Pace ,pace.

Written By: bruno - Feb• 09•23

C’è una grande universal fregola:per non scrivere voglia di ammazzare un pò di gente in questa guerra e molti,molti,se non tutti mostrano “che ce l’hanno duro” .Son tutti cazzuti e testardi guerrieri:anche il belante Biden dal suo podio e nel suo discorso annuale sullo stato dell’unione:quasi fosse un ragioniere elenca amministrativi vantaggi per il popolo americano,che è poi il suo popolo.Ebbene ,anche quel belante e vecchio decrepito presidente ha un cuore “d’acciao” gurriero, se gli parli anche solo dei palloni cinesi.Insomma ogni tanto:dal deserto qualcuno frigna :pace,pace,ma è come voler regolare uno scopa ma ha il copito ineluttabilmente precoce.

Pierantonio Avanzini.

Written By: bruno - Feb• 09•23

Nel leggere la storia di quel rustico intelligente Cardianl Alberoni si incontra la sua proposta a Filippo Quinto di dargli in sposa Elisabetta Farnese-cosa che avvenne in Parma per procura nel 1714-.Ebbene,nel leggere di questa donna e di questa storia, si scopre:”che Elisabetta scrivesse con somma correzione e che possedeva egregiamente la Danza,la musica,e la pittura,nell’ultima delle quali facoltà era stato a lei Maestro Pierantonio Avanzini-lo storico aggiunge-non ignobil pittore piacentino-.

Festival dell’Unità:pardon di San Remo.

Written By: bruno - Feb• 08•23

Inutile dire che non ho visto il festival,quello di San Remo che,d’altronde è andato in onda anche se non l’ho guardato.Questa mattina però,ho trovato un suggerimento sul tanto bistrattato Fb che recitava press’apoco così:Più che un festival della canzone sembrava di essere ad un festival dell’Unità.

Dorotea Sofia di Neoburgo.

Written By: bruno - Feb• 07•23

Ecco cosa fu dato a Fabio Perletti per aver “maneggiato” secondo lo storico ,il matrimonio di Ranuccio Farnese con la Principessa Dorotea Sofia di Neoburgo nata nel 1670.Fu ,infatti, dichiarato Conte per esso e per la legittima sua discendenza in perpetuo,con amplissimo ducal Diploma dato in Parma il dì 9 Luglio dell’anno 1668,”con le ville,o del distretto di Calendasco,Arena,e Raganella,e luoghi contigui sotto una sola parrocchiale,il titol di Feudo nobile,getile,ed avito,con separazion di distretto,e mero e misto Imperio alla forma di altri Feudi,e ciò per lui e per li suoi discendenti maschii legitimi,e naturali in infinito”.Il Rogito è di Alessandro Dosi,cancelliere della camera ducale con queste parole :”ha il Conte Fabio Perleti il merito del nostro affetto,avendoci manifestato il suo in congiuntura d’incombenze assai gravi addossate alla sua Fede,ed alla sua prudenza,e da lui felicemente condotte”.Questo Perleti o Perletti fu anche pittore e deturpò -volendo restaurarli-per cui pose la sua firma in rosso pomodoro ai dipinti di tema francescano-più antichi- che sono oggi nella chiesa di Calendasco per cui sono stati dichiarati ,da parte di molti troppi ignoranti opera del conte,essendo invece:misfatto del Perletti o Perleti.

Katia Tarasconi.

Written By: bruno - Feb• 06•23

Ho letto di sfuggita ,mentre bevevo il caffè, non so più davanti a quale giornale che, Katia Tarasconi,Sindaco o sindachessa di Piacenza desidera metterci la faccia,nonostante le critiche:mi pare fosse per ragioni delle solite nuove,ma antiche antichissime tasse,tasse che hanno messo sempre anche in antico e sono, perciò da dichiararsi storiche.Insomma:non so perchè mi è venuto in mente la Meloni che anche lei ci mette la faccia lanciando la moda delle facce:anche se c’è faccia e facce.

Elefante a Piacenza.

Written By: bruno - Feb• 05•23

1653 Venne condotto in Picenza nel gennaio un elefante :”assai raro da vedere,fu condotto da certi todeschi i quali,mediante una discreta mancia,lo mostravano al Popolo sotto alle volte di Piazza”.Cosa che costò caro ad un giovane:”avendo mostrato per burla di dare un pomo al detto animale,e poi avendoglielo negato,fu cagione che esso animale sdegnatosi,con il naso,o tromba lo gettò in aria,e caduto per terra lo capestò con i piedi,in maniera che non si potè aiutare;per la qual cascata il giovane morì,e fu sepolto in Santo Hilario”.Lo storico però aggiunge una piccola morale con :”l’essere un’imprudenza somma,e ua cosa di pericol sempre piena l’addomesticarsi,e trescare con chi ha forze maggiore di noi”.E qui mi viene alla mente le minacciate guerre fra America e Cina,Russia e Ucraina e tutte quelle altre molteplici diavolerie di guerra che il mondo si minaccia e fa in questi giorni, per mostrare al mondo incivile chi sia:o chi sarà il più incivile e forte,alla faccia dell’Umanità tutta.

Ballon d’essai.

Written By: bruno - Feb• 04•23

La Cina ha lanciato il suo ballon d’essai sopra l’America e la cosa ha fatto il giro del mondo,nonostante tutti i satelliti spia che girano e spiano intorno alla terra.

Tho!Verdi.

Written By: bruno - Feb• 04•23

Tho!Eccoci alla bega Verdi e Piacenza autosclusa,mica esclusa:autoesclusa come autoesclusa da tutto il patrimonio romano Di Velleja che si trova a Parma appoggiato in fila lungo corridoi del museo parmense senza indicare nemmeno che Velleja è piecentina,esclusa ,assieme alla coppa ed agli anolini oramai ex piacentini:quindi extra museo.Ma quando la finirianno con questa pagliacciata i piacentini che foraggiano una Fondazione che onora degli pseudo “contempranei immortali”,e un ente,un ente Teatri che ingoia denaro pubblico come quello di un qualsiasi Mangiafuoco che brucia anche il suo Pinocchio e , una cultura ;”cultura targata Padre Andrea dall’Asta,fra l’altro prete gesuita ,che ben rappresenta la fusione fra DC & PCI,in un gesuitismo “contemporaneo” di mercato elevatissimo,per non scrivere costosissimo,solo alla portata di enti e Diocesi (sic),Diocesi in vena di un “nuovo protagonismo preistorico”.Lasciate dunque Verdi ai verdiani,gli anolini a Parma e la coppa,la coppa mettevela dove ve l’hanno messa fino ad ora DC-PCI.PSI con benedizione dall’alto al basso.

Le perle nere di Kella

Written By: bruno - Feb• 04•23

Occhi azzurri e trasparenti, come trasparente era lei. Angela Ferrara aveva 31 anni e bruciava di varie passioni, tutte spirituali. La prima per la poesia di cui era autrice e lettrice avida, la seconda per la sua splendida Lucania, la terza per l’innocenza dei bambini, per cui si spendeva organizzando eventi. I bambini erano anche i destinatari della sua scrittura, tanto che dopo il terremoto di Amatrice decise di regalare centinaia di copie del suo libro alla scuola ricostruita, perché si ripartisse da lì. Dall’educazione, ma anche dalle parole che lei sapeva usare per scaldare più di una carezza.
A soli 31 anni, Angela era madre di un bimbo di sette e moglie di un marito che non amava più, Vincenzo Valicenti, 41 anni, guardia giurata. Lui no, non voleva lasciarla, non si rassegnava al pensiero che Angela non fosse sua, che potesse dare alla propria vita nuove direzioni e forme. La mattina del 15 settembre 2018, lui la seguì mentre accompagnava il piccolino a scuola in auto con sua mamma, a Cersosimo, 600 anime in provincia di Potenza, il loro paese.
Sorrideva Angela mentre si rivolgeva alla madre seduta accanto a lei sul sedile del passeggero, dopo che avevano salutato il bimbo. Poi si girò, vide comparire la faccia di suo marito fuori dal finestrino, non ebbe il tempo di reagire, fu colpita dai proiettili, uno dei quali ferì anche sua madre.
Quando il piccolo uscì dalla sua classe era diventato orfano. Anche suo padre si era suicidato sparandosi con la stessa arma con cui aveva fatto fuoco contro la moglie.
La morte di Angela, la poetessa dei bimbi, sconvolse il Paese al punto che anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte le rivolse un pensiero, citando proprio i versi che dalla sua penna erano usciti:
“Nuda margherita nell’assolato prato/preda sei dell’ossessione/Ma se davvero m’ami, non raccogliermi”.

Kella Tribi.

Così,Ursula.

Written By: bruno - Feb• 04•23

” E venne l’inverno che uccide il colore/ e un babbo Natale che parlava d’amore/ e d’oro e d’argento splendevano i doni/ ma gli occhi eran freddi e non erano buoni ” Così, Ursula, De André cantava nel 1968 ( Leggenda di Natale – nell’album Tutti morimmo a stento) Tu sgambetti, fai moine, baci e abbracci prometti , hai belle parole ma i tuoi occhi, Ursula, specchio dell’anima come si dice, sono come nella canzone, esattamente così : freddi e non buoni. Avevi solo dieci anni quando de André cantava questa canzone. Ci sono voluti cinquantaquattro anni di sgomitate nel mondo per ridurti a quello che appari : una kellerina sulfurea che vuole ancora salire di grado superando i maestri, frenetica non per l’umanità, non per il clima del mondo , no, forse cominci a capire che tra due anni il tuo mandato scade. Tutto sommato fai pena.

Paola Mars.