Una ragazza cinese uccisa con un fendente al collo che le ha quasi staccato la testa e lasciata nel soggiorno di casa in una pozza di sangue: sono gli aspetti salienti di un fatto di sangue che vede coinvolto un giovane del piacentino.
Yuri Zaffignani, 23 anni residente a Castelsangiovanni, è il giovane arrestato perché accusato dell’omicidio della lucciola cinese Xu Xiujun, trovata semi-decapitata nella sua casa di via Alberoni a Piacenza nella notte fra il 29 e il 30 maggio scorso.
Il corpo della donna era accasciato nel soggiorno del suo appartamento, con la testa quasi recisa e il corpo riverso in un lago di sangue. Sono subito partite le indagini da parte della questura piacentina che hanno condotto gli agenti all’indirizzo di Yuri Zaffignani a Castelsangiovanni.
Il giovane ha risposto alle domande degli inquirenti e avrebbe detto di conoscere la ragazza cinese, ma di non averla assassinata.
Nel maggio 2009 Yuri é stato condannato a 23 anni di carcere. Vittoria della difesa: i giudici hanno deciso che non c’è stata nè crudeltà nè premeditazione nell’omicidio della ragazza cinese, La Corte d’appello di Bologna ha deciso anche che a fine pena Yuri dovrà fare tre anni di cure psichiatriche visto che gli è stata riconosciuta anche la seminfermità mentale.
Yuri Zaffignani è sempre stato l’unico indagato per l’omicidio di Xu Xiujun, Da giugno 2009 si trova in carcere ma si è sempre professato innocente, tuttavia la squadra mobile aveva raccolto su di lui diversi indizi che ne dimostrerebbero la colpevolezza. La Corte d’assise il 14 dicembre 2009 lo aveva condannato all’ergastolo.

Kella Tribi.

Medjugorje e gli infetti da coronavisrus:mi sono svegliato alle urla di molti difensori del: “Dio lo vuole o non lo vuole”lanciato dalla televisione-davanti a cui spesso dormo-Svegliato all’improvviso sentendo adesioni “religiose” che ,definire bellicose sarebbe riduttivo.Il tema -quando si parla di Fede o fede-era il solito:”dobbiamo aver fiducia della grazie e protezione della Madonna anche se non vaccinati?”.Come si vede un bel temone,un tema che,se uno afferma che non bisogna aver fiducia o ,fiducia così così si becca dell’eretico;quindi generalmente tutti,tutti senza distinzione “santamente” si buttano fra le braccia della Madonna non vaccinati ,confidando solo in lei come tanti danieli e leone;che è poi come gettarsi in un fiume infestato da coccodrilli e confidare nell’aiuto divino che,se questo aiuto si avvera- non essere mangiati- dovrebbe essere “il” segno ,la scelta celeste,per cui ci si sente non solo miracolati e migliori,ma eletti da Dio.Di questi “miracolati” ne abbiamo visti tanti nella storia:vivi,inspiegabilmente salvati in mezzo ai morti e ne ricordo uno,uno:Adolf Hitler che nell’ultimo attentato sul finire dell’ultima guerra scampò ad una deflagarazione “miracolosamente” ,per dirla con i fatti alla mano, e da qui,da qui, e dire che non sempre si salvano i migliori il passo è breve,che poi:e lo si scriva senza suscitare scandalo, dire che la Madonna protegga dal coronavirus è come affermare che la protezione “celeste” -con riferimento all’Anima- possa proteggere anche dai calli.

se dovessero fare sciopero chi paga i balzelli medioevali di questo paese sarebbe sciopero tutto l’ anno.

Un tempo era chiamato maestro anche un capomastro e forse quello era il titolo per la persona più azzeccato,al tempo di Falubert,un maestro in italiano significava pianista..Oggi, maestro:dico “maestro “lo son un poco tutti;anche quelli che dipingono ancora,come quelli che si son dati alla preistoria,facendo di quella epoca un trastullo decorativo per i sofisti d’oggi che abbondano come quelli di una volta.Sofisti che ci inzuppano la sudata lingua-qualcuno anche il portafoglio- in un farneticare che non ha mai conosciuto oblio fin dai tempi antichi.Questo maestro lo si mette e lo si da ,come si da del dottore-e chi non è dottore oggi?-dottori e maestri son le nuove maschere del teatro contemporaneo,moderno o d’avanguardia,se vi piace.Epicuro scrivendo ai filosofi di Miltilene dice di un tizio:”questo lo trasse così fuori di senno da farmi ingiuria e chiamarmi per dileggio “Maestro”.E se lo dice lui c’è di che crederci.

La Meloni lancia la parola del giorno:PATRIOTA ;ed è tutto un gran fermento di patrioti,patrioti posti ognuno nel tempietto di famiglia,di che famiglia poi siano questi patrioti non importa:Patrioti lo sono -si sa-un pò tutti,tutti,in tutto l’arco costituzionale e incostituzionale della nazione ,un poco come per i presepi napoletani dove ogni anno si aggiunge un nuovo personaggio ,come fosse un nuovo “patriota”.

La “riffa” Quirinale gode di gran fama e successo,presso , giornalisti , commentatori, opinionisti,nonchè agli addetti alle previsione e anche in qualche bar.Chi la vuole cotta e chi cruda,Draghi ha prolungato lo stato d’emergenza fino a Marzo (per chi ci arriverà).Insomma;due sono gli argomenti due:il Quirinale e il coronavirus che dovrebbe “scadere” a Marzo sempre secondo Draghi:”io invece (scriveva Epicuro), invito ad assidui piaceri e non vacue e stolte virtù che abbiano inquiete speranze di buoni frutti”.

Tutti:almeno le così dette destre vogliono Berlusconi al Quirinale,anche se appare poco credibile;poco credibile ,impresa disperata per chi lo propone e ,lo propone solo come semplice omaggio ad un politico che è ,ed è stato senza tregua vittima di una magistratura che definire “giusta” ci sempre un paradosso;ma così e così va in questo paese di giustizia all’italiana.Meloni e Salvini tifano il Cavaliere;anche se questo loro atteggiamneto pare pittosto voler spolpare con più forza il magro pollo italico di Forza Italia .E qui dovrebbe entrare in campo una riflessione che potrebbe riguardare il rispetto e la deferenza verso Berlusconi;almeno come vittima della magistratura, ricordando a questi probabili vincitori delle prossime elezioni che l’essere tifosi di “maniera” è sempre una forzatura e una forzatura senza forza non fa e non farà mai un presidente della repubblica.

Se qualcuno avesse mai letto il Vasari ,avrebbe letto di pittori ed “ingegneri”, con scultori e uomini di corte ricorderà che costoro:Leonardo compreso, rappresentavano tutti feste e macchine teatrali con luci ed effetti figurati spettacolari;addirittura una volta fu rappresentato il paradiso con lumi ed angeli a Firenze.Oggi, vediamo;meglio,rivediamo tutto questo con la proiezione o il video che proietta e crea immaginifiche scene che meravigliano come quelle di un tempo.Niente di nuovo quindi sotto il sole,sempre l’uomo è codannato a rivivere e ripetere il suo passato,o ,meglio ,a vivere e rivivere un eterno presente:c’è però una piccola differenza,sostanziale per giunta ,a quei tempi c’era anche qualcuno che dipingeva:fra le altre cose la Gioconda ,oggi ti ammanniscono una scatoletta piena di pseudo merda di Manzoni.

La tragedia di Arianna Flagiello si consumò il 19 agosto 2015, la donna si lanciò dal suo appartamento del quartiere Vomero, nella zona collinare di Napoli. Un suicidio che, svelarono successivamente le indagini, arrivò al culmine di una lunga storia di maltrattamenti. Per gli inquirenti a spingere Arianna verso quel gesto estremo era stato proprio il compagno, tesi poi sposata dai giudici del secondo grado che parlano di una “intollerabile disperazione conseguita alle condotte maltrattanti del compagno”. Perrotta è stato inoltre condannato dalla Suprema Corte al pagamento di ulteriori spese nei confronti delle parti civili: l’associazione Salute Donna, i genitori e la sorella di Arianna.

In primo grado la condanna era stata a 22 anni, ridotta poi lo scorso 29 marzo a 19 anni dalla Corte di Appello di Napoli (Nelle motivazioni, rese note a maggio, si legge che il suicidio di Arianna Flagiello fu “un gesto prevedibile” proprio quelle continue vessazioni che la donna subiva tra le mura domestiche”; inoltre, hanno rilevato i giudici nel dispositivo, “Perrotta era pienamente consapevole della “condizione di estrema fragilità e di vero terrore” in cui aveva ridotto la compagna.)
La Cassazione conferma: Mario Perrotta è stato condannato in via definitiva a 19 anni per la morte della compagna, Arianna Falagiello, precipitata dal balcone della casa dove vivevano a Napoli il 19 agosto 2015.

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso alla condanna emessa dalla Corte di Appello di Napoli.

Kella Tribi.

L’arcidiocesi di Parigi ,con Giles Drovin-institut superior de liturgie de l’istitut catholique de Paris,hanno deciso ,per gli arredi interni di Notre Dames di stravolgere completamente l’arredo e lo spazio liturgico con installazioni ,come sempre orami si aggiunge:”contemporanee”.Un manipolo di intellettuali è insorto contro questo ennesimo gesto che sarebbe stato giudicato sacrilego da preti di qualche decennio fa ma,che oggi;oggi gli stessi preti convertiti ad un “gesuismo” da fumetto si danno all’avanspettacolo da interno,con luci e immagini senza nessuno spessore-che si possono -“ammirare”-anche su chiese e palazzi nostrani, per cui tolgono il disturbo appena rappresentate;possibilmente usa e getta.Occorre aggiungere che,in questa chiesa allegra di oggi c’è chi fa man bassa di consensi senza alcun merito,per una chiesa che non merita alcun consenso;in fondo la cosa non rattrista affatto,piuttosto diverte e ,molto probabilmente si diverte,infatti ci sono già divertenti “insigni”(loro) teologi che predicano e trattano di come vivere senza Dio.