Pare sia arrivata la nuova barca al guado di Sigerico;barca in dotazione a Danilo Parisi, ex navigatore della Compagnia di Sigerico(via Francigena) al guado in cui si celebrava anche San Corrado;oggi convertito in cammino di San Colombano,ex dunque San Corrado.Come non ricordare a questo ex navigatore di San Corrado del Po i giorni in cui ospitava Padre Gabriele Andreozzi:difensore del vincolo Vaticano in nome e per conto di San Corrado con padre Giuseppe Okumu venuto dall’Uganda.Quella di ieri, pare sia stata una manifestazione politica guidata dal giovane sindaco di Calendasco,sindaco collaboratore assiduo di Libertà;la regione e altri hanno fatto la loro parte con trentamila euro di “vascello”;sperando sia questa volta però assicurato che, sarebbe,credo ,il terzo vascello ad essere rubato e divenire anche lui ex,come avviene ora a San corrado ex Patrono anche del guado ,oltre che di Calendasco,in nome e per conto di San Colombano;di cui non sia ha uno straccio di prova che dichiari il suo passaggio all’ex guado che fu un tempo,dedicato a San Corrado,anche da parte,e per parte del Suo ex nocchiero.Per la serie di:”passata la festa,gabbatu lu Santu”.In fondo un Santo vale l’altro;fra loro non c’è nessuna competizione e ,un nome;un Santo nome, scritto su di una barca sia pur di un Santo,mica ne fa un altare;barca è ,e barca rimane:anche se non è mai passato da quelle parti,ora ci passa;ci passa per iscritto,portato dall’ex nocchiero dell’ex Santo,scritto,sulla bianca fiancata ,come scolpito di nuovo sulla vecchia rinnovata ex pietra dell’ex Santo,a caratteri, cubitali.
Drag queen.
Forse, una figura oggi,fra le meno conosciute è l’esperienza drag queen : artista generalmente omosessuale ma anche di chi si traveste da donna per spattacoli vistosi mascheratamente femminili,di una femminilità vistosa.Una sottocultura si direbbe;una cultura appartata che anche da noi si vedeva e,si poteva ammirare in vecchi carnevali dove era ad’uso travestirsi da donna ,senza essere omosessuale e vivere giornate intere nell’ambiguità con voce nasale,con balli di una certa sfrangiata sensualità di coppia.La figura drag queen era assai in voga(anche se si dava spettacolo senza fare pagare nessun biglietto)e, senza sapere della nuova atichetta che gli hanno appicciato addosso, come in tutte le raltà italiane, dove la pop art americana(arte popolare) è rappresentata dalla Coca Cola,o dalla zuppa di fagioli,mentre da noi ha sempre trionfato la Madonna del dito ,Madonna che si trovava per tutte le scale ,ad ogni pianerottolo,sopra ogni letto e per quel che concerne la bevanda era allora popolare (pop) e in gran voga: acqua fresca e pane e sputo.
Libro BLOG.
Si ricorda che alla Libreria internaziona Romagnosi-via G.Domenico Romagnosi 31- tel-0523-338474 Piacenza.Sono invendita le ultime copie numerate e firmate di 50 copie (827 pagine),firmate da Bruno Grassi , parte di questo BLOG stampate e raccolte in volume al prezzo di 35 euro,la libreria provvede anche a spedizioni su prenotazione internet.
Unità di cattolici.
Colpisce come certi cattolici d’oggi si scontrino con tradizione del cattolicesimo diffuso.Non è il caso;fra l’altro ,di citare il discorso del Papa sulla concordia e l’unità fatto recentemente,proprio perchè questi attriti si accumulano rischiando di innescare dei veri e propri controcircuiti.Non fa nemmeno più notizia il fatto che Biden sia stato; e non possa, o non voglia partecipare con un suo intervento all’università cattolica di Notre Dame,dopo che un altro documento; firmato e sottoscritto da ben 4.300 cattolici lo abbia contestato per i suoi comportamenti anti cattolici.
Anche in antico.
Non c’è cosa che possa meravigliare più certa gente di quando lo sguardo in un quadro ,ti segue ,ti segue,ti segue ovunque tu ti sposti:oggetto di meraviglia e di stupore estremo per cui si danno di gomito e dicono che sei bravo,bravo ,molto bravo ma, pare che ,l’inventore;se mai c’è uno che ha inventato di queste cose, sia stato Amulio romano che dipinse sempre togato (sic) nella domus aurea di Nerone.Per quanto concerne poi Caravaggio:descritto da Gaspare Celio come un pitocco che dormiva semi nudo sui marciapiedi e che,sopratutto, non sapeva nemmeno disegnare,accusato fra l’altro oltre che d’omicidio,di fare questa o quella puttana o l’annegata nel fiume Tevere al posto della Madonna:al tempo di Roma viveva;poco prima d’Augusto, Aurelio Romano, a cui ne dicevano di cotte e di crude, per la sua vanità di fare alle dee il viso della sua donna di turno.Insomma il sacro e il profano andavano a nozze anche anticamente:altrochè scatolette di merda alla Manzoni.
Le perle nere di Kella
Maria Pia Labianca era una giovane studentessa di psicologia piena di vita. Aveva lasciato il fidanzato Giovanni Pupillo perché si era innamorata di un altro ragazzo, Renzo Tucci.
Nella notte tra il 24 e il 25 febbraio 1999, a Gravina in Puglia, si è consumato il delitto di questa splendida ragazza.
Giovanni Pupillo il suo ex fidanzato le aveva chiesto di cenare insieme, ma appena incontrati è scoppiata una terribile lite perché lui la accusava di averlo abbandonato per un altro: un affronto che considerava “gravissimo”. La giovane ragazza però cerca di spiegargli che la loro storia è finita a causa della sua gelosia e della sua instabilità. Giovanni infuriato la aggredisce.
A febbraio fa ancora abbastanza freddo a Gravina e Maria Pia Labianca indossava una sciarpa quella sera. Giovanni la usa per tapparle la bocca e soffocarla (uno strangolamento avrebbe lasciato dei segni). Quando la giovane smette di respirare, Pupillo carica il corpo in auto e per sviare le indagini, lo trasporta in un antico casolare tra gli ulivi chiamato “la casa degli spiriti”; sulle pareti ci sono una serie di scritte che inneggiano il demonio, e carcasse di animali. Con freddezza Giovanni spoglia Maria Pia e le lega la sciarpa alle caviglie spalancando le sue braccia, poi prende un coltello che ha portato da casa ed esegue un taglio sotto il seno, all’altezza del cuore. Per questo motivo le indagini all’inizio non si sono concentrare su di lui, ma ai seguaci di riti satanici.
Il cadavere di Maria Pia Labianca è stato scoperto solo 3 giorni dopo da un contadino. Giovanni si è presentato al funerale con una rosa blu e si sente male dopo averla posata. Sui muri di Gravina ci sono i manifesti in cui Pupillo esprime il suo dolore per la perdita dell’amata.
Dall’autopsia emerge che Maria Pia Labianca era incinta di due mesi e il test del DNA stabilisce che il padre era Renzo Tucci, il nuovo fidanzato. I tabulati delle telefonate rivelano dei dettagli importanti: l’ultimo che ha chiamato Maria Pia è stato Giovanni Pupillo.
L’attenzione degli inquirenti si concentra quindi su Pupillo.
Dopo un interrogatorio di 22 ore cede e confessa l’omicidio di Maria Pia Labianca,
Nel 2002 Giovanni Pupillo viene scarcerato per decorrenza dei termini. Nel frattempo si presenta a alle udienze del processo che si è trascinato per 14 anni. La prima condanna viene emessa nel 2007, solo nel 2013 diventa definitiva e le porte del carcere si riaprono per scontare la pena di 21 anni per l’omicidio di Maria Pia Labianca.
Nel frattempo, è rimasto libero per sette anni.
Kella Tribi
Di Vittoria in “vittoria”.
Grida di vittoria si levano dal Medio Oriente,dopo le innumerevoli “vittorie” su tutti i fronti di tutti gli avversari.Ha vinto Bibi e giura di aver vinto Hamas (affamatore del suo popolo),ha vinto anche la diplomazia con Biden,insomma non si trova uno che le ha prese credendo di suonarle e chi le voleva suonare Hamas,si è preso le sue meritate risposte.Fra botta e risposta ,di “vittoria” in vittoria ;Israele rimane ancora circondata e assediata dai peggiori razzisti di ogni democrazia.
Francesco da Castello.
Infinite sono le risorse di certi pittori,oggi un non-pittore che facesse il calciatore come performance artistica e,come corpo in altro corpo di ruolo,sarebbe strepitoso per i gusti decorativi preistorici del tempo;di questo tempo.Il corpo nell’arte:da qualche cattedratico spacciato come erudito e “artistico” fare “contemporaneo” di evoluzione dell’arte (sic) stessa.Dimenticando che;proprio l’uomo primitivo (non è forse questo appunto il tempo di decorativismo preistorico),dimenticando:come anche i popoli primitivi oggi si fanno,diventano, animali,uccelli,serpenti,spiriti,interpretano insomma un infinità di ruoli,sopratutto animali e,spesso ,rappresentati come tabù.Ma è tempo di lasciare queste asinità del raglio all’oggi:nel rinascimento c’era un certo Francesco da Castello pittore,e,miniatore fimmingo che:”et andato per la Fiandra vedendo la varietà dei paesi,si dilettò del gioco della palla,e ne fu si esperto,che senza gran vantaggio non era chi volesse,nè potesse,giocar seco”.
Teresa e la maternità di Naomi Camptel.
Naomi Camptel mamma a 51 anni, titolo interessante per dire che vorrei capire come una donna possa concepire un figlio a tarda età? Già in situazioni di donne giovani, non si riesce ad andare dietro le esigenze di un neonato;figurati a 51 anni,certo con bambinaie per tutte le esigenze? Ma essere madre è forse anche crescere i figli, vederli crescere, seguendoli con dedizione ed amore,non certo affidarli al caso. Ovviamente è una mia opinione discutibile forse. Comunque ,la maternità secondo me non è solo metterli al mondo, ma basarci e seguirli tutta la loro vita. La domanda nasce spontanea;quanta vita pensa di avere Naomi Camptel? La gioia è immensa, ma sarà supportata da vita eterna!? Speriamo:sono con lei come donna, ma la deve far riflettere questa sua scelta fatta in età matura.
Teresa Campagna.
L’ Abate Charrier
Alexandre Dumas scrive una sorta di semi apologia su Napoleone ;si vede che c’era fra lui e il corso una certa ammirazione,ricorda un poco le biografie sul Duce di lontana memoria.Nel libro ci sono i prodromi,le sintomatologie, le premonizioni di quando diverrà poi imperatore dei francesi-leggasi il sogno del fratello-quando il giovane ritardatario alle lezioni del fratello maggiore-Napoleone dava regolarmente lezioni di matematica al fratello minore-disse,si giustificò; che aveva tardato per un sogno in cui era Re,ed io Imperatore ;rispose Napoleone, vaticinando così il suo e del fratello futuro.Insomma ,mi sembra un pò troppo di quel che troppo stroppia ma tant’è.Bene,in quel libro,trovo una curiosità di quando:”una mozione dell’Abate Charrier,che proponeva di cedere la Corsica al duca di Parma in cambio del Piacentino,il cui possesso sarebbe stato destinato a indennizzare il Papa della perdita di Avignone.