “familia”,familia come quella sopra descritta.Vi siete guardati pieni di tenerezza con la vostra vicina prostituta,avete amato il suo cane i suo figli viados?Cenate volentieri con loro la sera di domenica?Bene quella è la vostra familia ,in festa,il vostro gruppo familiare festeggiato,ostentato,imposto.Siete un padre con numerosa prole?Figli e moglie a carico?Magari sotto sfratto ed esodato?Se,per disgrazia andate anche in chiesa, non è la vostra festa,qui’ San Giuseppe non c’entra ,che avevate capito.Oggi è la festa della “famiglia” che non c’è per legge,per cui ci vorrebbe una legge e, un santo che abbia la faccia tosta di fargli da “protettore”.