Francesco da Castello.

Written By: bruno - Mag• 21•21

Infinite sono le risorse di certi pittori,oggi un non-pittore che facesse il calciatore come performance artistica e,come corpo in altro corpo di ruolo,sarebbe strepitoso per i gusti decorativi preistorici del tempo;di questo tempo.Il corpo nell’arte:da qualche cattedratico spacciato come erudito e “artistico” fare “contemporaneo” di evoluzione dell’arte (sic) stessa.Dimenticando che;proprio l’uomo primitivo (non è forse questo appunto il tempo di decorativismo preistorico),dimenticando:come anche i popoli primitivi oggi si fanno,diventano, animali,uccelli,serpenti,spiriti,interpretano insomma un infinità di ruoli,sopratutto animali e,spesso ,rappresentati come tabù.Ma è tempo di lasciare queste asinità del raglio all’oggi:nel rinascimento c’era un certo Francesco da Castello pittore,e,miniatore fimmingo che:”et andato per la Fiandra vedendo la varietà dei paesi,si dilettò del gioco della palla,e ne fu si esperto,che senza gran vantaggio non era chi volesse,nè potesse,giocar seco”.

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