Spegnete le radioline.

Written By: bruno - Lug• 12•14

Improvvisamente,tornarono  alla sua memoria,le parole:”E’ al vincitore che appartiene il vinto,con la sua donna e i suoi figli,i suoi beni e il suo sangue.La violenza è il primo fondamento del diritto,e non c’è diritto che,nel suo fondamento,non sia tracotanza,usurpazione,prepotenza”.Rimase ‘ stupito, fulminato da quei concetti,si ricordo’ del primo ministro,di quel giovane capo che sorride e in fondo , usurpa,sorride e  usa prepotenza,la prima parte di quella frase non gli apparve subito cosi’ aderente al personaggio no’,troppo vera e tragica,eppure lo definiva.Piu’  rifletteva e piu’  sembrava che il fantasma del primo ministro, prendesse forma,per uscire, dal piano della normalita’,mettendosi in luce, mostruoso e arrogante.Gli venne  dolorosamente acuto  il grido dei disoccupati che speravano in lui .Lo avevano votato per questo,come votati a un dio ,mentre i giornali, strillavano dalle loro pagine, neri caratteri di gioconda felicita’.L’infermiere venne come ogni sera per misurare la pressione,da otto anni vegetava in quel letto,gli avevano lasciato una radiolina,solo una piccola e nera radiolina che funzionava, ventiquattro ore su ventiquattro,un regalo della giovane moglie che non si era piu’ fatta viva.Nessuno si preoccupo’ mai di spegnerla,nemmeno a Natale e lui era stato dichiarato,  morto.

You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

Lascia un commento