Fra l’umana e l’artificiale intelligenza o “intelligenza” passano differenze di lana caprina:entrambe se messe a disposizione di guerre o commercio sono letali.tanto che si potrebbe definire l’intelligenza,sia quella umana che ,quella artificiale arma letale,letale contro l’ignoranza-e il potere ne ha fatto e ne fa largo uso-,letale contro gli avversari,che sempre il solito interessato,onnipotente potere-sopratutto in guerra anche oggi- pratica:in fondo qualche volenteroso coglione-a ,si è sempre messo-a con qualche “intelligenza” a disposizione.
Storiella.
La “storia”.
Ma ve lo immaginate leggere la “storia” di questi giorni?Davvero sapete immaginarla, non dico fra qualche secolo o,anno ma fra una settimana o forse doman l’altro,la storia di qello che voleva ma non vuole ma vorrebbe che un altro vorrebbe ma non può,nessuna pace,niente di niente tutto di nulla.E ve lo immaginate un pezzetto,fazzoletto di terra che questi ebrei,odiati ebrei si son comprato da dove venivano e questi,questi da secoli gli fanno l’uomo addosso:come quando i crociati lanciavano perfino nelle case ebree alberi di natale,dico di natale incendiati per bruciare loro e la loro casa?Ma non è ora di piantarla con questo Israele e quel Cristo morto forse in croce?Ecco fate uno sforzo:uno sforzo almeno di fantasia e cercate di mettervi davvero dentro la storia,mica la “storia”.
“Informazione”.
Papa Leone ha detto ,in una recente comunicazione che solo i popoli informati possono essere liberi di scegliere.Il Papa ha toccato un punto nevrelgico a proposito di informazione,visto che la maggior parte o,la grande informazione,non informa per niente ,e,serve a qualcuno facendo dell’informazione una vera e propria disinformazione:disinformazione che poco o nulla,per non scrivere malevola e interessata,si concilia con una qualche libertà.
Punti di svista.
E’ davvero sorprende come un tempo in Gecia si divizzassero gli eroi e gli animali in Egitto e l’uno dicesse misceredente il primo,come il primo dicesse miscrdente il secondo.E’ davvero difficile,difficile e:qualche volta risibile il mondo religioso.
Vicinati.
Tutti addossso a Netaniao e Israle:ieri sulla 7 è stato un vero e proprio sanguinoso tormentone contro Israele,sanguinoso rosario ,cantilena ripetuta detta e ridetta in tutte le salse,come in un incubo.Eppure, vorrei vedere questi lamentosi volenterosi di Hamas, un Hamas in casa :in casa loro, con il cottello alla gola dei suoi famigliari-ostaggi che nonostante tutto non vengono liberati- che cosa farebbero,cosa direbbero:sopratutto, come si scuserebbero,per le loro “pretese” di liberazione, alla faccia o in faccia al vicinato.
Hamas.
E’ davvero difficile,difficile ma occorre scriverlo:Hamas si serve degli ostaggi e dei palestinesi per far fuori Israele e tutti questi morti sono nel disegno di Hamas che,nel frattempo,nel frattempo beve analcolici sulla riva di una qualche piscina da quelle parti, alla faccia dei palestinesi.
Leone quattordici.
Nuovo Papa. Popolo felice. Di lui tutti hanno già detto tutto Una cosa mi preme : Leone XIV agostiniano.” Sono figlio di Agostino” cosi si presenta al mondo. Ricercatore quindi, unitamente ad altro, della VERITÀ la qualità oggi più negletta.Si ha fame di essa o quantomeno di ricerca di essa.
Paola Mars.
Le perle nere di Kella.
Il 18 marzo 2018, in un angolo di campagna vicino a Noto, il corpo di Laura Petrolito, Lauretta, venne trovato, incastrato tra lamiere arrugginite. Vent’anni appena, eppure già una vita fatta di speranze tradite e sogni periti, come le foglie secche sui bordi delle strade di Canicattini Bagni, tra le colline verdi della Sicilia orientale. Il paese che l’aveva vista crescere, tra silenzi e sorrisi finti.
Bella di quella bellezza che nasconde il dolore, Laura era una di quelle ragazze che imparano presto a vivere tra le crepe, con una forza silenziosa, eppure vulnerabile. Madre a sedici anni, solo per poco, prima che la sua bambina venisse affidata alla nonna paterna su richiesta dei servizi sociali. Una ferita mortale, ma anche senza figlia il suo cuore di madre non aveva cessato di battere. E lei di sorridere a quel futuro che non arrivava mai. Al suoi posto era arrivato lui, Paolo Cugno, 30 anni, operaio, un uomo complesso. Ma diceva di amarla. E l’aveva resa madre di nuovo. Finalmente la felicità. Invece.
Laura era sparita la sera del 17 marzo, quando l’ultima telefonata al padre non aveva ricevuto risposta. Il suo cellulare taceva. Il padre, uomo di fatica, che la vita non l’aveva mai risparmiata, lanciò l’allarme. Le ricerche durarono tutta la notte, tra strade sterrate e vecchi casolari. Il 18 marzo, l’alba rivelò la verità: Lauretta giaceva nel pozzo artesiano, con il corpo segnato da almeno sei coltellate.
E Paolo Cugno, 32 anni, operaio, il suo compagno, il padre del loro bambino di 8 mesi, era lì, a pochi passi da lei. L’aveva uccisa, con l’impeto di una aggressività che non conosceva confini. Gelosia il movente, se ce ne fosse bisogno. La giustizia avrebbe fatto il suo corso: 30 anni. Mai scontati, perché Cugno sarebbe morto sette mesi dopo, in carcere. Arresto cardiaco la causa, ma le indagini non hanno mai chiarito veramente.
Kella Tribi.
Ecco.
Ed ecco il Papa,ne parlano tutti e,son tutti un pò indovini.Regnerà-salvo errori ed omissioni- una ventina d’anni e ne vedrà dell’acqua passare sotto quei ponti che oggi lui cita spesso.Mi viene in mente,in questo momento di un sogno ricorrente che Giovanni 23 faceva:”mi accade spesso di svegliarmi di notte e cominciare a pensare a una serie di gravi problemi e decidere di parlarne al Papa.Poi mi sveglio completamente e mi ricordo che io sono il Papa”.Auguri Leone.