Per una nuova Costituzione.

Written By: bruno - Nov• 03•13

Dire che la Costituzione Italiana è intoccabile, è oramai un eresia che solo un ingessata sinistra,forte del loro vate Benigni puo’ sostenere.La solita vecchia,mummificata sinistra, formalmente moralista e bacchettona,attaccata ad un astrazione piu’ che ad un qualche realta’.E ,visto che, tutto quello che accade nel” governo” è frutto di conventicole e compromessi ,operati nel piu’ grande spregio e, contro l’elettorato, sarebbe ora di dare un taglio  salutare ad un testo (la Costituzione) ,puramente formale , piu’ e piu’ volte violato dagli stessi legislatori, autonominatisi al Parlamento d’Italia.Consci di questo  stato,con  coraggioso e salutifero approccio verso una nuova Costituzione, il popolo tutto, con  atto d’imperio,dovrebbe attribuire agli stessi legislatori, la Costituzione o la norma che meglio li identifica,quella di Al Capone.

Un trio.

Written By: bruno - Nov• 03•13

Alla balaustra o tribuna del governo, si ammira Letta Enrico,non Gianni suo zio,Letta Enrico con due figure ai lati.Da un lato Alfano,il braccio mozzato di Berlusconi.Alfano, parla verso Letta con quattro dita che gli fanno paravento ai denti da coniglio che lo caratterizza,parla come un cospiratore nel confessionale,si vede solo la mimica degli occhi caprini.Parla con fare segreto,fitto,muovendo appena le sopracciglia,Letta ascolta attento, senza annuire,ascolta, e tace.Alfano si trova alla destra dell’osservatore rispetto al primo ministro,mentre alla sua sinistra Gaetano Quagliariello,che poi è un Napolitano in piccolo ascolta,seduto rigido come un furbo  pulcinella,le braccia aderenti al corpo ,la testa piantata,proprio infilata nel tronco,ascolta,senza scomporsi, ascolta,attento,fermo,curioso, accennando infine un sorriso tutto napolitano di assenso.Alfano si toglie la mano dalla bocca,sorride, contento nel suo splendore di bianconiglio  diversamente berlusconiano ,Letta si rilassa,Quagliariello batte le ciglia e si ammira nel piccolo presepio,le larghe intese  che nessuno ha votato ,resistono.

1199,Confalonieri.

Written By: bruno - Nov• 02•13

Dè nobili Confalonieri nell’antichissima prerogativa della Chinea Episcopale dovuta loro nell’ingresso solenne dè nuovi Vescovi.Nè renda difficolta’ il vedere ammessi in compagnia dè Confalonieri,e dè Figliodoni anche per altri vicini nell’elettione del Rettore,& in altri affari del  memorato Tempio Parochiale S.Eustachio e, non importa,che la Chiesa si addimandasse solamente dè Figli di Rainerio,& i figli furono della stirpe,e progenie dè Confalonieri.Percioche,o concorressero etiandio in qualche parte i vicini nella fabrica di quello(Tempio),o si ammettessero per gratia dalli padroni stessi:chiara cosa è,che in tal patronanza sono mai sempre stati i principali,& insieme uniti i Confalonieri,&Figliodoni,& in essi soli ridottasi poi col tempo pervenne,non molti anni sono,per titolo di permuta nè Conti Landi,e da quelli nella Ducal Camera,che ne rimane ora padrona.

Tutti,troppi, nati da Indro.

Written By: bruno - Nov• 01•13

Non c’è giornalista o paragiornalista che non si dichiari ” di Montanelli allievo”,anche il piu’ sbracato,il piu’ inconcludente,chiude il suo discorso omaggiando Montanelli.Son cosi’ tanti e tanti,ma tanti, quanti gli anni di Matusalemme o l’esercito di Cina.E,per quanto facciano  discorsi sorprendenti,apparentemente anticonformisti alla Montanelli,finiscono  in ogni caso, invocando il  padre Indro,come s’invoca il fiume Eridano o il grande Giove.Lo fanno (secondo loro) per mettersi al riparo da ogni possibile critica:”l’ha detto Montanelli,l’ha scritto Montanelli”,a volte non scrivono proprio, lo citano, e basta.Ma , se,Montanelli ,fosse davvero  un morto, un morto “vivo” ancora, con qualche sdegno, avrebbe di che battersi l’ultime annerite ossa,o le dissolte ceneri del petto ,per tanti,troppi,pedanti,vuoti  ,illegittimi, cortigiani, che piagnucolosi si dicon  figli suoi.

Silenzio:si muore.

Written By: bruno - Ott• 31•13

Il Presidente,Giorgio Napolitano, fa dichiarazioni,interviene pubblicamente ed è naturale, è pagato per questo.Gli onorevoli e i banchieri,intervengono, fanno dichiarazioni,sono pagati per questo,i giornalisti ,anche quelli della TV,intervengono fanno dichiarazioni e dibattiti, sono pagati per questo.Qualche volta anche qualche cantante o conduttore,interviene,fa il suo piccolo proclama,anche loro, sono pagati per questo.Per tutti quelli che non percepiscono stipendio ,e,non sono, quindi, pagati per questo è, silenzio,silenzio di tomba.Pare che, qualcuno di questi, liberi da ogni tipo di paga, si dia fuoco,si impicchi,si anneghi.

Schizzofrenia di stato.

Written By: bruno - Ott• 30•13

Letta:tutto bene ,daremo 14 euro ai lavoratori.Tre minuti dopo alla televisione,chiudono ancora le fabbriche,la poverta’è arrivata al sessantapercento,mai cosi’ alta in Italia.Letta:è la prima volta che non aumentiamo le tasse.Dopo due secondi sempre alla televisione qualcuno dichiara che pagheranno anche le prime case la vecchia tassa, che non si chiama  piu’ imu.L’Europa comicia a pensare che l’euro non è piu’ conveniente,schizzato,impazzito,drogato.Un uomo urla  a Napolitano:dateci lavoro,il Presidente annuisce,non si capisce se intende fare qualcosa o affermare:te lo do io il lavoro.Un altro uomo:Presidente,fate la legge  elettorale entro un mese,il presidente risponde:io gli do una settimana di tempo.E ancora non si capisce se è  solo ironia partenopea o una presa per il sedere.Il Presidente Napolitano alle banche:fate piu’ credito,credito alle piccole imprese ed alle famiglie.Le banche rispondono:noi il credito lo facciamo, ma uno strafottio di gente non paga i debiti,le banche non hanno colpa,sono i cittadini insolventi.Le banche pero’ usano il temine” in sofferenza ,”per chi non paga i debiti,sofferenza, e che sofferenza,signori banchieri,signor Presidente,signor Letta,che sofferenza che dolor.

Ma.

Written By: bruno - Ott• 30•13

Ma l’attentato di Via Rasella non era meglio non farlo?

Un vecchio.

Written By: bruno - Ott• 29•13

Scalfari da Fazio in TV,un vecchio parla dice e ricorda, come solo un vecchio parla e dice.Il negozio dove si scelgono le anime,il senso della vita che è la vita stessa (applausi),il suo incontro con il Papa mentre spostano delle poltroncine (applausi),la sua giovanile ed acerba fede  nel non credere,acerba, come un vecchio puo’ conservarla ed ostentarla, per una civetteria ,tutta adolescenziale.Ed infine ,la Morte che gia’ si annuncia,gli è entrata nella bocca  scura,la si vede, a fior di pelle, ed è la sua Morte , il  nulla, nelle tremanti mani.Un vecchio,su cui lavora e ha lavorato instancabile il tempo,il tempo lo ha dilavato come un paesaggio,corroso,indebolito.Fazio, con la sua aria parrocchiale da curato di sinistra strapagato, fa fatica a imbastire una qualche logica in quel che dice il suo ospite,lo guarda  con tenera incomprensione.Ci viene in mente, che il senso della vita potrebbe essere non la semplice stessa nostra vita,ma la vita di tutti e di tutto,il poco tempo di vivere ci da l’occasione di sbirciare attorno, in alto o dentro verso una sostanza immanente ed eterna.Ci viene in mente che nessun  vende anime,anime che nessuno puo’ comprare,indossare,sfoggiare,l’anima non si compra ci è regalata, la si riconosce.Ma, ad un povero vecchio, ostinato nello scrivere libri,come fosse attanagliato dal bisogno e dalla vanagloria si puo’ concedere anche questo.Per esperienza sappiamo che  i poeti e gli scrittori dicono cose senza senso,per cui possiamo accettare anche le sue,prima che una folata di vento se lo porti via,via, con quel suo “fuori”, che lui dice di vedere,sentire dentro.

Qualcuno ascolta.

Written By: bruno - Ott• 28•13

Polemica sterile e di facciata quella sulle intercettazioni,non ci stancheremo mai di ripeterlo,polemica perfino stucchevole.Con tutti i satelliti nello spazio,gli ordigni di ascolto terrestri,e metteteci anche i pettegolezzi,le spiate,come quelle dei vostri vicini,uno sente, anche se non volesse sentire.Se, proprio volete sentirvi piu’ tranquilli convincetevi : nessuno vi ascolta,proprio nessuno ,nessuno.Ditelo ad Angela Merkel.

L’opera al cinema.

Written By: bruno - Ott• 27•13

Bambino,andavo tutti i pomeriggi al cinema,non riesco a capire come facessi, visto le ristrettezze di mia madre,vedova  con sei figli,io ero il settimo.Andavo al cinema e guardavo di tutto,ma proprio di tutto,mi piacevano i titoli strani e mi affidavo a quelli.In via Garibaldi c’era il cinema Garibaldi,allora le gallerie erano affollate,difficile trovare un posto, a volte si era in piedi fra uomini grandi che fumavano e si stagliavano come ombre viventi sulla luce dello schermo  bianco e nero.Quel pomeriggio davano “Il Trovatore”,oggi lo ascolto e lo riascolto,ma allora, un vero tormento,in un cinema pieno,gremito di braccia e teste fumanti in cui lo schermo si poteva a malapena sbirciare fra quei fantasmi bui.Un bianco e nero crudo si opacizzava nel fumo di sigaretta.Per quanto sforzo facessi quell’opera mi sembrava una schifezza,ma, avendo comprato il biglietto resistevo.Ricordo la fiamma  di “quella pira” e ad un certo punto,non so se  confondo con qualche altro orribile film c’era un bruto che tagliava le tette ad una donna,con una faccia in primo piano da porco,proprio da porco,forse perchè tagliava delle tette.Verdi non sapevo nemmeno chi fosse, per me era quell’ orrore che mi scorreva davanti, dopo aver pagato un biglietto “ridotto”, e che, qualcuno, si ostinava a dire bello,bellissimo.Tutto era interminabile  , incomprensibile,in piedi, fra quelle ombre, di cui si stagliavano sulla luce dello schermo le sole spalle e le teste degli spettatotori, invase dall’odore azzurro di tabacco.Ad un certo punto si senti’ un grido:al culo al culo!Le luci gialle di sala si accesero immediatamente,un uomo si precipitava giu per le scale a testa china,mi sembrava giovane,faceva scivolare la mano sul corrimano di alluminio.Osservai la sua mano ancora un poco,poi scomparve.Tutta la galleria guardava verso quel fuggiasco,qualcuno imprecava,ma nessuno si mosse,si spense la luce,uscii anch’io,anche se avevo pagato il biglietto,facendo una croce sull’opera di Giuseppe Verdi,almeno per qualche annetto.