In punta di coltello.

Written By: bruno - Ott• 31•20

Rimango di stucco,per non dire basito, quando ancora oggi qualcuno parla e scrive di un Islam che non si integra,questa è una polemica così vecchia e sterile che non meriterebbe nemmeno risposta essendo che,molti,tanti mussulmani nel nostro continente si integrano,con tutti i distinguo che una fede conserva ,conserva giustamente in una qualsiasi integrazione.Ma c’è,c’è una marea di gente che arriva dall’immenso continente Islamico che non ha alcuna idea di cosa sia integrazione.Se, ai mussulmani residenti in Europa risulta possibile una qualche integrazione per quelli che vengono senza nessun passaporto dalle loro case madri l’approdo diventa oggetto di conquista ed è addirittura normale questa semplice constatazione,visto le condizioni e la mentalità di costoro per cui, alcuni popoli,o religioni,senza nessun riguardo ad un qualsiasi senso di giustizia si armano e non vogliono o non desiderano che combattere.E,vedendo ,che il valore e la “vittoria” fruttano loro l’applauso,si abituano a credere che i loro diritti stiano sulle punte dei loro coltelli.

Aspersione col sangue del toro o dell’agnello.

Written By: bruno - Ott• 30•20

Ai tempi di Valentiniano si scavava un profonda fossa e quello che doveva disporsi per la cerimonia vi scendeva con bende sacre ed una corona in capo .Sulla fossa si mettevano assi traforate come coperchio.Quindi si conduceva su queste tavole un toro coronato di fiori con le corna e la fronte ornate di lamine d’oro.Si uccideva il toro con un coltello sacro per cui il sangue che usciva scendeva attraverso i fori nella fossa, quello che era dentro lo riceveva con molta devozione,presentandogli la fronte,le guancia le braccia le spalle,insomma tutte le parti del corpo,cercando di non lasciarne cadere nemmeno una goccia.Infine usciva di là schifoso a vedersi,grondante sangue dalla testa ai piedi,schifoso, ma mondo di tutti i delitti e rigenerato per l’eternità (e questo risulta dalle descrizioni antiche) essendo questa,per coloro ,i credenti, una rigenerazione mistica ed eterna e questo doveva essere rinnovato ogni venti anni e si chiamava Taurobolia o Cribolia.

Macelleria q.b.

Written By: bruno - Ott• 29•20

Parlare a mezza bocca per non scandalizzare nessuno delle decapitazioni francesi è oltremodo imbarazzante.Tacere o far finta di niente ancora più imbarazzante,questa macelleria lascia sconcertati,sconcertati per il silenzio che ne segue,quasi fosse diventato “normale”,normale vedere o sentire qualche europeo cadere sotto la mannaia dell’intransigenza e del terrorismo fai da te,come se potesse esistere un terrorismo fai da te.Una “cultura” e il suo prodotto “culturale” sono il motore di quel piccolo terrismo del quanto basta,del tanto per gradire,insomma come il pepe nelle pietanze a volte non da tutti è gradito,qualche altra è decisamente non solo piccante ma anche urticante.

A chi giova?

Written By: bruno - Ott• 28•20

In effetti questo chiudere negli orari di apertura è molto curioso,specialmente per un ristorante,questa serie di vincoli qualche volta senza senso danno la sensazione dello smarrimento per un governo con l’angoscia di non farcela se non promettendo palate di soldi a tutti.Rendendosi conto di far danni rappezza,rappezza con parole,ma senza opere ,per ora.In fondo questi che protestano,quando qualcuno fra le loro fila esagera ,a pensarci bene fanno solo gioco al governo,il governo che aspetta terrorizzato di mettere il lucchetto a tutto,a tutto per farla finita una buona volta e per sempre.

Erdogan il pio.

Written By: bruno - Ott• 27•20

Erdogan,dopo aver scristianizzato Santa Sofia ha paragonato i mussulmani e sè stesso agli ebrei(sic) perseguitati,una sfacciata politica per ragioni interne e per sentirsi il più mussulmano dei mussulmani,come accade sempre quando uno le spara grosse in vista di grossi vantaggi o ricompense al suo interno, cominciando così con i sintomi dell’essere “mandato da Dio”.In teoria,ripeto, solo in teoria,uno come lui potrebbe benissimo essere un ateo o un cinico o peggio, di credere in quel che crede ma che mostra la sua grande fede per fini elettorali o di potere grazie al suo credo.E’ la solita storia che ricorda quella di quel Califfo che comprò tanto tempo fa una giacchetta ,fingendosi gran devoto,un indumento ,secondo alcuni appartenuta al Profeta e ,a chi gli suggeriva che forse non era appartenuta proprio al Profeta aggiungeva :”forse ,non apparteneva a Maometto,ma tutti lo credono”.

“Colpo di Stato”

Written By: bruno - Ott• 26•20

Tutto pericoloso,estremamente pericoloso,la pandemia gira nel mondo anche grazie alle notizie dei nostri potenti e servi mezzi d’informazione,numeri, percentuali,dati e controdati esperti l’un contro l’altro armati e petulanti,la peste è alle porte nessuno vuole morire anche se gli tocca,proprio nessuno,per ora.Una sequela di piagnistei e minacciose informazioni escono monocordi da tutti gli elettrodomestici d’Italia annunciando l’apocalisse,la fine,la fine di questo mondo,che poi sarebbe una delle soluzioni politicamente corrette.Che dire,che fare,anche ascoltando la radio con le sue copia incolla di notizie,ascoltare e sentire quando, improvvisamente la radio tace,si tace,come è accaduto questa mattina mettendo della musica al posto del giornalista subito mi è venuto in mente: vuoi vedere che questi hanno fatto un colpo di Stato?No,no,poi, niente colpo di stato ,il giornalista di turno si è scusato per l’interruzione ed è cominciato con il solito lamentoso rosario.

I gusti son “gusti”

Written By: bruno - Ott• 25•20

A proposito d’arte e d’arte “povera” ,si ricorda di Petrarca che parlava di un uomo,un uomo,con il gusto così depravato che non poteva ascoltare il canto degli usignoli e gongolava invece di piacere al gracidar delle rane.

Coprifuoco.

Written By: bruno - Ott• 24•20

Nei giorni del terrore coronavirus Napoli protesta e le botteghe chiudono di nuovo i battenti nel silenzio vuoto della mezanotte.A mezzanotte allora tutti a casa,il coprifuoco sanitario detta legge,nessuno parla più, aspetta,tutto tace ,silenzio e silenzio ,silenzio anche sul fronte di chi viene dal mare l’informazione ha spento la luce,l’ultima luce che illumina solo strade deserte e la protesta,una protesta ,a Napoli.

Le perle nere di kella

Written By: bruno - Ott• 24•20

L’ha aspettata nel posteggio davanti a casa. Forse non ha detto neanche una parola e ha sparato. Sei colpi di pistola. Tutti contro l’ex moglie, da cui si stava separando. Poi se n’è andato, spingendosi sulla sedia a rotelle. È entrato nell’androne di casa. È salito al primo piano della palazzina che si affaccia sul posteggio del delitto. E s’è ammazzato, in salotto, seduto sul divano. Fa quasi freddo alle sette della sera del 26 settembre 2020 in questo piazzale alla periferia di Venaria, trentamila e rotti abitanti. Fa freddo davanti a questo edificio di sei piani che spia da vicino il nuovo stadio della Juventus.
La vittima si chiamava Maria Masi, 41 anni, infermiera nel reparto dialisi dell’ospedale di Torino. Lui si chiamava Antonino La Targia, di anni ne aveva 46. Sposati da 15 anni avevano due figli, di 11 e 14 anni. Un incidente stradale in moto, un paio di anni fa, lo aveva lasciato sulla sedia a rotelle. La storia, nella sua brutalità, è tutta qui, l’ennesima storia di una separazione complicata.
Alle nove di sera, mentre i carabinieri completano gli accertamenti, cercano i bossoli ed emergono dettagli di questo folle omicidio. Il più inquietante lo svela chi li conosceva bene. Ieri, nel pomeriggio lui aveva annunciato su Facebook le sue intenzioni.
Alle 22 quando tutto è ormai chiaro, quando anche le salme vengono portate via, gli investigatori dei carabinieri mettono insieme gli ultimi frammenti di questa storia. E la domanda da dove provenga quell’arma verrà presto soddisfatta. Era stata rubata al parroco di Lusiglié, assieme ad altre armi da fuoco, denaro e medaglie d’oro. Ma ormai questo è solo un dettaglio. Antonino è già un assassino. Maria, purtroppo, è l’ennesima vittima.
Kella Tribi

La realtà.

Written By: bruno - Ott• 24•20

La realtà ci frustra per molto tempo, la contingenza si mostra coi limiti che il nostro interiore vuole superare, per giungere a una pienezza che invero esiste solo nel momento in cui si comprende che è già tutto qui, dentro di noi e dinanzi ai nostri occhi. L’unico viaggio possibile, il vero
Viaggio sublime è dentro noi stessi, oltre noi stessi, in ciò che è ove noi siamo. Il viaggio che ci conduce verso un altro punto di vista, verso una nuova dimensione psichica.

Francesca Pierucci