Passato il primo maggio :festa del lavoro di cui restano le grida dai palchi del sindacato,quelle affermazioni stentoree e di manira in cui si grida:basta,basta morti sul lavoro,motto che pootrebbero benissimo ripetere inascoltati in vasti cimiteri di morti sul lavoro con fosse comuni aperte a futura memoria dove credo-se ricordo bene-trovare uno:dico uno di questi tribuni,almeno uno:morto sul lavoro.
Controinformazione.
L’affaire Hamas Israele in un vicolo cieco:è fin troppo evidente che Hamas giochi,e gioca le sue carte sulla pelle dei palestinesi,la cosa a quanto pare rende e ,rende vaste popolazioni studentesche insofferenti vittime di vera e propria controinformazione manipolata da Hamas.
Non si reca torto.
Hamas Israele ultime prove di forza e di accordi:il mondo vorrebbe la “tregua” ma Hamas la tira per le lunghe,e,forse desidera con questa sospensione trarre un qualche vantaggio anche se è un vecchio detto che “non si reca torto a chi vi acconsente”.Hamas decida,decida finalmente se essere dalla parte (che ha scelto) quella del torto.
Il “chiodo”.
Da tempo ormai c’era il chiodo de “il cambiamento climatico. La terra si riscalda troppo,, colpa della CO2 ! Ooh..correre ai ripari e giù a diffondere pensieri da fine del mondo.Poi..constatato che invece di caldo si rabbrividisce dal freddo allora con una faccia tosta incredibile “contrordine compagni” : ci stiamo raffreddando..ma la colpa rimane della CO2..Il tutto così, impunemente sulla testa della gente che sta cominciando a sghignazzare anziché essere terrorizzata.E. Prima sottovoce, timidamente poi sempre più decisa con moto spontaneo articola un potente “andate a c,gare”! Gentile invito ad espellere da loro il negativo che è in loro!
Paola Mars.
Campagna elettorale.
Inizia la campagna elettorale e ,questi,i candidati parlano come parlano in parlamento con battute e controbattute che gli italiani sono costretti a pagare,strapagare puntualmente allo scadere del loro onorevole mese.Invettive e proclamazioni senza programmi,il pettegolezzo a carattere cubitali di chi ,pur andando a braccetto si lancia in velenose facezie come in un avanspettacolo da campagna elettorale.Ognuno voterà,se voterà alla fine come vuole lui:voterà senza convinzione ma, nella certezza di aver votato e buttato:alla fine, i soldi del biglietto.
Il gruppone.
In tempo di elezioni sparano tutti:chi addosso e chi verso i nuovi arrivati e chi contro sè stesso:e,l’importante per questi ultimi è non andare.Insomma ci sono candidati di prima nomina ed elcuni a fine carriera ,ultimi ridotti a gregari che non mollano.Il tanto disprezzato e,fuori moda :boia chi molla, è sui sorrisi di tutti i concorrenti,concorrenti che sperano,brigano di arrivare:arrivare in gruppo o,come una volta si diceva ,nel gruppone.
E chi se ne frega.
L’affare profumo di Fassino procura la solita polemica sui difetti dei parlamentari che, di difetti,naturalmente,anche per i parlamentari ,come in tutti abbondano.Ha rubato o non rubato il profumo Fassino?Il dilemma si scarabocchia sui giornali,anche quelli parlati dicono,sghignazzano la loro:ha rubato o,non ha rubato il profumo Fassino?E chi se ne frega,non vi viene in mente di aggiungerlo?
Le perle nere di Kella.
Liliana Stefanotto è stata uccisa dall’ex compagno Ignacio Emilio Aldeco, 45 anni, nella sua casa di Villa Maria, in Argentina. Liliana, 54 anni, è stata massacrata con alcuni colpi alla testa. Anche grazie ad alcune testimonianze e alle videocamere di sorveglianza, gli inquirenti sono arrivati rapidamente all’arresto di Aldeco, che non ha opposto resistenza.
Liliana, aveva vissuto a lungo a Ciano d’Enza dove si era sposata ed era diventata madre di Andrea Grizzi, 21enne venuto a mancare in un incidente stradale a metà dicembre 2020, nella Val d’Enza Separatasi dal marito si era definitivamente trasferita in Argentina.
Al 2019, risale la denuncia, per violenza di genere, a carico di Aldeco, accusa che avrebbe richiesto l’arresto. Gli avvocati di Aldeco, però, avevano chiesto e ottenuto che il loro assistito fosse lasciato in libertà fino al processo, che era stato rimandato per la pandemia e di fatto non è mai stato celebrato.
Il delitto è stato scoperto il 5 febbraio 2021. Ignacio Emilio Aldeco è accusato di omicidio aggravato dal vincolo di parentela e dalla violenza di genere.
Stando a quanto riportano i media argentini, Aldeco aveva anche altre denunce per violenza a suo carico. Sembra che la vittima, Lliliana Stefanotto, lo avesse recentemente perdonato. Il femminicidio ha suscitato grande clamore in Argentina, dove gli episodi di violenza di genere e femminicidio sono tristemente frequenti.
Il PM aveva chiesto l’ergastolo, ma per i giudici si è trattato di un incidente, condannato a 9 anni
Kella Tribi.
25 Aprile.
C’era ua volta e c’è ancora il premio letterario Campiello,c’era una volta e c’è ancora il premio Viareggio o lo Strega,ora c’è il premio 25 Aprile che,per l’occasione è stato vinto da Scurati:Scurati che ha letto e riletto in pubblico la sua paginetta come un qualsiasi Petrarca in Campidoglio.
L’altra memoria.
Inutile affermare che,quella liberazione non è questa liberazione , questo lo sanno anche i sassi,la memoria,ogni memoria gioca sempre brutti scherzi,deforma e rende anacronistici anche il fatto più banale. Poi,poi ognuno vive una sua memoria individuale che crede collettiva,anche se se la canta:se la canta, in coro.