Dato una storica sbirciatina nei documenti di San Colombano circa il suo attraversamento del Po nel piacentino che dicono,scrivono;bianco su nero,che sbarcò a Monticelli d’Ongina a valle del Guado di Sigerico.Questo lo scrivono “loro” nelle loro storiche carte,lo certificano e lo sottoscrivono,alla faccia di ogni storia ma,soprattutto:della storia.Che ,un Caronte del Po,tratti la storia come un qualsiasi Caronte non è strano ma,che un sindaco ,un sindaco dico;tratti la storia come un qualsiasi Caronte,lascia di stucco.
Ebrahim Raisi.
Ebrahim Raisi vince le elezioni,con scarsa partecipazione in Iran,inquietante notizia che si affaccia sul Medio Oriente che non promette nulla di buono.Questa fiacca elezione la dice lunga sul radicalismo di quel paese,chiuso come è in frange sempre più radicalizzate.Qualcuno lo definisce boia,occorre che ad Ebrahim venga messa la mordicchia del controllo nucleare che sarebbe un vero disastro non solo per il Medio Oriente,ma per il mondo intero.
Bobbio città senza porto.
Già nel 715 dal Re longobardo Liutprando è menzionata l’esistenza di una organizzazzione costituita da varie stazioni di approdo chiamati “ripuari”.Qualche anno dopo 735-773 è la conecssione dei diritti regali di pedaggio al porto.Tale termine si usò per indicare il passo o il punto di attracco del fiume dove esistevano molti porti ponti o traghetti sia a monte che a valle di Piacenza con regalie tutte appannaggio di monasteri,di feudatari,di vescovi conti e più tardi di comuni.E ,il Monastero era quello di San Sisto a Piacenza,di cui era abbadessa Angilberga moglie di Ludovico secondo,fu dotato dallo stesso Imperatore verso la metà del nono secolo di vaste possessioni intorno alla città,sulla riva del Pò e con esse il diritto di “naulo” pesca e porto.(non viene mai citato nessun porto di Bobbio)Si pensa che al tempo di Liutprando sulla base di documenti che l’attestano,che tre fossero i porti:il primo nominato nel documento di Liutprando,con la menzione”porto qui dicitur Lambro Placentia” e che doveva essere situato a monte della città alla foce dl fiume Lambro,porto naturale di Milano,all’epoca in cui quel comune si serviva delle acque del Lambro raggiungibile attraverso il canale Vetabbia,collettore delle acque dell’Olona,Seveso e Martesana.E qui mi fermo(essendo la mole dei documenti vastissima che riguardano anche i diritti su Pò di Santa Giulia in Brescia) se poi ,non vi è chiaro che non vi fu mai un porto legato a Bobbio ditelo, e sarete accontetati,grazie.
La proposta.
Berlusconi lancia la proposta di una destra unita,unita stile repubblicano d’America.Nel momento in cui ,il suo partito pare in stagnazione resta una proposta più che leggittima per lui; anche se vi sono ancora troppo distinguo che esulano dal generale ed entrano nel particolare.Forza Italia,Lega, e ,fratelli d’Italia hanno ancora troppo connotazioni diverse per fortuna;per fortuna perchè permettono il rietro in quei partiti a particolarità d’intenti che ogni cittano si forma circa una destra,per cui aderire,aderire senza combaciare ,od omologarsi,che permette di vivere un individualità,una particolarità che un progetto,per quanto da statista vecchia maniera vorrebbe in qualche modo omologare.Proposta dunque difficile ,anche perchè ,proposta dal partito più debole che mette in sospetto proprio per la sua debolezza la voglia di un protagonismo di difficile,se non impossibile realizazzione.
Vivere.
Il mondo di internet è zeppo di allettanti proposte amorose,o pseudo amorose proposte;insomma ,di tutto un pò;ma qui è difficile non dire che in fondo,in fondo tutto quel mondo si muove spalmato di libido;quando non proprio di libidine .Squarci di vita allora ti appaiono come lampi nel buio,umanità sconosciute,vite d’altri che son destinate nel rimanere per sempre nella loro oscurità.Non so se qui cominciare da quella donna che cercava consolazione e si scopò il francescano che la doveva consolarla,per cui, questi,come avesse visto il diavolo in persona si ritirasse poi in Bologna e morisse poco dopo afflitto dai sensi di colpa.Opurre di quando si sposò, a diciotto anni, con un bevitore,un bevitore che infine rovinò con l’acool tutta la sua vita,o quella del figlio diciottenne che si impiccò,o di lei ancora ,che per tirare avanti si mise nell’impresa del porno,saldando così tutti i debiti contratti nel suo passato.Sarà tutto vero?Ma poi che conta,questa è una trama che scorre come una vita che non ha cessato di vivere,vivere,vivere anche con i capelli bianchi,vivere, senza sensi di colpa,vivere per vivere,cercando ancora quel che rimane del piacere,fosse anche solo quello di ricordare il piacere di vivere, o solo quello di immaginarlo,sperarlo ,vivendo.
Teresa ,da Palermo
La Sicilia prima per contagi rispetto a tutta l’Italia, notizia ovviamente che i siciliani si dovevano aspettare. Sperare nella zona bianca diventa più una chimera che una realtà. Ovviamente per colpa di tutti nessuno escluso, controlli inesistenti, persone che non si vogliono vaccinare portando così l’isola allo sbaraglio. A prescindere che i genitori continuano ad organizzare feste tra ragazzi con molti invitati creando assembramenti, alla fine qual’e’ il risultato contagiati a go go senza fine. Siamo un popolo di immaturi; in questo modo l’economia siciliana non finirà mai la sua discesa libera. I genitori dicono: non riusciamo più a fermarli i ragazzi. Bene, io so solo che 30 anni fa i genitori sapevano tenere a bada i figli; oggi abbiamo una società allo sbando e non è certo colpa della scuola. Noi siamo il fanalino di coda sia economicamente che come società civile, secondo me. Dovreste ammettere con umiltà gli sbagli e porvi rimedio, invece vedo solo tanto individualismo ed egoismo. Questo alla Sicilia sia socialmente che economicamente la porterà al baratro. Allora che vogliamo fare rinascere con buon senso o preferiamo affondare? Riflettete, vivere o sopravvivere senza futuro per nessuno? A voi la scelta, in definitiva, la Sicilia è una terra meravigliosa, ma purtroppo i siciliani non la valorizzeranno mai né la faranno valutare dai posteri adeguatamente per un rilancio economico,culturale e sociale. Ah non parliamo di ignoranza, ma di lassismo a tutti i livelli.
Teresa Camapagna
Teresa, da Palermo
La Sicilia prima per contagi rispetto a tutta l’Italia, notizia ovviamente che i siciliani si dovevano aspettare. Sperare nella zona bianca diventa più una chimera che una realtà. Ovviamente per colpa di tutti nessuno escluso, controlli inesistenti, persone che non si vogliono vaccinare portando così l’isola allo sbaraglio. A prescindere che i genitori continuano ad organizzare feste tra ragazzi con molti invitati creando assembramenti, alla fine qual’e’ il risultato contagiati a go go senza fine. Siamo un popolo di immaturi; in questo modo l’economia siciliana non finirà mai la sua discesa libera. I genitori dicono: non riusciamo più a fermarli i ragazzi. Bene, io so solo che 30 anni fa i genitori sapevano tenere a bada i figli; oggi abbiamo una società allo sbando e non è certo colpa della scuola. Noi siamo il fanalino di coda sia economicamente che come società civile, secondo me. Dovreste ammettere con umiltà gli sbagli e porvi rimedio, invece vedo solo tanto individualismo ed egoismo. Questo alla Sicilia sia socialmente che economicamente la porterà al baratro. Allora che vogliamo fare rinascere con buon senso o preferiamo affondare? Riflettete, vivere o sopravvivere senza futuro per nessuno? A voi la scelta, in definitiva, la Sicilia è una terra meravigliosa, ma purtroppo i siciliani non la valorizzeranno mai né la faranno valutare dai posteri adeguatamente per un rilancio economico,culturale e sociale. Ah non parliamo di ignoranza, ma di lassismo a tutti i livelli.
Teresa Campagna.
Le perle nere di Kella
In una villetta di un paesone balneare della Campania, sotto il sole del Sud, si può nascondere una delle vicende più cupe e tristi a cui la cronaca abbia assistito. Una storia di solitudine, di paura. E di morte. Elisabetta Grande e sua figlia Maria, nel 2004, hanno intenzione di aprire un negozio di detersivi insieme. Non sono molto integrate a Castelvolturno, e questo progetto le spinge a cercare le persone, per fare pubblicità all’attività. Dal ’97 al 2002 circa, Maria è stata sposata con Salvatore Di Maiolo, infermiere del carcere di Poggioreale di cui Domenico Belmonte, marito di Elisabetta e padre di Maria, è stato direttore sanitario. Proprio il suocero, cui Salvatore è legato da profonda stima, lo aveva aiutato a trovare lavoro e sistemarsi. Con Maria era andata meno bene, si erano separati,”senza nulla a pretendere”, come amava ripetere lui. Per questo, forse, quando Maria e la mamma, invece di inaugurare il nuovo negozio, nel luglio del 2004, spariscono nel nulla, Salvatore fa scena muta, finché i parenti di Elisabetta non sporgono denuncia. Emergono le sofferenze psicologiche di madre e figlia, il loro isolarsi, per scelta, ma forse anche per imposizione, la loro mancata autonomia. E per entrambe, vengono a galla due tentativi di suicidio. Elisabetta e sua figlia soffrivano molto. Per questo dopo anni di silenzio, gli inquirenti decidono di cercare per bene in quella villetta. E proprio sotto il pavimento, in un’intercapedine alta meno di mezzo metro, trovano i corpi ormai disfatti di madre e figlia. Nude, sul corpo nessuna traccia di violenza e con intorno alcuni oggetti e personali e i vestiti, poste l’una accanto all’altra. Secondo l’autopsia sono morte per una pesante dose di farmaci. Inoltre le indagini scientifiche provano che i corpi sono stati cosparsi a lungo e regolarmente con acido muriatico, per accelerarne il deperimento. Chi è stato? Belmonte e Di Maiolo, suocero e genero, vengono indagati con l’accusa di omicidio in concorso. Si parla di ‘patto tra uomini’ di un terribile sodalizio per eliminare quelle due donne inquiete. Quando gli chiedono cosa sia successo a moglie e figlia, l’ex medico di Poggioreale, fa il drammatico, scomoda addirittura la Divina Commedia di Dante, citando alcune frasi del conte Ugolino. Bizzarra scelta per un termine di paragone, visto che il personaggio di dantesca memoria muore dopo aver cannibalizzato i corpi dei figli. Mentre è in attesa della prima udienza del processo, alla soglia dei 77 anni, il dottor Belmonte muore. Niente processo per lui, ma nemmeno per il genero Salvatore Di Maiolo che, invece, viene assolto per non aver commesso il fatto. Elisabetta e sua figlia Maria sono state sepolte in Calabria, lontano dalla casa che prima di diventare il sepolcro dei loro corpi, era sta la tomba delle loro vite.
Kella Tribi
Teresa da Palermo
A Palermo c’è molto fermento per le amministrative, ma ci sarà il candidato ideale!? Orlando nel bene e nel male in questi anni ha dato alla Città metropolitana di Palermo una chance in ogni circostanza. Oggi il nuovo Sindaco dovrà rimboccarsi le maniche, Palermo ed i palermitani non sono semplici da gestire; forse per questo ed altro si pensa alle donne. Tornando indietro di anni Palermo ebbe un Sindaco di pregio donna;chissà se in questa vera e propria guerra una donna sarà e vorrà prendere le redini della città metropolitana di Palermo distinguendosi per carattere e fermezza!? Chissà se dopo tanti anni di uomini più o meno validi, una donna potrà fare la differenza come avvenne con Elda Pucci. Speriamo, comunque, il meglio per una città dalle diverse realtà e dalle molteplici sfaccettature politiche, culturali, ideologiche, sociali etc. Una donna sicuramente sarebbe in grado, secondo me, di coadiuvare e fattivamente rendere un palermitano orgoglioso finalmente della propria terra. Chissà se sarà possibile!?
Teresa Campagna.
Teresa da Palermo
Per chi vorrà venire a visitare Palermo e dintorni, un giorno non basterà, perché se siete amanti del particolare, della storia, dell’arte e poco conoscitori delle tradizioni palermitane vi perderete nell’ammontare con stupore e meraviglia tutto ciò che è Palermo ed i palermitani. Tutto il centro è pieno di storia da Piazza Indipendenza sino al mare, incontrerete camminando diverse cose da visitare e scoprire di bellezze uniche al mondo. Arrivati al Foro Italico potrete ammirare le mura delle cattive e palazzo Butera, a dando avanti Villa Giulia vicino l’ortobotanico entrambi meravigliosi per magnificenza e storia pieni zeppi di alberi secolari unici al mondo. Da non dimenticare per un po’ di relax il bar all’interno di Villla Giulia in cui si gusta gelato e cose tipiche della tradizione palermitana. Dopo questo primo tour si potrà vedere ancora il Duomo di Morreale, in cui rimarrete esterrefatti per bellezza sia dentro che fuori. Ed ancora i nostri mercati di Vucciria e Ballarò dove troverete prodotti tipici locali e delle performance nei venditori del tutto esilaranti. La visita guidata al Teatro Massimo vi farà rendere conto sia della bellezza storica che del fascino che avrebbe vedere uno spettacolo sicuramente vedrete rapiti dalla bellezza delle rappresentazioni. Le stesse sensazioni si hanno con il teatro Politeama ancora più antico, ma con diverse caratteristiche storiche e strutturali anch’esso da vedere. In uno dei giorni in cui vi trattenete a Palermo non dimenticate di farvi un bagno nella bellissima Mondello.
Teresa Campagna