Via Francigena, ci scrive il signor Arcelli.

Written By: bruno - Dic• 06•13

Ci scrive il signor Arcelli da Piacenza che siamo troppo radicali per quel che concerne la via Francigena.Occorre subito precisare che noi, per natura,non siamo radicali,ci hanno fatto radicali gli  eventi.L’osteggiare” ab antico” la via Francigena a Calendasco ,Calendasco con la sua storia civile e religiosa   ci ha portato ad atteggiamenti che possono apparire,ma solo apparire superbi.Nell’ultimo convegno sulle “vie francigene di montagna e di pianura”,Calendasco non viene nemmeno citata e, questo significa escludere la sua presenza in un progetto ufficiale.Esludere i suoi edifici e la sua via,poteva benissimo essere integrata nell’argomento nelle vie di montagna,ma,non viene nemmeno nominata.Calendasco,da sempre è stata osteggiata,negata da ignoranti o, “studiosi” in mala fede,propagatori di notizie false,arroganti  ,ma, sopratutto ,dotati di un supposto potere che si arroga il diritto di distorcere anche la storia.Bene, signor Arcelli,metta la nostra supposta arroganza sulla bilancia con quella degli avversari della storia, e vedra’ da che parte pende la giustizia.

Francigene all’alzaimer.

Written By: bruno - Dic• 05•13

Viene da domandarsi chi sono gli “studiosi” che hanno dato i numeri sulle vie del pellegrini.C’è una via che arriva a Soprarivo a va a Sarmato,e qui siamo nella logica antistorica e anticalendasco praticata da decenni dal gruppo Ponzini,nessuna novita’ quindi,tutto normale,Ponzini,come nuovo Nembo Kid, guarda a San Corrado e Calendasco (via Francigena) come appunto Nembo Kid guarda la Kreptonite.Ma una,una di queste vie parte da San Nicolo’,ripeto San Nicolo’ e va dove  le pare.Una domanda viene da porsi ,una domanda semplice semplice,elementare ,per un qualsiasi “studioso”,ma come ci si arriva a San Nicolo’?Ah,vero! Da Sarmato,questi pellegrini che gia’ si erano complicata la vita,si complicavano anche i percorsi,datemi retta ,cambiate titolo alle vie dei pellegrini,chiamatele vie dell’alzaimer.

Frittura “francigena” piacentina.

Written By: bruno - Dic• 04•13

Via dei feudi,via delle rocche,via delle Pievi, via guelfa (parte da San Nicolo’),Caminus janue 1° e 2° via dei monasteri 1° e  2°.Queste vie sono l’argomento di questi giorni sui pellegrinaggi,nessuna di queste è francigeno,E nessuna di queste  passa per Calendasco , non si capisce  quindi,perchè il comune di Calendasco ha posto la sua firma sul documento.

il vicarius

Bruno Grassi

Ah!Piacenza,Piacenza.

Written By: bruno - Dic• 04•13

E fu provato e approvato,la via francigena è una sola, sola , segnata  con tanto di mappa e di legge del consiglio d’Europa,stampata,approvata,con  indicazioni e descrizioni geografiche.Ma, i piacentini,i piacentini ,fanno come sempre hanno fatto,se ne fregano di leggi e, sopratutto di storia religiosa (Ponzini in testa),hanno trovato osterie, agriturismi,preti,piccole parrocchie,sentieri,centri montani,coppa salami,vini, gastronomie,botteghe e, al grido di:tutti i salami finiscono in gloria,  sfilano, lungo la loro taroccata, pinocchiesca,fantasiosa ,via “francigena”.Ah,Piacenza Piacenza,faccia l’solotto Maggi siepe al Po,che cosi’ annieghi in te ogni persona!

 

Il Vicarius Sigeric

Bruno Grassi

Vedo prevedo.

Written By: bruno - Dic• 02•13

Stanno convincendo la gente,con propaganda tarocco-filogovernativa che, Alfano è al 7,50 di gradimento,qualcun altro lo dice al 3.25.Monti,sempre secondo le stesse fonti ,ai tempi belli era,o,lo si diceva al 17,50 poi è arrivato,sgonfio al 7 per scomparire forse al 3 meno, in pochissimo tempo,e Monti era il salvatore della patria,vaticinato prossimo Presidente della Repubblica,non uno scopino qualunque come Alfano.Per quel che riguarda Monti stiamo parlando dell’anno passato,che poi non è un secolo fa.Bene,secondo una ragionevole previsione,rigorosamente non statitisca,non filogovernativa,non ufficiale, siamo in grado di anticipare che Alfano dovrebbe sparire,politicamente,entro l’anno nuovo.Entro questo termine o qualche mese dopo,l’Alfano per sopravvivere dovra’ ribaciare ,ripetiamo,ribaciare ,la pantofola a Berlusconi,questo,sempre per rimanere nel suo ruolo di “servizio”, posto che, l’ex cavaliere gliela lasci ribaciare.

Gli occhi di Berlusconi.

Written By: bruno - Dic• 02•13

Era un professore, ma  di conservatorio di una piccola citta’ senza Emilia nè Romagna in riva al Po.Per tutta la vita,che inizia fin da piccoli, aveva fatto il pittore,e,dopo tanto andare e schiccherare era tornato nella sua citta’,nascondendosi pero’ piu’ in la’ nella riservatezza,la’ ,in un paesino,sperduto, sulle rive del fiume.Da poco gli avevano dato l’incarico,con  magra paga, in un prestigioso e antico istituto dove si studiava e, dove ,lui, fin da ragazzo, aveva studiato, qualche forma d’ arte.Professore di figura,questo era il suo titolo,ed al, “professore”,oramai vicino ai settanta ,piaceva, portare i suoi “ragazzi” come lui li chiamava,in qualche spazio,castello o luogo dove si potesse esporre il loro lavoro .Nativita’,era l’ultimo tema scelto di quel mese di Dicembre,tema che aveva proposto, con i suoi alunni, in una vallata luminosa poco distante dal fiume.E , Nativita’, venne inaugurata, in un giorno di domenica,domenica di Dicembre,domenica piena di sole.Nel salone accanto al tavolo imbandito parlo’ il sindaco interrogandosi con un sofisma da bettola:”se, con la cultura si mangia”,evidentemente  e ,nonstante l’eta’ non piu verde non aveva ancora risolto il problema,ma, la sua iperbole oratoria fu quella di citare Letta come qualche decennio prima con riverenza si citava Mao,che poi, questo Letta, era un povero  diavolo ,primo ministro dell’epoca, prestato alla politica.Accanto al professore  stava,ben piantata fermamente e, come radicata, una figura tarchiata,vestita di nero,come vestito di nero era anche il nostro professore che, scorse pero’ ,nel pugno minaccioso del vicino un aspersorio benedicente di ottone cromato.Il vicino era dunque un prete, ed, al professore, passo’ per la mente che, questi preti non si distinguono quasi piu’, non dico da un sensale, che, di solito veste elegante,perlomeno piu’ decentemente di un prete,sempre di quell’epoca,ma non si distinguono nemmeno piu’ da un frequentatore di bar dedito al fumo e alle sgregolatezze del gioco d’azzardo.Il prete guardo’ in tralice il professore e disse:nella saletta la’ in fondo, c’è un lavoro, carta incollata con centinaia di occhi e ,fra quegli occhi ci sono anche gli occhi di Berlusconi,questo non va bene,non va proprio  bene.Il professore rimase basito,interdetto,sapeva che una alunna aveva incollato un par d’occhi di Berlusconi fra  centinaia e centinaia adoranti Gesu’ Bambino,ma, lui ,lui stesso,con molta fatica non era in grado di identificarli,o ritrovarli ,nemmeno contandoli e ricontandoli, ad uno ad uno,potenza di un persecutore!Appena dopo, lo stesso prete inquisitore, si mise accanto al tavolo imbandito per la festa d’apertura e… benedisse,come si usa con acqua benedetta,benedisse,come impugnando una clava con parole che piu’ che benedire sembrava dicessero:”ma andate a farvi benedire”.

La “burba”.

Written By: bruno - Nov• 30•13

Letta dice di essere piu’ forte con la sua “nuova” maggioranza di modestissime intese,in realta’ Alfano è un soldato senza esercito e senza generale , arruolato dagli avversari che lo chiamano per scherno:Napoleone.

La 7.

Written By: bruno - Nov• 29•13

Ancora alla 7 la Gruber e Scalfari,il convitato di pietra,”padre nobile”,come ama definirsi,uomo del buonconsiglio e del sussurro,l’uomo della ragione,per il Direttore dell’Espresso e per il suo pubblico.Quando non c’è Scalfari ecco spuntare Severgnini Beppe,un gelato al cono che viene dall’Inghilterra,qualche volta dall’America,un totem  alla voglia di estero degli Italiani.Che poi, stringi stringi, nei paradisi di Severgnini si parla come qua,qua,ma con accento diverso,se non è zuppa è panbagnato e ,Severgnini stitichizza la sua magra loquela come un maggiordomo di servizio , scuotendo appena la compunta  sbiancata testina da Geppetto, proprio come potrebbe fare,lassu’, un Geppetto d’Albione.Ma torniamo a Scalfari che,come viene leccato dalla Gruber non è mai stato leccato cosi’, almeno in pubblico.Il” padre nobile” elargisce lezioni di politica,lardellati e sostenuti solo dal suo denaro:ad esempio se ne è uscito con la vispa affermazione che i forzisti che nel passato hanno girato le spalle a Berlusconi astenendosi dal voto,questa volta voteranno Alfano,che è come dire che darebbero il voto alla sinistra,e, Scalfari, aveva sostenuto poco prima che, i forzisti non voteranno mai a sinistra.Stranezze di ricconi salvati dalla politica.

Mastro Lindo al Senato.

Written By: bruno - Nov• 28•13

Mastro Lindo dovrebbe essere entrato per la porta principale del Senato,Mastro Lindo dovrebbe avere avuto tutto il  tempo per lucidare gli scranni dove appoggiano le chiappe oratorie italiane.Non c’è angolo che sia stato risparmiato dal detergente,non c’è volta, o ghirigoro di poltrona,  d’oro zecchino si’,poltrona tutta  oro, per le chiappe del signor Presidente,Presidente del Senato.Quante espressioni avra’ commentato il rovescio delle bocche senatoriali,quanti commenti arditi,incoffessabili,non registrati dai “pianisti” di Palazzo Madama avranno attutito, le auguste poltrone imbottite dai soldi degli italiani.Ora,che Mastro Lindo ha fatto pulizia,potente come Nembo Kid,solerte come Mandrake,il Senato,il Senato della Repubblica Italiana dovrebbe essere pulito,piu’ pulito e sterilizzato,ma a noi,a noi, pare quello di prima .Ci spiace per i Senatori,ci spiace  per i “vincitori”,a noi sembra proprio un bivacco, bivacco di mussoliniana memoria,allora, doveva essere nero,oggi è rosso,coi tempi cambiano anche i colori dell’arroganza.

Occhio al Senato.

Written By: bruno - Nov• 27•13

Mentre il mondo gira, avvolto nella sua alterna esistenza,a Roma,al Senato della Repubblica, si attende  la divisione fra,buoni senatori e cattivi senatori,fra chi deve stare al Senato e chi deve uscire dal Senato,affichè il pantano parlamentare resti compatto,asfittico,malsano ma stabile.Ogni tanto, inventarsi un cattivo ,ci fa apparrire migliori,specialmente in un luogo dove i cattivi non solo fanno, ed esercitano la regola,ma sono la regola.