Piacenza bambina.

Written By: bruno - Mag• 01•15

Piacenza riscopre la sua gioiosa infanzia sul campanile del Duomo e al Collegio Alberoni.Chissa’ poi chi si è messo in testa che salire su una qualche torre,nello specifico un campanile,e guardare in giù è cosa bella,molto bella,bellissima,per cui si debba anche pagare,per tanta bellezza il biglietto con entusiasmo, come in un qualsiasi Luna Park,qualche “bambino” (non particolarmente intelligente) deve essere salito sul”trono” del comando,incontrando l’assenso di adulti che si spera distratti e che l’hanno assecondato nei suoi capricci.Venite,venite gente,salite,venite,guardatevi,guardate dall’alto quanto sono piccoli,minuscoli come formiche i visitatori che attendono di salire,salire come siete saliti voi.Disgraziate scolaresche in fila , per un giorno di vacanza ,verranno obbligate a “divertirsi” a prezzi modici per ragazzi e bambine,un tempo c’erano anche i militari allo stesso prezzo.Tutto questo,tutto questo vitale afflusso,verso l’entusiasmante vertiginoso spettacolo per poter dire alla fine della fiera:avevamo ragione si è fatto il pieno,la gente è accorsa in massa,ha goduto l’aria alta,”rarefatta” di Piacenza,la gente ha guardato lontano,molto lontano e, con un brivido,dopo aver pagato il giusto biglietto potrà’ dire:io c’ero,c’ero perbacco,c’ero.

1° Maggio, festa dei disoccupati.

Written By: bruno - Mag• 01•15

Tempi duri per il governo Renzi e l’Italia, siamo costretti a seminare grano nelle Piazze di Milano,opera,come la chiamano alcuni di Agnes Denes,sulla scia dell’autarchismo fascista di Benito Mussolini,quando si seminava proprio a Milano, anche fra le rotaie del tram,brutto segno,brutti tempi, tempi duri,per un primo Maggio festa dei disoccupati.

Bocelli Andrea affonda l’EXPO.

Written By: bruno - Mag• 01•15

Per dare un taglio paesano all’EXPO non si poteva che far cantare Bocelli,passi il così detto inno confezionato dal figlio di un illustre autore di musica da film,passi,ma fermiamoci qui,non andiamo più in la,le romanze Bocelli deve cantarle in qualche primitivo circolo oltre oceano o in qualche televisione o sagra di paese.Con tutti i veri tenori che l’Italia cova,proprio Bocelli dovevano mettere sul palco questi geni dell’EXPO,ignoranti in tutto, ma di bel canto certamente,e pensare che il Parini,loro ,oggi ai più’ sconosciuto concittadino, aveva già’ vaticinato la fronda di alloro dell’arte posta sopra l’osteria,gran poeta il Parini e gran profeta,l’osteria ieri sera era in Piazza Duomo ,a Milano,con Bocelli Andrea.Mentre in una non citta’ come la vicina Piacenza, si discute e si impazza per capire chi ha fatto prima l’uovo,sissignori l’uovo,proprio l’uovo,noi siam sicuri e certi che, a far l’uovo è stata per prima, una gallina,salvo errori ed omissioni.

Il cuculo.

Written By: bruno - Apr• 30•15

Nel giorno della liberazione ,un cuculo ha messo l’uovo nel nido del PD, è nato il partito della Nazione,solo un uccello di sinistra poteva crescere questo grosso cuculo parassita.Crescerlo con amore e nutrirlo, ecco,il cuculo Renzi fa bella mostra di sé sul nido ex PD.Gridavano libertà’libertà’ a squarcia gola,hanno cantato e ricantato in questi giorni le loro gesta retoriche di liberazione, mentre allevavano crescevano,tenevano in serbo, il cuculo della nazione,il cuculo, di un partito della nazione.Ognuno fugge quel che rincorre ,è una regola aurea,questi ,che si credevano contro la dittatura ,hanno fondato una nuova dittatura,non sempre le intenzioni sono premiate,non sempre le intenzioni rispettano le regole.Dove ci sono forze svuotate della loro eredita’ ci si mette un cuculo parassita,come Renzi.I figli divorano i padri per selezione naturale,la storia si ripete e qualche volta fa schifo.

Il lume della ragione.

Written By: bruno - Apr• 29•15

Brunetta ,mi pare citi Mussolini,Mussolini, per questo atteggiamento di Renzi,atteggiamento che Matteo, ha tenuto su tutto ,non solo sulla legge elettorale,atteggiamento imperioso, di un Mussolini in sedicesimo .Ma più che un dittatore, ci pare, il nostro capo scout, un Big Jim da repubblica dei fumetti, in uno stato, con i suoi “alti” rappresentanti del popolo,eletti da nessuno ,che non riescono ad uscire dal ruolo che un disegnatore gli ha impresso, con il marchio caricaturale che li contraddistingue.In effetti,questa striscia, è la descrizione di una tragedia,descrizione di una tragica fine,di un naufragio,la fine di Renzi, che si avvia al suo epilogo ,nel modo più’ triste e sbagliato,non essendosi reso conto, nel fumetto in cui vive,del suo delirio.Questo orribile spettacolo insegna forse che,qualcun altro,altro è il motore della sua furia allucinata, altro che, come Mangiafuoco, alla fine della farsa ne farà legna da ardere.E non c’è nulla di “eroico” nella vicenda,nulla,si prova solo pietà,pietà per un giovane che ha perso il lume della ragione.

Prosit.

Written By: bruno - Apr• 28•15

Bhe!In effetti non è che si capisca bene come si trovi collocato politicamente chiunque critichi l’EXPO di nutrire il mondo,davanti ad una fiera di coppe salami salsicce vini,con fiumi di cibo d’ogni tempo e d’ogni nazione, in cui si esibisca il tutto ad un mondo di esclusi, ed inquietanti scheletriti morti di fame.E, senza andare troppo lontano, verso il terzo mondo,ma guardando semplicemente a casa nostra, nel nostro mondo di disoccupati ,o trombati d’Europa che imperversano disperati in mutande nelle nostre citta’, periferie paesini.Ricordando ancora che, in questo EXPO, molti e troppi,hanno gia “masticato” anche a saracinesche chiuse,mentre altri stanno vigilando che nessuno faccia indigestione,al grido di: mangiamoci il mondo.Insomma fra:mangiamoci il mondo,mostrando tutto quel ben di Dio che uno stomaco mondiale possa rosicchiare ,nessuno dimentichi l’elaborato prodotto finale che quel luccichio pantagruelico comporta, la merda,e prosit,alla faccia del mondo di merda.

C’è Renzi,arrangiatevi.

Written By: bruno - Apr• 27•15

Sì è vero ,c’è il governo Renzi,è vero,in fondo quello di Renzi è un governo che si regge sul poco,sul pressapoco,sull’oscuro,sull’indicibile,governo che non spiega perché vi sia ed esista, in barba al paese,ed anche all’Europa,se non vuole,l’Europa, contarsi delle balle.In fondo un piccolo governo, minuscolo governo,ma anche una piccola opposizione,un piccolo Aventino,fra un fragore di piatti in frantumi,roba da Kunellis e nulla più’,l’arte come politica,politica senz’arte,arte senz’arte,così si va avanti, con piccole cose senza sugo,fraintendimenti, giochi di parole,inganni da bar e perversioni da cessi pubblici.Sì,abbiamo capito, quanto si possa frazionare un concetto,un concettino,una meba di pensierino,fra i morti in mare e un babelico Expo,del faremo e diremo,senza fare nulla,nulla,sembra di essere all’otto settembre, di ancora fresca memoria del: tutti a casa,ed ognuno si arrangi,si arrangi,insomma si arrangi.

Eros.

Written By: bruno - Apr• 25•15

Non è forse così che la corrente porta il ramo dell’albero spezzato lontano?Non è forse così che, nel galleggiare della sua cima ancora verde , immersa nell’acqua torbida di terra d’oro,quel ramo ,vegeta annegato, senza più’ vita alcuna vinto e abbandonato al suo destino di morte, nella corrente larga e lenta del fiume?E non era forse quel suo desiderio,come incessante moribondo grido soffocato fremito verde,di un glauco ramo ,vinto dalla corrente ,quel suo furioso ,incontenibile eros?Con vibranti nervi, percossi e sensibili, alla più’ costante quiete,cresceva,cresceva un turbamento d’amore,cresceva il suo desiderio di febbre e incertezza.Nessuno speri,da questa finta felicita’ la fine o la quiete, immortale richiamo che ,prima di spezzarsi e immergersi e annegare per sempre nell’acqua oro, visse,visse e si nutri’ e crebbe, affondato,sprofondato nella terra e nell’oscurità’ più profonda e viva ,in cerca di luce e di morte.

Liberazione.

Written By: bruno - Apr• 25•15

Liberazione liberazione sì ,liberateci da Renzi,non lasciate le cose a meta’.

Per un Duomo in mutande.

Written By: bruno - Apr• 24•15

Ma sì ,hanno fatto bene,proprio bene a mettere quelle mutande a quel coso,quel coso, che metallico cresceva davanti al campanile del Duomo di Piacenza,in fondo,quel coso non era estetico,pratico,davvero pratico,per chi deve lavorare di cazzuola e calce,ma non estetico,estetico proprio no,no.Ora, salire sul capanile,senza calce né cazzuola, per “ammirare” da semplice curioso la citta’ sarà’ un fatto privato,meno pubblico,meno esposto,si salirà’,ma con discrezione dentro le sue mutande e, con discrezione si guarderà’ in giù , meravigliandosi di una citta’ discreta,fuori moda fuori mano.Voi dite quello che volete,ma quelle mutande ci volevano,ci volevano proprio,in fondo,vedere un Duomo in mutande,che male c’è?