Se le città’ d’Italia,in fondo, son tutte agglomerati di quartieri e periferie autonome,figuratevi una piccola città’,citta’ né d’Emilia nè di Lombardia, che si stende lungo le sponde di un fiume,il Po,che dicesi nei libri , il più’ grande fiume d’Italia.Piacenza, per chi non lo sapesse,una delle molte città’ con pochi diritti, in cui si ha la sfacciataggine di realizzare un festival sul Diritto (perbacco).E’ questa città’, piccola città’,dove scomparsi i quartieri e soffocata dalle periferie,si vegeta, vicino un fiume, dove ci si annega più’ nessuno tanto è trascurato,se si esclude una cassiera licenziata da un supermercato per via della crisi.Un bar al centro,proprio in Piazza Cavalli,che dovrebbe chiamarsi :”Il Barino”,non vorrei sbagliare.Un bar, che una volta,tanto,ma tanto tempo fa, era dei fratelli Veneziani e si chiamava,manco a dirlo: “Veneziani”.Ebbene sotto i portici ,per chi vi passa, vede qualche immagine dipinta di Piacenza,quadri,signori,sì,proprio quadri quadri,tutti dipinti ad olio,non qualche rompicapo didascalico desideroso di cambiare il mondo ,per dirla con Bonito Oliva,non un subblime “nervoso” tappeto di vetri infranti, che ricordano le vostre sconfitte,no , quadri,proprio solo quadri,che è il modo più’ incomprensibile per dire ancora oggi qualche cosa,e proprio questa loro palese anacronistica incomprensibilità’,è proprio per questo loro essere come figurate sfingi,che si fanno ancor più attraenti , misteriosi.Pittura per pittura,colore per colore,arte per arte,senza parole,senza letteratura,arte che non desidera né educare né cambiare il mondo,ma essere sé stessa,millefoglie di pennellate spatolate,spazi immensi in piccole superfici,tenui metamorfosi del colore che sfumano di cilestrino e viola e azzurro,una Piazza ,un luogo,qualche cosa che sembra quella cosa,ma fatto con artificiale industriale colore.Qualche cosa di strutturalmente “altro” coperto e stratificato,di gemello,di sovrapposto che infine da,l’immagine che crediamo di vedere,l’immagine ,come quella che Dio ci ha dato,e che ci sprofonda nel più fitto mistero,fossimo solo la nostra figura per capirci,avremmo risolto gran parte dei nostri non piccoli problemi.Enzo Vescovi,un vecchio “piacentino” di Capo D’Istria,che vive a Torino oltre che a Piacenza, pittore che dipinge da tanto tanto tempo, dimenticato,incompreso,o stupidamente compreso al volo,non guardato, osservato e si potrebbe aggiungere poco amato,ma che ,l’attuale proprietario del bar ha esposto e messo in rilievo,con i suoi azzurri e ocre , in vetrina,se non siete instupiditi dal pregiudizio andatelo a vedere.Arte per arte,che non desidera assolutamente cambiare il mondo,come la faccia di vostra moglie che vedete tutte le sere da anni e non siete mai riusciti a cambiare.Tanto, Bonito Oliva,vi tromba,incassa, e lascia il modo per quello che è,come quello di vostra moglie,disseminato di “nervosi” vetri rotti.
Paesi ex comunisti e la fame.
Nessuna meraviglia che i paesi dell’est,quelli dell’ex patto comunista siano i piu’ restii ad accettare profughi venuti da lontano.I paesi che sono stati sotto il blocco comunista hanno sofferto la fame e non solo,schiacciati da quel regime .Per loro ,un nuovo venuto significa una razione in piu’,una bocca in piu’ da sfamare.Mi è rimasto impresso a Praga ,dopo la caduta del muro di Berlino,una sera ,rifiutando la cena in albergo perchè non avevamo fame,una signorina avvennente ci guardo’ con aria di riprovero e disse :voi non sapete che cosa è la fame.
Non cacciate i vecchi di casa.
Aperta la porta,e indicando con l’indice storto della mano destra l’uscita sentenzio’ impreveduta:lei o me,al vecchio marito che aveva la giovane segretaria come amante.Al vecchio non parve vero,prese l’uscita senza esitare e ,scomparve,scomparve per sempre di casa.Il ricco e vecchio uomo aveva una giovane amante che ,sposata e ,d’accordo con il giovane consorte, si era messa con impegno per arricchirsi a spese del commerciante di porci.Il vecchio ,consapevole d’essere oramai giunto alla fine dei suoi giorni ,si accontentava di alcuni giochetti erotici a cui i vecchi indugiano volentieri.Cosi’,di giochetto in giochetto ,la giovane si arricchi’,non solo,ma la bella giovane aveva assorbito ,divenendone legale titolare dell’intera impresa dell’uomo.Beandosi in questi trastulli goderecci ,con o senza pantaloni ,il vecchio non visse a lungo, tiro’ le cuia,lasciando in miseria la moglie e le figlie che ,disperate,si trovarono d’improvviso nella miseria più nera,erano a secco,a secco,dopo tutta la bella vita passata ,eccole, senza un becco di un quattrino.Il divertimento astioso e malevole delle figlie del ricco morto ,si tradusse allora nell’andare davanti alla sontuosa villa carpita dalla giovane coppia ,gridando:puttana puttana,senza che quelli di casa se ne facessero una qualche stizza.
Bambino morto.
Qualcuno si sente violentato dall’immagine del bambino morto annegato,e ,nel mare ,vi sono centinaia e centinaia,di bambini morti annegati.Qualcuno dice:sì,ma piantatela, fate vedere l’esercito d’Israele che spacca le braccia ai palestinesi,invece di mostrare le braccia dei profughi che vengono marcate con il pennarello.Qualcuno ancora dice :ma marcano anche in discoteca i ragazzi che escono dallo sballo,in fondo, li marcano per comodita’,con un semplice pennarello,e marcano anche questi disgraziati che viaggiano su treni chiusi,chiusi per sicurezza loro,marcati per comodità’,nostra.Di tutti i morti che giacciono in fondo al mare o nei deserti,di tutte le violenze che si perpetuano contro l’uomo,il quesito piu inquietante è proprio questo,come possono esistere coloro che si dicono violentati da un bambino annegato,da un braccio marchiato,da un treno chiuso a chiave zeppo di “deportati”.Il Male,il male in fondo ,è qualche cosa che a qualcuno pare ,un comportamento semplicemente pratico.
Nazismo & nazismi.
Finito,finito il nazismo,finito sett’anni fa,finito l’incubo di vedere gente contrassegnata con un numero tatuato sull’avambraccio,finito.Ora,alle frontiere i profughi, si contrassegnano con il pennarello,bhe!Finito il nazismo,inizia il “nazismo” al pennarello.
Giorgio Fiori.
Corre minacciosa voce ,simile al vento ,Giorgio Fiori,scrive un libro,come mancasse alcun libro alla sua biro,storico libercolo,per pittori di ritratto piacentini.Molti,tanti tutti,vivi o morti ,che fanno o han fatto in antico quel mestiere ,l’han giurato e spergiurato fin dall’Acheronte sponda di non aver mai, mai e poi mai ,praticato alcun ritratto,e solennemente confermato,stendendo tremanti mani blasfeme,davanti al Dio posto sugli altari.L’hanno giurato,con gore di lacrime cadenti dalle ciglia,pur di non entrar fra quei fogli, grondanti nero,cupo , inchiostro.
Barilli e il premio “giovani”.
Capitanata da Barilli,classe 1935 senza l’aggiunta dchiarata di altri componenti della giuria di un premio da mille euro (definiti lauta somma) ,del concorso per creativi agli amici dell’Arte piacentina,si pone come auspicabile assoluta “novita’” nel campo dell’arte ,oggi per convenzione ,detta figurativa.Barilli un passato al DAMS,premio:”critica militante”, Feronia -citta’ di Fiano 1998 si pone a capo di un operazione discutibile per la mancanza di propsettive,il rischio,anzi la certezza che tutto finisca con un premiato,o ,una premiata che vengono parcheggiati,come sempre ,quali premiati in attesa di (giudizio)occupazione.Una manifestazione dunque, qualificante per chi la indice,non garantisce alcuna continuita’ al premio assegnato.il rischio certo è che tuttto finisca con una pacca da mille euro sulle spalle e via,insomma ,una specie di lotteria “artistica”.
La Profezia.
Da Piazza Navona,ed era dopo cena,mi avviavo verso Campo dei Fiori,quando davanti al Museo di Roma trovo un assembramento di auto e la faccia tagliata nel legno di Dario Argento,stava dirigendo un film,verso le nove di sera,dirigeva in modo autoritario e mi colpì quel suo suo modo di realizzare la scena.Tirai drittto,ed inboccai il vicolo che immetteva a Campo dei Fiori.Tutto fini’ dunque li.Oggi,e son passati giorni e anni ,era mi pare il 2007,vedo il film che allora stava realizzando Dario Argento:La terza Madre,storia di una malefica strega che liberata per caso ,durante uno scavo impesta Roma con le sue bestiale violenza,inaugurando un “era”romana zeppa di abusi e prevaricazioni .L’eroina del film è Asia Argento,figlia del regista che dopo diverse peripezie riesce ad uccidere :”MADRE LACRIMOSA”,trafitta da un gigantesco obelisco appuntito (forse meglio dargli una morte meno fallica).L’eroina Asia,che nel film non ricordo come si chiamasse,nell’ultima scena corre ,affonda ,annaspa in un fiume di merda, aiutata da un giovane che non si sa da dove sia piovuto.Affonda,si rialza,sorretta dal giovane eroe e ,alla fine esce da un buco che sa di rinascita,appoggiandosi all’uomo,scoppiando in una sonora liberatoria risata.Il film puo’ piacere come non piacere,ma a noi è rimasto impresso il suo piglio profetico,quel film ,del 2007 parla della Roma di oggi,di cosa sarebbe diventata,di cosa si sarebbe scoperto,la Roma di questi giorni,come nessuno se la sarebbe sognata.Corruzione,violenza e merda,occorre pero’ stabilire a questo punto,chi è quel giovane che, accanto all’eroina,nella scena finale,uscendo da un buco di merda ,sorride alla fanciulla, illuminato da una nuova alba.Non sembra Renzi,ma lascio a voi la definitiva interpretazione.Un film da vedere,come cronaca di questi giorni.Dario Argento:La terza Madre,2007.
Migranti & ricchezza.
Ma sì,tutti questi migranti sono una ricchezza per tutti,propio per tutti,sono una ricchezza perchè quando partono devono abbandonare tutti i loro beni e qualcuno ne prende possesso.Sono una ricchezza per gli stupratori gli assassini del deserto e delle citta’,sono una ricchezza per chi gli affitta il passaggio su barconi scassati,sono una ricchezza per i pesci che si nutrono delle loro carni.Sono una ricchezza per coloro che si sentono tanto ,ma tanto buoni, ed esternano la loro immensa pietà’ pubblicamente,sono una ricchezza per le mafie che si arricchiscono per la loro presenza.Son una ricchezza per i pedofili ,i ladri di bambini e di donne,sono una ricchezza per chi vigila alle frontiere e chiede una ulteriore gabella per lascialrli passare.Sono una ricchezza perché una volta giunti alla meta,se non morti prima,se non violentati,stuprati,venduti e ricomprati,dovranno pagare ancora e ancora,ancora qualche ulteriorre supplemento per la loro presenza.Sono una ricchezza per il terorrismo che porta carne fresca alla propria lotta.Insomma questi migranti vi fanno sentire buoni,vi fanno bestemmiare,vi fanno piu’ricchi,soddisfano le vostre voglie pietosamente sadiche e sessuali,se non è ricchezza questa,ditemi voi ,cosa è.
Machiavelli.
Ci vuole più Machiavelli,ha dichiarato in questi giorni a Firenze il nostro,si fa per dire,nostro Renzi.Cioè ci vuole più,sorpresa e inganno ,nello stile del Valentino?’Ci vuole piu senso della menzogna che rafforza il potere e sopraffazione anche violenta del Principe ,che desidera ottenere e mantenere qualche successo?Ci vuole piu’ di tutto questo secondo Renzi?Macchiavelli ha messo nudo il concetto di potere e di come lo si può e lo si deve ottenere,è questa la sua ricetta?Renzi datti all’agricoltura,al facchinaggio,Renzi,ma va a lavorare,va,che è meglio,meglio per tutti,te lo direbbe anche Machiavelli.