Washinghton post.

Written By: bruno - Nov• 02•17

Tutto il mondo è paese,mai frase più abusata torna all’ordine ,pensando alla rassegna della stampa americana a proposito di Sayfullo,Sayfullo il terrorista che ha accoppato nove persone e voleva mettere la bandiera isis sul fianco del suo camioncino prima dell’attentato,non solo ,preso ferito ,dopo aver gridato il solito chicchirichì di questi mascalzoni:Allah è grande,portato quindi in ospedale voleva appesa alla parete della sua stanza la bandiera nera del suo credo ,aggiungendo che avrebbe voluto ammazzare più persone ma di non esserci riuscito.Bolle di integralismo “religioso” navigano in mezzo alla società che vive e lavora,bolle autosufficienti fatte d’odio e ottusità pagana.Molta politica americana pigia il tasto del caso isolato,senza seguito e che non occorre fare della politica sull’attentato ma,la polizia stessa dopo due ore dal crimine ha immediatmente dichiarato essere un atto terroristico,così gran parte della stampa americana si è messa correttamente al seguito,con vari toni e misure con ,o senza il ritratto di Sayfullo in prima pagina,solo un giornale mi pare e,mi pare proprio sia il Woshington post ha scritto che forse si trattava di terrorismo,ripeto forse.Bhe!Un giornalone così poteva risparmiarsi tanta resipiscenza politica.

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