Bollino nero per le autostrade italiane,qualcuno si lascia andare a considerazioni di benessere e di falsa crisi.D’altronde,tutti questi festaioli da dove saltano fuori, se tutta l’Italia è con le gomme sgonfie?Poi,pero’ nelle interviste,salta fuori che c’è,chi va dalla mamma,chi dalla sorella dalla zia,dalla nonna,chi va per due giorni,chi per ventiquattro ore.Insomma, comunque si muovono,vanno,festeggiano,stanno bene,forse ,ci si aspettava di vedere tutti questi italiani,andare in ferie a piedi?Se vanno in auto, o in treno :affermano,che razza di crisi è?Italiani,andate in ferie a piedi,qualcuno, forse capira’.
Allegro bollino nero.
La picula & la Piazza.
Ah!Che bella la festa dell’Unita’ in Piazza Cavalli,con il Gotico e San Francesco,ah,che bella che bella la festa, dove la “picula”, si potrebbe sponsorizzare con le due statue equestri dei Farnese.Venghino signori venghino,il cavallo in umido è la nostra specialita’,prima di bronzo,poi al sugo con l’intingolo,venghino venghino signori,venghino.Provare per credere,di bronzo duro prima ,tenerissimo come burro, al sugo rosso poi,i cavalieri non si mangiano e non sono compresi.In fondo a cosa servono due Cavalli ed una Piazza, se non per farci: la” picula ad caval” .Venghino signori venghino,piu’ gente viene dentro,piu’ democratici escono,che la festa dell’asino, la faremo l’anno venturo, ci manca solo la Piazza.
Forza America.
Per fermare i jihadisti c’è voluto l’intervento americano,piu’ il sostegno di altri paesi,l’Italia ha fatto si’ con la testa,senza andare piu’ in la.Per fermare queste bande di assassini militarizzati c’è voluta ancora una volta, l’America.Questi signori della guerra, mettono in fuga intere popolazioni,e, crocefiggono ,violentano,stuprano,nella migliore delle ipotesi, mentre , nella loro forza d’urto, ci “regalano” fior fior di profughi,frammisti ai loro fanatici religiosi.Questi jihadisti che spingono grandi masse verso l’Europa,facendo pulizia etnica nei conquistati paesi e che,in questi giorni, hanno rapito,fra l’altro, due sprovvedute ragazze italiane ,compiendo un gesto che inquieta qualsiasi persona anche di modesto quoziente intellettivo.Questi jihadisti,non trovano nessuna condanna in Italia,condanna che dovrebbe venire ,prima di tutto,da chi l’Islam lo dice pacifico,da chi l’Islam lo predica sul nostro suolo, e si dichiara, mussulmano per bene.
Perchè Brecht.
Chissa’ perchè in questi “trionfi” renziani, ci trovo molto del teatro di Brecht,e chissa’ perchè mi viene in mente :”La resistibile ascesa di Arturo Ui”,che poi, Renzi ,non è mica un Hitler o uno Stalin,lo si vede anche ad occhio nudo.Eppure, tutto questo carnevale di stato tripudiante, ha qualche cosa di mefitico, triste,chissa’ perchè.Chissa’ perchè mi gira nella testa quella frase sempre dell’autore tedesco:”Chi conosce la verita’ è uno sciocco,ma chi,conoscendola la chiama bugia,è un delinquente”,frase semplice semplice, ricca pero’ di risvolti,riferimenti all’oggi.Brecht in queste cose era illuminante,sorprendente, esaustivo.Renzi è un fumetto,perchè scomodare Arturo Ui,o qualche altro mostro della storia che fu un tempo come lui , in rapida ascesa.Ma poi,quella di Renzi , è forse ascesa? O sta invece, precipitando dal suo carro di Tespi,precipitando,dal tavolato sdrucciolo, unto e bisunto del suo teatrino,portando con se’ a strappo, gonfaloni e bandiere,e gli immancabili addobbi dei commediati,in rovinosa caduta?”Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati”,ecco ,di nuovo, l’aiutino dell’autore dell’opera da tre soldi.Ma si’, sediamoci dalla parte del torto, che tutte le altre :”conoscendo la verita’ si ostinano a chiamarla bugia”.
Due ragazze rapite in Siria.
Queste due ragazze cooperanti, rapite in Siria, sono state educate verso la carita’ e l’accolglienza dell’altro,anche il mussulmano,quando non delinquente.Hanno portato denaro medicine,lavoro,sorrisi,in quella terra abitata da un dio crudele.Dovevano,gli educatori,i genitori,i sacerdoti,fratelli e sorelle,ricordare loro che,da quelle parti, non si accontentano di darti uno schiaffo su di una guancia,cosi’ che tu possa porgere l’altra.Da quelle parti ,non ti schiaffeggiano per niente ,se ne fregano della tua cristiana umanita’ verso i poveri e diseredati,e ,una volta rapiti ,da altri poveri e diseredati,ti fanno fare la prostituta, per poi venderti come schiava.Si prova una profonda angosciosa pieta’ ,per le due giovani rapite, pieta’ mista a dolore e sconcerto.Ma ora ,cosa se ne faranno delle loro guance?
Festival del Diritto.
Eccoci ancora a parlare di Diritto,Festival del Diritto, tutto piacentino,dove piu’ si parla di Diritto,il Diritto, sminuisce,si ritira,si atrofizza,si ritrae, in una smorfia piena di vergogna.Venissero a cantare questi Onorevoli signori,si mettessero a cantare,forse,qualche lato buono si potrebbe trovare,godere,approvare.Quest’anno pare ci sara’ anche Grasso,con le sue tagliole e i suoi canguri , vero bestiario osservante del Diritto,niente di storto,per carita’.Oramai è un vitalizio per questi campioni,operai della giustizia e della regola a parole.Ogni piu’ piccola norma,ogni piu’ piccola censura al pricipio dell’universale legge sugli uomini ,sara’ ricercata,dissepolta citata,esposta,spolverata,approvata,applaudita, e tutti, alla fine, saranno e si sentiranno piu’ buoni,piu’ generosi,piu’ intelligenti,come fosse Natale,si’ ,piu’ buoni,dopo aver intascato il loro oramai annuale vitalizio,giusta tassa sulla parola.Parole che voi tutti, cittadini, pagherete, generosamente a piene mani, per far uscire da quelle gole gia’ stipendiate, aria articolata, formata in frasi codificate, studiate, ma ,sopratutto “utili”,utili ,quanto il bugiardino che accompagna la pillola,qui’ panacea del Diritto.Le parole,quelle alate del Diritto dell’anno scorso, sono state scopate via quest’anno,perchè cadute a terra si erano fatte polvere grigia,le donne,con piglio sicuro hanno ramazzato via quelle leggere parole come cipria.Le hanno ramazzate, perchè quel grigio cerebrale non sporcasse il bel pavimento di cotto del Gotico.Le hanno ramazzate con indifferenza e cura maniacale,toccando l’imperfetto cotto fin dentro le sue linee di fuga, negli angoli piu’ remoti,e poi, sveltamente hanno lavato con profumata acqua quel pavimento rosso tramonto.L’hanno reso terso, nel suo cupo pestio,di piedi,di scarpe con tacchi e tacchetti,saltelli,trascinamenti di vecchi incerti calzari, pendenti dalle sedie,e guardano,le donne di nuovo, con felice occhio, il lavoro,pensando che, anche quest’anno, ci sara’ da lavorare,anche quest’ anno si potra’ portare a casa qualche soldo,per l’anno a venire.Perchè anche quest’anno ,bisognera’ scopare,con buona lena,ripulire,lavare,raggiungere fin negli angoli piu’ nascosti, delle fughe pavimentali, tutto quell’inutile, vociante,strapagato Diritto.
L’Onorevole Paola De Micheli.
E’ di questi giorni, la visita dell’Onorevole, Paola De Micheli, a quella specie di desertificate sabbie mobili dell’Expo milanese.La,in quello spettrale paesaggio ,l’Onorevole accompagnata da un funzionario responsabile dell’esposizione mondiale,si è messa in ammirazione, per tanto “costoso” lavoro,lasciandosi andare alla futura fantasiosa,fantastica visione dell’Expo milanese ,con i suoi padiglioni in costruzione.”Qui sorgeranno diversi stand e,in questi spazi (dove Piacenza fara’ la parte del leone),verranno esposti prodotti agroalimentari piacentini”,ha dichiarato con entusiasmo la De Micheli.Trascinati dal suo visionario futuro,anche noi,che siamo dei semplici, abbiamo immaginato ,fra il guppo della sala centrale,posto in una magnifica grande coccarda tricolore ,brillare il Verdi nazionale, nella sua parmigianita’.E, pendenti nel vuoto, ricche stalattiti di salame e coppe, tutte con regolare marchio dop sempre di Parma,per non citare l’immancabile Parmigiano-Reggiano, che ci hanno fregato,tanto,tanto tempo fa ,senza che nessuno,di questi imbesuiti piacentini, dicesse bha!In fondo è vero,ci hanno si’ sottratto,si’ derubato,si’ distratto,ma è forse colpa del ladro, se il derubato è tonto e felice?
L’architetto Cavagna.
E’ di questa mattina, l’intervento dell’architetto Cavagna (spero il cognome giusto) che si definisce,progressista discendente dalla rivoluzione francese e dall’illuminismo.Suppongo anche ateo (salvo smentite).L’itervento di questa mattina, dell’architetto illuminista Cavagna (quotidiano Liberta’), andava nella direzione del salvataggio dell’antichissimo teatro romano posto di fianco al Farnese.Vi sono in quell’area importanti ruderi del teatro piu’ bello dell’impero romano, secondo molti storici di quell’epoca,fra cui, uno storico e avvocato piacentino di quel tempo (citato da Cicerone nell’Ortensio,ogni tre parole,quattro barbarismi) ,Tito Tinca.L’architetto nello schierarsi dalla parte della storia e, in virtu’ di tutto quel po’ po’ di enunciato,pareva volesse dire:”io, che sono la fiamma del progresso e che non previlegio il passato per il futuro,sono,in questa occasione,per il passato”.Che è come andare a Canossa per un libertario illuminato,a Canossa,con la face rivoluzionaria delle Gallie,se non proprio a Canossa, spargersi un poco di cenere di sigaretta spenta sul capo,davanti al primo curato ( non ce ne sono piu’), che si incontra per strada,dopo tutti i disastri urbanistici operati anche dalla sinistra (se non dagli architetti tutti).Che poi, tutto sommato, quella prosopopea cavagnesca, significava autoproclamarsi democratico a senso unico,insomma,anche quella” parte” politica ha un cuore.Ma, la questione non è questa,l’architetto Cavagna cita una frase,secondo lui, detta da Mosconi:”fè ioc’ al furmig”,fare gli occhi alle formiche, nel dialetto piacentino,significa letteralmente ,uno che dipinge anche gli occhi delle formica, per dimostrare la propria bravura,ed era riferita,contro ad Armodio,Wilmore Schenardi.Questa frase, noi l’abbiamo pero’ sentita dire e, ripetere in tempi non sospetti, fino all’ossessione da, Bruno Sichel,pittore oggi purtroppo dimenticato ,e, la diceva, contro, o nei confronti di ,Alfredo Soressi,altro pittore da:” occhi di formica”.Questo per la precisione e , per mettere qualche paletto alla “cronaca ” di questa vampirizzata, svampita citta’ ,che si prepara trepida, al festival del Diritto,quasi fosse quello di San Remo.Volete sapere come andava fra Mosconi e Sichel?Si odiavano a morte,ed, in questo caso ,si rubavano anche le battute.Interessa a questo punto, una riflessione sul teatro romano?Si’?Davvero?Interessa?Sara’ una gran porcata!Non ci credete!Aspettate e vedrete!Oh,se vedrete!Vedrete.
L’oracolo di Apollo.
Sulla sua sedia,ibbottito d’alcol e fumo,fin dal primo mattino, andava ripetendo da qualche ora che :”l’arte,l’arte doveva essere di testa,di cuore e di mano,doveva essere tutte queste tre cose assieme,l’una non doveva prevalere sull’altra”.Facile,semplice,vederlo,capirlo,anche se, ora nessuno lo fa piu’,neeeessuno, se non qualche fricchettone asociale fuori di testa.Ma, un tempo,un tempo di quadri di sola mano, se ne contavano a mucchi, a diverse centinaia,come di quelli strappalacrime di cuore,oppure chiusi tutti,rigorosamente chiusi, in qualche ragionamentino (testa).Ma l’arte,l’arte doveva essere di testa di mano e di cuore!Una nuvola di grigio fumo l’avvolgeva, saliva sopra i neri e sudati capelli tirati per l’occasione a lucido, dissolvendosi , scopriva una bocca fetida malata,cupa, annerita dal tabacco e dagli anni.L’ubbriaco ripeteva,ripeteva,inveiva,stancamente gesticolava, con un monologo sordo, strozzato,gorgogliante,come un profondo colmo pozzo, da cui non giungeva piu’ alcun eco, perchè, troppo pieno.Che vuoi che sappiano questi tre-quattro coglioni che si inginocchiano,si inginocchiano,si’, “di testa”,davanti a un pisciatoio?Si’, coglioni,coglioni ,coglioni.Come chi piange davanti a petali di rosa “tutto cuore” e tutte lacrime, come fanno tante,troppe, signorine di famiglia in malora,anche se oggi ,se oggi,di signorine,in malora cosi’, non se ne trovano piu’.Testa cuore mano,cuore mano testa,cazzate!Sbottava.La specie femminile ,non riguarda piu’ i soli uomini, le migliori signorine,sono proprio uomini,maschi,idiota!Ascoltami bene,drizza le tue orecchie,cretino,mentre la testa, ciondolante si riversava per sparire,dietro lo schienale della sedia,sedia che resisteva eroicamente indomita ,scricchiolando a tanto molle, impetuoso scordinamento.Che sono due sposi?Che sono?Rispondimi,ah!Non lo sai,non lo sai,cosa sono due sposini due,idiota!Non lo sai,no!Non lo sai,e allora te lo dico io,sono duuuue che hanno deciso di andare a cagare nella stessa casa.Detto questo, cadde :”come corpo morto cade”.
On the ashes of God.
Qualche precisazione sul video, “Agnus Dei”, riprodotto e presentato qui sotto va fatta.E’ un video realizzato con il contributo di qualche mio studente del corso di figura del “Gazzola” in Piacenza.Dovrebbe e vorrebbe trattare ,della distruzione dell’identita’ culturale,a parte le scene iniziali con la citazione del gas usato dai nazisti (Zyklon b), per sterminare gli ebrei nei campi concentramento,per cui ,quella citazione, desidera essere esiziale fin nel suo inizio e, un omaggio alle vittime dell’olocausto.Esiziale e razziste,come lo sono state le generazioni che ci hanno preceduto,generazioni di violenza che ci accompagnano ancora.Sciagurate generazioni senza memoria, distruttrici di memoria e civilta’.Il pistolotto iniziale tratta dunque della violenza, violenza,nuda e cruda.Per la parte che gli succede, cioè, il canto di Gigli, dovrete sognarvi quelle ragazze in senso geografico,come isole in mezzo al mare e, per meglio sognare,dopo una sbirciatina,chiudete gli occhi,adagio,lentamente ,piano.Lasciatevi andare lontano lontano,scivolate nel canto di isole remote,verso remoti continenti, perdute civilta’ ,circondate dal mare blu’,dove la pace, un tempo regnava e forse, regna ancora,lontano oltre la riga dell’orizzonte,spingetevi la’ ,dove non è nessuna riga ,o orizzonte.La parte recitante delle due ragazze che leggono l’Apocalisse di Giovanni,mentre un angelo strappa le pagine del Vangelo,non occorrono,credo , una qualche spiegazione.Ultima parte,il Sangue di Cristo che trabocca dal Calice Eucaristico,Agnus Dei,Sangue che dilaga in mille rivoli ,sulle pagine strappate del Vangelo,mentre viene declamato How, di Allen Ginsberg,con l’incipit:”Ho visto le menti migliori della mia generazione distrutte dalla pazzia…..”,cercatelo ,e leggetelo nella lingua che piu’ vi piace.Il video dovrebbe essere, a questo punto, intitolato:”Sulle ceneri di Dio” e noi lo indicheremo qui cosi’:”On the ashes of God”.Ci scusiamo per la cattiva qualita’ del video, ma ha dovuto subire una drastica diminuzione di qualita’, per essere pubblicato su questo blog.Se avete buona vista guardatelo nella versione ridotta.Grazie per l’attenzione.