Improvvisamente,tornarono alla sua memoria,le parole:”E’ al vincitore che appartiene il vinto,con la sua donna e i suoi figli,i suoi beni e il suo sangue.La violenza è il primo fondamento del diritto,e non c’è diritto che,nel suo fondamento,non sia tracotanza,usurpazione,prepotenza”.Rimase ‘ stupito, fulminato da quei concetti,si ricordo’ del primo ministro,di quel giovane capo che sorride e in fondo , usurpa,sorride e usa prepotenza,la prima parte di quella frase non gli apparve subito cosi’ aderente al personaggio no’,troppo vera e tragica,eppure lo definiva.Piu’ rifletteva e piu’ sembrava che il fantasma del primo ministro, prendesse forma,per uscire, dal piano della normalita’,mettendosi in luce, mostruoso e arrogante.Gli venne dolorosamente acuto il grido dei disoccupati che speravano in lui .Lo avevano votato per questo,come votati a un dio ,mentre i giornali, strillavano dalle loro pagine, neri caratteri di gioconda felicita’.L’infermiere venne come ogni sera per misurare la pressione,da otto anni vegetava in quel letto,gli avevano lasciato una radiolina,solo una piccola e nera radiolina che funzionava, ventiquattro ore su ventiquattro,un regalo della giovane moglie che non si era piu’ fatta viva.Nessuno si preoccupo’ mai di spegnerla,nemmeno a Natale e lui era stato dichiarato, morto.
Spegnete le radioline.
Written By: bruno
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Lug•
12•14
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