Video mapping.

Written By: bruno - Apr• 11•17

Il quotidiano locale Libertà, per bocca mi pare del suo direttore torna ad elogiare il video mapping di Gionata Xerra come unico possibile avvenimento da farsi in Piazza Cavalli,insistendo su concetto di “vuoto” che la Piazza si porta come incollata nelle spaiate pietre, anche se vuota non è, anzi,ma lasciamo perdere.Per entrare subito in argomento occorre dire che, il video mapping in questione è costato se ricordo bene alla Fondazione e,mi pare all’Iren ben trentamilaeuro,trentamilaeuro (divisi in due,penso quindici a testa)trentamilaeuro per sette minuti abbondanti ,fanno tremilasetttecentocinquanta euro al minuto,se fossero otto minuti, dico tremilasettecentocinquantaeuro al minuto.Mica male per un video mapping finito chissà dove,occorre aggiungere che in quel video ,che se volete potete continuare a chiamarlo anche mapping,era documentato con altro materiale ,il lavoro del padre dell’autore ma non solo,risultava in bella vista e proiettato anche il lavoro di un componente della Fondazione che, per tutte queste ragioni e per prudenza sarebbe stato saggio non far partecipare alcuno coinvolto come famiglia e come committente .E ancora per prudenza, sarebbe stato meglio molto meglio non sventolarlo ai quattro venti quale opera originale (in effetti insignificante) mettendola addirittura in prima pagina sul quotidiano piacentino,perchè in fondo in fondo ,l’autore parlava anche di suo padre e di un committente della Fondazione.Ma l’Italia,meglio, i piacentini,i piacentini di una certa società o associazione (non ricordo più quale) si son prestati con ostentato orgoglio e sentiti in dovere di premiare pubblicamente un opera (il video) che ci ha lasciato come ci ha trovato,interdetti ,un opera che, se proprio si vuol vedere o rivedere,sempre che uno lo desideri, occorre frugare in chissà quale sito internet o in quale cassetto per trovarsi poi davanti una folta selva di video mapping di molti troppi autori .Un esercito insomma di video ad uso e consumo di ignari cittadini,video finanziati (questo trentamilaeuro) da Fondazioni ed enti pubblici come nel nostro bel paese da sempre docet,video usa e getta, dimenticati come mai visti ,se non inguardabili.

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