L’operazione del Papa con il riconoscimento Palestinese ha una forte connotazione politica,visto la situazione dei cristiani in Medio Oriente,la loro persecuzione,e la totale chiusura al dialogo dell’isis.Non si poteva fare di meglio o di più,mettere dei paletti in quelle zone era una necessita’ inderogabile.Pero’ la situazione si fa più’ difficile con Israele ,sopratutto condividere,diventa più’ difficile con chi non riconosce nemmeno lo Stato ebraico.Un bel guazzabuglio,dove da una parte è la necessita’, dall’altra la ragione.Dopotutto, questo stato Palestinese, ha dei connotati difficilmente condivisibili.
Libri,libri.
Senza un libro non si va in tv,con un libro la tv ti ammazza,ti infarcisce,ti imbonisce di facce sorridenti, pronte a sollevare davanti ai tuoi occhi inermi,come una pugnalata ,un libro,ancora un libro,il solito libro cane,per cani e da cani.Senza un libro cane,credetemi,niente da fare,non si va in tv.
“Cultura” & Fondazione.
C’era un tempo,un tempo c’era la provincia,piccole citta’ con alberi e viali e palazzi biciclette e farmacie,c’era una volta la provincia,una volta c’era un mondo di gente che viveva del suo piccolo sogno e diventava ,cresceva ,grande e bella,bella per tutta una nazione un continente,per il mondo ,così’ come lo conosciamo e lo chiamiamo mondo,anche se non è intero mondo.Allora quella provincia faceva uomini e donne grandi,grandi, per altri uomini e donne delle citta’ del mondo intero,intero così’, come lo si dice e lo si conosce.Oggi, che si è scoperto il mondo,oggi, che un mondo senz’arte entra nelle case, nelle piazze nelle strade e nelle cattedrali,la provincia,quella provincia,un tempo prezioso scrigno ,si è fatta pattumiera di una smorta “opera”, da carpentiere.
Infinita recessione.
Dicono “loro”:siamo fuori recessione,tiriamo un respiro di sollievo,ma “loro”,loro,quando mai sono stati in recessione?Certo che “loro” sono fuori dalla recessione,anche se l’hanno vista,la recessione,e quando l’hanno vista, da lontano,lontanissimo.Se poi siamo fuori dalla recessione o meno, lo vedranno, sempre solo “loro”,non noi, che qui non c’è niente da vedere.
L’ ora del tubo.
Qualche giorno fa,molti, si sono scandalizzati,offesi per quattro bidoni,bidoni di un bel blu elettrico che l’Iren aveva allineato davanti ad uno dei cavalli del Mochi,in Piazza Cavalli.Aveva inveito ognuno in coro,aveva scritto ,deprecato ironizzato sulla bellezza che salverà il mondo.Nell’aperto portone della Fondazione ,l’altro giorno o ieri,un dischetto elettrico stava molando una torta pila di tubi che occupavano tutto il cortile del palazzo,e ,al posto del solito armonioso sfondo architettonico ,una selva di tubi si snodava in curve ed impennate deturpando completamente l’architettura di un tempo ,quella immaginata dal costruttore di Palazzo Pisaroni .Attratto dallo sferragliare della mola ,ho guardato ed ho capito,è cominciata l’era promessa dalla Fondazione, con “l’opera” di un famoso “scultore” ,mi pare israeliano e,se i bidoni Iren, furono fischiati qui c’è da supporre uno scrosciar continuo di bravo,bene bis,anche da parte della signora Pisaroni, anche perché la signora, non tira fuori un euro c’è chi provvede.E allora,viva il tubo,evviva evviva i tubisti, che dal Duomo a Palazzo Pisaroni intubano il mondo,sperando si limitino nel loro furibondo intubare, ai soli palazzi,alle piazze e alle chiese che,la gente è stufa arcistufa, ed è stata già’,purtroppo, “intubata” a proprie spese, abbastanza.
Voto sì voto no.
La cosa più’ strana di queste ultime votazioni è che si voti ancora,ma ,che si voti ancora PD,sono i miracoli di una presa in giro.Che Berlusconi affondi è normale, si è scavato la fossa con le proprie mani e, la risposta non è Fitto,gli altri partiti, prendono e raccattano una indignazione che non sanno usare.Quelli del non voto non sanno chi votare, che è l’unica certezza che ci è rimasta.
W le mamme.
Giovane, magra con le minute dita lisciava l’orlo del suo lenzuolo d’ospedale,reparto maternità ,una mattina di giugno,in fondo alla sala delle donne che avevano appena partorito, attorniate da qualche parente azzimato come ad un matrimonio.Lei, la rossina aveva partorito nel primo pomeriggio in un cesso, chiudendosi all’interno ,e, nel cesso alla turca ,aveva lasciato la bambina,si era alzata,tirandosi in vita le mutande e ,chiudendo la porta, non si era nemmeno voltata un attimo per guardare.La bambina nel cesso, era figlia della rossa e di un balordo del suo caseggiato,tutti e due venivano da qualche provincia che confinava con il fiume.La rossa mamma, fine e nervosa non guardava nessuno ,mentre tutti si passavano la sua storia,sottovoce, guardandola senza vedere,guardandola senza essere visti,così’ in ghingheri come erano, vicino alle puerpere,un uomo,con il cappello, in mano.Era la mamma del numero 27,la ventisette che aveva appena partorito una bambina in un cesso, e l’aveva dichiarata, in stato di abbandono.
Charles Robert Darwin 1809-1882.
Quando si invoca qualche cosa di nuovo che soppianti il vecchio,il pensiero non può non andare a Charles Darwin e alla sua evoluzione,sarò noioso ripetitivo,ma la pensava così’ anche Hitler con il suo rinnovamento della razza,il superiore,il vincente che soppianta l’inadatto,soppianta il non efficiente.E sarà’ noioso,pedante,sarà’ la solita minestra ma è così’,il mondo va così’ ,o così’ è il mondo, se vi piace.I forti fanno fuori i deboli che diventano anche cattivi,sopratutto,inutili,Renzi la prende sempre per lo stesso verso,con la stessa gente,il vincente fa fuori il perdente,non che c’era qualche cosa da salvare nel PD,ma è perfino noioso vedere che gli uomini,o ominicchi grandi o piccoli “condottieri” ,che si mettono a capo di una nuova ,di una qualsiasi quasi nuova,secondo loro evoluzione,per migliorare il mondo,il loro mondo,nella loro visione, si infilano nella solita storia sul vecchio-nuovo .Questo alto basso,furbo intelligente,valido invalido,operoso inoperoso individuo,teorizzato degli allucinati dalla politica e dalla vita,quando per similitudine ,non anche dall’arte ridotta a cadavere impestato da vermi o dagli studiosi di pseudo scienze, che la vogliono umana,quando per sua natura è bestiale .Questo intrepido trionfatore a priori, di una nuova razza padrona che promette mari e monti,questo salvatore,questo che vediamo,calzato e vestito in forma di Renzi è solo un cagnotto allevato da qualche benestante in vena,quello si, di cambiare il mondo, lasciando i poveri sempre più’ poveri e ricchi sempre più ricchi e qui,ora non si capisce dove sta l’evoluzione,la novità’.Per lungo tempo si è cercato l’anello di congiunzione fra l’uomo e la scimmia,ma signori,la scimmia è venuta,l’anello di congiunzione mancante fra l’uomo e la scimmia è qui, è Renzi,dopo di lui,solo dopo di lui verra’ l’uomo.
Cognomi veri e falsi.
Prima del mille non esistevano cognomi, tuttavia in un documento del 723 fa capolino un Garibaldo Tosabarba,sembrerebbe una smentita a questa teoria,ma, purtroppo il documento fa parte di una serie di falsi scritti da un prete , un millennio più tardi, Antonio Dragoni piacentino che, reggendo la cattedrale di Cremona,ha pensato bene di dare un un tocco di antichità’ alla sua amata chiesa.E, sempre a proposito di cognomi,questa volta veri,nella prima meta’ del seicento a Piacenza c’erano due pittori,padre e figlio ,Gian Antonio e Camillo Alsona.Il padre del primo,Nicolo’,oriundo di Vercelli,si chiamava in un atto del 1583 de Lesona,prima di arrivare alla definitiva grafia in Alsona,così’ come è stato registrato in alcuni stati d’anime piacentini, per i due pittori ai primi del seicento, come del Sona o Delsona.
Vitalizi & vitalizi-
Si dice,pare,scrivono che il governo tolga i vitalizi agli “onorevoli” condannati,si dice e si scrive,si strilla,sogno o son desto?Si dice si scrive si strilla,ma dove è la fregatura di tutto questo strillato,scritto e messo, in bella vista?