Basta pace.

Written By: bruno - Mag• 29•23

Insomma ,questa pace in Ucraina non si deve fare,non si può fare e non si desidera fare:non è nemmeno possibile progettarla se non come forma utupistica proiettata in un inesistente futuro.

Brume del nord.

Written By: bruno - Mag• 29•23

Dura la vita il mantenersi su, per i potenti, quando comincia a sentirsi nell’aria odore di fine mandato. E se poi comincia a serpeggiare il malcontento popolare per le determinazioni del potente in questione ehh beh bisogna agire, decisamente combattere. Per la gente? Ma dai! Per il proprio primierato nel mondo, ovvio. Tanta fatica per salire e a due passi dal raggiungimento dell’olimpo dei pochi nel mondo, creata una buona base, una scala opportuna per salirvi cominciano fastidiosi fermenti della popolazione prima ancora di essere sostituita da robot, Così si veste l’abito di una quasi madre Teresa e si va a visitare i punti strategici del mondo. Serve serve per la risonanza, fa aumentare la visibilità e se si incontra un bambino va da sè che ci si debba fermare ,illanguidire gli occhi sfornare il più mieloso dei sorrisi e accarezzargli i capelli ,questo è il tocco , si arriva subito al cuore del popolo. ” Mio, ancora mio” pensa allora il potente riferito al popolo e fa niente se le di proposito dimesse calzature si sporcano con un po’ di melma Salirà sul jet privato verso le brume del nord.

Paola Mars.

Cultura,cultura.

Written By: bruno - Mag• 28•23

Definire cultura la culturalità televisiva di chi si è abbarbicato al tubo catodico,come il pulcino alla lampada che lo riscalda rasenta il ridicolo :questi,i paladini,i reggipalle della sinistra non vogliono schiodarsi-come sempre e come tutti- dai riflettori e tirano in ballo “cultura di sinistra e cultura di destra”:dimenticando che sono solo dei piazzisti anonimi che,un minuto dopo morti saranno giustamente dimenticati come tutte le cose che non servono più.Vengono ogni giorno;ogni giorno,ripeto ogni giorno licenziati infiniti uomini e donne,giovani senza futuro e questi pignucolano sul grasso che cola dalle loro chiappe perchè devono o,dovrebbero stare a casa dopo un lungo e disonorevole servile servizio alle loro parti.La cultura-quella vera-non ha parte -e non è solo una giacchetta tirata-la cultura pare sia vita :vita, quando è cultura:e non ha nemmeno bisogno di un qualche plauso di partito,partito,partiti che si servono di tanti,tanti innumerevoli infiniti,squallidi, piagnucolosi zerbinotti per diffondere i loro piagncolosi programmi che costano un occhio della testa anche per gli infiniti -anonimi-liceziati del giorno.

Erdogan.

Written By: bruno - Mag• 27•23

Difficile:se non addirittura impossibile per Erdogan perdere questa partita,il suo parrebbe oramai un arrivo tutto in pianura,senza nemmeno tirare volata.

Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Mag• 27•23

Il fantasma di Greenbrier: la defunta che fece condannare il marito per uxoricidio
Nel luglio del 1897, Edward Stribbling Shue fu condannato per omicidio di primo grado per aver strangolato e spezzato il collo alla moglie. Il processo a Shue, che si tenne nella contea di Greenbrier, si basava interamente su prove circostanziali che dimostrarono la colpevolezza dell’uomo, al di là di ogni ragionevole dubbio, in modo quantomeno inconsueto: ai giurati furono presentate delle prove arrivate dall’oltretomba.
I fatti che portarono alla condanna di Shue comprendevano alcune dichiarazioni “post-mortem” della moglie defunta, Zona Heaster Shue, apparsa a sua madre quattro settimane dopo la sua morte, per raccontarle cosa fosse realmente successo il giorno del suo omicidio, e ottenere giustizia
Erano le 10 di mattina del 23 gennaio 1897 quando il corpo di Zona fu trovato da un fattorino. La ragazza era distesa sul pavimento, ai piedi delle scale. Venne chiamato il medico, il dottor George Knapp, che arrivò circa un’ora dopo la scoperta del cadavere. Nel frattempo Shue aveva già spostato il corpo della moglie, adagiandolo nel letto nuziale e aveva vestito il cadavere con un abito a collo alto
Durante la veglia, Edwars mise una sciarpa attorno al collo di Zona che era stata composta nella bara, Non si allontanò mai dal viso della moglie. Shue fu sepolta nel cimitero metodista della contea di Greenbrier il 24 Gennaio 1897
Inizialmente, nessuno sospettò di Trout Shue, tranne la madre di Zona, Mary Jane Heaster, che ogni notte pregò perché il Signore le rivelasse la verità.
Dopo quattro settimane, nell’oscurità della notte, mentre Mary Jean era completamente sveglia, apparve il fantasma di Zona. La donna affermò sempre che non si trattava di un sogno, ma proprio della materializzazione dello spirito della figlia: prima si manifestò come una luce intensa, che si trasformò in una figura umana.
Zona rivelò alla madre una storia di abusi fisici da parte del marito, culminati la sera del suo assassinio, quando Shue l’aveva strangolata, dopo averle spezzato il collo “alla prima articolazione”.
Mary Jane andò a parlare con il procuratore e lo convinse ad ordinare una riesumazione della salma. L’autopsia, effettuata il 22 Febbraio del 1897, dimostrò che il collo di Zona era rotto tra la prima e la seconda vertebra, mentre la trachea risultava schiacciata: la donna era stata strangolata.
Tout Shue non ammise la propria colpevolezza, ma non aveva un alibi valido e fu accusato dell’omicidio della moglie
Comunque siano andate le cose, i giurati impiegarono 80 minuti per ritenere colpevole Shue, che fu condannato all’ergastolo il 22 Luglio del 1897. Morirà nel 1900 per un’epidemia sconosciuta, sepolto in un angolo di terra senza nome del penitenziario dove scontava l’ergastolo.

Kella Tribi

Caos “culturale”.

Written By: bruno - Mag• 26•23

Offerta culturale ricca quella piacentina della nuova amministrazione di sinistra:si è abbandonato l’ingessatura monocorde guidata da Toscani e la sua Fondazione che proponeva grossi finanziamenti a qualche autore di grido alla Bonito Oliva per orientarsi verso una specie di poleverizzazione di proposte dove spicca per qualità però quella musicale,da sempre dimenticata,per non dire sconosciuta ad altre amministrazioni.Pensiamo solo a Gorgni(il vecchio),Zanaboni,Cataldo ,Garilli,di cui si sono perse ogni traccia e,addirittura ,quella che fu l’Agimus di Giuseppe Zanaboni è stata completamente stravolta dal suo assistente Saltarelli:assistente che non si è mai curato di assolvere ad un qualche debito di ricoscenza verso Zanaboni,come compositore.Polverizzata dunque la cultura figurativa con gruppi spontanei che godono l’appoggio dell’amministrazione e della “nuova” Fondazione,gruppi completamente sconosciuti,per non dire anonimi che si seppelliscono l’un l’altro in una pletora che sa di caotico risveglio primaverile:risveglio che dovrebbe però alimentare le robuste radici di cui la città si è nutrita.Manca insomma una parte storica,di una città che ha fatto la sua storia,anche recente ,con artisti che fuori da ogni-illusorio- sistema di mercato hanno affermato e confermato l’identità di una comunità.

Don Salvador Vidal (1541).

Written By: bruno - Mag• 25•23

La Suprema,o l’Inquisizione in Spagna non guardava in faccia nessuno e praticava la sua “giustizia” indifferentemente a nobili e-o blebei,chierici,monaci ed anche qualche carica ancora più alta.Che fosse diffusa:e punita,sopratutto nei conventi e nelle organizzazioni religiose l’omosessualità o la pedofilia era cosa come oggi ,anche del passato e, lo dimostra un caso del 1541 in cui viene condannato e subisce il rogo come “sodomita qualificato”,il sacerdote Salvador Vidal,parroco di Maella.

Falcone e Borsellino.

Written By: bruno - Mag• 24•23

C’è stato a Palermo il giorno della memoria della strage di Falcone,all’albero Falcone in Via Notarbartolo. Non tutti ricordano quei giorni,specialmente le nuove generazioni, da anni ricordiamo,ma purtroppo pur ricordando e facendo lezioni a tema su mafia ed il perché Falcone e Borsellino sono morti….purtroppo non basta mi sono resa conto che a casa con i genitori di oggi sembra che il problema non esista, i bambini non lo capiscono quello che successe e la cosa è sconfortante. La conoscenza e la coscienza è alla base del vivere civile,secondo me,si dovrebbero sensibilizzare le famiglie alla storia della Sicilia ed in particolare di Palermo. Questo è solo un mio pensiero come sempre.

Teresa Campagna.

Maria Giovanna Maglie

Written By: bruno - Mag• 24•23

Una morte in sordina quella della Maglie in confronto alle passate strombazzate assunzioni in cielo:dove secondo i necrologi scritti dai soliti amici celebreranno ancora le loro virtù sempre in cielo passati giornalisti e gente della tv defunti,come non fossero bastate quelle loro virtù strobazzate,come celesti in terra.Per la Maglie niente paradiso,niente tromba mediatica nessun grido di :subito santa,o di:ecco ora lavora in cielo.

Andate e moltiplicatevi.

Written By: bruno - Mag• 23•23

Nel 1500 quando la Suprema,la Santa Inquisizione andava forte anche in Spagna si discuteva se andare a puttane o copulare in giro fosse peccato mortale o veniale e, in dodici versioni delle carte inquisitoriali di Toledo si trova anche questa versione che giustificava l’andare a puttane o il copulare in genere:”Quando Dio-Gesù- andava per il mondo con i suoi discepoli,un giorno San Pietro si fermò in una locanda Cristo sapeva dov’era.Discese dunque nella cantina,e li,dietro le botti,Pietro e la fantesca facevano la bestia a due dorsi.”Pietro che fai?-Signore moltiplico.-Bene finisci e raggiungici.L’accusato aggiungeva:come vedete la cosa non era considerata peccato,infatti Cristo stesso l’ approvava.Ovviamente per il Santo uffizio,il solo racconto era già un reato.