Se,la Palestina che si desidera, è quella che assassina quattro rabbini in Sinagoga,per cui, il popolo palestinese festeggia,sarebbe meglio voltare pagina, per la vergogna.

Cesare,ed era Cesare,nel “De bello Gallico”,detta, che i barbari, che lui intendeva sconfiggere,la notte,prima della battaglia emettevano urla e suoni mostruosi nel buio della foresta per terrorizzare i nemici.Questa messinscena grottesca spesso funzionava e metteva in fuga,o demotivava gli eserciti assedianti.Cesare,che era, ed era Cesare, ai suoi soldati allora ripeteva:questi son solo uomini,selvaggi,barbari che emettono solo suoni,ma dietro quelle urla spaventevoli e mostruose vi sono  uomini,solo uomini,soltanto uomini che ,domani vedremo in campo aperto e sconfiggeremo.Noi,che siamo solo noi, e non siamo Cesare,abbiamo pero’ imparato da lui che, le minacce, le urla,contano poco per l’esito finale di una battaglia.A qualcuno viene la bava alla bocca nel leggere questo blog,qualcuno si sente perseguitato,qualcuno ancora, lo vorrebbe spento,buio,cancellato per sempre, per un suo puerile desiderio infantile di onnipotenza.Noi, non portiamo odio per nessuno,ripeto nessuno,nessun senso di rivalsa,nessuna invidia,conosciamo il mondo e sappiamo che gira immutabile, sempre allo stesso modo.Tutto quello che facciamo pero’,o scriviamo senza odio e rancore,lo scriviamo, perché esce dalla bocca della gente,per rasentare la banalità’,riportiamo semplicemente ,quello che la gente pensa e mormora solo per paura.Quindi, coloro, o ,quelli che vorrebbero,con la bava alla bocca, spegnere questo blog,devono stamparsi bene nella testa e nella mente che, spento,rimarrebbe sempre quello che tanta,tanta, ma tanta gente pensa,dice, a mezza voce di nascosto, dice,ripete e,  a quella non c’è legge o ipertrofico ego infantile che potrà’ mai farla tacere.Sopratutto, ricordatevi che siete mortali,ed anche gli Imperatori romani, Cesare compreso,che era,  ed era Cesare, durante il trionfo,  pagava apposta uno schiavo, perché all’orecchio gli sussurrasse :ricordati che sei mortale,in mezzo alle ovazioni ed a sconci lazzi dei suoi soldati.Pero’ ,devo in tutta franchezza  e modestia confessare che non conosco, se, si usa ,fra i barbari, come voi.

Nel nuovo” Tempio del serpente di ferro”, per il gran serpente (di forte valenza froidiana) rappresentato,in traforo sulla facciata sinistra dell’edificio,posto sul Facsal.Con un piccolo, accennato timpano  a capanna di  carattere filo arabo (portate pazienza,è la moda) ,dove fatica e ,stenta,un piccolo crocefisso per farsi riconoscere come simbolo cristiano.Pare,e  si dice che, l’autore ,Giorgio Milani,al suo interno, abbia progettato un altare degno di tale tempio fatto tutto ,ovviamente,anche lui  ,e non poteva essere altrimenti che,nel “Tempio del serpente di ferro”… di ferro,di puro,purissimo ferroso ferro,ma…altare con le ruote,si suppone per un celebrante in pattini a rotelle che distribuisce l’Eucarestia spingendolo fra i fedeli .Il Reverendo ,che ha commissionato la chiesetta si dichiara soddisfatto,anzi ,arcicontento,contento,insomma contentissimo,per la “novità'”dei pattini a rotelle.No comments.

L’informazione,in generale, è cosi’ appiccicata alla politica da essere lontana anni luce dalla realtà’ del paese,di ogni paese,sopratutto ,da una improbabile realtà’ che non si rispecchi ,nel proprio narcisismo.

Ci sono nelle piccole,come nelle grandi o grandissime citta’,paesi, borghi,lande,rive,deserti.Vi sono, in tutti questi luoghi autoreferenziali centri di potere che,come l’araba fenice si rigenerano da soli,così’,per virtù’ proprie magiche,occulte ed inspiegabili.Un amico,di cui non rivelerò’ mai,mai il nome ,nemmeno sotto tortura, in questi giorni,dopo aver detto la mia, con la solita mia” lingua”, sopra uno di questi piccoli potentati, mi ha detto chiaro e tondo:tu i nemici li coltivi come le fave nell’orto,e se,se,un giorno tu ,dovessi chiedere un aiuto a costoro ti sbatterebbero giustamente la porta in faccia.L’ amico,di cui non diro’ mai,mai il nome, nemmeno sotto tortura, aveva ragione, ma, non ho voluto essere da meno di Luciano di Samosta che,quando un tiranno le porse la mano per l’usato bacio egli la morse.Nè ,ho voluto mancare verso Diogene che ,al Re a cavallo che gli chiedeva in cosa potesse essergli utile ,egli rispose:spostati, perché mi togli  il sole.E pensare che di questi giorni,proprio di questi giorni, uno scrittore spagnolo, andava professando  l’era di Dante e Platone per sempre tramontata,tramontata, ,sepolta , sotto i graffiti delle citta’.Dante e Platone vivono immortali  in un forziere lungo le rive scogliose di qualche odoroso mare del sud,aspettano solo la mano feconda di nuovi pirati che ne disperdano le ricchezze per il mondo, alla faccia dei graffiti.Perchè poi ho parlato di Dante e Platone e di pirati e di odoroso mare?Vedete  son vecchio, e mi perdo con troppa facilita’.Dunque,il mio amico,l’amico, di cui non diro’ mai ,mai il nome,nemmeno sotto tortura, mi ha consigliato maggior prudenza,circospezione,anzi, mi ha invitato di cucirmi, la bocca, quando si parla della Fondazione della cassa di risparmio di  Piacenza e Vigevano.Prudenza mi ha detto,prudenza Bruno,hai ragione Oreste,sarà’ per la prossima volta.

No!Non è importante sapere quello che uno di noi crede di essere, il “conosci te stesso”,ma ,è importante sapere, sopratutto ,quello che non si è.

Gran paese l’India,hanno inventato gli stacanovisti della sterilizzazione femminile,venti euro a testa,una bicicletta o un frullatore per ogni donna da sterilizzare,venti euro,una bicicletta o un frullatore anche  per morire.Gran paese l’India,gran paese,biciclette o frullatori non mancano mai,e,venti euro si trovano,si trovano sempre.

Marc Chagall ,oppure,Moise Segal alias ,Mark Zacharovic Sagalov,1887-1958,l’ho visto a Roma,qualche anno fa .N0n mi è piaciuto,anzi penso che, l’ultima pittura rimasta in questi giorni sia figlia sua,ed è roba brutta,brutta, come quella di questi giorni.Brutta,come è in gran parte la produzione di questo pittore,i grandi mazzi di fiori, con i suoi paesaggi,aprono la strada a tanta pittura per signorine di buona famiglia.Vi sono, è vero ,immagini sognate,con il loro dentro di ventre, in intensi blu e gialli oro,lune e paesaggi russi neri.Vi è ,ed è vero, un mondo immaginato,fantastico, tipico di una natura ricca come quella ebraica,ma, il suo effetto rimane sordo,chiuso,compresso,stipato stentato.pittura di oggi,forse meglio dire, di ieri,che ,l’oggi si nutre del ieri,nonostante l’apparente e stra- abusata “modernità'”.Un sacco di parole si sono confezionate su questa,come altre pitture,e,sono le solite,le solite parole.Nel suo carattere metallico,nel tono, a volte freddo e gelido dei suoi sogni,non ritroviamo il sangue del racconto ebraico che, ama quasi sempre ,svolgersi pervaso da un umanità’ pensosa ed ironica.Chagall vi partecipa per enigmi ossessivi e,  ripetitivi,sintesi, che non sempre penetrano in occhi pervasi dal Mediterraneo.

Berlusconi con questo tira molla  ha tutto da perdere,è estremamente difficile fare il capo della opposizione e, fraternizzare con lo pseudo “nemico” Renzi in tema di riforme.Gli elettori ne possono trarre un messaggio confuso,contradditorio,perfino nocivo, per il “fraternizzante”.Nell’ Italia in malora,sull’orlo di una crisi di nervi, le ambiguita’ potrebbero costare care,ed essere senza possibile rivincita.Pensaci Silvio,pensaci bene,alla tua eta’, la resurrezione,quella certa ,arriva solo, nel giorno del giudizio universale.

Forse Napolitano le ha tentate tutte,ma proprio tutte,Monti,Letta,Renzi,i non eletti al potere,forse, Napolitano, si è rotto le scatole ,dopo il terzo tentativo di ammansire la belva Europa (ma non era una gran gnocca l’Europa?),forse,dicevo ,nel tentativo di ammansire la Jena Europa, si è stancato di tenerci il dito senza alcun risultato e ,pare, dia le dimissioni. Dai che  ridai,anche un vecchio di novant’anni si rompe le novant’enni balle,con quelli di lassu’ che continuano a chiedere , chiedere e ancora  chiedere,anche voi vi sareste rotti le balle,con quelli,quelli di lassu’ al nord,che attaccano in branco, come sciacalli.A novant’anni non ancora suonati,Napolitano pensa di  tirare in remi in barca.Vi ho messo questo e poi quello, e poi l’altro ancora (ci pare di sentire dire, dal Presidente),nemmeno uno ve ne va bene per fare il lavoro sporco?Nemmeno uno?Dico,uno che è uno,me li avete rifiutate tutti,tutti!E andate a cagare,bhe!Non  dira’ proprio cagare,usera’ un stile diverso,magari” dolce stil novo”,un po’ di galateo perbacco.Ma, in fondo,in fondo, ci siamo spiegati e voi,avete capito.