L’architetto Cavagna.

Written By: bruno - Ago• 04•14

E’ di questa mattina, l’intervento dell’architetto Cavagna (spero il cognome giusto) che si definisce,progressista discendente dalla rivoluzione francese e dall’illuminismo.Suppongo anche ateo (salvo smentite).L’itervento di questa mattina, dell’architetto illuminista Cavagna (quotidiano Liberta’), andava nella direzione del salvataggio dell’antichissimo teatro romano posto di fianco al Farnese.Vi sono in quell’area importanti ruderi del teatro piu’ bello dell’impero romano, secondo molti storici di quell’epoca,fra cui, uno storico e avvocato piacentino di quel tempo (citato da Cicerone nell’Ortensio,ogni tre parole,quattro barbarismi) ,Tito Tinca.L’architetto nello schierarsi dalla parte della storia e, in virtu’ di tutto quel po’ po’ di enunciato,pareva volesse dire:”io, che sono la fiamma del progresso e che non previlegio il passato per il futuro,sono,in questa occasione,per il passato”.Che è come andare a Canossa per un libertario illuminato,a Canossa,con la face rivoluzionaria delle Gallie,se non proprio a Canossa, spargersi un poco di cenere di sigaretta spenta sul capo,davanti al primo curato ( non ce ne sono piu’), che si incontra per strada,dopo tutti i disastri urbanistici operati anche dalla sinistra (se non dagli architetti tutti).Che poi, tutto sommato, quella prosopopea cavagnesca, significava autoproclamarsi democratico a senso unico,insomma,anche quella” parte” politica  ha un cuore.Ma, la questione non è questa,l’architetto Cavagna cita una frase,secondo lui, detta da Mosconi:”fè ioc’ al furmig”,fare gli occhi alle formiche, nel dialetto piacentino,significa letteralmente ,uno che dipinge anche gli occhi delle formica, per dimostrare la propria bravura,ed era riferita,contro ad Armodio,Wilmore Schenardi.Questa frase, noi l’abbiamo pero’ sentita dire e, ripetere in tempi non sospetti, fino all’ossessione da, Bruno Sichel,pittore oggi  purtroppo  dimenticato ,e, la diceva, contro, o nei confronti di ,Alfredo Soressi,altro pittore da:” occhi di formica”.Questo per la precisione e , per mettere qualche paletto alla “cronaca ” di questa vampirizzata, svampita citta’ ,che si prepara trepida, al festival del Diritto,quasi fosse quello di San Remo.Volete sapere come andava fra Mosconi e Sichel?Si odiavano a morte,ed, in questo caso ,si rubavano anche le battute.Interessa a questo punto, una riflessione sul teatro romano?Si’?Davvero?Interessa?Sara’ una gran porcata!Non ci credete!Aspettate e vedrete!Oh,se vedrete!Vedrete.

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