Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Nov• 15•25

Giuseppina Potenza, detta Giusy, 15 anni, fu trovata morta il 13 novembre 2004 vicino a una scogliera nei pressi dello stabilimento ex Enichem di Manfredonia, la città dove viveva in provincia di Foggia. Il cadavere aveva il volto sfigurato.‍
Il mese successivo, grazie alla prova del DNA, gli investigatori riuscirono a risalire al cugino del padre della vittima, Giovanni Potenza, pescatore di 27 anni. Costui, dopo il fermo, aveva confessato il delitto. Secondo quanto da lui dichiarato, il giovane portava avanti una relazione segreta con la quindicenne.‍ Il 12 novembre Giovanni e la cugina di secondo grado si erano incontrati per l’ennesima volta e avrebbero consumato un rapporto sessuale. Dopodiché il ventisettenne le avrebbe proposto di chiudere la relazione perché quella situazione lo metteva in difficoltà, essendo lui sposato e padre di due figli.
La ragazza però non avrebbe voluto e sarebbe andata in escandescenze, fuggendo via da lui e minacciandolo di rivelare tutto alla moglie. Così Giusy Potenza, durante l’allontanamento, sarebbe inciampata e caduta nei pressi della scogliera. Lì il giovane prima avrebbe provato a soccorrerla, poi, ripensando alle minacce, l’avrebbe assalita fino a ucciderla, afferrando un grossa pietra per colpirla ripetutamente alla testa, mettendo fine una volta per tutte alla vita di lei ed a quella relazione che avrebbe gravemente compromesso il suo matrimonio.
La famiglia della vittima, tuttavia, non crebbe mai alla versione raccontata dal reo confesso, sostenendo invece che la ragazza non avesse realmente avuto una relazione con il cugino. Piuttosto il ventisettenne avrebbe coperto altre persone, complici nell’esecuzione del delitto. La mamma della vittima, Grazia Rignanese, avvilita dal dolore della perdita della figlia, si suicidò il 24 ottobre 2005, impiccandosi mentre era incinta di un altro figlio.‍
Nel caso furono coinvolte anche due amiche della vittima, accusate di aver indotto la quindicenne alla prostituzione Le due furono condannate in primo grado e assolte in Appello.
Giovanni Potenza invece fu condannato in via definitiva a 30 anni di reclusione per omicidio volontario.‍

Kella Tribi.

Ritiro vita.

Written By: bruno - Nov• 14•25

Nonostante il quasi fallimento di studiate finestre di Overton su green, vaccini sanatutto , cambiamento climatico per colpa magari dei cattivi mangiatori di carne e di conseguenza viva il cibo sintetico, mi sa che la prossima apertura di Finestra sarà sugli ottantenni e oltre . Hanno già cominciato e sui media alè. risalto incredibile se avviene un incidente nel quale sia coinvolto un qualche ottantenne cosa che non avviene se sì tratta di qualcuno di età inferiore.Va, giorno dopo giorno, stampato nella mente di chiunque che l’ottantenne è un possibile pericolo “actung”! Senza contare il peso economico ecc…Di qui inasprimento norme più o meno future per la loro guida ad esempio. Il secondo passaggio sarà,e già sta iniziando : PERCHÉ caro ottantenne e più NON TI RITIRI DALLA VITA ? Sarai ricordato eee…evvai o no?- Ahi ahi questo déjà vu germanico di QUEL TEMPO : l’ACTION T4 lucidata e riproposta dolcemente non ci incanta più anche perché è ridicolo che poi si alzi l’età lavorativa a oltre settantanni !

Paola Mars.

Bataclan & caffè.

Written By: bruno - Nov• 14•25

Sorprende rifare il percorso dei terroristi del Bataclan che,prima dii arrivare a quel locale hanno fatto una specie di tour ammazzando a derta e a sinistra,per non dire o scrivere al centro.Insomma si son fatti un bel giro per Parigi prima della “festa” al Bataclan.Da questo si deduce che questi,i terroristi non odiano solo-forse perchè li trovano in gruppo-quelli che vanno a sentire musica e cantanti ma anche quelli che vanno al caffè.

Occhio alla musica.

Written By: bruno - Nov• 13•25

Islamismo e feste,questo ci dice che oltre i mercatini i così detti “concerti” sono a rischio per gli appassionati di quella musica,Parigi e Israele ne sono stati testimoni,tragici,sanguinosi testimoni il che dovrebbe essere un monito,non solo per gli appassionati ma,sopratutto per i governi,o meglio per le forze dell’ordine.Per non parlare di quelli che fanno,facevano,faranno i boia per divertimento come è stato in Jugoslavia,dove baldi ricchi personaggi:pagando,facevano a tiro a segno contro i civili:niente da aggiungere:boia si nasce e crescendo magari anche si paga per farlo ,se non altro a mezzo servizio,

Il figlio di Petraccolo.

Written By: bruno - Nov• 12•25

Francesco Petrarca,figlio di Petraccolo notaio fiorentino ha scitto ed era famoso per quella sua donna angelicata ,tipica di quegli anni e siamo nel trecento.Il De Africa non l’ho mai letto essendo, fra l’altro poema in latino con cui si guadagnò la corona dall’oro in Campidoglio a Roma.Il figlio di Petraccolo morto sui colli Euganei,dove scrisse lettere senili che ho trovato tanto tempo fa bellissime ma di cui non so dove sia più quel volume.Bene, il figlio di Petraccolo si era fatto prete-erano tempi duri- ma,e,nonstante il suo ruolo ebbe due figli, mi pare Francesco e Giovanni.Per farla breve, ho ricominciato a leggere tutte le sue opere amorose per “Madonna Laura”,”madonna bionda che era sposa e morì giovane.Sorprende nel leggere le rime quella sua maniera che sa di erudizione classica ed è pittosto avvocatesca:quasi fosse avvocato di sè stesso,insomma mi paiono più di superficie che di sostanza.Sul petrarchismo si è fatto e detto un sacco di menate,inutili menate:quando anche oggi, queste ageliche donne le si ammazzano con gran piacere.Il figlio di Petraccolo invece ne ha fatto un diario intimo,facendo e godendo di vita carnale e in barba a tutte le “madonne”.

Definizione.

Written By: bruno - Nov• 11•25

C’è sempre un problema di definizioni che stabilisce,o descrive il “Flagello dei demoni” citato in alcuni frammenti precedenti,dove si spiega le diverse nature delle cose miracolose,quando si scrive appunto che:alcune si ritrovano che sono chiamate sopra natura;altre contro natura;e alcune fuori di natura.Insomma ,attenti ai miracoli o manifestazioni mircolose che anche i diavoli come di questi tempi ne fanno e gridano”al miracolo”.

Attenti al cane.

Written By: bruno - Nov• 10•25

Spesso o,a volte si è sentito dire che gatti o animali parlino,a parte quegli “umani” che nulla-credono- hanno a che spartire con il regno animale o vegetale che dir si voglia che tuttavia “parlino” anche loro.Bene,si legge nell’intinerario di Clemente a proposito di simon mago che :i cani a volte abbino parlato in virtù proprio di Simon mago,ma questo secondo certe scritture è una manifestazione chiaramnete “diabolica”.

“Onorevoli”.

Written By: bruno - Nov• 09•25

Gran guerra politica oggi,ma non solo oggi,guerra di lingue e accuse reciproche per guadagnarsi la benedetta pagnotta al Parlamento italiano, tanto che a volte,a volte in mezzo all’imperversare di accuse per supposti infami delitti viene alla memoria di guardare al mattino nel letto dei contendenti se mai si trovassero prove del diavolo:”che il Diavolo , quando occupa e possiede i corpi umani,come sarebbe il vomitar chiodi ,grossi capelli,pietre coltelli,zolfo e aghi con altre cose”,che è tutto poi l’armamentario per una buona conduzione dialettica fra “onorevoli”.

Mandami.

Written By: bruno - Nov• 08•25

Ed ecco l’uomo nuovo di New York,Mandami,Mandami mica mandami come qualcuno avesse qualche cosa da spedirti e Mandamimussulmano a New York fa lo stesso effetto come fosse piovito dal cielo:u cielo mussulmano s’intende.E,con questa confusione di cieli che hanno imbastito le religioni non si sa più dove “salire” o “scendere”,posto che dopo morto vi sia un qualsiasi cielo o inferno.Comunque ,inferno o cielo ognuno in terra , da vivo professa delle idee religiose e questa volta ha scelto un paladino di Allah senza includere nessu paradiso o inferno.

Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Nov• 08•25

Sonia Di Gregorio, fioraia di 20 anni impiegata a Morbegno, fu uccisa il 21 gennaio 2000 nell’abitazione in cui risiedeva a Cino, (Sondrio), da suo marito, Francesco Gussoni, 38 anni, dal quale si stava separando e con cui aveva una bambina di 18 mesi.‍
La giovane voleva allontanarsi da quella casa e stava preparando le sue ultime cose per trasferirsi, ma Gussoni le scaricò addosso una grandinata di fendenti, massacrandola. Era passato alle vie di fatto dopo averla più volte minacciata. Lei in precedenza lo aveva denunciato per minacce, stupro e altre violenze. Secondo le ricostruzioni, venti giorni prima del delitto, l’uomo avrebbe costretto la moglie a subire un rapporto sessuale dopo averla portata in auto in un luogo appartato a Cercino (Sondrio) Nessuno però, nonostante le denunce, aveva fatto qualcosa per bloccare in tempo quel marito violento. Dopo aver compiuto l’omicidio, l’uomo scappò dall’abitazione e tentò invano di suicidarsi, buttandosi dal ponte di Cercino.
Fu rinviato a giudizio in rito abbreviato. Una perizia psichiatrica di parte lo aveva considerato incapace di intendere e di volere.e recluso nell’ospedale psichiatrico di Montelupo Fiorentino.
Nell’ottobre del 2003 alla Corte d’Appello di Milano, fu ritenuto parzialmente capace: gli venne attribuita una semi infermità di mente e fu condannato a 11 anni e 4 mesi di reclusione, più tre anni di cure psichiatriche da trascorrere in una struttura specializzata. Dopo tre anni passati nell’ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupone, fu trasferito in carcere, ma terminò di scontare la sua pena già nel 2006, grazie all’indulto.
Gussoni, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera nell’ottobre del 2006, provò a rassicurare i parenti, chiese perdono e, in attesa della decisione del giudice sui tre anni di pena accessoria da scontare in una struttura specializzata, l’uomo disse di volersi far ricoverare in una comunità per “il bene della propria salute mentale”.
Per Gussoni fu stabilita la detenzione per altri tre anni nell’ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere (Mantova). Nel 2009 quando l’uomo stava per terminare il suo periodo di permanenza ella struttura venne effettuata una nuova perizia sulla sua pericolosità. Nel novembre del 2009, tuttavia, il Tribunale di sorveglianza di Mantova decise per l’ulteriore detenzione, per un altro anno, nell’ospedale giudiziario di Castiglione delle Stiviere.‍
Gussoni tornò completamente libero nel 2010.

Kella Tribi