Diplomazia ieri e oggi.

Written By: bruno - Dic• 29•25

Verso la metà del trecento Guido Alberti dei conti Guidi aveva fatto opposizione verso i fiorentini ma,alla fine dovette arrendersi,tuttavia si ricorda e ricorda Giovanni Villani che in precedenza vi fu abboccamento fra Firenze e il conte Guidi per cui si mandò un messo del comune per chiedere ragione e che,per dispetto verso Firenze davanti a tutti cortigiani ed amici il conte,”fece mangiare detta lettera con suggello”al messo.

Voi mettete i soldi,noi il sangue.

Written By: bruno - Dic• 28•25

Risulta perfino starno,strano che l’architetto Mohammad Hannoun venga preso in castagna solo e soltanto oggi,e,risulta davvero strano che un architetto lavori per Hams in nome e per conto della Palestina e dei palestinesi ma ,sopratutto è scioccante la frase che alcuni quotidiani riferiscono di questo benefattore:”voi mettete i soldi,noi il sangue”che ,come motto non è male,niente male,ma è la raccapricciante sintesi lapidaria di quel conflitto,conflitto voluto e ,foraggiato dall’immancabile Hamas.

Friedrich Nietzsche.

Written By: bruno - Dic• 27•25

Se c’è un nome difficile da scrivere è Friedrich Nietzsche era meglio si fosse chiamato Giuseppe Rossi,comunque,comunque Nietzsche scriveva che,le seconde nature sono più deboli delle prime,infatti il cristianesimo come è inteso oggi è di fatto una seconda natura quindi più debole della prima,ma qui siamo alla terza natura:la terza,quella del panettone e Nietzsche non ci da nessuna risposta.

Le perle nere dei Kella.

Written By: bruno - Dic• 27•25

A pochi giorni dal Natale, quando le città dovrebbero riempirsi di luci e speranza, Cava de’ Tirreni si è ritrovata invece immersa nel buio più profondo. Domenica 21 dicembre 2025, nel primo pomeriggio, un appartamento di via Ragone è diventato teatro di un femminicidio brutale, di una violenza cieca e inaccettabile che ha strappato la vita ad Anna Tagliaferri, 40 anni, stimata imprenditrice cavese, e ha lasciato una famiglia devastata e un’intera comunità sotto shock. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Diego Di Domenico, suo coetaneo, si sarebbe scagliato contro la donna all’interno dell’abitazione con una furia inaudita. Un’escalation di violenza culminata in almeno otto coltellate, inferte tra addome, schiena e collo. Colpi ripetuti, deliberati, mortali. Colpi inferti contro una donna che l’uomo diceva di amare. Ma l’amore non uccide: qui non c’è amore, c’è possesso, c’è violenza, c’è annientamento. Nel disperato tentativo di salvare la figlia, è intervenuta la madre di Anna, Giovanna Venosi, 75 anni. Ha provato a fare da scudo con il proprio corpo, pagando anche lei il prezzo della ferocia: colpita con fendenti all’addome, con interessamento dell’intestino, è stata trasportata d’urgenza in ospedale e sottoposta a un intervento chirurgico immediato. Le sue condizioni sono serie ma non è in pericolo di vita. Si è fermata solo quando ha compreso che Anna era ormai riversa a terra, esanime, in un lago di sangue. Una scena che nessuna madre dovrebbe mai essere costretta a vivere.
Scoperto e in evidente stato di alterazione, l’assassino ha tentato la fuga. Ha raggiunto la tromba delle scale, si è avvicinato a una finestra, l’ha scavalcata per arrivare fino al tetto dello stabile e, pochi istanti dopo, si è lanciato nel vuoto. È morto sul colpo. Ma il suicidio non è una “uscita di scena” e non è una scorciatoia morale: non cancella l’orrore, non restituisce Anna, non attenua la responsabilità. È l’ultimo atto di chi, dopo aver tolto una vita, ha scelto di sottrarsi anche al giudizio terreno .

Kella Tribi

Ambizione.

Written By: bruno - Dic• 26•25

L’incapacità pare sia nota a tutti,e tutti ne soffrono e fanno soffrire,e soffrono ,e ne soffrono della sua negativa qualità in quasi tutti i campi ma, vistosamente in politica,specialmente quella che non ci rappresenta.La vediamo e osserviamo in molte istituzioni ,professioni,anche se ,se essere incapaci ci costringere ad essere sempre,sempre inevitabilmente,soltanto essere ambiziosi.

W Natale.

Written By: bruno - Dic• 25•25

Natale ha perso la sua neve i suoi pastori i suoi sogni,Natale si è perso, smarrito estinto in un qualsiasi giovedì della settimana,il tempo per molti, non cancella solo le fantasie,ma anche i sogni nel “nuovo” Natale.

Società.

Written By: bruno - Dic• 24•25

Domani sarà Natale. Lasciamo stare ragionamenti tipo ” Non credo” o ” Ma Gesù Cristo forse era nato in diverso periodo ” ecc .Natale è comunque un simbolo importantissimo di VITA, NASCITA, FAMIGLIA, NUCLEO AFFETTIVO, NUCLEO della SOCIETÀ e SUO FUTURO. A questo punto mi chiedo come si sentano oggi i responsabili della separazione forzata ,anche a Natale, di una famiglia tranquilla che abitava in un boschetto vicino ad un piccolo paese. Figli da soli in un istituto dove hanno messo anche la madre ma che non possono vedere se non per poco, padre solo a casa ad accudire il bestiame. Spero ardentemente che i responsabili di tutto ciò ogni volta che vengano in contatto con qualcosa o qualcuno che ricordi il Natale si vergognino improvvisamente e profondamente di ciò che hanno fatto a quella famiglia. Lo spero non per cattiveria ma perché certe persone non capiscono se non provano direttamente lo “scandalo ” cioè letteralmente :” l’ inciampo” che hanno creato nella famiglia, nella società e in loro stessi.

Paola Mars.

Le colpe dei padri.

Written By: bruno - Dic• 24•25

Come giustizia divina e intrighi potessero regnare nel trecento lo si legge in Villani,mercante e storico delle vicende di quel periodo con una scrittura a tratti difficile essendo stata trascritta e pubblicata come nell’originale.Comunque ,per tornare alla giustizia divina si legge:”in una casa in cui abitava Francesco di messer Raniero Belmonti arsono suoi fanciulli maschi”.E continua affermando che questa fosse punizione divina , il detto Monti infatti aveva occupato una casa che apparteneva a una donna vedova,e i suoi figli sarebbero morti per la colpa del padre.

Messer Mastino.

Written By: bruno - Dic• 23•25

Che tempi,questi tempi dove i politici hanno semplici nomi,una volta invece portavano titoli e nomi consoni al loro carattere o al loro ruolo,come quel di chiamare -mrglio- farsi chiamare messer Mastino signorotto del trecento e il suo capitano che si chiamava Guglielmo Canacci e con lui Frignano da Sesso,o messer Bonetto Tedesco.Insomma,un tempo si chiamavano per quel che facevano o per dove venivano,accoltellandosi e tradendo senza tanti complimenti,come al giorno d’oggi,l’oggi in cui il nome ,confronto gli antichi restano -armati di spillo- falsamente caramellosi e insipidi.

Bambino|a.

Written By: bruno - Dic• 22•25

Il bambino che volle farsi bambina fa gran rumore,ma chissà quanti bambine bambini ci sono in giro sopratutto uomini e magari qualche donna che volle farsi uomo:siamo alla solita polemica da bar, quando di transgeder “modificati” e,transgender di desiderio ne girano a vagoni a camionate senza che nessuno,proprio nessuno faccia una piega,sopratutto alla faccia di ogni tribunale.