Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Ott• 10•20

Il castello di Gropparello (Piacenza) sembra uscito da un libro di fiabe. Circondato da una fitta foresta, inerpicato su un blocco di dura roccia torreggia sulla vallata e si affaccia su un burrone,
Una leggenda circonda il fantasma del castello di Gropparello: la Dama Bianca, lo spettro che grida.
Intorno alla seconda metà del 1200, si tenne al castello di Gropparello il matrimonio del conte Pietrone da Cagnano, valoroso combattente e condottiero e Rosania Fulgosio, appartenente alla ricca famiglia guelfa, proprietaria del maniero.
Come spesso accadeva a quel tempo, il matrimonio non era stato dettato da un sentimento d’amore, bensì da ragioni economiche e politiche; tuttavia Pietrone era sinceramente innamorato della giovane donna, nota per la sua straordinaria bellezza
Rosania Fulgosio non ricambiava i sentimenti di Pietrone. Dopo aver combinato il matrimonio, i genitori costrinsero Rosania a dire addio all’uomo che ella aveva amato sin da quand’era ragazza: si trattava di Lancillotto Anguissola, un giovane capitano di ventura fedele al marchese Pallavicino, avversario dei Fulgosio e dei Cagnano.
La vita al castello di Gropparello per i due sposi trascorreva tranquilla, Pietrone da Cagnano, desideroso di accrescere il suo dominio conquistando sempre più territori, era spesso lontano dal maniero per partecipare a qualche battaglia o spedizione.
Rosania, lasciata spesso sola dal marito adempiva ai suoi compiti di castellana con solerzia e impegno, riuscendo a governare il castello
Fra i silenti detrattori di Rosania vi era anche Verzuvia che era venuta a conoscenza del suo passato fidanzamento segreto con un mercenario
Un giorno, il castello venne preso d’assedio dalle truppe del marchese Pallavicino. I pochi soldati a difendere le mura vennero presto uccisi o catturati, e i soldati nemici entrarono nel maniero. Rosania decise di presentarsi al cospetto del capitano, si inginocchia e a mani giunte implora la sua pietà.
Il capitano di ventura si tolse l’elmo rivelandosi Lancillotto Anguissola. l’antico amore di Rosania , Rosania e Lancillotto riscoprirono il loro amore e la loro storia ricominciò
Tuttavia, l’idillio durò poco: Pietron, saputo dell’assedio al maniero, ritornò con il suo esercito
Lancillotto venne aiutato da Rosania a fuggire. Pietrone, sospettando qualcosa, domandò alla moglie se gli fosse rimasta fedele in sua assenza, domanda a cui Rosania rispose di sì, ma il tradimento di Rosania venne rivelato da Verzuvia. Il conte, cieco di gelosia e colpito nell’onore, diede ordine di scavare un antro nelle segrete del castello e, in una notte di tempesta, versò un sonnifero nel vino della moglie, che presto si addormentò. Prese Rosania in braccio e la portò nelle segrete, dove la murò viva all’interno della stanza segreta
Pietrone roso dal senso di colpa, perse completamente il senno: indossò l’armatura, montò a cavallo e imbracciando la spada si gettò nell’orrido su cui si affaccia il castello, trovando la morte sulle rocce del burrone.
La leggenda vuole che, nelle notti di tempesta, dalla torre del maniero si sentano provenire delle grida femminili le urla di Rosania che piange e invoca aiuto, intrappolata nella sua tomba di pietra.

Kella Tribi

Informazione con il segno meno.

Written By: bruno - Ott• 09•20

Leggendo Italia Oggi che ho fra le mani in questo momento si prende atto della frenata di molti giornali nel mese di Agosto:Corriere meno tre,Avvenire meno 4 Repubblica meno 6 Libero meno 9 Carlino meno 12,Stampa meno 14 e Messaggero meno 19,c’è anche il Fatto,con un tredici più che sale la vetta e poi il Giornale il Sole e la Verità con un segno più.Insomma comunque una bella tirata di freno dove la carta stampata segna il passo certamente per l’imperante internet oppure per un pubblico sempre più smaliziato che non legge o legge con diffidenza,vedendo i nervi scoperti dell’informazione al servizio di una committenza.La commitenza inquina l’informazione e il cittadino (lettore di titoli e basta) riversa tutta la sua sfiducia sulla carta stampata.Il dilemma è questo:un giornale può vivere di sola committenza e di soli finanziamenti?Forse non bastano certamente non risanano la piaga del preponderante interesse economico-politico-privato nelle notizie,insomma un bel gazzabuglio dove la voce del cittadino si fa sempre più rancorosa,rancorosa ma defilata,non giocando alcun ruolo di profitto nell’informazione dato che non conta ,quindi non legge e ,quindi ,non compra cibi precotti.

Giornalisti di Libertà in libertà.

Written By: bruno - Ott• 08•20

Facciamo una polemica pacata ,cominciando con il dire che uno,uno che scrive per Libertà,per il fatto che scriva sul giornale,su quel giornale mica è un grande giornalista o un grande scrittore,questi si mettono a pontificare dove hai messo le virgole i verbi,qualcuno ,da Libertà di da anche del trombone ,da libertà dico, che alleva e non ha mai allevato biblioteche che respirano,anzi.Questi si montano e montano in cattedra senza aver vinto alcun premio (come giornalisti) letterario e scrivono cose spesso se non sempre illegibili comunque da non leggere ,prive come sono di contenuti che non siano servili.Sarebbe ora che costoro,questi giornalisti scendessero dal loro piedistallo di carta e la smettessero di atteggiarsi quasi fossero dei nuovi Balzac o Turner o si sentissero addirittura un qualche Steinbek.Questi scrivono su un giornale che fa pagare gli annunci anche ai morti,si contengano dunque ,e capiscano,capiscano che non sono nè Dante e nemmeno Petrarca(sic),se non uomini e donne in carne ed ossa che fanno un lavoro senza alcun concorso ma,sopratutto senza eclatanti meriti per renderli idonei a scrivere,ripeto , scivere e questo putroppo,per un ego smisurato, accade anche nelle varie istituzioni cittadine dove un qualsiasi componente per improvvisa disponibilità di denaro si senta qualche volta come un Direttore del Louvre o di Palazzo Pitti,calma dunque,datevi una regolata,una sana regolata e imparate ad esprimere dei concetti,rozzi ma concetti.Ma,sopratutto si astengano da quel concetto tutto dittatoriale che desidera e vuole “forgiare” un popolo,che popolo dietro loro non c’è,e forgino ,se proprio debbono e sanno forgiare qualcuno almeno sè stessi,posto ne siano capaci.

Potere & potentucoli associati.

Written By: bruno - Ott• 07•20

Il potere o il sistema ,come da tanto ,ma tanto e troppo tempo è noto anche oggi detesta chi non la pensa come lui,infatti ,quasi sempre il potere e il sistema, o un sistema è composto da mediocri,per non dire imbecilli tutti ristretti in sodalizio di mutuo soccorso a difesa e consumo della propria imbecillità compressa alla massima potenza per cui non risulti nulla di nuovo (anche oggi )sotto il sole e lo conferma l’episodio oramai trapassato di quel poeta che ,interrogato da Luigi quattordicesimo sopra alcuni versi da lui composti:Sire-rispose- nulla è impossibile a Vostra Maestà;ella ha voluto fare dei cattivi versi,e vi è riuscita”.Infatti,tagliate le teste ai Re ,fatti imperatori e dittatori rimangono “potentuculi” grondanti pubblico denaro ed imbecillità che, con grande impegno riesco a fare delle boiate pazzesche riuscendovi ,come al tempo di Luigi quattordicesimo.

Vittoria.

Written By: bruno - Ott• 06•20

Finalmente i cinquestelle ed il PD insieme ce l’hanno fatta,apparentati prendono voti e comuni,di Maio esulta Zingaretti gli fa da bordone,oppure Zingaretti esulta e Di Maio gli fa da bordone,direi che è un connubio riuscito,smagliante,translucido.Il fatto è però che non si sa dove comincino i cinquestelle e dove finisca il PD forse,forse finiscono e cominciano tutti come appare a prima vista nel PD.

Processo Salvini.

Written By: bruno - Ott• 05•20

Il furore di processare e di cancellare Salvini è così forte che gli stessi accusatori verrano trascinati in tribunale da sè stessi per dichiarare passate colpe loro, ieri false oggi ,per loro, vere.

Narcisismo.

Written By: bruno - Ott• 05•20

Il ghigno del narcisista / psicopatico rappresenta il punto di non ritorno se lo si è osservato e lo si accetta. Nel momento stesso in cui la vittima accetta oltre alla crudeltà dello squilibrato, anche il suo compiacimento sadico, il suo destino scende per rive tanto scoscese da essere difficilmente risalibili. Perché lo sguardo sardonico, maligno, sbilenco della bestia, rappresenta il verdetto di condanna all’inferno. Solo l’odio potrà far ribaltare il tavolo delle sue strategie di morte annunciata. Ribaltatelo.
Francesca Pierucci

Prepotenze di ieri & oggi.

Written By: bruno - Ott• 04•20

C’è sempre qualche potente o prepotente che essendo ricco pretende di essere anche artista e, ve ne sono molti esempi fin dall’antichità,si ricorda quello di Filossene e Dionigi l’Antico.Questo tiranno (come fanno i tiranni anche ai nostri giorni) perchè era Re ed era ricchissimo faceva versi e pretendeva d’essere poeta.Questi pregò una volta Filosseno per correggere una sua opera teatrale e questi, rappezzata e rifatta da capo a piedi la presentò al Re e il Re allora lo condannò al carcere.Il giorno successivo,trattolo dal carcere,lo ammise alla sua mensa, finito il pranzo,dopo avergli letti alcuni versi,gli domandò il suo parere.Il poeta,senza rispondere,si rivolse alle guardie e disse:”riconducetemi in carcere”.

Fondazione di Toscani ,gruppo rivoluzionario( sic).

Written By: bruno - Ott• 04•20

La Fonadazione semina ,semina consenso ma, datemi,datemi i soldi della Fondazione e la trombetta di “Pansa e tasca”e parleranno bene di Lei anche le pietre.

Sola & Libera.

Written By: bruno - Ott• 03•20

Io sono sempre stata sola, e sola, purtroppo, mi sono sempre sentita. La condivisione dei punti di vista mi è sempre rimasta cosa difficile da raggiungere. Ostico appiattirmi sulle opinioni condivise, difficile andare con la folla, di qualunque colore si ammantasse. Al liceo ho rischiato il linciaggio mentale perché rifiutavo le manifestazioni studentesche dei burattini con la testa di legno. E ora rimango la stessa. Sola ma libera.
Francesca Pierucci