La “signora” & Tolstoi.

Written By: bruno - Dic• 28•20

Comprato in un mercatino:I cosacchi di Tolstoi(1934),Tolstoi mi piace ma,l’ho comprato sopratutto perchè pieno di note scritte a matita da una donna,dove, sulla prima pagina di frontespizio è scritto:14 Luglio 1950 , un inizio in francese fuillet?Allosanfant-poi un altra frase cancellata:il zabaione me lo hanno(cancellato)-mentre riprende in chiaro a scrivere:temo che la crema sia fatta con le polveri-berrei un pò di vino bianco-e ancora 15 Luglio-appena sotto-Devo fare la fine della sign.Bolla?dopo aver letto un paio di capitoli ecco di nuovo ,scritto sempre a matita:la Casazza disegnava dipingeva;la sig.Mariuccia suona:io non so che lavorare,leggere,e non dovrei parlare e molto meno scrivere.Dovrei far massaggi e ginnastica non dormire la notte e non faccio nulla.Sono morta,che sarà di me?Che farà a casa la Micheli?E la Roncoli?Io non ho saputo star coi miei e son tornata qui per morirvi di una orribile morte.Nessuno più si è fatto vedere in 18 giorni non ho ricevuto nemmeno risposta alla mia lettera.E non posso parlare,devo chiudere tutto in me stessa.Noi siam come le lucciole,viviamo nelle tenebre,schiave d’un mondo brutal,noi siamo i fior del mal.Se questo cuor vuol piangere noi pur dobbiam sorridere ballando sul marciapiè fin che la luna c’è…Ridi pagliaccio…..ma io non so più ridere….griderei la mia disperazione…oh che orrore.-alla fine del terzo capitolo ricomincia-:Più che mangiare nelle malattie nervose è necessaria la distrazione,non si dovrebbe permettere la solitudine.Bagni,massaggi,ginnastica,musica giochi,lettura lavoro ma moderato.Le infermiere dovrebbero essere compiacenti e mostrarsi allegre-Nella pagina successiva c’è la data del 21 Luglio 1950(sette giorni dal primo scritto):La Canti sta con la Mariuccia;io con la Ghezzi e la Ballini e la Fiazza.La Vernocchi sta sola.Le giovani sono trasognate.Oh che miseria umana:oh lo spirito maligno trionfa:si che la terra si volge al desio.Lo spirito maligno è sempre più mio padrone non posso più sfuggirgli;nemmeno qui dove il precipizio sta davanti agli occhi riesco a frenarmi e voglio mangiare…poi morirò.-appena sotto segue il 16 Luglio 1950-:la limonata tutto zucchero e poco limone,il latte troppo dolce senza caffè,le porte sempre chiuse bisogna chiamare e picchiare delle ore per essere udite,nessuna distrazione…la noia ;la noia- che orrore.Finisce così al capitolo quinto dei Casacchi di Tolstoi la prima parte dell’intersecarsi di due narrazioni.

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