Impara l’arte.

Written By: bruno - Giu• 05•15

Emilio Sgorbati si domanda e domanda se è possibile insegnare e quindi apprendere l’arte,l’arte come affermazione,l’arte del successo,l’arte punto di arrivo,l’arte della consacrazione finale.A noi hanno sempre insegnato che la virtù’, ad esempio, non è possibile tramandarla con un qualsiasi insegnamento,quindi, pensiamo che l’arte subisca la stessa sorte,nessuno può insegnarla,tramandarla.Anzi, quando una qualche forma d’arte si perpetua per linea retta da qualche maestro ,si annacqua sempre più ,si fa scarna fotocopia, fino ad annullarsi in un conformismo di maniera privo di ogni interesse.L’arte non la si insegna,si insegna un mestiere spesso di bassa qualità’,anzi ,insufficiente alla stessa sopravvivenza di chi lo pratica.Un tempo si sarebbe detto:meglio darsi all’ippica,anche se è un paradosso fare questa affermazione ,in fondo anche l’ippica non è praticabile per soddisfare il bisogno di troppi fantini.L’unico suggerimento che si può dare ad un ricercatore d’arte che non si sa bene poi cosa sia ma ,si sa benissimo cosa non sia .L’unico suggerimento è quello di darsi al leccaculismo sfrenato,all’intrallazzo condito da corruzione ed ignoranza che regna in tutti i potentati,potentati costruiti così come li vediamo regnare e fiorire , di incenso odorosi,in profanate chiese e palazzi.E non è detta pero’ che,a questo punto, dell’intrapresa via ,si possa improvvisamente,nonostante generosi sforzi ,essere sopraffatti da un esercito di neofiti avversari, tutti con tanto di sporgente lingua e tutti,tutti dediti all’adulazione ed al leccaculismo più’ sfrenato,perchè spalla a spalla, anche un imbecille sta in piedi .Oramai a molti, di questi tempi è noto , e se non ci credete ve lo dico io che, il più ambizioso di sola ambizione,per legge universale, è anche il più cretino ed è quello che il mondo consacra.

Schelling.

Written By: bruno - Giu• 03•15

Friedrich Wilhem Josep von Schelling,1775-1854.Tesi :tre sono le eta’ dell’uomo:il caso,la natura,Dio.Dio ancora non esiste,ma ci si avvede che comincia ad esistere:l’uomo lo crea.Sembra un non- senso,ma è passibile di una interpretazione giusta.Occorre anzitutto osservare che tali tesi delle tre eta’ contiene soltanto la considerazione soggettiva di quel che accade all’uomo.Esprime lo svolgimento non di ciò che è,ma di quel che l’uomo concepisce successivamente.Ora,nella prima eta’ ,quand’esso ignora egualmente le leggi fisiche e le leggi morali dell’universo,questo è per lui il regno del caso,ossia degli effetti di cui ignora le cause.Nella seconda,quando l’uomo ha scoperto le leggi fisiche,ma quelle morali gli restano ignote,si ha il regno della natura.Infine,quand’esso scopre le leggi morali,si ha quello di Dio.ora,finché l’uomo non conosce Dio,questi,per lui,è come non esistesse.Si può dunque dire,in questo senso,che,l’uomo crea Dio,relativamente a sé,via via che lo scopre.22 Agosto 1804, cena noiosa, Benjamin Constant-

Pezzo senza capo ne coda.

Written By: bruno - Giu• 02•15

Che vive nello stesso tempo sarebbe il contemporaneo,e,sembrerebbe che, per qualcuno, è dato di vivere nel contemporaneo es. artistico,se uno non fa niente,ma lo trova già fatto è contemporaneo,se altri fanno qualche cosa con le proprie mani,magari con i piedi,non sono contemporanei.Uno ,meno fa,più è contemporaneo.Così nella società’,se uno mima un figlio con un altro dello stesso sesso,è contemporaneo, se lo fa,invece, come lo si faceva una volta, non è contemporaneo.Insomma a questa realtà’ del momento sono agganciati piccoli ma potenti gruppi e categorie di beneficiari del contemporaneo,gli altri sono tutti, non contemporanei ,quindi obsoleti .Ed è certamente un astrazione arbitraria,una reminiscenza del costume che,oggi tende a farsi norma e legge,astrazione curiosa che affascina per la sua potente carica pubblicistica.In realtà’,questo frammento di contemporaneo è l’arma di coloro che hanno capitalizzato le orecchie,dividendole in orecchie buone contemporanee, o cattive,non contemporanee.La storia,anche quella del costume,così come veniva praticata anche dagli antichi greci e romani, qui diventa il moto anacronistico in quanto riproposizione contemporanea, di un seminatore , che, sparge con un gesto, un finto seme dalle mani vuote.Le mani vuote ,che fingono di spargere un finto seme,verso una impossibile madre,sono un gesto contemporaneo secondo costoro .In fondo, è solo libido che travalica il bersaglio o il suo originale scopo e, si allarga sfrangiandosi in un perduto ego che trascende un qualsiasi narcisismo.Qualche cosa che a che fare con il mistico,il visionario l’allusivo, e che non pone più un limite d’Amore verso il sè o verso l’altro ,o altro. Come in una qualsiasi frustrante estasi amorosa, senza nemmeno il beneficio auto consolatorio della masturbazione.

Tam tam.

Written By: bruno - Giu• 01•15

Sì,hanno vinto quasi tutti,tutti,gli Italiani votanti credono ancora in loro,hanno vinto,mezzo vinto,quasi vinto,insomma vinto,quasi tutti,manca una spanna ,forse qualche centimetro ma ,ce l’hanno fatta.Questo non conta nulla,nulla per il governo Renzi,Renzi,l’uomo del:ghe pensi mi alla toscana.Una candidata si è anche suicidata,chissà perchè,perchè?Pare lo abbia spiegato e anche scritto,scritto del perché e del per come.Forse vittima dell’industria politica,quella che sforna parolieri senza concetti,parolieri di brutte canzoni che un industria canora ci ammannisce in ogni occasione e, in ogni salsa,giorno e notte,notte e giorno,con quel suo tam tam che ferisce,il cuore.Tam tam sonoro, come un muscolo a pezzi, spompato stanco,disilluso,che non ne può più’ di gridare,gridare con la sua voce profonda e rancorosa che, ce l’hanno fatta,sì ,ce l’hanno fatta,ancora.

Multiforme.

Written By: bruno - Mag• 30•15

Ha più’ facce,ed è piu multiforme il Dio di coloro che credono nel Suo Essere Unico, di quello degli animisti di una qualsiasi foresta .

Horror vacui.

Written By: bruno - Mag• 30•15

Si è fatta una lista di impresentabili a Roma,impresentabili candidati perché sottoposti a qualche atto di giustizia.Li leggo,li rileggo, ad uno ad uno e mi accorgo che qui ne mancano tanti,tantissimi,troppi,tutti i voltagabbana,i culi di pietra le facce toste,di culo,di bronzo.Mancano gli scampati ad ogni controllo o verifica del passato,del presente del futuro,mancano,mancano,manca qualcuno di presentabile,disperatamente presentabile,abbonda solo l’impresentabile romano, horror vacui.

Per ora, Palmira.

Written By: bruno - Mag• 29•15

Palmira è intatta,hatto tagliato un sacco di teste,ma Palmira, Palmira è intatta,intatto il patrimonio dell’umanità’ tutta, Palmira.Taglino pure un milione di teste,due milioni,tre milioni di teste cadano,Palmira è intatta.E quante , in quel paese cadono teste, non importa più’ sapere:Palmira è intatta,tagliate,tagliate ferventi osservanti religiosi,religiosi , dalla testa ai piedi,dalla barba al coltello, dal mitra al cannone,tagliate,ammazzate,trucidate,bruciate,che Palmira,Palmira, patrimonio dell’Umanità’ tutta, per ora, è intatta.

Quesito.

Written By: bruno - Mag• 28•15

“Le guerre di religione sono le uniche che,nell’opinione degli opposti partiti,possano considerarsi legittime.In quelle di conquista o d’invasione per pretese legittime o meno,c’è sempre in una delle due parti una causa d’ingiustizia.Invece, nelle guerre di religione entrambi le parti hanno parimenti torto agli occhi della ragione,ma ciascuno ha egualmente ragione agli occhi della propria coscienza.Quindi,le guerre di religione sono le meno corrutrici e le più nobili delle guerre”.

Aida.

Written By: bruno - Mag• 27•15

Quando Verdi, al teatro khediviale dell’Opera del Cairo, il 24 dicembre 1871 diede la sua prima di Aida con grande successo, non poteva immaginare che casino sarebbe stata quella zona percorsa dalle sue melodie.Non poteva immaginare che, quel suo Egitto da bassa padana ,sarebbe stato sconvolto da lotte di religione, sgozzamenti,attentati dinamitardi, suicidi e quanto di bello può offrire oggi ,una lotta con un piede in paradiso e l’altro sul mitra.Quell’Egitto che ancora si ascolta,l’Egitto verdiano pieno di belle romanze,foreste imbalsamate,sepolcri e faraoni ,avrebbe viaggiato nei secoli incontaminato da quello reale che gronda sangue.E ,l’Egitto verdiano si può apprezzare ancora oggi, comodamente seduti,godere,con i suoi squilli di trombe,per la precisione: sei egiziane,quattro comuni,quattro tromboni, più’ la grancassa, poteva mancare in un Egitto padano la gran cassa?Tutto questo apparato interno al palco, rinforzato da una banda.Forse, un Egitto fatto da una grancassa e trombe, trombe indigene cioè egiziane,più’ tromboni e banda, oggi potrebbe fare sorridere se,l’arte di Verdi,la grande arte di Verdi ,non sapesse costruire sopra questo fantasioso Egitto un umanità’ piena di passioni e lirismo.Dimenticavo,nell’Egitto di S.Agata, ci sono ben quattro arpe, di cui due sul palco, ed alla strumentazione solita ,si aggiunge un clarinetto basso, tre flauti ed un tam-tam.Sonorita’ tutte che si avvertono nell’ascolto,quello di Verdi è un bellissimo sogno,uno spettacolo che inizia e finisce con delle passioni in musica,in un Egitto di cartapesta in cui non irrompe nessun terrorista suicida candidato al paradiso,un bell’Egitto insomma,bello, bellissimo,ottimo.Meglio del paradiso di un qualsiasi terrorista.

Silvio Berlusconi.

Written By: bruno - Mag• 26•15

Berlusconi da Fazio ,ha detto quello che voleva fare e non gli hanno lasciato fare,ha parlato del suo accordo con Renzi,ha parlato del futuro del suo partito ed è stato tutto chiaro,vero ineccepibile,ma, quella roba li,quella roba , che Berlusconi sogna di rifare, non si rifarà mai più’,c’è sempre un prima e un dopo nelle cose,difficilmente i termini si invertono.