A fagiolo.

Written By: bruno - Dic• 30•25

Russia Ucraina sempre in bilico fra guerra e guerra ,mica guerra e pace,nessuno vuole la pace,almeno così pare e, continuando di questo passo potrebbe finire male,male per tutti.Si parla,parlano,dicono che parlano,discutono,dicono che discutono ma questo ordigno-pare-lanciato dagli ucraini sulla villa di Putin,cade troppo a fagiolo,troppo,e proprio nel momento giusto.

Democraticamente.

Written By: bruno - Dic• 30•25

Ci stiamo dimenticando le conquiste del pensiero la sua grandezza. Assumiamo idee pensieri dei media, li adottiamo passivamente per poi magari crollare non avendo costruito niente di nostro . Il prontuario dei media che ci sosteneva sparisce ed ecco il tonfo Giovani, Vecchi, Così così, sarebbe meglio che si fortifichino un sé stessi il che non vuole dire chiudersi al mondo ma nemmeno vivere tutta la vita con un ” l’ha detto lui/lei” di turno e adeguarvisi. Figuriamoci poi se ci affidassimo totalmente ad una macchina per dirimere questioni delicate di carattere morale, psicologico, umano, insomma , si rischierebbe che il neo robotico Salomone faccia dividere in due il bambino conteso tra falsa e vera madre e, soprattutto che ambedue le madri si mettano a trattare a chi spetti, che so, il naso,le orecchie gli occhi ..ecc ..del bambino orgogliosamente pensando di essere DEMOCRATICAMENTE NEL GIUSTO perché..L’HA DETTO LUI . Mah, buon 2026 comunque

Paola Mars.

Diplomazia ieri e oggi.

Written By: bruno - Dic• 29•25

Verso la metà del trecento Guido Alberti dei conti Guidi aveva fatto opposizione verso i fiorentini ma,alla fine dovette arrendersi,tuttavia si ricorda e ricorda Giovanni Villani che in precedenza vi fu abboccamento fra Firenze e il conte Guidi per cui si mandò un messo del comune per chiedere ragione e che,per dispetto verso Firenze davanti a tutti cortigiani ed amici il conte,”fece mangiare detta lettera con suggello”al messo.

Voi mettete i soldi,noi il sangue.

Written By: bruno - Dic• 28•25

Risulta perfino starno,strano che l’architetto Mohammad Hannoun venga preso in castagna solo e soltanto oggi,e,risulta davvero strano che un architetto lavori per Hams in nome e per conto della Palestina e dei palestinesi ma ,sopratutto è scioccante la frase che alcuni quotidiani riferiscono di questo benefattore:”voi mettete i soldi,noi il sangue”che ,come motto non è male,niente male,ma è la raccapricciante sintesi lapidaria di quel conflitto,conflitto voluto e ,foraggiato dall’immancabile Hamas.

Friedrich Nietzsche.

Written By: bruno - Dic• 27•25

Se c’è un nome difficile da scrivere è Friedrich Nietzsche era meglio si fosse chiamato Giuseppe Rossi,comunque,comunque Nietzsche scriveva che,le seconde nature sono più deboli delle prime,infatti il cristianesimo come è inteso oggi è di fatto una seconda natura quindi più debole della prima,ma qui siamo alla terza natura:la terza,quella del panettone e Nietzsche non ci da nessuna risposta.

Le perle nere dei Kella.

Written By: bruno - Dic• 27•25

A pochi giorni dal Natale, quando le città dovrebbero riempirsi di luci e speranza, Cava de’ Tirreni si è ritrovata invece immersa nel buio più profondo. Domenica 21 dicembre 2025, nel primo pomeriggio, un appartamento di via Ragone è diventato teatro di un femminicidio brutale, di una violenza cieca e inaccettabile che ha strappato la vita ad Anna Tagliaferri, 40 anni, stimata imprenditrice cavese, e ha lasciato una famiglia devastata e un’intera comunità sotto shock. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Diego Di Domenico, suo coetaneo, si sarebbe scagliato contro la donna all’interno dell’abitazione con una furia inaudita. Un’escalation di violenza culminata in almeno otto coltellate, inferte tra addome, schiena e collo. Colpi ripetuti, deliberati, mortali. Colpi inferti contro una donna che l’uomo diceva di amare. Ma l’amore non uccide: qui non c’è amore, c’è possesso, c’è violenza, c’è annientamento. Nel disperato tentativo di salvare la figlia, è intervenuta la madre di Anna, Giovanna Venosi, 75 anni. Ha provato a fare da scudo con il proprio corpo, pagando anche lei il prezzo della ferocia: colpita con fendenti all’addome, con interessamento dell’intestino, è stata trasportata d’urgenza in ospedale e sottoposta a un intervento chirurgico immediato. Le sue condizioni sono serie ma non è in pericolo di vita. Si è fermata solo quando ha compreso che Anna era ormai riversa a terra, esanime, in un lago di sangue. Una scena che nessuna madre dovrebbe mai essere costretta a vivere.
Scoperto e in evidente stato di alterazione, l’assassino ha tentato la fuga. Ha raggiunto la tromba delle scale, si è avvicinato a una finestra, l’ha scavalcata per arrivare fino al tetto dello stabile e, pochi istanti dopo, si è lanciato nel vuoto. È morto sul colpo. Ma il suicidio non è una “uscita di scena” e non è una scorciatoia morale: non cancella l’orrore, non restituisce Anna, non attenua la responsabilità. È l’ultimo atto di chi, dopo aver tolto una vita, ha scelto di sottrarsi anche al giudizio terreno .

Kella Tribi

Ambizione.

Written By: bruno - Dic• 26•25

L’incapacità pare sia nota a tutti,e tutti ne soffrono e fanno soffrire,e soffrono ,e ne soffrono della sua negativa qualità in quasi tutti i campi ma, vistosamente in politica,specialmente quella che non ci rappresenta.La vediamo e osserviamo in molte istituzioni ,professioni,anche se ,se essere incapaci ci costringere ad essere sempre,sempre inevitabilmente,soltanto essere ambiziosi.

W Natale.

Written By: bruno - Dic• 25•25

Natale ha perso la sua neve i suoi pastori i suoi sogni,Natale si è perso, smarrito estinto in un qualsiasi giovedì della settimana,il tempo per molti, non cancella solo le fantasie,ma anche i sogni nel “nuovo” Natale.

Società.

Written By: bruno - Dic• 24•25

Domani sarà Natale. Lasciamo stare ragionamenti tipo ” Non credo” o ” Ma Gesù Cristo forse era nato in diverso periodo ” ecc .Natale è comunque un simbolo importantissimo di VITA, NASCITA, FAMIGLIA, NUCLEO AFFETTIVO, NUCLEO della SOCIETÀ e SUO FUTURO. A questo punto mi chiedo come si sentano oggi i responsabili della separazione forzata ,anche a Natale, di una famiglia tranquilla che abitava in un boschetto vicino ad un piccolo paese. Figli da soli in un istituto dove hanno messo anche la madre ma che non possono vedere se non per poco, padre solo a casa ad accudire il bestiame. Spero ardentemente che i responsabili di tutto ciò ogni volta che vengano in contatto con qualcosa o qualcuno che ricordi il Natale si vergognino improvvisamente e profondamente di ciò che hanno fatto a quella famiglia. Lo spero non per cattiveria ma perché certe persone non capiscono se non provano direttamente lo “scandalo ” cioè letteralmente :” l’ inciampo” che hanno creato nella famiglia, nella società e in loro stessi.

Paola Mars.

Le colpe dei padri.

Written By: bruno - Dic• 24•25

Come giustizia divina e intrighi potessero regnare nel trecento lo si legge in Villani,mercante e storico delle vicende di quel periodo con una scrittura a tratti difficile essendo stata trascritta e pubblicata come nell’originale.Comunque ,per tornare alla giustizia divina si legge:”in una casa in cui abitava Francesco di messer Raniero Belmonti arsono suoi fanciulli maschi”.E continua affermando che questa fosse punizione divina , il detto Monti infatti aveva occupato una casa che apparteneva a una donna vedova,e i suoi figli sarebbero morti per la colpa del padre.