Galimberti.

Written By: bruno - Mag• 14•20

Ha ragione Galimberti, l’odio è sicuramente un fenomeno proiettivo e un tentativo quasi sempre fallito di catarsi. Ma non sempre. Certe volte serve a liberarsi del male, se si riesce a farne una fase limitata del proprio essere interiore. Quando si è subito molto male odiare fa bene, perchè impedisce l’autodistruzione, ossia l’opera della libido negativa contro se stessi. Ma è necessario che sia una fase transitoria.

Francesca Pierucci.

La Romano.

Written By: bruno - Mag• 14•20

Sulla Romano,tornata dai paesi del terrorismo arabo qualcosa c’è da aggiungere,aggiungere per esprime un contributo fra la migliaia che hanno costellato ,bottiglia compresa contro la sua finestra,questo ritorno della sottomessa italiana ex cattolica che,per un sindrome di Stoccolma(si spera) si è fieramente presentata in vestaglia verde della sottomissione assoluta all’uomo-terrorista,addobbata martire donna del mondo ultrareligioso e fuori di testa,insomma una vestaglia che rappresenta gente da manicomio.Che possa aver turbato più di una persona è naturale e c’è poco da scandalizzarsi,pagato o non pagato il riscatto (sic) .Questa signora in verde che, in una specie di teatrino della politica è stata presentata come efficienza dei servizi italiani,bene benissimo,nessuno lo mette in dubbio,servizi efficienti,pronti e ben coordinati anche se,se quando si va,si va a” liberare” qualcuno ci si deve accertare che sia davvero infelice , sopratutto prigioniero e che potrebbe dirsi felice,felice solo per una sindrome di Stoccolma ma anche no e ,se no, lo si lascia dove è.

Tutti noi.

Written By: bruno - Mag• 13•20

Chi,chi di noi non parla di politica alzi la mano, tutti più o meno siamo coinvolti come ministri di un qualche governo investendoci in qualche carica.E’ un poco come il calcio, tutti allenatori e,nonostante questo nessuno prende in considerazione,o ,dice alla radio , fra le righe dei giornali che cosa pensiamo,nessuno.Altri, son trattati come il Papa,o il capo di governo in carica ed è sufficiente che aprino bocca che,prontamente si sciolgono rotoli e pagine di quel che ha detto.Saviano ad esempio,Roberto Saviano,pontifica,non parla pur,come noi,non avendo nessun carico di governo,parla,sospira sussurra,appoggia e tutti si dan eco e voce su quel che ha detto Saviano,pro o contro un governo e questo,quello che dice non muove di un grammo una qualsiasi tendenza o decisione.Eppure parla,e tutti scrivono,escludento noi, tutti noi,che, come Saviano facciamo le bucce a questo o a quello,facciamo le bucce,in un silenzio assordante,un silenzio senza rumore,pari al governo che ,caduto e inesistente,la stampa di Saviano dice che è ancora vivo.

Riaprire il sud.

Written By: bruno - Mag• 13•20

State bloccando l’italia delle piccole imprese e non si fa così, siamo tutti al collasso è voi continuate a bloccare le regioni è assurdo. Le persone normali e con volontà muoiono di fame ma lo tenete in considerazione tranne se non avete deciso di dare soldi a fondo perduto a tutti allora avrebbe senso specie al sud,altrimenti sarebbe una catastrofe…riflettete!

Campagna Teresa

Auguri

Written By: bruno - Mag• 12•20

Il male che si è seminato nei sentieri della vita torna. . Tutto torna. Se c’è qualcuno che distrattamente legge beandosi dell’altrui dolore, sappia. Tutto torna nella vita, sempre. Tutto il bene e tutto il male che si è fatto. Perchè siamo energia elettromagnetica, siamo densità elettromagnetica. E le energie negative attirano quelle simili a loro. Auguri.

Francesca Pierucci.



Lo strano caso di RAI 3.

Written By: bruno - Mag• 12•20

Lo strano caso di rai tre,la terza rete della radio trasmette informazione,specialmente con la rassegna stampa e il botta e risposta degli ascoltatori che pongono i loro quesiti,critiche,approvazioni,finita questa rassegna è un parolario senza fine che, sulla “parola” del giorno o una qualsiasi parola si impicca e uccide tutto quello per cui sta rimestando, asfissiando l’ascoltatore per cui,per cui meglio girare alla larga da quella stazione radio.Ebbene,prima della rassegna stampa mattutina c’è una rubrica di “cultura”,arte,musica.Cultura che può spaziare da Galileo a Leopardi oppure qualche argomento musicale del così detto classico.Pistolotti non sempre interessanti per il disturbo comportamentale che rai tre ha al suo interno,nella sua testa,ebbene,in qualsiasi modo si concluda quella sezione con pezzi di musica “classica” finisce sempre immancabilmente con il solito motivetto jazz,se non una qualsiasi canzoncina tutta americana,per cui e, senza aver nulla contro l’America ,perché tappare sempre,ripeto sempre quella rubrica con il solito tappo venuto d’oltre mare,si chiuda qualche volta,si chiuda lasciando tutto il contenuto senza nessuna citazione che ,fra l’altro c’entra come i cavoli a merenda con quello che si è trattato.

Sivia Romano

Written By: bruno - Mag• 11•20

Chi ricorda quelle due ragazze rapite sempre dai mussulmani per cui si era pagato il solito riscatto di Stato e queste,una volta liberate volevano tornare da dove erano state “liberate”.Silvia Romano è stata tratta bene dice,forse è anche vero,ma con quello che è costata è stata per questo trattata con i guanti.E’ tornata però mussulmana, lei cresciuta nelle parrocchie,lei dice,si è fatta mussulmana di sua spontanea volontà,però c’è un neo in tutta questa storia,perchè più che tornata è stata fatta tornare sempre a spese dello stato ma,se è diventata mussulmana per sua scelta e dove si trovava ci stava benissimo a questo punto spieghi perché è tornata.

Le perle nere di Kella

Written By: bruno - Mag• 11•20

Agnès Sorel nacque nel 1422 e mori nel febbraio 1450 a Le Mesnil sous Jumièges; è stata una nobildonna francese, favorita del re Carlo VII di Francia al quale diede quattro figlie. Morì dopo aver dato alla luce la quarta. Ricevette un’accurata educazione e si preparò a rivestire a corte l’ incarico di damigella di compagnia di Isabella di Lorena, moglie del re di Napoli, Renato d’Angiò. La fiorente bellezza della nuova damigella di corte, fu presto notata dal re Carlo VII che la proclamò sua favorita ufficiale, con grande scandalo a corte, poiché fino ad allora le amanti dei re di Francia dovevano restare nell’ombra. Quasi alla fine della sua quarta gravidanza, Agnese si recò al Manoir de la Vigne ove dette alla luce la quarta figlia, nata prematura. Pochi giorni dopo il parto Agnès venne colpita da un “flusso di ventre”, secondo il cronista ufficiale di corte, ed in poche ore morì. Ufficialmente Agnese morì di febbre puerperale ma la celerità del suo decesso fece però credere che si fosse trattato di un avvelenamento. In occasione della traslazione della salma nella Collegiale di Sant’Orso a Loches, venne eseguita un’autopsia sui suoi resti. Questa rivelò un’ascaridiasi (tubo digerente infestato da uova di ascaridi) e l’assorbimento di sali di mercurio, assunti allora come purgante. Fu così certo che l’ingerimento di questo metallo pesante, ne provocò una morte così rapida. Tra le persone a lei vicine che potrebbero esserne le colpevoli, rimangono la cugina Antonietta di Maignelais, che tre mesi dopo la sua morte ne prese il posto nel letto del re, ed il medico, Roberto Poitevin, al quale andò una parte dell’eredità della giovane. Desolato, il re dispose l’esecuzione di due splendide tombe in marmo: una, contenente il cuore di Agnese, si trova a Jumiège, l’altra, contenente il corpo, si trova a Loches, nella Collegiale di Sant’Orso (all’epoca denominata Notre-Dame de Loches) Nel 1794 i rivoluzionari saccheggiarono la tomba, ed i suoi resti, consistenti poi solo più della testa con i denti e la capigliatura, vennero posti in un’urna ed inumati nel cimitero del capitolo. Un anno dopo un soldato ritrovò l’urna dalla quale erano stati rubati denti e capelli. Nel 1801 il vaso funerario venne ritrovato e riposto nella tomba restaurata, che la fece sistemare nella torricella dell’appartamento reale. Di qui venne rimossa nel 1970 e collocata in un’altra ala del palazzo. Dopo tutto ‘sto girovagare il 2 aprile 2005 finalmente l’urna venne riposta nella Collegiale di Sant’Orso a Loches, dove si trova tuttora.

Kella Tribi

Little Richard

Written By: bruno - Mag• 10•20

E’ morto Richard Wayne Penniman nato nel 1932,questa morte giunge improvvisa anche perché di Richard Peinniman non si era più sentito nulla da anni ed è ricomparso si può dire con la sua morte.Abituati al meno aggressivo Elvis Presley quando cantava tutti frutti,l’apparire di Little Richard fu un vero colpo al cuore con la stessa canzone che cantava in piedi,in piedi al pianoforte ,mostrando una dentatura fuori ordinanza e quel ciuffo come un pennacchio di fumo nero.Voce potente gracchiante ed espressiva s’imponeva sulla scena elettrizzando l’ascoltatore con una canzone che ha fatto e percorso la storia di molte giovinezze.

C’è modo e maniera.

Written By: bruno - Mag• 09•20

Posso capire la volontà di tutti di ricominciare, ma c’è modo e maniera.
Intanto dato che i figli li mettete al mondo li dovete tutelare ed impartire le regole semplici per evitare che si contagino giocando al parco o per la strada a calcio; in definitiva esistono altri giochi momentaneamente.
Se, cosa che immagino non vi ascoltano, torniamo indietro con la memoria e bisognerebbe riflettere su come i nostri nonni periodo di guerra facevano capire ai nostri genitori di stare attenti.
Successivamente si dovrebbe, noi adulti, dare l’esempio in questo momento di covid-19; se così non sarà penso ahimè cari Siciliani ci andrà a finire come i Lombardi con miriade di morti senza un punto.
Secondo me il senso di responsabilità e coscienza in questo momento storico è l’unica arma per potere aprire tutto, per sentirci semi liberi da questo”mostro” e per quanto riguarda noi Siciliani ma penso tutta Italia non morire di fame per fare ripartire l’economia.
Se non ci sarà tutto questo l’italia è gli italiani avranno fatto una quarantena inutile ed i morti non si riusciranno più a contare!

Teresa Campagna