Giorni angosciosi di paure e, non so perchè una donna mi ha domandato:domandato,dico,domandato proprio a me,a me ,che ne so come, e quanto lei:Bruno,i nostri figli vedranno la guerra?Al che mi è venuto di rispondere:bisognerà vedere,vedere se i nostri figli signora potranno vedere,sopratutto ,vedere, ancora.
Giornalisti RAI.
Ieri i giornalisti RAI hanno scioperato. Nel loro diritto. Ci sta a protestare per non essere semplici leggiveline. Adesso però siamo praticamente in campagna elettorale soprattutto per l’Europa e verrebbe spontanea la battutaccia: perché,quelle passate andavano meglio?
Paola Mars.
Guerra.
Tira vento di guerra:tutti son pronti a farla,la guerra,almeno la minacciano,speriamo solo a parole.E’ tempo di vendere armi,fare armi:è tempo di armare i paesi in conflitto:insomma le armi tirano,tirano sul mercato con annessi e connessi.
Chicco.
Non ricordo bene come si chiamasse-sul momento- o chiami,quel giovane corpulento con barba bionda e occhi azzurri che, proprio questa mattina mi ha fermato per domandarmi:ti ricordi di me?Era Chicco,Chicco che ,tanto tempo fa-allora bambino- veniva con me sulle nostre montagne;irriconoscibile e con una bella mora fidanzata che si era nascosta dietro di lui.La madre-sua madre- abitava vicino a Parma ed era figlia di un altra madre maestra di paese che professava una fede profonda verso la muitculturalità,infatti la genitrice di Chicco aveva concepito questo figlio con un macellaio-di professione- svedese,ed aveva un altra figlia con un africano,ma, si era separata,divisa da entrambi gli uomini con cui aveva concepito questi figli.Per dire tutta la verità,non ho chiesto a Chicco se,sua madre,sua madre-figlia della maestra- fosse morta:morta, o ,ancora viva.
L’affaire Vannacci.
Ci sono davvero tanti,ma tanti,troppi problemi,insoluti problemi in politica:quella italiana e non solo da noi.Tanti e tanti davvero troppi,granitici problemi e questi-questi,nonostante i problemi o le urgenze-fanno campagna elettorale per Vannacci che,credo, conquisterà un sacco di voti:alla faccia degli invidiosi,ma,sopratutto, alla faccia ; dei problemi.
Le perle nere di Kella.
La storia di Matteucci, il ‘mostro di Aosta’ comincia a Torino, la sua città natale. Senza padre vive con la madre che fa la prostituta. Lui vive tra piccoli furti, comunità, poi si trasferisce con la madre ad Aosta,
Con le relazioni è schivo, introverso. A diciotto anni la sua vera natura, nascosta in agguato tra le pieghe di una psiche tormentata, fa capolino. È la sera del 30 aprile 1980, incontra al Teatro romano di Aosta, Domenico Raso, commerciante con una doppia vita. Domenico gli fa delle avances e lui, finge di accettarle, e poi lo uccide con un coltello da boyscout.
Nessuno collegherà Matteucci all’omicidio Raso e lui avrà l’opportunità di sposarsi, di trasferirsi a Villeneuve e avere il suo primo figlio. Cinque anni dopo, i rapporti con la moglie sono si deteriorano.. Cerca la compagnia di giovani prostitute. Nel 1992, durante un incontro a pagamento con la torinese Daniela Zago perde il controllo durante un litigio e le spara con una pistola sparachiodi. Seziona il corpo e lo brucia in un forno artigianale ricavato da un vecchio bidone. È il suo secondo omicidio.
Dopo due anni incontra Clara Omoregbee, le spara durante un incontro a pagamento, poi fa sesso con il suo cadavere. Anche questa volta seziona il corpo, lo brucia, e getta quel che resta nelle acque del Dora Baltea. Ci riprova con Lucy durante l’ennesimo incontro, cercando di soffocarla con un cuscino. Lei si divincola, gli sfugge e va alla polizia raccontando di un maniaco che tenta di uccidere le ragazze a bordo di un furgone targato Padova.
Siamo al 1995, Andrea ha una nuova compagna, quando viene fermato alla guida di un’auto rubata.
Se la cava con l’obbligo di firma senza carcere. Due mesi dopo. uccide la sua ultima vittima,
Albana Dakovi. Dopo aver avuto con lei un rapporto sessuale, la porta ad Arnad, dove la finisce
con un pugnale e una chiave inglese. Ne nasconde il corpo in casa per cinque giorni, poi lo fa a
pezzi e lo brucia in un bidone.
Il 28 giugno 1995 la polizia va a bussare alla sua porta. Matteucci, padre di un bimbo di otto anni, separato, viene arrestato con l’accusa dell’omicidio di Albana Dakovi. Ne confesserà altri tre, compreso quello del commerciante di Aosta. “Le ho uccise perché le donne non devono farsi pagare per fare l’ amore. Sono stato costretto ad ammazzarle. Le odiavo come ho sempre odiato mia madre e capivo che l’ unico modo per liberarle dai loro vizi era ucciderle”. Verrà riconosciuto colpevole di tutti i delitti e condannato a 30 anni di ospedale psichiatrico giudiziario. Riconosciuto ‘socialmente pericoloso’ dai periti verrà comunque ritenuto seminfermo di mente, per un difetto genetico e per il contesto abusante in cui era cresciuto. Matteuccci è uscito dal carcere nel 2017 per entrare in una struttura sanitaria. Oggi ha 58 anni.
Kella Tribi
Macron va alla guerra.
Macron va alla guerra: e ci fu già chi prima di lui “il piccolo caporale Napoleone fattosi imperatore” e un altro caporale:il caporale Hitler,che mi pare alto 1,75,per cui non potremmo nè si potrebbe dire “piccolo caporale”.Insomna,Macron non so se ha praticato l’esercito e, se lo ha praticato non so nemmeno con quale grado,comunque consiglio prudenza al galletto francese:prudenza,che ,gli altri due caporali,di cui uno imperatore ,con la guerra-quella guerra- hanno perso tutto.
Primo Maggio.
Passato il primo maggio :festa del lavoro di cui restano le grida dai palchi del sindacato,quelle affermazioni stentoree e di manira in cui si grida:basta,basta morti sul lavoro,motto che pootrebbero benissimo ripetere inascoltati in vasti cimiteri di morti sul lavoro con fosse comuni aperte a futura memoria dove credo-se ricordo bene-trovare uno:dico uno di questi tribuni,almeno uno:morto sul lavoro.
Controinformazione.
L’affaire Hamas Israele in un vicolo cieco:è fin troppo evidente che Hamas giochi,e gioca le sue carte sulla pelle dei palestinesi,la cosa a quanto pare rende e ,rende vaste popolazioni studentesche insofferenti vittime di vera e propria controinformazione manipolata da Hamas.
Non si reca torto.
Hamas Israele ultime prove di forza e di accordi:il mondo vorrebbe la “tregua” ma Hamas la tira per le lunghe,e,forse desidera con questa sospensione trarre un qualche vantaggio anche se è un vecchio detto che “non si reca torto a chi vi acconsente”.Hamas decida,decida finalmente se essere dalla parte (che ha scelto) quella del torto.