Cesso libero.

Written By: bruno - Mag• 19•21

Ho sentito ora,ora una proposta della regione Lazio a proposito di che cessi fare a scuola:uno per le femmine,uno per i maschi e uno per gli altri,ma ,chi siano gli altri non ho capito bene , penso siano i gender.Una proposta strabiliante,non c’è che dire visto che;io sappia,le prime la fanno sedute ,i secondi pisciano in piedi,per il resto si siedono anche loro come tutti e,come la facciano i gender per me è un mistero ma,forse, è solo una proposta per distribuire e indicare,etichettare il genere a cui l’umanità si approccia al sesso per cui,scrivere sulla porta del cesso; “altri” è davvero una cosa mirabolante.La Turchia oggi non è di gran moda,capitanata come è da Erdogan ma ,per quel che concerne il cesso,un tempo faceva furore, visto che c’era e c’è ,quello alla turca,che poi era l’unico che ci aspettava nella giovinezza.Si potrebbe fare a questo punto un cesso unico,un grande unico,ecumenico , unico cesso democratico ,democratico con affisso un cartello:cesso per tutti,ma proprio tutti, di qualsiasi genere voi apparteniate,o pensate di appartenere,esclusi coloro che la fanno come gli angeli:anche se un angelo gender al cesso , non è mica male.

Giulio Mazzoni

Written By: bruno - Mag• 18•21

Non so se ho già parlato di Giulio Mazzoni pittore piacentino del rinascimento,ma lo vedo citato di nuovo oltre che dal Vasari,anche dal Celio nelle sue vite sui pittori in cui afferma essere il Mazzoni allievo di Pierin del Vago,anche se Vasari afferma di aver dato lui i primi rudimenti sulla pittura (c’è anche un Mirolo piacentino di cui non trovo alcun riferimento).Celio scrive :”che dipinse ad olio,et fece stucchi,con la figura di marmo,nella cappella di S. Caterina della Ruota,nella Madonna del Popolo,e quella alla sinistra entrando,in San Giacomo delli Spagnoli il fresco,et ad olio”.Conclude che fu lodato,et fece in Romagna et alla sua patria,fu uomo di buona conversazione,visse alegramente.(Ed è questo: e “visse alegramente” che mi colpisce che,di solito il Celio lo affibbia a chi fa vita venerea-come scrive lui- o da osteria)

Teresa da Palermo.

Written By: bruno - Mag• 17•21

A Palermo già si respira un’altra aria. Tutti nei bar a fare colazione e ricongiungersi con gli amici sin da buon mattino. Speriamo che ripartendo l’economia la salute non venga messa da parte sarebbe un grosso errore. Per quanto riguarda gli orari di apertura e chiusura dei locali, non ha alcun senso la limitazione, tanto sarebbe la stessa cosa. Secondo me di devono solo responsabilizzare i cittadini tutti per una civile convivenza e quindi deresponsabilizzarsi lo Stato ed i Comuni. I cittadini hanno bisogno di fiducia e di libertà, perché capiamoci con tutte le morti per covid nessuno penso abbia il piacere di farselo venire e non farsi il vaccino per combatterlo. In conclusione bisogna dare l’opportunità di ripartire senza limitazioni secondo me, perché a chiudere di nuovo tutto c’è sempre tempo; ad aprire si stanno facendo grossi sacrifici economici e di gestione delle attività, quindi chiediamo responsabilità individuale e libertà in sicurezza.

Teresa Campagna.

Fate più figli.

Written By: bruno - Mag• 17•21

Un tempo c’era solo il metodo Ogino Knaus;ma la cosa funzionava in senso inverso,oppure c’era la marcia indietro; che non tutti avevano e che, alla fine si diceva:mangia uno mangia due.C’erano anche le leggi del Duce che favoriva le famiglie numerose,ho sentito anche di certi che ci mettevano la giacca,ma era troppo spessa;il preservativo era un tabù , sopratutto non alla portata di tutte le tasche,insomma fare figli era comodo;comodo sul momento,ma poi venivano,spuntavano le grane.E le grane ti arrivano puntualmente anche oggi,oggi come ieri;oggi che si è solo risolto il problema della maternità,di come non mettere in cinta una donna ,e il gioco è fatto:non si fanno più figli,le nascite si guardano,da lontano:finalmente con il binocolo ,che se poi uno,uno vuol proprio amare e godere,godere senza rischi c’è la legge Zan in arrivo.Ma c’è ,e ci sono, tuttavia chi decide di fare figli,figlie e figli anche se,i problemi,quei vecchi problemi ci sono e ci saranno come sempre,e ci saranno esattamente come una volta perchè c’è ;ed è vero,chi ha bisogno (a parole) di una nazione generosa facendo la morale, ma la vuole prolifica e generosa,senza spendere un centesimo.

Ricci Oddi.

Written By: bruno - Mag• 16•21

Cifre che mi hanno lasciato perplesso,quando ho sentito che un Presidente del Consiglio in Italia,dico,un Presidente prende,o guadagna ottantamilaeuro netti all’anno e un Direttore della Ricci Oddi ne prende cinquantacinquemila all’anno.Ora capisco,capisco perchè si danno botte da orbi per sedere su quella poltrona anche se lo trovo sorprendente;per non dire curioso che,un Direttore della Ricci Oddi si prenda quella cifra.Forza volenterosi sgomitatori ,c’è un posto che si prende un pò meno del Presidente del consiglio della Repubblica Italiana che vi aspetta e,visto il grado di sicurezza da ogni responsabilità che offre;qui si va sul velluto.

Il Sodoma.

Written By: bruno - Mag• 16•21

Scrive il Celio che, Giovanni Antonio fosse chiamato per “scherzo” il Sodoma:” e che fu alquanto rilassato nel tratto e sonando di leuto (liuto),si dilettò di avere in casa diversi animali,come tassi,schirattoli (scoiattoli)bertuccie,gatti mamioni (gatti mammoni),asini nani,cavalli barbari (forse berberi) da correr palii,cavalli piccoli dell’Elba,ghiandaie,galline nane,tortore indiane,et altre si fatte bestie”.Dipinse a Monte Oliveto di Chiusuri,dove per le pazzie che vi fece,fu chiamato il Mattaccio.Ben diversa dal Vasari questa versione dove;l’elenco degli animali è meno vistoso ma;per quel che concerne il Sodoma, Vasari aggiunge che fu chiamato Sodoma, senza alcun scherzo.

Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Mag• 15•21

In Portogallo è conosciuto come O Estripador de Lisboa, ma la sua identità non è stata mai scoperta. Lo Squartatore di Lisbona è un serial killer che tra il 1992 e il 1993 ha ucciso tre prostitute per le strade della capitale portoghese.
La vicenda dello Squartatore di Lisbona comincia una calda mattina del 31 luglio 1992, quando viene rinvenuto il corpo di Maria Valentina; è una prostituta di ventidue anni con problemi di droga, e il suo cadavere viene ritrovato a Póvoa de Santo Adrião, nel distretto di Lisbona. La scena che si presenta agli inquirenti è raccapricciante, da film dell’orrore: la giovane è stata strangolata, accoltellata molteplici volte, sventrata e le sono stati asportati il cuore, il fegato, gli intestini e la vagina.
Sei mesi dopo Lisbona si risveglia con un nuovo delitto. È il 2 gennaio 1993 quando in un capannone vicino la stazione di Entrecampos alcuni operai ritrovano il corpo di Maria Fernanda. La ragazza ha ventiquattro anni ed è una tossicodipendente dedita alla prostituzione. Stesso modus operandi dell’omicidio di Tina.
La polizia intensifica le indagini anche con il supporto del dipartimento per il traffico di droga, tutti consapevoli che il killer avrebbe agito di nuovo. Passano soli settantadue giorni dall’omicidio di Maria Fernanda e il 15 marzo, nella stessa zona dove è stato ritrovato il corpo di Maria Valentina, la prima vittima, si scopre un terzo cadavere. Il suo nome è Maria João, ha ventisette anni e anche lei è una giovane donna di strada. Pure per Maria João l’ignoto assassino ha riservato lo stesso macabro trattamento delle due precedenti vittime
Tre assassinii, uno stesso misterioso colpevole. Una serie di elementi stimolano la curiosità degli inquirenti e della stampa: tutte e tre le vittime portavano il nome di Maria ed erano delle prostitute con problemi di dipendenza da droghe.
In Portogallo si inizia a temere una terribile scia di sangue, ma improvvisamente, senza alcuna motivazione così come erano cominciati, i delitti cessano.
L’identità dello Squartatore di Lisbona, a quasi 30 anni dal primo omicidio, continua a essere avvolta nell’ombra.

Kella Tribi

Augias & la Meloni.

Written By: bruno - Mag• 15•21

Corrado Augias critica la Meloni e ,per le motivazioni che adduce, non occorre essere meloniano per dissentire:taglia qui,taglia la;al partito Fratelli d’Italia,suggerisce questo o quello,modifica il sospetto estremismo,diventa europea,europea ,evidentemente alla sua maniera;insomma, Augias vorrebbe che la Meloni fosse,quasi come lui:lui che si definisce senza veli o per puro snobbismo un radical di lusso;uno che vive nel limbo infinito del bene assoluto o di una ragione quasi (sic)senza contraddizioni,o solo contraddizioni intelligenti;in un mondo a sua immagine e somiglianza:e qui mi astengo dal citare qualche precedente perchè sarebbe,forse, una bestemmia.Insomma; se la Meloni vuole riformare il suo partito:consulti,telefoni almeno ad Augias.

Israele.

Written By: bruno - Mag• 14•21

E’ l’ennesima aggerssione allo stato di Israele,l’ennesima fra le tante innumerevoli ,che gli ebrei senza patria aveva reso fragili e sempre vittime del primo che si sentisse infervorato da una qualche storta concezione sulla “razza”.Una razza di somari invece ha governato il mondo,somari che si son fatte addirittura “pecore carnivore”;come scrisse qualcuno.Una lunga,interminabile scia di sangue ha segnato quel popolo: sangue e persecuzioni di una crudeldeltà inerrarabile,insoppartabile che ancora grida,grida vendetta e ancora ,vorrebbe, finalmente,ancora giustizia,giustizia non solo per le odierne aggressioni ma,anche per le passate e dimenticate,quelle di cui nessuno ha mai pagato un qualche conto di cui;di cui,il mondo,pare ,non tiene in nessun conto.

Andrea Verochio.

Written By: bruno - Mag• 13•21

Poco o nulla si dice e si sa del Brunelleschi e della cupola del Duomo di Firenze;cupola fatta nonostante le opposizioni e le prese in giro di chi lo diceva pazzo,per non dire incompetente,per cui addirittura non uscì di casa per qualche tempo,se non anni.Nulla si dice della sua origine di un paesino vicino Ferrara e di come lui stesso lo testimoniasse.Si ammira la cupola:quella cupola che la si definisce straordinaria e,molto probabilmente la si attribuisce al Brunellesci;famoso archittetto celebrato fiorentino e tutto finisce li:in fondo è una cupola;una cupola per definizione straordinaria,posta in Firenze città di geni e del Rinascimento (un classicismo fraiteso) e si tira un sospiro di grato sollievo.Ma qui manca una noticina,una curiosità ,la palla;la palla,posta sulla cupola del ferrarese Brunelleschi è di Andrea del Verrocchio;o Verochio,come scrivono le scritture originali:questo si fiorentino.