Per il giubileo della Misericordia.

Written By: bruno - Ago• 12•15

Insomma,questo Dio pare non funzioni ,questo Dio che, come un pagano iddio ,gli uomini hanno fabbricato a loro immagine e somiglianza,non funziona ,non funziona proprio.In Medio Oriente ,un Dio ha fatto l’inferno sulla terra .Il Dio degli uomini è riuscito ,nel fare della terra un vero inferno,inferno da dove ogni sensato uomo donna bambino o animale fugge,fugge ,gli costasse la vita.E non è diverso il nuovo Dio che incontra ,andando verso nuove terre,un Dio ad immagine degli uomini che lo professano e che promette,promette,ma non da,nulla.Insomma buona gente,questo Dio non funziona,questo Dio si è incagliato in bassi fondali ,non naviga,non veleggia.I libri,anche quando sono Sacri libri ,non bastano,sono sempre libri,soltanto libri,e,i libri ,se letti come libri ,hanno fatto sempre male,specialmente quelli che parlano di Dio.Sofferente un mondo corre,migra verso nessun Dio,o ne trova un altro,un altro con diverso nome ,come quello che ha fatto l’inferno in terra.E questo vale per tutti,tutti gli iddii della terra,quegli iddi che gli uomini si sono fatti,a loro immagine e somiglianza,a loro somiglianza ,per apparire ,come Dio .Nel Mondo cattolico,è stato proclamato da Papa Francesco il Giubileo della Misericoridia ,a cui noi aggiungiamo misericordia si,ma misericordia indifferente.

Chiesa & anarchia.

Written By: bruno - Ago• 11•15

Non è vero che due sono i fronti anti immigrazione,non è vero che da una parte sta la chiesa e dall’altra i contro.Solo una grossolana analisi puo’ tagliare cosi’ ,cosi’,con un semplice coltello ,una questione dibattuta e sentita come questo dilemma quotidiano.Bello e semplice dire:qui sono i nemici dei profughi,la’ gli indecisi e ,ancora piu’ in la’ i contrari.In realta’ il nodo vero è all’interno della stessa chiesa,ogni parrocchia d’Italia e ogni ogni parrocchia nel mondo, è una sezione anarchica di :”Verita’ Divina”.Molti preti non possono soffrire gli emigranti,li evitano,girano le spalle su di un problema, materia della loro Fede.E quante materie della loro Fede ,sono interpretate,disattese,manipolate,personalizzate davanti le assemblee di fedeli praticanti che ,partecipano ed alimentano il clima anrchico della loro chiesa e della loro Parrocchia ,Parrocchia che, dovrebbe essere invece unitaria, almeno , verso il Messaggio che esprime.Detesto la morale,e non sono quello che desidera fare della morale ,me ne lavo le mani qui,immediatamente,come Pilato .Occorre tuttavia prendere atto di questo atteggiamento,atteggiamento ostile,arrogante,verso i migranti che viene dalla chiesa stessa.Come sempre quando si punta il dito,vedi il dito dei Vescovi,vedi il dito del Papa,il problema non è in quelli che vengono indicati,ma verso sè stessi,viene spostato fuori per comodita’.Il problema immigrazione è dentro la chiesa stessa,e,la stessa chiesa deve prenderne atto,prima di puntare il dito,l’indice, contro chicchessia .

Migrazioni.

Written By: bruno - Ago• 10•15

Non so se giusto ed evangelico, l’attacco dei Vescovi a coloro (pare Salvini) che dicono no all’immigrazione.Anche se l’Europa intera giura di non volere clandestini,ma di accettare solo coloro che possono ed hanno l’idoneita’ ad essere dichiarati rifugiati,quindi l’ammonimento riguarda l’Europa tutta.Quando invece ,pare che ,molti di questi buoni “europei” li vorrebbero tutti fuori dei coglioni,senza distinzione di sorta o di razza.Nessuno fermera’ questa migrazione,niente e nessuno,migrazione illegale o meno,che puo’ piacere o meno,nessuno li puo’ fermare.Ma ,i Vescovi che attaccano pubblicamente una parte politica,ed esortano all’accoglienza dovrebbero dimostrare quanti ne hanno accolti loro.Alla fine della fiera ,fra coloro che dicono :fuori gli stranieri dalle balle,e coloro che invece affermano: aprite le porte agli stranieri.Alla fine , bisognera’ fare i conti di chi li ha accolti davvero,che cosi’ ,ad occhio e croce mi pare che gli uni e gli altri ne hanno accolto la stessa quantita’.Non basta dire accoglieteli,occorre accolgierli.La direttiva morale non basta,occorre l’azione.

Tempo al tempo

Written By: bruno - Ago• 10•15

Il tempo che passa serve solo ad incontrare e dare corpo ai nostri molti errori ,accompagnato da qualche insopportabile giustificazione.

Il guado di Sigerico.

Written By: bruno - Ago• 09•15

A Sarmato si è persa una tedesca in bicicletta:ecco pronto un ostello, sei posti letto,vicino alla chiesa.Don Cavalli riservato quando era parroco di Calendasco si sbilancia,ci vuole una variante al “Guado di Sigerico”,qui passano pellegrini che si perdono per via,ci vuole questa variante,specialmente ora che qualcuno sente profumo di riconoscimento internazionale del “Guado di Sigerico”.Il parroco,come dicevo,negli ultimi tempi riservato, forse tacitato in questioni di storia locale,quando amministrava la parrocchia di Calendasco,si apre giustamente al culto di San Rocco,San Rocco nella sua grotta di Sarmato,perché a Sarmato, per chi non lo sapesse,a Sarmato, c’è la grotta,una grotta dedicata a San Rocco.A Calendasco questa conformazione geologica o muraria dedicata a San Corrado, è sempre stata negata,Calendasco è in pianura, mica come Sarmato.San Rocco era un francescano come San Corrado,scusate,non è Santo Corrado ma, Beato Corrado e,il porto di Soprarivo è esistito da sempre,da tempo immemorabile.Se,il francescano San Rocco è arrivato a Sarmato,se ,ha attraversato il fiume è stato grazie il guado,il “Guado di Sigerico” ,che oggi, per una tedesca che si è persa in bici a Sarmato, esige una variante,una variante per Sarmato con tanto di grotta e Santo.Sei posti letto,vicino la chiesa,mica come a Calendasco ,che non c’è niente .Parrebbe questo appena terminato, un discorsetto volutamente provocatorio da piccolo campanile,da paese, o se vi piace, strapaese .Ma provate ad immaginare Calendasco,come ora Sarmato, Calendasco chiede a Sarmato una variante alla via Francigena che l’agevoli,lo riconosca,vi immaginate?Avete capito?No?”Ma allora siete de coccio , a ridatece la via Francigena”, con il (Santo) ,o se più piace,il Beato Corrado, grotta compresa.

Lotta fra l’uovo e lo zucchino.

Written By: bruno - Ago• 08•15

Ah!L’uovo,l’uovo santo subito,grida un pubblico esaltato dalla venuta dell’uovo,santo subito,e come gli ebrei,un tempo si misero ad adorare il vitello d’oro,questi, adorano, l’uovo,sissignori un uovo.Ah l’uovo,l’uovo,gridano in coro,e cercano un altare,un piedistallo uno slargo dove porre questo incubo di chioccia.Non v’è cosa più’ bella risponde uno, e l’altro ripete,non cosa più’ bella,sublime santa.Ah l’uovo l’uovo, il sant’uovo che nessuno mai vide prima dal giorno in cui nacque,mai cosa più’ bella e nobile ed ingegnosa e pura e casta e…bianca.Ah l’uovo l’uovo,si tormentano nel sonno i devoti che di uova così’ belle mai e poi mai videro né sognarono,né mai e poi mai vedranno,mai proprio mai.Il giornale lo canta lo supplica lo ripete lo impone,in santo il buono,l’uovo.Ma….ma qualche giorno più’ tardi,forse per noncuranza,forse per distrazione, che ti appare sullo stesso giornale che alza inni e canti all’uovo,all’uovo bianco,grande,”nuovo”,che ti appare?In seconda pagina eccolo,eccolo,un uomo piccino piccino,con tanto di cappello ,spunta un uomo con uno zucchino,o un cetriolo,non ricordo,lungo,lungo qualche metro,un fenomeno,lungo bello verde, maestoso,qualcuno ha superato,come sempre accade il maestro,qualcuno ha strappato il primato all’uovo,evviva san zucchino!

Il Sacro pomodoro in scatola.

Written By: bruno - Ago• 08•15

Non abbiamo nessuna proposta da fare alla Chiesa e, nemmeno siamo invidiosi di quello che altri fanno per le Chiese e che noi,noi, che teniamo ancora l’immaginetta di San Pio,stavamo per scrive Padre Pio,nel portafoglio,queste manifestazioni,o scelte religiose della Chiesa,per quel che concerne l’iconografia Sacre, non interessano punto.Piace piuttosto parlare del costume,piace alzarsi almeno due metri dalle persone e dalle cose,perché quel che dicono,quelle persone di quelle cose,distanziandole di un paio di soli metri, perdano ogni significato.Nei giorni della Resurrezione di Nostro Signore ,in Duomo hanno messo un Cristo Risorto,fatto con la scopa o qualche pennellessa,con un faccino al centro,che non poteva mancare, del Cristo.Hanno,in seguito, con quella immagine foderato l’interno della cupola conica del campanile del Duomo,lo stesso autore sull’onda della Resurrezione di Nostro Signore, per mezzo di un industriale del pomodoro, ha presentato all’Expo di Milano,quello di nutrire il pianeta, per intenderci.Ha presentato delle scatole di pomodoro con tanto di etichetta dipinta,come dicevamo, dallo stesso pittore che ha usato la scopa o la pennellessa per una Resurrezione.Ebbene non ci crederete,non si distingueva quali delle due,se quella della Resurrezione o quella del pomodoro in scatola,fosse la Sacra,nessuna differenza,il pomodoro come la Sacra senza faccino, la Sacra come il pomodoro,con il faccino.In fondo non c’era contraddizione,il Sacro permea tutto,anche il sacro pomodoro,in scatola.

Arte Sacra,secondo i preti.

Written By: bruno - Ago• 08•15

Che l’arte sacra non esista più’ ,non è un mistero,i preti vogliono quello che passa il “mondo”,dove di sacro,in quel “Mondo”,salvo errori ed omissioni non c’è un cazzo.Un gesuita fa da scorta e illustratore alle cose del “mondo” (le spiega),neofiti dichiaratamente non credenti che interpretano al meglio i loro bisogni finanziari in forma religiosa,insomma i preti la vogliono così’,così,fatevene una ragione.A Bobbio hanno messo come paliotto all’altare Maggiore una copia del Mantegna,il Cristo Morto,potevano metterci una riproduzione ed era la stessa cosa,nessuno,ripeto nessuno la guarda,anche se illuminata,perché non è Sacra.E’ solo un tizio che fa il verso ad un altro, come esercizio di pittura,esercizio scolastico,privo di ogni sentimento,non basta fare le smorfie per esprimere quello che c’è dentro le smorfie.Sopratutto,quella copia scolastica del Mantegna,non è il Mantegna,ma non è nemmeno il Cristo Morto.C’è chi la vuole così’,per loro,per i preti, questo è il Sacro del loro “mondo”,così’ sia,amen.

Silvano.

Written By: bruno - Ago• 07•15

Non so di che colore fosse stato il cielo di giorno,e non era importante,ma era notte ,notte ,notte fonda,un vento ,come un fiume caldo entrava dalla piccola finestra spalancata davanti ad alti boschi di pioppo.Un gufo e un cane lontano ,era tempo di lucciole,lucciole ,lucciole e ancore lucciole,come braci al vento,come fiammiferi accesi per gioco nella notte.Dal Po saliva l’odore dolciastro di fango torbido ,odore di sabbia che tracimava dalle rive ,entrava impetuoso e sinuoso ,dalla finestra .Settanta anni aveva la vecchia di casa,preso dal vino,con i suoi occhi umidi neri e lumacosi,Silvano mimava,quello che per lui era un rito ,una danza d’amore,successione di movimenti lenti e ondulatori,allungamenti di collo e braccia,dita e testa.L’amore saliva dal fiume con il suo odore di carne sudata che ,nel caldo e nell’alcool faceva impazzire Silvano .Lui si baloccava con quella testa da morto che aveva davanti,testa scavata e con pochi denti,le secche gambe, accavallate,e quel che rimaneva di un seno flaccido,mentre sopra il cranio,fra i radi capelli bianchi,spuntava una calvizie malcelata con civetteria.La vecchia sorrideva ,sorrideva pallida a Silvano,sorrideva a quell’amore insperato,che a lei parve venuto dal nero fiume, o dai boschi verde scuro di pioppo cosparsi di braci.Satiro che l’aveva sedotta e risvegliata in un magico rito,quell’arido piegato e piagato corpo di vecchia nutriva ancora la linfa di un desiderio,improvviso,imprevisto,ma era desiderio,un desiderio vero,vero desiderio di essere ,posseduta.Come In un delirio,o in una festa pagana,Silvano la prese con delicatezza,sinuosamente la prese con dolcezza,gonfio di lussuria ed infinito desiderio,la prese ,tolse le mutande alle scheletrite anche,e ,stendendola sul povero letto di legno ,sotto la finestra aperta che dava sui pioppeti lambiti dal fiume, gli parve ,fra un mugolio moribondo e ovattato,di giacere con una morta.

La casa natale di Pertini.

Written By: bruno - Ago• 06•15

Pare che la casa natale di Sandro Pertini cada a pezzi,immediatamente qualche devoto italiano si è messo al servizio di chi desidera salvare questa casa dal degrado.Pertini era,si dice,e pare sia ancora,il presidente della Repubblica piu’amato dagli italiani.Non siamo d’accordo con coloro che desiderano fare dei laici e ,aggiungiamo politici “santuari” alla memoria da mantenere a perenne ricordo delle generazioni a venire.I “santuari”,i veri santuari andrebbero fatti a Roma,dove il Palazzo del Quirinale dovrebbe lui essere davvero, santuario della memoria,a memoria dei posteri.La scelta del suo inquilino dovrebbe essere primaria e d’esempio alle generazioni a venire,ma cosi’ non è,non è.Salvate i luoghi della cultura,non quelli della politica,salvare i luoghi della cultura, ha un senso e un significato ,anche per le ignoranti generazioni a venire,il resto , vada in malora.