Sei stato lo spazio di cielo mai visto prima, specchio della mia illusione, foresta inestricabile e profonda come l’animo nostro sconosciuto. Come i sentieri mai percorsi risuonano dei canti di uccelli, e fiori dai colori nuovi inanellano il cammino di racconti mai detti. Così io vidi con occhi chiari di bambino che il fondo dei miei desideri si univa alla volta delle nere stelle della notte, e agli alberi generosi, frange della terra volte in preghiera, colmi di eterni canti. E vidi onde che assalivano la mia gioia, arancioni di serale vita, cantilenare il ritmo del mio cuore, e profonde sere di nero incanto, avvolgere un destino breve come fulmine improvviso sul mare furibondo.
Francesca Pierucci.
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