Pare siano stati condonati quarantacinque giorni a Berlusconi,e,il neo presidente Mattarella lo ha invitato anche alla sua “investitura”.Renzi,con il suo fare da Collodi ,ad Alfano dice:leccatevi le ferite,non so che farci,se, volete, con Forza Italia ,fare le riforme ,ben venuti, altrimenti le faremo, con altri,Mattarella docet che, dovrebbero pero’ ,essere i cittadini ad eleggere il loro Presidente della Repubblica.Che poi,alla fine (e dove andrebbero altrimenti), ci staranno tutti,tutti, in questo grande rubamazzo o partitone della Nazione che, rappresenta ancora solo poltrone e previlegi.Tutti acciaccati,ma attorno a Renzi,azzoppati,verso l’Italia riformata,o da riformare, con “il turbo”,mi raccomando ,che alla fine,cosa fatta capo ha,come si dice,per dare un senso ad ogni cazzata .
Oggi dall’Annunziata.
In mezz’ora, di oggi,l’Annunziata ha presentato il suo ospite,come il miglior conoscitore del nuovo Presidente neo eletto Mattarella.Bene chi e chi era questo esperto di Mattarella?Eugenio Scalfari il Matusalemme della carta stampata e dell’opinionismo politico,amico di Giogio Napolitano ecc.ecc.L’intervistato ha subito chiarito che non conosceva personalmente il neo Presidente eletto,ma, avendo trattato di sinistra democristiana negli anni ottanta,si era interessato alla sua figura.L’è andata a prendere lontano, da Ciriaco De Mita,poi ha cominciato a prendere piede qualche vuoto, vuoto di memoria che, ad un Matusalemme della politica non manca mai.E,di vuoto in vuoto,di assenza di gravita’ ad una nuova assenza di gravita’ non ci si è più’ interessati del neo eletto presidente Mattarella,ma,ci si è messi a pontificare in proprio ,di come dovevano essere le riforme, e le manovre da attuare,dimenticando che lui,Scalfari,,non era Mattarella,ma solo un dinosauro, un Matusalemme dell’opinione che doveva parlare,per sentito dire, di Mattarella.
Debora Serracchiani.
Ascoltare Debora Serracchiani ,quando parla del suo “capo” Renzi ,c’è da rimanere di stucco,nessuno lo dipinge sempre bello,buono,giusto come lei,ed ,il giovane avvocato, è come se lo riverniciasse ,ogni volta di gradevoli, soddisfacenti tinte, ora pastello,ora caldo tramonto.Credo sia il suo chiodo fisso, a cui molto probabilmente si dedica anche dormendo ,per essere sempre così’ pronta, desta,nel tesserne le lodi, lodi perenni,per lei ,sempreverdi .Come in un antico manuale di corte,il cortigiano fa come lei, al suo signore, per compiacerlo e assecondarlo anche se,in lei, non traspare mai,mai nessuna critica,o, suggerimento, che potrebbe far cambiare rotta, e far ritornare alla realtà’ il suo Signore.E’ cosi’ ostentata e lardellata di bontà la sua lingua verso Renzi che,potrebbe scrivergli anche il solito bugiardo epitaffio tombale come si può vedere,in bella vista, su ogni lapide cimiteriale ,che si rispetti.
Lotta ipnotica.
Prova di ipnotismo vinta dal mago Renzi,nei confronti dell’altro mago,Berlusconi,entrambi giocavano le loro virtù’ persuasive l’uno sull’altro.Berlusconi ,il maestro, credeva di aver trovato in Renzi un ottimo mago di talento,ottimo e promettente,ma sempre suo allievo.Con l’elezione di Mattarella alla Presidenza della Repubblica,l’allievo ha superato il maestro,prima lusingandolo,quindi fregandolo e, con il pensiero di poterlo fregare ancora,illudendo così’ , il vecchio,di essere ancora sulla breccia.In realtà’ ,pare sia prossima la fine dell’obsoleto premier,lo prova il fatto di essere stato raggirato senza alcuna fatica dall’allievo a cui ,Berlusconi, aveva guardato lungamente con simpatia quasi “paterna”.
Renzi e l’ombra.
Si dice:ci vuole un Presidente della Repubblica che non faccia ombra a Renzi,oppure,Renzi, desidera venga eletto uno che non gli faccia ombra.Non è vera né l’una né l’altra affermazione:Renzi, ha vissuto ed è cresciuto ,sempre all’ombra di Napolitano,senza quella protettiva ombra ,ora,potrebbe improvvisamente,fatalmente, finalmente ,appassire,come accade al parassita vischio,a cui tagliano il ramo o l’albero.
Lo stagno.
Certo che è antico lo stagno di Roma,oh,che placido immobile stagno!Gracidan ranocchie e ranocchi,la serpe fissa sulla riva,un volar di mosche e zanzare,vespe e calabroni nello stagno di Roma.L’acqua d’un verde oro ristagna assorta,come succede nelle morte acque senza più’ vita.Il nuovo,di zampillante polla non trova sfogo,non trova , aperta al suo puro e fresco zampillo via.Tutti indaffarati gracidan di questi giorni,anche il rospo ,fa il suo cupo e profondo verso,nella profondità’ dello stagno morto,verde oro.Oggi eleggono il loro Presidente ,lo scelgono,si contano e ricontano,ma poi, son sempre due o tre ,due,son troppi tre,una folla.In fondo ,allo stagno non serve molto,quello che fu ieri rospo, sarà’ verde raganella ,domani,anche il serpente potrà’ regnare , come figlio , dello stagno.Vola l’airone alto,alto ,con la rondinella senza primavere sopra lo stagno mentre,nello stagno, non passano le stagioni o gli anni, tutti vi imputridisce e muore,tutto vi ritorna,tho! Chi si rivede ,anche Giorgio Napolitano, ieri , principe del luogo, oggi, carico d’anni e d’onori,vi ritorna, a vita,
Come difendersi da questo blog.
E’ normale,normalissimo,che il blog ,questo blog,pesi, sulle palle ,sui coglioni a diversi (lo abbiamo già’ scritto,a voce detto,si’, lo abbiamo capito),vuoi per immotivata invidia,o perché qualcuno si è risentito o, si sente sublime scrittore incompreso e guarda, alle nostre scomposte “pezze” ,come a veri e propri femminili sanguinanti mensili scarti , detestando cosi’, tutte le stupide preferenze o contatti che, questo blog,ingiustamente,immeritatamente, lo ammetto , tuttavia gode, e ,continua a godere.La vita è strana,strana e ingiusta,è vero, sono d’accordo,d’accordo con voi.Ma,come dicevo ,la vita,questa vita,quello che chiamiamo vita,la mia e vostra, è anche provvisoria e breve.Pazienza quindi, pazienza, a tutti i somari che leggono con livore, perché ,nella sua semplicità’ ,nella sua insufficiente puerile pretesa di scrivere,questo blog,non si accende da solo, per virtù’ propria dico ,illuminandosi e illuminando improvvisamente un qualsiasi rincoglionito che, con stupite e stupide pupille legge,forzatamente legge e,leggendo,giustamente critica e s’incazza.Anzi, se ne faccia una ragione, non potrebbe essere diversamente,visto il suo quoziente di intelligenza.
Pietro Grasso.
Il nostro Presidente ,facente funzioni ,dopo le dimissioni Napolitano,ha tenuto oggi, un discorso sulla persecuzione agli ebrei,essendo oggi,il “giorno della memoria”.Ebbene, in quel discorso,di circostanza stiracchiato e, non privo di una certa formalità’ d’uso.Focalizzando,ed allargando esageratamente la panoramica sulla “memoria”, ha parlato dei molti diversi, che ci arrivano dai continenti desolati dall’Isis,rimarcando che, non si deve guardare con diffidenza ,questi nuovi venuti, invitando , i giovani studenti a non rifiutare il diverso,perché semplicemente diverso o altro,come quello che arriva dalle coste d’Africa o dal Medio Oriente,sia esso arabo o ebreo.Ha detto proprio ebreo,ebreo,come ,se gli ebrei,fuggissero da Israele per venire da noi.A quanto pare,pero’ ,gli ebrei,preferiscono tornare a gambe levate in Israele ,piuttosto che morire ,e rimanere minacciati in un Europa (Francia),che non sa difenderli ma, non sa nemmeno più’ distinguere, nel” giorno della memoria”,fra chi invade e chi fugge,anche da un facente funzione di Stato.
Alexis Tsipras e le troike di Germania.
Si ha un bel dire, Alexis Tsipras qui,Alexis Tsipras la,qui o la’, se non funziona Alexis, la prossima volta i greci votano,Alba Dorata.E’ difficile accettare che,gran parte di un continente d’Europa,venga paralizzato,vampirizzato,da una qualsiasi nazione, Germania compresa,anche se è altrettanto vero che, hanno fatto (tirato), un bel bidone ,Grecia Italia e Spagna per tacere della Francia, ai governi del nord Europa ,presentando falsi bilanci.Ma, queste troike,sempre le stesse troike ,le solite troike del nord,se la prendono, come al sempre, con vecchi donne e bambini,e, prendersela con vecchi donne e bambini non sta bene,ma poi,non è qualche cosa di già’ visto?Sentito?Delle due l’una o,questa Europa è sbagliata, e la si rifa’ ,o è una specie di casino’ ,con tutti i rischi dell’azzardo,dove qualcuno esce sempre in mutande,e allora gli si cambia nome,escludendo,prima di tutto, come in tutti i giochi d’azzardo,chi non è in grado di giocare per immaturità’,per eta’ e per essere in bolletta cronica, e, lo si chiama pero’,gran Casino d’Europa.A voi,gran troike,troike fin dai tempi di Odino,di Fafner e Gunter ,a voi,la scelta.
Montagna senza veli.
Foglio 186,libro censuale di Gambaro,vi è scritto che, nella notte del 20 Maggio 1775 cadde una “gamba” di neve, danneggiando frutta e granaglie,con grande meraviglia dei più’ anziani che, non ricordavano un avvenimento simile accaduto nella loro lunga vita,sopratutto nel mese di Maggio.Molte vallate del piacentino erano infestate da malandrini o briganti,in altre parti la gente viveva nella miseria più’ assoluta,qualche lustro più’ tardi visse,sempre da quelle parti, anche un prete orologiaio, che aveva imparato da sé l’arte del fare orologi.Gli abitanti delle vallate venivano definiti “brutti”,ma, per fortuna senza gozzo, come quelli verso il Piemonte.Velleja razziata da ben due arcipreti Rocca e Gandolfi che, si sono arricchiti con i reperti ritrovati,alcuni ,di questi capolavori vennero anche ridotti in frantumi e venduti come metallo da fondere.Nelle vallate di Bettola, botte da orbi fra famiglie rivali,c’è il torrente Barbarone che così’ si chiama, perché nella lotta fra famiglie ,uno è stato spellato vivo sulle sue rive. La peste del 1630 si è portata via,negli sparsi paesi molti abitanti,qualche volta un intero abitato,prete compreso. “In poca distanza dal Rio suddetto del Lentino vi è una casa “dei Perotti” o “Perotta” verso Ginepreto abitata da certi Ferrari in essa vi una centenaria certa Domenica Valdatta che ha compiuto il centesimo terzo anno nel passato Ottobre 1810 circa,cuce e infila l’ago senza occhiali e se il vino è buono ne beve in abbondanza”.