Federico quarto.

Written By: bruno - Dic• 29•20

Fico un tempo viaggiva in tram o in pulman,Fico ,il Presidende della Camera dei deputati mentre Conte con la sua utilitaria parcheggiava,nei suoi inizi, davanti il Quirinale,poi son passati i tempi,passati quei tempi.Oggi non c’è uno di questi che invece giri circospetto ,attorniato da grintose guardie del corpo o che chiuda villanamente e non risponda addirittura davanti a qualsiasi domanda ,dimstrando così che gli agi corrompono .Chissà perchè tutto questo mi ricorda quell’episodio di Federico quarto Re di Danimarca;nfatti,Federico quarto andando a vedere il modello di una statua fatta dall’allora celebre Saly,si trovò improvvisamente circondato dal suo popolo che lo adorava ed esclamava:viva il Re,viva il nostro padre.A queste grida di giubilo Federico discese precipitosamente dalla carrozza,gettandosi fra le braccia dei suoi sudditi che si affollavano intorno a lui,quindi, a destra e a sinistra volgendosi,e gettando in aria il suo cappello per imitare il loro giubilo gridò:”viva il mio popolo”.-Una cosa del genere oggi,visto i tempi,visto gli usi e i costumi sarebbe del tutto improbabile,per non dire comica,anche perchè nessuno dei nominati di governo porta un qualche cappello.

La “signora” & Tolstoi.

Written By: bruno - Dic• 28•20

Comprato in un mercatino:I cosacchi di Tolstoi(1934),Tolstoi mi piace ma,l’ho comprato sopratutto perchè pieno di note scritte a matita da una donna,dove, sulla prima pagina di frontespizio è scritto:14 Luglio 1950 , un inizio in francese fuillet?Allosanfant-poi un altra frase cancellata:il zabaione me lo hanno(cancellato)-mentre riprende in chiaro a scrivere:temo che la crema sia fatta con le polveri-berrei un pò di vino bianco-e ancora 15 Luglio-appena sotto-Devo fare la fine della sign.Bolla?dopo aver letto un paio di capitoli ecco di nuovo ,scritto sempre a matita:la Casazza disegnava dipingeva;la sig.Mariuccia suona:io non so che lavorare,leggere,e non dovrei parlare e molto meno scrivere.Dovrei far massaggi e ginnastica non dormire la notte e non faccio nulla.Sono morta,che sarà di me?Che farà a casa la Micheli?E la Roncoli?Io non ho saputo star coi miei e son tornata qui per morirvi di una orribile morte.Nessuno più si è fatto vedere in 18 giorni non ho ricevuto nemmeno risposta alla mia lettera.E non posso parlare,devo chiudere tutto in me stessa.Noi siam come le lucciole,viviamo nelle tenebre,schiave d’un mondo brutal,noi siamo i fior del mal.Se questo cuor vuol piangere noi pur dobbiam sorridere ballando sul marciapiè fin che la luna c’è…Ridi pagliaccio…..ma io non so più ridere….griderei la mia disperazione…oh che orrore.-alla fine del terzo capitolo ricomincia-:Più che mangiare nelle malattie nervose è necessaria la distrazione,non si dovrebbe permettere la solitudine.Bagni,massaggi,ginnastica,musica giochi,lettura lavoro ma moderato.Le infermiere dovrebbero essere compiacenti e mostrarsi allegre-Nella pagina successiva c’è la data del 21 Luglio 1950(sette giorni dal primo scritto):La Canti sta con la Mariuccia;io con la Ghezzi e la Ballini e la Fiazza.La Vernocchi sta sola.Le giovani sono trasognate.Oh che miseria umana:oh lo spirito maligno trionfa:si che la terra si volge al desio.Lo spirito maligno è sempre più mio padrone non posso più sfuggirgli;nemmeno qui dove il precipizio sta davanti agli occhi riesco a frenarmi e voglio mangiare…poi morirò.-appena sotto segue il 16 Luglio 1950-:la limonata tutto zucchero e poco limone,il latte troppo dolce senza caffè,le porte sempre chiuse bisogna chiamare e picchiare delle ore per essere udite,nessuna distrazione…la noia ;la noia- che orrore.Finisce così al capitolo quinto dei Casacchi di Tolstoi la prima parte dell’intersecarsi di due narrazioni.

Teresa, da Palermo.

Written By: bruno - Dic• 28•20

La lotta contro il Covid 19 e’ iniziata ieri a Palermo. Tra i primi a sottoporsi al vaccino anti- covid il primario del pronto soccorso dell’ospedale Civico Massimo Geraci, un infermiera Rosalba Setticasi, il direttore della centrale operativa di Palermo e Trapani Fabio Genco ed il medico di famiglia Luigi Galvano.
Ora, visto le poche informazioni di risposta al vaccino anti- covid, non ci rimane altro che pregare, che la risposta sia adeguata alla responsabilità che questi medici ed infermieri si sono presi nei confronti di tutta la comunità Siciliana sottoponendosi per primi a questa prima fase contro il “mostro”.
Chiamarli eroi è riduttivo in questa prima fase; anche noi tutti faremo il vaccino anti- covid forse scagionato. Tutto dipenderà da una veloce organizzazione e dal senso di responsabilità che ognuno avrà nei confronti di sé stesso e dell’individuo cioè della comunità tutta.
I siciliani, con questo gesto vogliono dimostrare che le molte perdite ed i molti malati ad oggi hanno una via di salvezza con il vaccino.
Sperando, sempre, che gli scienziati abbiano scoperto in così breve tempo un vaccino efficace che possa salvare l’umanità tutta. Il nostro governo centrale, europeo e mondiale con gli scienziati hanno dato il massimo collaborando tra di loro per uscire dai problemi creati in questi lunghi mesi di questa guerra virale, che sta facendo sopravvivere tutto il mondo. Questo tanti covid speriamo sia la nostra LUCE!

Teresa Campagna.

Vincenzo,il vaccinatore.

Written By: bruno - Dic• 28•20

De Luca,l’uomo di governo che la fa davanti a tutti, fa davanti a tutti la puntura anti covid 19 s’intende.La fa nonostante tutto,nonostante non fosse in lista e di turno,anzi,come turno avrebbe dovuto dare l’esempio,mettendosi per ultimo ,e questa la dice tutta sull’ uomo del rigore,sull’uomo che prima di vaccinarsi ha dichiarato severi cotrolli per chi si debba vaccinare.Non è ,però,quest’uomo un anomalia ma la regola di chi “regna” ,come si regnava e regnerà sempre anche in futuro, dando sempre,anche in futuro, e per primi il cattivo esempio,rendendolo addirittura visibile,sfacciatmente visibile,mentre già si immagina l’esercito di notabili che accedono alle retroporte nascoste dei palazzi di sanità per vaccinarsi per primi,per primi,alla faccia del solito popolo che bela.Nei secoli passati si usava dare ai sovrani un titolo che li distinguesse:ad esempio nel decimo secolo,Enrico l’uccellatore,nel dodicesimo,Enrico il leone di Sassonia,nel dodicesimo,Alberto l’Orso elettore di Brandeburgo,nel quindicesimo,Filiberto,il cacciatore per il nostro De Luca “sovrano” di sanità campano sarebbe logico mettere ,nel ventesimo secolo,cioè oggi,Vincenzo,il vaccinatore.

Written By: bruno - Dic• 28•20

Inno all’inverno

I giorni più belli
sono i giorni del tuo gelo,
inverno,
della tua silenziosa neve
che mi copre
compassionevole
come madre,
riluce al sole
nei suoi ghiacci
gocciolanti,
attutisce il dolore
e colma la gioia.
Neve compiacente
ai nostri dolori
come ai bambini
I doni
Ora l’uggiosa primavera
sale il suo crine
nello sforzo
del rinascere,
e prima tutto
taceva
in una musica
silente, colma
di placida promessa.
Gli alberi spogli
inanellavano volute
al cielo
di acciaio lucente
e gli uccelli
dormivano il loro
sonno
in se stessi avvolti.
E io ero forte
di vita
e volavo
nel tuo freddo
come un rapace
nella notte.

Francesca Pierucci.

Gesù e gesuesimo.

Written By: bruno - Dic• 27•20

Sentire Vito Mancuso parlare di cristianesimo e geusesimo è come sentire o leggere Epitteto dove,per il primo;il gesuesimo è un cambiamento radicale nella vita di ognuno (fra l’altro ,secondo Vito Mancuso Gesù ha mancato a tutte le profezie,e lui lo colloca proprio,chissà perchè, nei profeti,come fanno i mussulmani) mentre, per Epitteto(non essendosi occupato di profezie)è la stessa cosa,solo che Epitteto lo professa per essere simile a dio o D-o.Una figura,quella di Gesù (gesuesimo) fortemente ridimensionata e nemmeno tanto sottintesa come divina,anzi un Gesù,semplicemente gesuista ,politico e buon consigliere come un vecchio cinico che non si interessava alle cose di questa terra ,essendo vicino per Gesù (sbagliando,sempre secondo Mancuso) il regno di Dio.infatti il regno di Dio non è venuto per cui non ci resta che appropriarci degli spiccioli di una “ragione” gesuista,non più cristiana.

Tony Dallara.

Written By: bruno - Dic• 27•20

Chi ricorda Tony Dallara, l’urlatore,termine in verità improprio per qualche gorgheggio in più del cantante di :ghiaccio bollente,con Mina e Celentano facevano,tanti anni fa una specie di “rivoluzione”,rivoluzione si fa per dire che se ,rivoluzione doveva essere quella li, era cominciata con Natalino Otto,insomma un rivoluzione all’italiana, di velluto.Il cantante pare sia ammalato e qualcuno giura che nessuno ne parla,anzi aggiunge che da noi si parla di queste vicende solo quando riguardano costoro morti,anche se morto,Dallara, nessuno lo vuole,nemmeno l’altro oramai illustre morto suo antagonista,Claudio Villa o Nilla Pizzi,che oggi cantano ,secondo un usanza curiosa di chi da queste notizie,in cielo.Della sua malattia ce ne parla Jaqueline Lumbroso,un amica del principato di Monaco che si dichiara addirittura “sorella in amicizia” del cantante che poi si chiamava più prosaicamente senza l’attributo di urlatore,Antonio Lardera.

Arriva la cavalleria.

Written By: bruno - Dic• 26•20

E’ arrivato il vaccino per il coronavirus,al popolo assiepato lungo la frontiera si è presentato un camioncino,un camioncino,come quello di Zampanò,un camioncino scortato e blindato dall’esercito e dallo strombazzamento mediatico che si ripete come un rosario o un mantra beneaugurante.Popolo d’Italia ,la cavalleria è arrivata è in arrivo,in arrivo con tanto di rimedio contro il vostro terrore,contro le vostre paure,per ora soccorse da un timido camioncino,scortato dall’esercito,un camioncino ,per uno sterminato popolo di ansiosi morituri.

La notte di Natale.

Written By: bruno - Dic• 25•20

La notte di Natale è piena di domande,domande spesso senza risposte e, in questo vagare distratto senza risposte,oltre interrogarsi per la data di nascita di Gesù,con tutti i corollari di ipotesi e smentite sulla vicenda,per cui,nonostante tutto,infine si accetta ,come al solito la tradizione, sapendo che,quando mancano dati certi e indiscutibili,la tradizione vince.Poi viene l’immagine dei morti di fame,dei mascalzoni,degli usurai,dei ricchi e dei poveri,dei figli di puttana e delle figlie di puttana e dei santi,santi sconosciuti s’intende, di quelli che camminano, passano in questa vita senza toccare terra,per cui non lasciano alcun segno visibile.E poi,poi ci sono i così detti animali nelle loro tane,gli alberi e fiumi coronati di torrentelli sinuosi che scorrono anche ora, nel buio.E poi,e poi,le stelle,le stelle del cielo,o del firmamento e poi,poi l’universo di cui qualcuno conosce solo il cinque per cento,solo il cinque per cento,mi pare davvero poco,pochino,un niente.Ma si dice anche che ,in questo universo ,oltre i buchi neri ,un giorno si vedranno anche i buchi bianchi,veri corridoi per girare in lungo e in largo,in tondo nel vuoto,nel vuoto in cinque minuti,dico cinque tanto per dire, vuoi vedere che alla fine,alla fine questo universo,questo immenso universo è così piccolo che in definitiva diventa anche una fregatura?

Castelli di carta.

Written By: bruno - Dic• 24•20

Il palazzo dei Re del Galles ara chiamato :il palazzo bianco,perchè le “mura” erano tessute con bacchette dalle quali era stata levata la corteccia.Distruggere o bruciare un palazzo del Re,visto il materiale,costava come risarcimento una lira e quaranta soldi,oltre centoventi soldi per ciascuna delle costruzioni adiacenti che di solito erano otto,per cui sembra che al tempo di quelle leggi ,un palazzo regio con tutti i suoi appartamenti fosse stimato cinque lire e ottanta soldi.Infatti, i vassalli quando erano chiamati(obbligati) a costruire quei “castelli” per l’opera usavano la sola scure, di questi fatti ne parlano diversi scrittori prima del regno di Odoardo.Ancora ,nel 1246,secondo l’ inglese Anderson,la massima parte delle case di Londra erano coperte di paglia,ma qui ricordo che anche la nostra Pavia era descritta con le case di paglia.