Origliare.

Written By: bruno - Giu• 13•14

Sentita da un pescatore, oggi,13 Giugno ,lungo la riva del Po,ore 18,30  pescava, a fondo, carpe.”Alba nuova/di carta/e d’infinita tristezza/che s’accompagna/d’infinito canto/che sale/dal buio/lontano.

Una lacrima per Scalfari.

Written By: bruno - Giu• 12•14

Per puro caso,in un programma televisivo,la” rete della 7″?Si è assistito ad un piccolo duetto  Benigni Scalfari,un frammento che, per il conduttore, doveva essere divertentissimo, da ridere, e ancora ridere,ridere a crepapelle,e, infatti una blogger,ospite del programma?Non si è ben capito che mestiere è,fare la blogger,ma, sopratutto, non si è capito a quale titolo,e per quale merito lo si citi.Ebbene ,questa ospite, signorina,signora che ci è parsa di sinistra,piangeva a crepapelle,con smorfie dolorosissime ma teatrali, e spasmi da emmoroidi,all’udire il triste  Benigni che faceva il comico ,secondo noi, per rendita,e lo fa purtroppo ancora ,da tanto, troppo tempo,forte del pregiudizio che,una volta,una sola volta,pare ,forse, facesse ridere qualcuno anche non di sinistra.Nel dialoghetto dell’insulso Benigni,è intervenuto biascicando l’antico Scalfari, ma non si è capito nulla,nulla,forse l’impianto dentario non è dei piu’ perfetti,forse la protesi non calza bene,anche se non ci sembra tipo da protesi mobile.Quel sibilo  scalfariano ,amorfo,oscuro,lontano,accompagnato dal tentennamento del canuto fragile capo, ci è apparso il pezzo migliore della serata, vero colpo di teatro ,  comico starnuto,che, ha strappato una nostra viva, liquida cristallina  lacrima, di approvazione.

La Morte e il Quirinale.

Written By: bruno - Giu• 10•14

La morte è da qualche tempo che bussa e ribussa,con la sua clessidra in pugno,alle porte del Quirinale,sale e scende le scale di “Palazzo” fra i corazzieri che non gli controllano nemmeno piu’ i documenti.Sale scende, scarmigliata e pallida,e come dovrebbe essere la morte?Pallida e  scarmigliata,appunto.Ed è  da qualche tempo che trascura il suo normale servizio, impegnata, come è alle porte del Quirinale,la si è sentita,ringhiare,sibilare,minacciare:e allora?Per quanto dovro’ aspettare ancora?Scaduto è il termine,da tempo è scaduto,quelli di dentro non fanno una piega alle sue richieste,ribattono,piagnucolando ,nascosti dietro l’uscio,con mille scuse,il Presidente non c’è, è in “temporaneo prolungamento”.

Ottimismo sullo schermo.

Written By: bruno - Giu• 10•14

Solo ventiquattro ore fa,la televisione,prendiamo un programma a caso, rai 2,dichiarava forte disoccupazione giovanile,disoccuppazione generale in crescita,raddoppio delle poverta’,insomma era un bollettino di disperazioni generalizzate,in cui, il bel paese si infradiciava,sprofondava, inghiottito dalle sabbie mobili della crisi.Son trascorsi un paio di giorni,solo un paio,ed ecco che, la sorridente giornalista ci comunica che gli italiani hanno cominciato a spendere,l’ottimismo è fra la gente,è apparso anche Napolitano,rilassato,con la faccia di un Matusalemme risorto,temporaneamente,come afferma lui temporaneamente,ma temporaneamente cosa si significa per il vostro Presidente?Temporaneamente quanto dura?Fra il temporaneamente del Quirinale,il bello dei nuovi spendaccioni d’Italia,la ripresa,modesta,affermano, ma ripresa c’è ed è innegabile,e mostrano il culo di qualche bagnante di Rimini o Riccione sotto il sole,con il mare calma piatta.Mentre scaricano emigranti-profughi anche nelle stazioni dei bus a Roma,e,attenti potreste trovarveli anche sotto il vostro androne,portati direttamente dal mare a vostra insaputa,”protetti” incoraggiati, dall’accoglienza delle istituzioni che ci consegnano,per non sbagliare, anche gli annegati,i morti,che sempre, grazie all’efficiente servizio Italia son,per fortuna pochi.Renzi in Cina apre canali miliardari (autostrade sulla via della seta),secondo sempre i commentatori rai 2,insomma tutti felici tutti, sulle strade miliardarie renziane.Si’, è vero,abbiamo pianto troppo, fateci ridere.

Cassinari & c.alla Fondazione.

Written By: bruno - Giu• 09•14

La Fondazione  Piacenza-Vigevano, mette in mostra alcune  opere, della sua vasta collezione d’Arte.Molto probabilmente su suggerimento di: Gazzola,Milani,Pareti,come facenti parte di quel consiglio,vengono esposti,Cassinari,Mosconi,Morlotti,Chighine,Bellandi.Guardare questi dipinti è come immergersi in una sorta di bella epoque,o tempo, dove si credeva a tutto,quando si accettavano  balbettando, stilemi manierati.Ognuno di questi artisti realizza un  modo suo  proprio,in un  dialetto unitario ,dettato dal gusto di allora,gusto formato da critici   mercanti,banche.Fuori dal loro stilema di superficie non c’è  nulla,nulla,si avverte solo il vuoto,siamo di fronte ad un “modo”,solo un modo,trapassato,svuotato,sterilizzato dalla deflazione quotidiana che, alla luce del crudo oggi,non ha piu’ valore.Tutto risulta incomprensibile,insignificante e  si guarda e apprezza, per esagerazione,come pezzo di costume o cronaca.Specie di eta’ dell’oro dove,e quando, tutto appariva vero,nuovo,creativo, “grande”.Vuoti archetipi, modelli ripetuti che partono da una specie di  corrosa figurazione,  birignao di  gusto, che sa di convenzione  ,tic,come vi sono, appunto, in ogni bella epoque o fiera  dell’ingenuita’. L’oggi non ammette piu’ alcun valore,nessun valore,nemmeno  quello appeso alle pareti della Fondazione Piacenza-Vigevano.L’oggi non se ne frega  nulla di isterie “artistiche”,testi critici compresi,l’oggi è stato preso anche troppo per il culo e, per troppo tempo,da gruppetti mercenari-mercantili.L’arte è morta,è proprio morta,anche quella dei  cessi della ditta  Duchamp,detti “fontane”,piccole e famose ceramicate bare per pisciarci dentro.Insopportabilmente  anacronistico ,  leggere o ascoltare testi da critici tv-visibilmente  screditati,critici   stipendiati ,quanto  “famosi”  compiacenti avvocati,che finiscono con i loro argomenti ,per cessati finanziamenti,nel nulla.Un pubblico enorme si mette, generalmente ancora in fila, per il gusto di mettersi in fila ( non so se in questo caso) ad “ammirare” il sè,contemplando sè stesso, in fila, in ogni occasione di mettersi, appunto, in fila,e, ammirare,non si capisce bene cosa.Se,  vi è rimasto ancora l’entusiasmo per queste belle file, significa che siete   ingenui ,questo, è un punto a vostro favore,non buttatelo ,continate a credere ,vivete insomma,vivete, fin quando potete,in fila.

Scafisti.

Written By: bruno - Giu• 06•14

Sorprende sempre l’arresto di uno scafista che trasporta centinai di disperati dall’Africa fino alle  coste italiane, questi scafisti, dovrebbero essere arrestati pero’,non all’arrivo,ma, alla partenza.

Claudio Strinati.

Written By: bruno - Giu• 04•14

C’è un signore a Roma ,a cui hanno chiesto:chi è il nuovo Raffaello oggi?Chiunque avrebbe fatto,cercato  immediatamente un parallelo con un pittore contemporaneo,cioè del tempo del signore di Roma,la domanda è stupida,e ci saremmo aspettati una stupida risposta,con tutto il ciarpame figurativo che va a ruota del concettuale ,niente era  impossibile.Ma no,no,il signore di Roma,non ha esitato un attimo:i Beatles,ha risposto,si’,proprio i Beatles, e che poteva dire, un signore di Roma, se non nominare John Lennon,Paul McCartney,George Harrison,Ringo Starr,stesse sfumature,stessa meraviglia e voglia di stupire.Bastano quattro, per fare un Raffaello,Claudio Strinati ha ragione,Raffaello poi ,non è tutto quel che ci vogliono far credere.

Ladri!

Written By: bruno - Giu• 04•14

Argomento noioso parlare delle ruberie di stato,che palle!Rubarono,rubano,ruberanno,non tutti,ah si’, tutti, no,no!Rubano,ruberanno,rubarono,da qualsiasi parte si giri la frase occorrerebbe togliere,rubare, per poterne cambiarene il senso,togliere,rubare, darle  aria nuova,fare una frase meno vecchia,meno ripetitiva o convenzionale,con piu’ ossigeno,respirabile,o come si dice?Potabile.Che palle,pero’  ci gira sempre la stessa frase,la stessa,identica frase, sulla punta della lingua e in testa,con dentro:rubano.Qui’ la” erre” di furto, l’abbiamo  in gola,voi l’avete sulla punta della lingua?.Non tutti pero’ rubano,non tutti,si’, ora abbiamo capito,”quasi” tutti rubano,poi ci sono gli altri (pochi,pochissimi), che cantano in coro:non tutti,no, tutti,no,vero!Per rubare occorre fare qualche tirocinio,cominciando da zero,e  che voi, lo pensiate di gola o di lingua, non fa nessuna differenza,proprio nessuna,è solo una cacatina di mosca fra le righe,credetemi.

Matador.

Written By: bruno - Giu• 01•14

Ecco il matador!Esclama frau Merkel,a proposito di Renzi,siamo alla corrida,chissa’ poi perchè un ex sindaco, oggi primo ministro, fiorentino, dovrebbe vestire i panni del matador in Italia,cioè di colui che uccide tori in Spagna.Frau Merkel deve avere preconcetti precisi per l’Italia,dopo tutti i baciapile pre Renzi, eccoci al killer da stalla.Lapsus?Interferenza tedesca sul quello che si dovrebbe fare agli italiani?Mah!Provate a scrivere a frau Merkel,che poi gira che ti gira è sempre lei che parla e decide.La Germania è un modello , per il nostro primo ministro,siamo all’esterofilia becera, senza Europa, secondo una servile pubblicita’ televisiva, saremmo ancora in guerra,ed  è ,altrettanto vero che, se non ci fossero controlli alimentari, manco a dirlo europei,per un altra pubblicita’ governativa, mangeremmo pane e vermi. Controlli alimentari ci sono (solo) grazie all’Europa,senza di lei saremmo ai vermi ed alla guerra.Povera Italia, con la sua lingua ridotta a dialetto d’Europa e l’inno alla gioia di Beethoven che assomiglia alla salsa di podoro o al tonno in scatola,inno come  arietta di triste  pubblicitaria gioia sott’olio .Renzi ,naneggia, sopra un basamento del quaranta per cento,agganciandosi vicino alla disoccupazione giovanile che è al quarantasei per cento ( quasi tutti i disoccupati l’hanno votato) ,e poi, un nano è un nano anche sopra un mucchio di senza lavoro,con il suo quaranta per cento, fattosi muraglia a populismi avversari,naneggia, brandendo il suo spadino da matador,con un sol colpo,secondo la Merkel, potrebbe atterrare il toro in crisi d’ Italia,con un sol colpo,un colpo solo preciso,la’,fra le scapole, dietro le corna.Poi, dando di spalle alla morte,come fanno i veri matador, girarsi, trionfante verso gli ammiratori plaudenti (come ancora fa),mentre i cavalli, trascinano fra il sangue e gli squilli di tromba, il corpo, di una vacca morta,l’Italia.

1376,due piacentini si fanno tagliare la barba.

Written By: bruno - Mag• 31•14

Nel 1376 il Papa decide di tornare a Roma,ma, visto che molte citta’ si erano ribellate alla sua autorita’,manda avanti un grosso esercito di veri e propri criminali,che Santa Caterina,scrivendo al Pontefice, cerca di mitigare.Esercito,composto fra l’altro da Britoni,pensiamo siano  Bretoni.Questi Bretoni erano senza barba,completamente rasati,contrariamente all’usanza di allora :”E con detta occasione,venuti in queste bande i Britoni,che non havevano barba,andando tutti rasi,come li videro i Lombardi,i quali usavano all’hora le barbe lunghe,si fecero radere anch’essi e dè i primi,che comparvero rasi in Piacenza:furono Sisto Bosini,e Guglielmo Agazzari:indi ne nacque il proverbio di farsi britonare,invece di tagliare,o’ radere la barba.”Tutto questo è stato scritto nel 1376, in una sua cronaca a penna ,da Giovanni Agazzari figlio del dianzi detto Guglielmo.