Mah!Libertà si o libertà no;questa mattina per strada c’era un bel commentare:vaccini rimandati ad ottobre e poi,poi,c’è troppa libertà,bisogna stare chiusi.E’ strano,o forse no,come l’uomo si affezioni alla prigionia ,o comunque all’ubbidire ai più severi consigli.Un rigore sospetto è rimasto in molti:quell’ubbidire, che c’è l’uomo nero,quello della loro infanzia.Ubbidire,una voce sale alla testa di chi,anche non capendo però,ubbidisce,ubbidisce per ubbidire,perchè ubbidire da una certa garantita soddisfazione;sopratutto in caso di,o per; ordine errato la colpa non è loro:gli è stato ordinato,per cui tutto in regola.Insomma ,questa storia dell’ubbidire fa la muffa che,sotto sotto, l’obbedienza o, all’ubbidire per ubbidire si sono praticati sfracelli e massacri che dovrebbero;dovrebbero essere indegni anche per gli uomini,tuttavia quella voce rimane,e,quel fermarsi ad ascoltare solo quella voce è spesso,non virtù,ma vero e proprio vizio,vizio che : uomini , donne e bambini seguono,seguono rinunciando anche alla loro piccola libertà che li farebbe ,se non altro,più umani.
Le perle nere di Kella.
Malen Zoe Ortiz è una ragazzina di 15 anni. Frequenta il liceo a Magaluf, Calvia, nell’isola spagnola di Maiorca. È carina, solare e sorridente, ha tante amiche, un fidanzatino
Scompare misteriosamente all’uscita dalle lezioni il 2 dicembre 2013. Non verrà più trovata Massimiliano Rossi, 42 anni, pr milanese, a Maiorca ha acquistato due case e vi trascorre gran parte dell’anno. Per quanto lontane le storie della piccola Malen spagnola e del pr milanese si legano a doppio filo.
Il 9 agosto 2015, due anni dopo la scomparsa di Malen, Rossi acquista un biglietto per andare da Maiorca a Ibiza. In quei giorni, però, succede qualcosa e Massimiliano rimanda la partenza di tre giorni, dal 9 al 12 agosto.
L’11 il suo cadavere carbonizzato nell’incendio del furgone che guidava viene rinvenuto a Felanitx, affollata località turistica.
Per la Guardia Civil non ci sono dubbi: si tratta di suicidio. Anche se l’uomo è stato pugnalato; anche se il coltello è stato estratto e gettato accanto al corpo; anche se non si riesce a stabilire la natura del rogo che divampa all’improvviso, in una piazzola di sosta lungo la strada. “Si è suicidato” dicono. Non ci sono dubbi, per la Guardia Civil, si è inferto quella coltellata da solo per non soffrire e poi ha gettato il coltello. Un video ripreso dalle telecamere della sorveglianza stradale, tuttavia, mostra il 42enne mentre scende dal furgone parcheggiato nella piazzola e poi sbuca dal lato del passeggero con la schiena in fiamme, come se qualcuno lo avesse sorpreso alle spalle, dandogli fuoco. La stessa telecamera ha ripreso un’auto chiara che si ferma, pochi attimi prima dell’incendio, alcuni metri prima del furgone
Qualcuno potrebbe essere sceso da quella vettura e potrebbe essersi nascosto tra i rovi per aggredire l’uomo. Neanche questi elementi valgono ad aprire un’inchiesta per gli inquirenti spagnoli e neanche un inquietante messaggio Whatsapp, scritto dal pr a un’amica alcuni giorni prima della morte:
“Ho visto che fine ha fatto la ragazza sparita a Magaluf due anni fa. Setta satanica presente a Maiorca. E credo di sapere dove hanno fatto la messa nera. Se muoio sai perché.
Di’ di cercare nei pressi di una casina diroccata prendendo il cammino che va nella pineta dove ci sono i cassonetti della spazzatura, vicino al ristorante Sol a Son Serra Marina. Nel pozzo.”
In quel luogo a cercare non più la ragazza, ma i suoi resti, è Alejandro Ortiz, suo padre. Equipaggiato per calarsi nel pozzo, perlustra i luoghi indicati da Rossi, senza trovare nulla. La Polizia, con le attrezzature del caso, avrebbe forse avuto più fortuna.
La storia resta senza finale, aperta. Forse Massimiliano sapeva veramente cosa ne è stato dell’adolescente, se qualcuno l’ha adescata e se veramente nell”isola nera’, come soleva chiamarla, ci sono gruppi di satanisti che celebrano messe nere. È morto per questo, Massimiliano? Perché aveva rivelato un segreto compromettente? La polizia spagnola, di certo, non lo scoprirà, avendo archiviato come suicidio la vicenda.
Kella Tribi.
Estirpare
Come “stirpare” questa paura dell’aprire ancora tutto o no.Come affrontare un economia in bancarotta domiciliata,costretta ,rinchiusa in casa, con una qualche scelta che sappia risolvere il problema della pasta asciutta,o in brodo quotidiana come?Un dilemma corre in tutto il paese di chi desidera infrangere ogni barriera e di chi fa argine all’impeto degli affamati,dei falliti,degli esclusi;come stirpare tutto questo malessere;malessere che scende e proviene dal profondo di forzati a riposo senza nessun reddito?Estirpare ,un tempo lo si usava ,come verbo, solo per i calli e per le eresie,ma oggi ,altrochè eresie e calli:e fossero solo calli.
Italia & vaccini.
Dopo averne fatte più di Bertoldo-Bertoldino,Cacasenno a proposito di vaccini e precendenze;dopo aver toccato il fondo (forse), fra privilegi,favoritismi,comunelle,giochetti di potere e famiglie-a.Dopo che l’Italia si è mostrata per quel che è ,incapace e resistente ad ogni organizzazzione, e che sia ,organizzazione solo burocratica -granitica o ostruttiva,se la prendono con gli atleti che dovrebbero partecipare alle prossime olimpiadi dicendo che non hanno l’età,l’età per essere vaccinati:non hanno l’età; e che la cosa è ingiusta.
Statisticamente parlando.
Questa storia dei vaccini si fa sempre più ingarbugliata,spinosa,contradditoria: l’Astrazenica pare ammazzasse qui e là come il caso o la statistica imponeva e la gente ne era terrorizzata;ne è ancora terrorizzata ma ,dolenti o volenti si mettono in fila,si dovranno mettere in fila che ,questo ,dopo tutto ,è un mondo di file,file che alcuni però non conscono e non hanno mai conosciuto.virtualmente però son tutti in fila,in fila,per ordine di chiamata anche quelli che non conoscono le file che, sono in fila anche loro;anche loro ,volenti o dolenti.Ogni vaccino ti può anche ammazzare che,per dei mortali è una conseguenza logica;già la tempo di Gustave Flaubert si scriveva e si consigliava di non frequentare persone non vaccinate,sarà,ma è sempre una lotteria,in cui, i pochi “vincitori” ci lasciano,come premio la pelle;statisticamente parlando.
Il Principe 2 passi indietro.
Il Principe due passi indietro ha preceduto la sua Regina:che vale correrre,bastano solo due,due piccoli passi,due passi indietro per arrivare primi ,fosse anche alla morte.C’è gente che si strabuzza il cervello per apparire originale sul pianeta dell’ex scimmie ma,al Principe, son bastati due soli due,due passi ,indietro per essere ricordato a cannonate in tutto il globo;anche là dove non sorge ancora il sole,quando da noi,se non piove ,splende,e là ,dove non sorge ancora il sole fu addirittura Dio,un Dio della montagna, capace di far miracoli; in questo pianeta infestato da ex scimmie,in cui basta,bastano due soli passi indietro, per passare di bocca ,in bocca,indicati come , primi.
Mezz’ora.
Il tempo è una gran cosa,e non è come quello che si vede saltellare di secondo in secondo,di minuto in minuto e che poi fan l’ore e le mezz’ore;il tempo corre,corre,in ognuno diverso e in verità invecchia solo la materia deperibile,mentre vi sono cose non toccate dal tempo.C’era,una volta L’Annuziata Lucia,con la sua bella mezz’ora,mezz’oretta,mezz’ora tutta sua,da cui pendere dalle sue labbra,ed era quasi un obbligo; farcita come era d’obbligati argomenti di cui si conosceva l’inizio,ma non solo ,anche la fine:in fondo la Nunziata Lucia recita a soggetto,e,nel massimo della sua disponibile libertà come un attrice della commedia dell’arte;con un canovaccio prestabilito.C’era e c’è ancora la Nunziata che si è pappata tutte le mezz’ore dell’orologio,per cui la si sente;per chi la sente, un giorno intero,lasciando solo,forse un minuto ,e non mezz’ora all’ascoltatore,un minuto,un minuto solo;per titrare un sospiro di sollievo.
Per amor di Patria.
Molti sono i pretendenti al titolo di “padre della patria”, anche se ,Patria e Padre oggi ,si potrebbero riassumere come genitore 1 e genitore 2 che ,qualche cosa il “padre della patria” a tutti per tutti genera proprio come un genitore.Si potrebbe,a questo punto ,anche,cercare un padre della patria surrogato;cioè fatto crescere in un utero in affitto di una qualche altra “patria”,ma qui il discorso si farebbe spinoso.Comunque il primo (anticamente) a ricevere questo titolo fu Cicerone-titolo che veniva dato a chi aveva salvato la patria da un imminente pericolo-.Oggi, senza tanti giri di parole e senza essere leghista, per rifarsi al pubblico ministero siciliano, potrebbe essere nominato padre della patria Salvini, per cui alcuni potrebbero definire esagerato e spropositato il riconoscimento ,anzi ,mettendoli a rischio di sputare addirittura il loro fegato per l’assurdità della proposta;ma tant’è.Tito Livio scrive che fu invece Camillo,il primo ad essere decorato con questo titolo;ma Camillo fu così acclamato nel giorno del suo trionfo dai soldati,mentre Cicerone fu detto padre della patria per decreto del senato;sempre tenendo presente però che Cicerone:Cicerone come padre della patria porse anche la gola in seguito al suo carnefice,quindi;quindi è meglio depennare Salvini dai candidati dei padri della partia,per amor di Patria.
Le perle nere di Kella.
Graziella Campagna nacque il 3 luglio 1968 a Saponara, in provincia di Messina, in una famiglia numerosa (sette tra fratelli e sorelle). Abbandonò presto gli studi per lavorare come stiratrice, in nero mal retribuita, che però le permetteva di aiutare la famiglia. Mentre stava lavorando, l’ingegner Cannata le portò una camicia nella cui tasca Graziella trovò un’agenda. La ragazza non poteva sapere che proprio l’aver messo le mani su quella agenda avrebbe firmato la sua condanna a morte.
Scoprì, infatti, che l’ingegner Tony Cannata era in realtà un boss latitante: Gerlando Alberti jr., nipote di Geraldo Alberti sr., detto “U paccarè”, boss della mafia siciliana (assicurato alla giustizia anni prima dal generale Carlo Alberto dalla Chiesa) e suo cugino, Geraldo Sutera, anche lui uomo ricercato perché accusato di associazione mafiosa e traffico di stupefacenti. Quella agenda era una raccolta di nomi e contatti telefonici arrivata nelle mani sbagliate, soprattutto perché Graziella aveva un fratello carabiniere, Pietro
Il 12 dicembre1985, finito di lavorare, andò ad aspettare l’autobus che l’avrebbe riportata a casa,
ma nell’attesa successe qualcosa e quella sera la ragazza non rientrò. La corriera arrivò a Saponara senza Graziella.
Dalle testimonianze si seppe che quella sera, sotto la pioggia battente, la ragazza accettò un passaggio su un’auto da uno sconosciuto
Il corpo fu ritrovato due giorni dopo a Forte Campone, una collina tra Messina e Villafranca Tirrena, in un prato, trucidato da cinque colpi di lupara calibro 12 sparati da non più di due metri di distanza.
Aveva solo 17 anni. La sua unica colpa era quella di essere stata testimone involontaria della scoperta di una falsa identità di un latitante. Conla sua uccisione la mafia dimostra di uccidere senza guardare in faccia nessuno, di non avere più, come si diceva un tempo, codici d’onore e regole per cui non si uccidevano donne e bambini.
Ci vorranno tre anni perché Gerlando Alberti junior e Giovanni Sutera, vengano rinviati a giudizio per l’omicidio di Graziella Campagna, ma sarà inutile perché il movente dell’identità smascherata del boss non verrà ritenuto plausibile per il delitto.
Finalmente nel 2009 Alberti e il suo attendente tornano sul banco degli imputati e vengono condannati all’ergastolo in Cassazione, a oltre dieci anni dal delitto.
Oggi Gerlando Alberti e il nipote sono rinchiusi in carcere.
Non è stato facile. In certi luoghi e in certi momenti storici la giustizia non è la regola, ma l’eccezione.
Kella Tribi.
Sanificazione.
Difficile e pericoloso dare del dittatore ad un dittatore , abituato come è in comunità di cortigiani consenzienti;difficile.Draghi l’ha detto; Erdogan lo è e lo dimostra,anche in questa tiratura d’orecchi risentita ,ed ha sempre una folla di “migranti” in serbo da sparare sull’Europa.Insomma; Erdogan la fa da padrone non solo con le sedie;le donne le mette sul sofà ,in fondo lui è il più gran mussulmano d’Europa e non è la prima volta nella storia che uno fa il gran mussulmano per mangiarsi tutta la torta ;o quasi ,dei votanti che ne hanno diritto nel suo paese.Il sorprendente Draghi se l’è presa anche con chi ha saltato la fila;facendosi vaccinare contro il covid 19 senza averne diritto;e qui, ne abbiamo sentito delle belle:gente che alla voce vaccinati;altri o altro,han vaccinato persino il bidet o il water della loro struttra sanitaria, essendo opera di “sanificazione”.