Rousseau,non quello dei grillini.

Written By: bruno - Mag• 20•22

Ho tentato di leggere Rousseau , il suo Emilio, ma quell’uomo naturale da lui decantato mi ha stancato ; è uno dei rarissimi autori che di cui ho chiuso senza rimpianti le pagine.Ma oggi rileggo ancora una sua frase,frase che allora mi aveva colpito per la sua verità ;specialmente se riferita al disperato bisogno dell’oggi del vero,autentico “contemporaneo”-preistorico decorativo- dove,se non c’è-preistorico- contemporaneo o “novità” (sic) non esiste nulla.Oggi hanno aperto anche un “meseo” della fotografia ,non ricordo in quale città ma,vedere tutte quelle foto deve essere di un angosciosa tristezza particolare:come passare le scatole di foto che ogni casa conserva guardandole con rimpianto e,malinconia,malinconia che spetta alle cose morte e passate per sempre:che morte son le foto,e non sono arte,ma solo facce e facce e pettinature e abiti disossati dalla loro materia.Un clic fulmina l’immagine,non la fa,non sa farla non può farla.A proprosito di Rousseau-che non è quello dei grillini- rileggo e forse riscrivo:E’ massimamente -bello questo tono aulico- che le società europee di CULTURA altro non sono che pubbliche scuole di menzogna,e sicuramente vi sono più errori nell’Accademia delle Scienze che in tutta la nazione degli Uroni-questa citazione sulla tribù dei pellerossa d’America spicca particolarmente nel suo esotismo-comunque : il testo contine una verità incontestabile se vista con occhio critico ed è tratta dal terzo liro di Rousseau dell’ Emilio.

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