Pezzo senza capo ne coda.

Written By: bruno - Giu• 02•15

Che vive nello stesso tempo sarebbe il contemporaneo,e,sembrerebbe che, per qualcuno, è dato di vivere nel contemporaneo es. artistico,se uno non fa niente,ma lo trova già fatto è contemporaneo,se altri fanno qualche cosa con le proprie mani,magari con i piedi,non sono contemporanei.Uno ,meno fa,più è contemporaneo.Così nella società’,se uno mima un figlio con un altro dello stesso sesso,è contemporaneo, se lo fa,invece, come lo si faceva una volta, non è contemporaneo.Insomma a questa realtà’ del momento sono agganciati piccoli ma potenti gruppi e categorie di beneficiari del contemporaneo,gli altri sono tutti, non contemporanei ,quindi obsoleti .Ed è certamente un astrazione arbitraria,una reminiscenza del costume che,oggi tende a farsi norma e legge,astrazione curiosa che affascina per la sua potente carica pubblicistica.In realtà’,questo frammento di contemporaneo è l’arma di coloro che hanno capitalizzato le orecchie,dividendole in orecchie buone contemporanee, o cattive,non contemporanee.La storia,anche quella del costume,così come veniva praticata anche dagli antichi greci e romani, qui diventa il moto anacronistico in quanto riproposizione contemporanea, di un seminatore , che, sparge con un gesto, un finto seme dalle mani vuote.Le mani vuote ,che fingono di spargere un finto seme,verso una impossibile madre,sono un gesto contemporaneo secondo costoro .In fondo, è solo libido che travalica il bersaglio o il suo originale scopo e, si allarga sfrangiandosi in un perduto ego che trascende un qualsiasi narcisismo.Qualche cosa che a che fare con il mistico,il visionario l’allusivo, e che non pone più un limite d’Amore verso il sè o verso l’altro ,o altro. Come in una qualsiasi frustrante estasi amorosa, senza nemmeno il beneficio auto consolatorio della masturbazione.

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