Alla canna del gas.

Written By: bruno - Mag• 05•22

Diciamo subito che l’Europa marcia disunita verso le sanzioni;ognuno tira l’acqua al suo mulino e fa come può,fa spallucce e tira la cinghia:e per fortuna non è ancora un cappio,anche se un capestro spicca nel suo futuro.Licenziamenti e aziende senza carburante lavorano già in perdita con il rischio di fine lavori per mancanza di carburante:carburante che poi si chiama anche gas:insomma l’Europa è alla canna del gas-che non ce ne è nemmeno per i suicidi- e marcia,marcia-si fa per dire-marcia disunita,di più non può fare:forse potrebbe solo ;sciogliere le righe.

La Bastiglia

Written By: bruno - Mag• 04•22

Anche qui da noi c’è stato un simbolo demolito come la Bastiglia di Parigi ,ed era il stello di cui ne rimangono oggi, solo le fondamenta e :”siccome la demolizione dell’odiato castello pareva non procedesse abbastanza rapida,così da parecchio tempo vi lavoravano intorno “fremebondi” di gioia gli stessi cittadini.E più di una mano gentile di signora vi recava anch’essa il suo colpo di piccone e di zappa”.Mi pare fosse il 1848 e:”tutto un Maggio” era la frase lanciata da Giosuè Carducci.Il che dimostra che:nonostante,l’odiosa immagine; quel castello se fosse stato salvato oggi sarebbe un patrimonio inestimabile di storia e vicende umane;vicende zeppe di “mentali ” e di nuovi e antichi castelli.

Maximovic Peckov.

Written By: bruno - Mag• 03•22

Così descriveva Maxim Gorki(pseudonimo di Maximovic Peckov) nato il 28 marzo 1868 gli ucraini:”gli abitanti di sangue sono per metà polacchi e per metà tartari.Non parlano ma borbottano .E poi sono spettinati e sporchi(in quell’epoca anche i russi lo erano).Mangiano rane;le rane da loro pesano quattro chili.Usano i tori come mezzo di trasporto e persino per arare i campi.Hanno tori straordinari:il più piccolo è quattro volte più grosso dei nostri.Pesa ottantrè pud.A Kiev vi sono cinquasettemila monaci e duecentonssessantatre vescovi…Ebbene,caro mio stravagante!Che cosa vuoi discutere,se io stesso ho visto tutto,coi miei occhi?Tu,sei mai stato a Kiev?No.E allora?

Una “vittoria” per 2.

Written By: bruno - Mag• 02•22

Di solito:ed è la storia che lo dice in guerra non vince mai nessuno, e ,in Ucraina, ognuno vuole la sua vittoria:una vittoria per due dunque:quando,alla fine-giunti alla “vittoria”- tutti quei morti , saranno morti e contati saranno morti per niente e per nessuno ,allora si capirà che in guerra,in guerra non vince mai,mai nessuno.

Europa ,Europa.

Written By: bruno - Mag• 01•22

Una guerra lunga aspetta l’est;una guerra lunga,lunga , inderminata ,indeterminabile,le cui ragioni sono e rimangono oscure,per cui tutte sono possibili;qualche volta impossibili.La lunga guerra ad est fa tremare tutta l’Europa,o quel che gli resta d’Europa o gli rimane del continete.La vacca Io montata da Giove si stravacca sull’erba fresca dei giarinetti cosparsi di morti e di fiori;qualcuno decide ,decide per tutto e per tutti,indifferente ai morti ai fiori ,indifferente a tutti quegli occhi di donna chiusi:la gente stramaledice la vacca,la vacca e Giove che da tempo immemorabile la monta,la monta ancora.

Lo strano mondo di Biden.

Written By: bruno - Apr• 30•22

Un uomo come Biden:un uomo,un presidente di una delle nazioni più forti del mondo:nazione che detiene anche il timone culturale e mercantile del mondo.Un Presidente americano come Biden dico, pare abbia scoperto la guerra solo ora.I termini più terribili e crudi sono il suo vocabolario e lessico quotidiano e ;quotidianamente commenta la guerra come fosse un fatto nuovo,nuovissimo,mai visto:sopratutto da lui e dall’America stupita che rappresenta.

Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Apr• 29•22

Marianna Cendron è scomparsa il 27 febbraio del 2013 da Castelfranco Veneto. Psicologicamente fragile, con un passato di maltrattamenti in orfanotrofio, la ragazza aveva lasciato la famiglia adottiva da un mese. Nella sua vita c’era l’ambigua figura di un convivente 45enne.
Marianna Cendron ha solo 18 anni quando scompare tra i viottoli bui delle campagne trevigiane. Da un mese ha lasciato la casa dei genitori e ha trovato appoggio nell’appartamento di un vicino, Renzo, un uomo di 45 anni, che vive solo. Lavora come assistente nella cucina della Golf club di Castel Trevigiano, Non lontano dalla struttura in cui ha trovato lavoro vive Michele, il suo fidanzatino studente dell’alberghiero. Qualche volta Marianna si ferma a dormire dal suo ragazzo nel convitto dove alloggia, a solo un chilometro dal Golf Club.
È una vita piena di ombre la sua, a cominciare da quella strana convivenza con Renzo, 45enne conosciuto mentre eseguiva dei lavori nella villetta in cui ancora minorenne Marianna viveva con i genitori e il fratello. Era iniziato proprio allora il morboso corteggiamento di Renzo che aveva iniziato a colmare di attenzioni la ragazzina. Premure accettate in una fase di grande fragilità emotiva.
Non accettava il controllo dei genitori Marianna, lo viveva come un’oppressione, soprattutto, per gli aspetti che riguardavano la sua salute. Per due volte i suoi, preoccupati per la grave forma di bulimia di cui soffriva, l’avevano ricoverata in clinica e costretta a seguire una terapia. Cure a cui Marianna non voleva sottoporsi, per questo aveva deciso che non appena avesse compiuto la maggiore età, avrebbe trovato un lavoro e sarebbe andata a vivere per conto suo
Le radici di quella irrefrenabile voglia di autonomia affondavano molto lontano, nell’infanzia di Marianna e del suo fratellino Giorgio. I due erano stati adottati dai coniugi Cendron in un istituto per orfani in Bulgaria. Marianna all’epoca aveva sei anni ed era abituata a svegliarsi la notte per andare a “scassinare” la dispensa dell’orfanotrofio. Rubava da mangiare per sé e il fratellino, essendo quello l’unico modo di sopravvivere. In quell’istituto i bambini venivano affamati. Da qui il rapporto ossessivo con il cibo che avrebbe maledetto l’adolescenza di Marianna.
A 18 anni Marianna si era trovata un lavoro. Era stata assunta come aiuto chef nel ristorante del Golf club trevigiano. Nel pomeriggio del 27 febbraio 2013 riceve una telefonata da Renzo dal ristorante, la sera stessa aveva appuntamento con il fidanzato Michele, con cui avrebbe trascorso la notte.
“A domani” salutò i colleghi. Era certamente sicura di tornare al lavoro il giorno dopo, tanto che a casa dal 45enne Renzo, aveva lasciato tutti i documenti e denato….e scompare. Dove sarebbe potuta andare Marianna senza soldi e documenti e senza la sua inseparabile bicicletta, mai più ritrovata, quella notte? Marianna non è mai andata all’appuntamento con il fidanzato Michele, che stranamente, invece di chiamare la stessa Marianna o i genitori, telefona a Renzo il quale interrogato dai carabinieri, confessa di aver avuto rapporti sessuali con la ragazza, ma di non sapere nulla della sua scomparsa. La notte in cui si perdono le sue tracce, uno dei due telefonini di Marianna aggancia una cella di via Carpani, nel parcheggio del centro commerciale I Giardini del Sole di Castelfranco Veneto, tra mezzanotte e le due. Di questo secondo cellulare Michele ha affermato di non conoscere neanche l’esistenza. A distanza di anni, le indagini per sequestro di persona aperte sul caso, rischiano di essere archiviate. Nessuna delle persone coinvolte nella vicenda è mai stata indagata.

Kella Tribi

Piccoli quesiti.

Written By: bruno - Apr• 29•22

Ed eccoci alla consueta parata pre elettorale dei partiti cittadini,dove tutti;tutti i vecchi avversari hanno sfornato-con qualche decorativo confine- una sola forza e ,dove, nemmeno le braccia possono stabilire quale sia destra quale la sinistra:hanno giocato,nella passata stagione tutti assieme,giocato senza uno screzio;giocato per amor di pace ,pare.Ed ora;ora per amor di pace vanno compatti e uniti verso l’elezione del vecchio sindaco o sindaca o sindachessa,se vi piace.Per costoro non è successo nulla, proprio nulla o,se qualcosa è successo non è successo e basta:un modello,un unico ripetibile,vero mostro di natura che non si ripete mai ma che politicamente però ;contro ogni logica per costoro regge,o verrebbe reggere o,ha la faccia tosta di reggere e di resistere sopratutto quella di riproporsi.

Ucraina ad occhi aperti.

Written By: bruno - Apr• 28•22

Ucraina a suon di soldi e di armi:non è ancora finita anzi:forse appena cominciata che già si fanno i conti di quanto costerà ricostruire il tutto.C’è addirittura un conto giornaliero per le spese,un conto comlessivo e un conto finale-di cui non si conosce la fine-da mettere in conto, appunto.C’è sopratutto, un inquietante mai spento clima che ricorda quel tempo di quando le rovine facevano “sognare”.

Don Giuseppe Riva.

Written By: bruno - Apr• 27•22

Il sacerdote Giuseppe Riva-come scrive nella sua biografia- morì a Milano a 70 anni dopo aver stampato il suo Messale di Filotea nella 22 edizione-1897-Ebbene ;in questa Filotea si legge la vita dei Santi protettori,fra cui, per i cacciatori si pone San Corrado:”San Corrado da Piacenza.Ricco amante della caccia:un giorno fece dar fuoco a certi arbusti in cui si era nascosco certo sevaggiume.Quel fuoco di estese ad una selva vicina.E ne fu incolpato un innocente che per caso colà passava,e come incendiario venne condannato a morte.Corrado allora confessò il suo fallo,salvò il condannato,vendè i suoi beni per riparare il danno,e col consenso della moglie che fù monaca in Santa Chiara,professò il Terz’ordine di San Francesco-e qui viene il bello-in una grotta presso Nepi in Romagna (sic)ove morì nel 1351.Urbano ottavo nel 1625 ne permise l’ufficio il 25 Febbraio.San Corrado è certamente uno dei Santi o Beati-come ad alcuni piace dire e scrivere-più bistrattati della storia e, questo Don Riva lo pone addirittura a Nepi-che poi mi pare si trovi nel Lazio-fa il paio con chi lo poneva o,lo volle porre a Bergamo perchè là-secondo costui- c’erano le grotte:quando a Sarmato:tiro di schioppo da Calendasco c’è la grotta di San Rocco(sic).