Taglio all’Umberto n° 12

Written By: bruno - Set• 24•12

San Donnino il martire. Decapitato nel 297 a Fidenza (la romana colonia Fidentia, nel medioevo ri-nominata Borgo San Donnino e poi nel trentennio tornata all’origine).

Siccome sono stato nella cittadina diciott’anni con famiglia al seguito, ora che al 9 di ottobre c’è la Patronale del Martire Donnino, voglio farne brevissima memoria. Fidenza senza il suo Santo non avrebbe quella imponente cattedrale con annessa antichissima cripta. E c’è da memorare che questa chiesa nasce nel 1170 ca. come Santuario! Solo nel 1601 diverrà cattedrale essendo elevata a sede episcopale la città.

Quindi un edificio sacro immenso: ancora oggi quanti Santuari conosciamo di imponente misura? Pochi. Ancor più nel medioevo. Nel Museo Diocesano si conserva il famoso calice di San Donnino dono del Barbarossa e che vede incastonato tra il piede e la coppa il nodo cesellato del pomolo che fù scettro di Carlo il Magno! Così si tramanda.

S. Donnino che era il cubiculario (cerimoniere per semplicità) dell’imperatore Massimiano, convertito al cristianesimo, lascia la Curia imperiale e si fa pellegrino, parte per Roma! Come il Nostro Corrado! Ma sulla strada romea, a Fidenza è intercettato dagli sgherri e lì decapitato, sul ponte romano (come usava) e quel ponte è ancora lì a pochi metri dalla Cattedrale. Il miracolo: Donnino decapitato si rialza, raccoglie il capo e crolla lì ove ora è il monumento. E poi la facciata tutta cesellata di bassorilievi d’arenaria, c’è da passarci una giornata. Io ho la fortuna di conoscere questo duomo in ogni anfratto e anche nella sua storia più profonda, quelle formelle poi le conosco al centimetro-quadro, tutte, nel loro significato storico e spirituale, una bibbia di pietra. Chi l’ha vista lo sa, gli altri vadano a visitarla, ora che siamo nel periodo della Festa.

Umberto Battini

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